Google Pixel 8a: può diventare un vero best buy? La recensione

Google Pixel 8a: può diventare un vero best buy? La recensione

Google ha capito che la serie "a" dei suoi Pixel piace agli utenti per vari motivi e per questo ha deciso di proporre sul mercato questo nuovo Pixel 8a che ha il sapore di uno smartphone migliorato rispetto alla passata generazione, con processore top di gamma ma ad un prezzo forse un po’ esagerato al momento.  

di pubblicato il nel canale Telefonia
GooglePixel
 

L’ascesa di Google sul mercato mobile non è più una sorpresa. I Google Pixel 7 e 7 Pro hanno portato grandissimo lustro al produttore che a differenza di altri produttori non ha alzato il tiro ossia il prezzo di quella generazione permettendo di far acquistare agli utenti due prodotti top di gamma a meno di 900€. Successivamente è avvenuto un passo in avanti con i Pixel 8 e 8 Pro che hanno consolidato i dati positivi dell’azienda di Mountain View che si è dimostrata sicuramente meno ''nerd'' e più adattabile ai gusti del mercato senza però snaturare quello che fu l’approccio rivolto alla concretezza che da sempre ha contraddistinto i device della serie Nexus, prima, e Pixel, ora. 

Google Pixel 8a è il successore di Pixel 7a ossia un medio gamma capace di insidiare la posizione del più blasonato Pixel 8 ma di mantenere comunque un distacco hardware tale da permettere un posizionamento ben preciso sul mercato e sul catalogo di Google. È senza dubbio uno smartphone che piacerà agli utenti perché ha carattere ed è facile distinguerlo dalla massa di smartphone sempre tutti uguali. Ha alcune peculiarità che colpiscono immediatamente sulla sua scheda tecnica, come il processore da top di gamma Tensor G3 visto sui Pixel 8 e 8 Pro, che permetterà agli utenti di sfruttare tutte le funzionalità di Intelligenza Artificiale di Android 14.  

 

Nel breve sappiate che Google Pixel 8a prende il buono fatto con i Pixel 8 e 8 Pro: c’è innanzitutto più qualità rispetto al Pixel 7a perché qui ci sono bordi arrotondati per una migliore ergonomia, un retro opaco e una cornice in alluminio lucido. C’è per la prima volta una certificazione IP67 su questa serie e c’è anche un display Actua che sale di livello grazie ad una maggiore luminosità (si arriva ai 2000 nits) e ad un refresh rate da 120Hz. Oltre al processore top di gamma c’è anche un coprocessore Titan M2 per la sicurezza dell’utente con Google che non scherza più sulla privacy dei suoi clienti. 

Non cambia il comparto fotografico almeno nell’hardware con due sensori già visti su Pixel 7a ossia un principale da 64 MP con stabilizzazione ottica dell’immagine e apertura da f/1.89 ed un altro ultra grandangolare da 13 MP con apertura invece da f/2.2. C’è chiaramente il supporto alla rete 5G, al Wi-Fi 6E e un modulo NFC di ultima generazione. La batteria è da 4.500 mAh, quindi migliore dello scorso anno ma con ricarica veloce a 18W identica a prima. E non dimenticate che c’è Android 14 con le novità di Intelligenza Artificiale viste sui Pixel 8 e 8 Pro più premium e che Google continuerà ad aggiornare questo device per almeno 7 anni in modo del tutto ufficiale

Lo abbiamo messo sotto stress per capire quali sono le differenze con il Pixel 7a dello scorso anno ma anche con il più prestigioso Pixel 8 e abbiamo capito che questo nuovo Pixel 8a potrà avere decisamente lunga vita in futuro. 

Google Pixel 8a: Prezzo e Promo lancio

  • Google Pixel 8a 

    • 8 GB + 128 GB: 549€ - Colore Grigio Creta, Azzurro Cielo, Nero Ossidiana e Aloe
    • 8 GB + 256 GB: 609€ - Colore Grigio Creta, Azzurro Cielo, Nero Ossidiana e Aloe

 

C’è la possibilità di approfittare di un programma di trade in con la permuta del proprio smartphone con una super valutazione di 150€ di extra valore promozionale. Ecco tutti i dettagli su dove acquistare ma anche avere il rimborso. 

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  • Promo valida solo in store dal 14 maggio - Trade-in con extra valutazione di 100€

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    dell’ecosistema Pixel: Telefoni Pixel, Buds Pro, Buds A, Watch 2 e Tablet standalone o
    versione bundle (con base di ricarica)

Google Store

  • Pre-order dal 7 Maggio e in vendita dal 14 Maggio
  • Promo valida al 7 Maggio al 3 Giugno: Trade-in con extra valutazione di 150€ +
    possibilità di avere Google Buds A-series a 50€ in abbinata

UNBOXING

Il Google Pixel 8a arriva in una scatola compatta praticamente identica a quella dello scorso anno e questo sostanzialmente perché, come altri brand, anche Google non inserisce più il caricabatterie. Sotto il telefono nella confezione però sono presenti ancora: un cavo di ricarica da USB-C a USB-C, uno strumento di espulsione della SIM, la documentazione e un "adattatore di trasferimento rapido". Ciò consentirà di collegare un cavo USB-A al Pixel per trasferire i dati da un altro dispositivo Android o iOS. Nulla di diverso anche rispetto alle scatole di vendita e alla dotazione che abbiamo già visto con i Google Pixel 8 e 8 Pro e anche con lo scorso Pixel 7a. 

DESIGN: come i Pixel 8 e 8 Pro ma che compattezza!

A livello estetico non ci sono molte differenze con quello che è stato il design del precedente Pixel 7a. Ma soprattutto quello che possiamo capire osservando questo nuovo device di Google è che l’azienda come sempre ha cercato di uniformare anche questo compatto con lo stile dei Pixel 8 e 8 Pro. 

Ammettiamo che il grosso lavoro sul design Google lo aveva fatto già in passato con i vari Pixel 6 e 6 Pro e poi successivamente con il Pixel 6a. Poi sono arrivati i Pixel 7 e 7 Pro che non sono stati per nulla rivoluzionati nelle forme o nei materiali, a differenza di quello che solitamente aveva fatto in passato l’azienda di Mountain View, ma anzi sono stati migliorati esteticamente dando maggiore pregio alla loro natura premium e soprattutto sono divenuti ancora più iconici di Google. I Pixel 8 e 8 Pro hanno mantenuto questa filosofia permettendo però di avere maggiore ergonomia riuscendo a limare fortemente gli spigoli eccessivi dei precedenti modelli, garantendo un ottimo grip in mano come anche in tasca. 

In generale la serie ''a'' dei Google Pixel ha il compito di essere uno smartphone capace di prendere il meglio dell’aspetto estetico dei più grandi, proponendosi in un formato più compatto. Un compito sicuramente non difficile ma anche fondamentale per dare continuità ad uno stile che, Apple docet, deve rimanere simile per molto tempo affinché gli utenti possano ‘’innamorarsi’’ del marchio e soprattutto dell’idea stilistica di quel brand. Il Google Pixel 7a ha fatto il suo compito lo scorso anno riprendendo lo stile dei Pixel 7 e 7 Pro. Pixel 8a invece somiglia ai Pixel 8 e 8 Pro seppur con un formato compatto. 

Qui siamo di fronte al modello più economico della nuova serie 8 dei Pixel ma tutto ci sembra fuorché economico. C’è la barra in cui sono presenti i due sensori fotografici al posteriore, in alluminio, che rende lo smartphone rifinito, elegante e sicuramente maturo rispetto ad altri device medio gamma avversari. Google Pixel 8a è uno smartphone compatto e robusto, ben progettato e soprattutto, come già ribadito, diverso da quanto visto fino ad oggi nel monotono mondo degli smartphone. Non c’è più il design bicolore sul retro del passato, forse un pochino bislacco e divertente, ma di fatto Google si allinea con i telefoni più premium e rende la scocca posteriore di un unico colore e divisa solamente dalla barra ora in alluminio più o meno scuro o in tinta con il resto della colorazione del device. 

A livello dimensionale il nuovo Google Pixel 8a misura 152,1 x 72,7 x 8,9 mm (compresa la gobba della fotocamera) e pesa 188 grammi e questo significa avere poco meno di 5 grammi in in meno rispetto al Pixel 7a: non si sente la differenza ma rimane comunque un telefono leggero almeno in mano. Anche se compatto e medio gamma sappiate che Pixel 8a vi permetterà di usarlo anche sotto la pioggia o anche in spiaggia con la sabbia visto che possiede la certificazione IP67. Lo smartphone mi piace in mano perché tende a rimanere stabile e comodo grazie alla presenza delle curve, ancora più estremizzate, che si adattano bene al palmo della mano senza che alcun bordo duro si insinui dando fastidio al palmo. Oltretutto la sua compattezza rende più agevole l’uso ad una sola mano o l’inserimento nelle tasche dei pantaloni, che sono sempre una prova importante per un device mobile. Gli angoli arrotondati del display sono un po' meno squadrati rispetto al passato e questo giova ad un aspetto più ''morbido'' pur rimanendo distintivo. Nella parte superiore del display c'è un foro centrale che ospita la fotocamera anteriore che non si evolve risultando sempre la medesima da 13 MP. C’è anche una sottile fessura sul bordo superiore del vetro dove è alloggiato l'altoparlante e la capsula auricolare che ammettiamo funziona benissimo.  

La cornice che avvolge il telefono è realizzata in metallo opaco che riprende esattamente le forme di quanto fatto con Pixel serie 8. Sul lato inferiore del telefono sono presenti una porta USB-C, i fori per il microfono e l’altoparlante. Fin dai tempi del Google Pixel 2, l’azienda di Mountain View ha sempre ‘’accentuato’’ il tasto di accensione con colori sgargianti, come un punto fermo del marchio Pixel. Come fatto i Pixel precedenti anche su questo Pixel 8a questa cosa è scomparsa proponendo forse più eleganza al device. I tasti sono comunque sempre molto rigidi ed emettono un suono soddisfacente e scattante quando vengono premuti. Infine sul lato sinistro non ci sono pulsanti ma è qui che si trova il vassoio della nanoSIM. 

Google Pixel 8a ha una tipica configurazione a doppio altoparlante: un altoparlante è a fuoco basso e l'altro funge anche da altoparlante durante la chiamata. L'audio è buono, forte e suona il giusto al massimo volume. Non c'è distorsione ai massimi volumi, ma i medi e gli alti possono suonare metallici durante la riproduzione di musica.  

DISPLAY: al top con i 120Hz, peccato le cornici

Google Pixel 8a migliora il display rispetto a quello dello scorso anno. Intanto sappiate che è un pannello OLED a risoluzione Full HD+ da 2400 x 1080 pixel a 430 PPI con una diagonale da 6,1" e con una frequenza di aggiornamento che aumenta equiparandosi a quella del Pixel 8 ossia pari a 120 Hz. È senza dubbio questa la più importante novità di questo pannello visto che lo scorso anno Google aveva sì posto un display con refresh rate non basico ma non era andata oltre i 90Hz. L’update da parte di Google c’è stato ed è un particolare che non può che far piacere soprattutto perché in questa fascia di prezzo molto spesso capita di avere concorrenti che spingono addirittura fino ai 120Hz. Qui Google decide di fare un passo in più pur con un ottimo risparmio energetico della batteria ma volendo contare su di una fluidità sicuramente ottimale per un device medio gamma. 

Come detto il display migliora non solo da questo punto di vista del refresh rate ma anche sulla qualità in generale. È un ottimo pannello dove, dalle impostazioni, è possibile trovare due modalità colore pre-impostate: la modalità colore predefinita è "Adattivi" basata sullo spazio colore DCI-P3, c'è poi una modalità colore "Naturali" basata sulla precisione dello standard sRGB.

Ricordo che il display possiede un refresh rate a 120Hz anche se è presente la possibilità di diminuire la frequenza di aggiornamento a 60Hz andando direttamente a modificare l’opzione nel menù. Durante l’uso di tutti i giorni ammetto di non aver risentito a livello di consumo batteria con il pannello a 120Hz e questo significa che in Google hanno ottimizzato bene il tutto. Chiaramente nei giochi è palese che un refresh rate maggiorato porta miglioramenti nella fruizione delle sessioni di gioco stesse e l’averlo ora è senza dubbio un plus non indifferente per chi se ne accorge e soprattutto gioca. 

Nota dolente sul display sicuramente le cornici evidenti. Sono importanti e si vedono e non sappiamo come mai Google non sia riuscita a ridurle soprattutto perché altri in questa fascia di prezzo fanno decisamente meglio. È forse un piccolo peccato vedere cornici così grandi che risaltano soprattutto su di un device così compatto. Chiaramente non creano disagio nell’uso di tutti i giorni ma è palese che esteticamente si poteva decisamente fare di meglio. Oltretutto non c’è un Gorilla Glass Victus ma un un Gorilla Glass 3 che è comunque buono ma non il migliore al momento. Bene invece il supporto all’HDR10+ e all’HEVC per le applicazioni di terze parti come Netflix o YouTube. 

Il sensore delle impronte digitali è posto al di sotto del display. Sono lontani i tempi in cui questo sensore risultava lento rispetto ad altri brand. Qui non c’è alcun problema e l’azienda sembra aver capito i suoi errori del passato proponendo un sensore veloce con zero ritardi e soprattutto sicuro. 

Analisi tecnica del display di Google Pixel 8a

Rispetto alla scorsa generazione, che si fermava a circa 1330 nits, Pixel 8a riesce a esprimere una luminosità di picco massima sensibilmente superiore, pari a 1957 nits con contenuti SDR. Si tratta di un valore che sarebbe molto elevato anche per un flagship e che garantisce un'eccellente visibilità anche sotto la luce diretta del sole. Questo anche grazie alla presenza di un pannello AMOLED, che abilita un rapporto di contrasto ottimale grazie alla possibilità di spegner ei pixel neri. Sono ottimi anche gli angoli di visuale, mentre con schermata interamente bianca il valore massimo che abbiamo misurato è stato di 1442 nits.

Luminanza

Area 15%, Area 100%

Per quanto riguarda le modalità di riproduzione presenti, sul nuovo midrange di Google ne troviamo al solito due: Colori naturali e Colori adattivi. La prima è tendenzialmente più precisa e utilizza il profilo colore del contenuto in riproduzione, la seconda punta a esprimere sempre le saturazioni massime garantite dal pannello, che è configurato secondo i dettami del DCI-P3, uno degli standard più comunemente utilizzati nella cinematografia. Non ci sono grandi differenze fra le due modalità, come vedremo in seguito, con lo smartphone che offre sempre una grande precisione cromatica con contenuti sia SDR sia HDR.

Colori naturali

Spazio Colore CIE 1931 - Coordinate cromatiche Yxy

Google Pixel 8a - Colori naturali
. Gamut misuratoCoperturaRapporto
. REC BT.70999.95%134.75%
. DCI P3 D6598.68%99.33%
. Adobe RGB87.76%99.89%
. BT.202071.25%71.26%

Bilanciamento RGB

Google Pixel 8a - Colori naturali

Curva di Gamma SDR

Google Pixel 8a - Colori naturali
. Luminanza misurata
. Gamma standard 2.2
Rapporto di contrasto: ∞ : 1

DeltaE - Macbeth Color Checker

Google Pixel 8a - Colori naturali

Spazio Colore CIE 1931 - Coordinate cromatiche Yxy

Google Pixel 8a - Colori adattivi
. Gamut misuratoCoperturaRapporto
. REC BT.70999.96%134.69%
. DCI P3 D6598.59%99.29%
. Adobe RGB87.67%99.84%
. BT.202071.22%71.23%

Bilanciamento RGB

Google Pixel 8a - Colori adattivi

Curva di Gamma SDR

Google Pixel 8a - Colori adattivi
. Luminanza misurata
. Gamma standard 2.2
Rapporto di contrasto: ∞ : 1

DeltaE - Macbeth Color Checker

Google Pixel 8a - Colori adattivi

Come scritto poco sopra, la modalità più precisa è Colori naturali, che si distingue da Colori adattivi prevalentemente per i valori di saturazione intermedia dei vari toni. Le due modalità sono infatti molto simili per quanto riguarda il triangolo di gamut delle saturazioni massime, la curva di gamma e il bilanciamento del bianco, con Colori naturali che però esprime un DeltaE medio inferiore con i colori del Macbeth Color Checker, attraverso un ottimo valore di 1,5. È un livello di precisione che ci potremmo quasi aspettare da un display per l'editing professionale, e si difende bene anche la modalità Colori adattivi con il suo Delta E medio di 2,7, che è comunque ottimo per la riproduzione dei contenuti multimediali.

Riproduzione HDR

Curva di Gamma HDR

Google Pixel 8a - Colori naturali (HDR)
. Luminanza misurata
. Gamma SMPTE2084 HDR
Rapporto di contrasto: ∞ : 1

Spazio Colore CIE 1931 - Coordinate cromatiche Yxy

Google Pixel 8a - Colori naturali (HDR)
. Gamut misuratoCoperturaRapporto
. REC BT.709100.00%144.25%
. DCI P3 D6599.33%106.34%
. Adobe RGB92.70%106.94%
. BT.202076.28%76.29%

Bilanciamento RGB

Google Pixel 8a - Colori naturali (HDR)

DeltaE - Macbeth Color Checker

Google Pixel 8a - Colori naturali (HDR)

Pixel 8a offre grandi qualità anche nella riproduzione HDR, con una luminosità di picco di 1349 nits e una curva di gamma corretta fino al 75%, dove c'è una smorzatura fino al clipping che avviene al 95%. Bilanciamento del bianco e triangolo di gamut sono anch'essi precisi, con quest'ultimo che addirittura può vantare una copertura del 99% soffrendo però di una leggera sovrasaturazione del verde. Il display offre comunque una resa da top di gamma anche con i contenuti ad ampia gamma dinamica, potendo vantare un DeltaE medio ottimo (2,1) anche con questi ultimi.

HARDWARE: Tensor G3, il chip da top di gamma

Su Google Pixel 8a troviamo un processore da top di gamma ossia il nuovo Google Tensor G3 che altro non è se non la CPU creata ad hoc dalla casa di Mountain View per i Pixel 8 e 8 Pro e che viene utilizzata anche qui. Sul Google Tensor G3 sappiamo praticamente già tutto ossia dell’idea dell’azienda di fare un po’ come ha fatto Apple con i suoi chipset per iPhone. Tensor GX, sia prima che seconda generazione, integra diverse unità di elaborazione pronte a gestire istruzioni dal software in modo armonioso. Ad esempio, l'app Google Lens deve inviare istruzioni a CPU, GPU, ISP e TPU (Tensor Processing Unit) per restituire un risultato.

GOOGLE Pixel 8a
OS (al lancio) Android 14
Processore Google Tensor G3 Nona-Core a 2,91 GHz
RAM 8 GB
Display OLED 6.1" Full HD+ (20:9)
Risoluzione 2400x1080 px
Storage (al lancio) 128 / 256 GB UFS 3.1
Fotocamera Posteriore

Dual Camera:
Principale 64MP (f/1.89) OIS +
Grandangolare 13MP (f/2.2)
Video 4K UHD @60fps

Fotocamera Anteriore 13MP (f/2.2)
Extra

5G LTE
NFC
Sensore impronte digitali
Certificazione IP-67

Porte USB Type-C
Batteria 4.500 mAh + Ricarica rapida + Ricarica Wireless
Dimensioni 152.1 x 72.7 x 8.9 mm
Peso 188 gr

Google Tensor G3 è caratterizzato da una CPU nona-core con setup 1+4+4. Il nuovo SoC è realizzato con un processo a 4 nm e presenta un Cortex X3 principale in grado di spingersi fino a 2,91 GHz con altri quattro core Cortex-A715 a 2,45 GHz e quattro core più piccoli Cortex-A510 con frequenza di 2,15GHz. La GPU integrata è anch'essa di ARM, ed è una Immortalis-G715s MC10. Tensor G3 è il chip più potente di sempre realizzato per i Pixel e il focus è tutto - o quasi - sull'IA. Google ha dichiarato ufficialmente che l'obiettivo in fase di progettazione non è stato solo aumentare la potenza degli smartphone che lo implementano (anche perché le novità in fatto di potenza bruta, come potete vedere nei benchmark pubblicati poco sotto, non sono di certo eclatanti), quanto migliorare concretamente l'esperienza d'uso. Il nuovo chip integra i più recenti core CPU ARM, una GPU aggiornata, nuovi processori per imaging e computer vision e, chiaramente, anche una TPU ottimizzata per i modelli IA di Google. Nel SoC è inoltre presente un nuovo chip di sicurezza migliorato, Titan M2, in grado di proteggere più in profondità i dispositivi che lo integrano.

Grazie al nuovo SoC i nuovi Pixel possono eseguire in locale modelli di intelligenza artificiale generativa complessi come quelli sviluppati da Google DeepMind, impensabili fino a poco tempo fa su uno smartphone e l'architettura consente di gestire carichi elaborativi fino a 150 volte superiori rispetto a Tensor G1. I benefici del nuovo processore possono esprimersi in diversi ambiti, fra cui - come già detto - la comprensione del linguaggio naturale o anche l'elaborazione di foto e video. È grazie alla presenza di Tensor G3 che l'Assistente Google comprende meglio pause e incertezze nel parlato, mentre la sintesi vocale raggiunge livelli molto migliori rispetto al passato. Il chip ottimizza tutta la pipeline di acquisizione video, permettendo funzioni come Live HDR a risoluzione più elevata e consumi ridotti. Anche la qualità fotografica trae beneficio dall'IA, con miglioramenti a Gomma Magica per la rimozione oggetti e nuove funzionalità, che vedremo in seguito, come lo Scatto migliore.

Come già detto per Google Tensor G2, anche in questo caso i numeri grezzi delle prestazioni mostrano che il G3 non è il migliore nelle attività della CPU, ma se la cava molto bene in situazioni ad alta intensità grafica grazie anche ad un’ottimizzazione di molto migliorata rispetto a quella vista con la prima generazione di chip. Con Google Tensor abbiamo riscontrato prestazioni quotidiane eccellenti da vero top di gamma anche se Pixel 8a non è propriamente un top di gamma. 

CPDT Benchmark

Scrittura sequenziale, Lettura sequenziale

Geekbench 5 ML

TensorFlow Lite CPU, TensorFlow Lite GPU

Geekbench 6

Single-Core, Multi-Core

GFX Bench 5

Manhattan 3.1 - Onscreen, T-Rex 2.7 - Onscreen

Autonomia

Test in navigazione Wi-Fi, Test overall

Autonomia

Test in navigazione Wi-Fi, Test overall

Geekbench 5

Single-Core, Multi-Core

Autonomia

Test in navigazione Wi-Fi, Test overall

CPDT Benchmark

Scrittura sequenziale, Lettura sequenziale

Geekbench 5 ML

TensorFlow Lite CPU, TensorFlow Lite GPU

Geekbench 6

Single-Core, Multi-Core

GFX Bench 5

Manhattan 3.1 - Onscreen, T-Rex 2.7 - Onscreen

Geekbench 5

Single-Core, Multi-Core

Androbench

Lettura sequenziale, Scrittura sequenziale

3D Mark Wild Life

Punteggio finale

CPDT Benchmark

Scrittura sequenziale

CPDT Benchmark

Lettura sequenziale

Antutu 10

Punteggio complessivo

Geekbench 5 ML

TensorFlow Lite CPU

Geekbench 5 ML

TensorFlow Lite GPU

Geekbench 6

Single-Core

Geekbench 6

Multi-Core

GFX Bench 5

Manhattan 3.1 - Onscreen

GFX Bench 5

T-Rex 2.7 - Onscreen

Google Octane 2.0

Octane Score

Speedometer 2.0

Test via browser

Sul gaming la situazione non cambia con il piccolo Pixel 8a che se la cava davvero bene praticamente in ogni situazione. Come è normale, con giochi esosi in termini di grafica lo smartphone non avrà grossi problemi anzi anche se scalderà un po’. Meno però rispetto a quanto era successo con il Tensor G2 appena uscito di fabbrica. Il miglioramento in termini di potenza ed efficienza rispetto al Pixel 7a c’è anche se non in modo evidente all’utente finale che avrà la possibilità di ottenere prestazioni incredibili soprattutto con attività importanti. Per il resto nell'uso quotidiano lo smartphone si comporta molto bene e ammettiamo che gli 8 GB di RAM di tipo DDR5X lavora bene e bastano per le operazioni quotidiane così come anche i 128 o 256 GB di memoria di archiviazione che però sono UFS 3.1 ma che insieme ai vari servizi di cloud permettono di memorizzare ogni tipo di contenuto.

Sulla sicurezza, se ve lo state chiedendo, Google non scherza nemmeno con questo Pixel 8a. Intanto sappiate che per tutti coloro che sono in possesso di Google One, l’azienda permetterà di usare la propria VPN senza costi aggiuntivi. Non solo perché su Tensor c’è un core dedicato esclusivamente alla sicurezza, il chip Titan M2, che proteggerà voi da eventuali problematiche come il phishing o anche i malware. Oltretutto Google garantisce minimo 7 anni di aggiornamenti proprio inerenti alla sicurezza come anche 7 anni sul sistema operativo. 

È da dire che i nuovi smartphone riscaldano un po' durante l'uso di tutti i giorni, ma lo fanno con costanza durante attività pesanti come quelle legate alla Fotocamera, o quando è necessaria la potenza del chip nelle elaborazioni di vario genere. Si tratta di un "difetto" condiviso non solo con molti altri top di gamma delle ultime generazioni, ma anche con i precedenti modelli della serie Pixel. In questo caso il Pixel 8a non è mai troppo caldo da non poter essere impugnato, ma di fatto scalda come altri device quando spinti tanto.   

INTERFACCIA GRAFICA: Android 14 con tanta AI

Android 14 non rappresenta di certo una rivoluzione rispetto alle precedenti versioni del sistema operativo, ma a dire il vero non si sente la necessità di un rinnovamento generale per quanto riguarda l'interfaccia utente o le modalità di interazione con il dispositivo. La nuova versione porta con sé diverse novità, fra cui nuove possibilità di personalizzazione per la schermata di blocco e miglioramenti di varia natura, fra cui l'integrazione nativa di Health Connect.

Google propone su Android un proprio theme engine ossia un supporto completo alla personalizzazione dei temi classici che si discosta da quanto visto su altre interfacce personalizzate. L'idea è quella di partire dallo sfondo, sia predefinito o una qualsiasi altra immagine, e di proporre da lì una serie di 4 palette di colori che si abbineranno bene con quello sfondo. Questi colori saranno poi applicati a tutti gli elementi del sistema operativo, dai quick toggle, agli sfondi delle schermate e qualsiasi altra cosa anche all'interno delle varie applicazioni. Graficamente gli elementi grafici del sistema sono stati ritoccati, stondati, spaziati e le animazioni sono più consistenti, fluide e belle. C’è senza dubbio una maggiore attenzione al dettaglio che si era vista meno su di una versione di Android. Tutto è davvero "a misura di dita", e questo non può che rendere ancora più piacevole l’uso quotidiano del sistema. 

Android 14 introduce anche l'integrazione nativa di Health Connect, il servizio di Google per la sincronizzazione sicura dei dati fitness tra le diverse app di salute e benessere. Grazie alla preinstallazione su Android 14, Health Connect potrà essere sfruttato facilmente dalla maggior parte delle app per lo sport senza dover implementare soluzioni proprietarie. Il nuovo sistema operativo introduce anche altre novità come la funzione Ultra HDR, nuovi sfondi generati dall'IA, miglioramenti per quanto riguarda la gestione energetica, e nuove feature di accessibilità.

Graficamente era cambiato il pannello dei quick setting con i toggle più grandi proprio come anche le notifiche nuovamente ridisegnate. Tirando giù la tendina abbiamo un primo livello con 4 toggle e le notifiche subito sotto se poi si decide di abbassare ancora di più il menù a tendina ecco che i toggle diventano otto a cui si aggiunge anche la barra della luminosità. Qui le notifiche spariscono ma compaiono tre tasti: uno per modificare numero e posizione dei toggle, uno per spegnere il dispositivo ed uno per entrare nelle impostazioni. Se i toggle sono ancora più grandi e più facili da usare ecco che anche le notifiche risultano ancora più leggibili con le classiche frecce per espanderle ed eventuali pulsanti in basso per interagire con la notifica stessa.  

Sul fronte della sicurezza, Android 14 permette di attivare un'opzione avanzata per nascondere le animazioni della tastiera durante l'inserimento del PIN di sblocco, così da impedire di risalire alle cifre osservando i movimenti delle dita. Inoltre, con i PIN lunghi almeno 6 cifre non è più necessario premere il tasto Invio dopo averli digitati correttamente. È stata cambiata anche l'interfaccia di condivisione nativa, che adesso può essere aggiornata indipendentemente dal resto del sistema come avviene con altri moduli che fanno parte dei Play Services.

Il sistema operativo si fonda sull'interfaccia utente stock di Android, caratterizzata sul linguaggio Material You e su un theme engine che consente di personalizzare completamente la resa estetica del sistema operativo, rendendola in linea con quella delle app installate.

Come i fratelli maggiori anche Pixel 8a implementa tutte le feature esclusive di Intelligenza Artificiale come un Filtro Chiamate migliorato dall'IA che consente di ricevere in media il 50% in meno di chiamate di spam. Può inoltre rispondere alle chiamate da numeri sconosciuti con una voce più naturale per coinvolgere il chiamante e può separare dinamicamente le chiamate desiderate dall'utente da quelle indesiderate.  

C’è l’Audio Magic Eraser ossia la possibilità di eliminare qualsiasi tipo di rumore di fondo dai video registrati con il Pixel 8a. C’è chiaramente la gradita funzionalità di Magic Editor che permette di modificare le foto scattate direttamente nell’editor del Pixel con delle potenzialità incredibili. Oltretutto c’è anche un aggiornamento della Gomma Magica visto che con gli ultimi aggiornamenti è ancora più semplice rimuovere distrazioni o sfondi disordinati dalle foto. Si può scegliere di cancellarli tutti in una volta o toccare per rimuoverli uno per uno. Si può anche cerchiare o sfiorare ciò che si desidera dalla foto e la Gomma magica utilizzerà l'apprendimento automatico per determinare esattamente cosa si sta cercando di rimuovere. C’è la funzione magica del Photo Unblur ossia della possibilità di far diventare una foto mossa completamente nitida, c’è il Super Res Zoom per arrivare lontano con foto dettagliate anche senza un sensore propriamente tele. Ancora le modalità Night Shigt e Astrophotography per scatti incredibili di notte. 

E poi, come avvenuto con altri Pixel, c’è anche l’ormai famoso Cerchia e Cerca che permette di cercare istantaneamente tutto ciò che si vede sul proprio telefono effettuando ricerche da qualsiasi punto del tuo telefono, qualunque sia l'app o lo schermo in cui ci si trovi, ed eseguendo le ricerche nel modo più veloce e semplice. Unica assenza quella del Video Boost ma diciamo che potremmo farne decisamente anche a meno qui.

FOTOCAMERA: due sensori bastano (grazie al software)

  • Principale 

    • Sensore da 64 MP Quad Bayer 
    • Obiettivo grandangolare con apertura f/1.89 
    • Pixel Size - 0.8 µm - dimensione del sensore 1 / 1,73’’
    • OIS - Dual Pixel PDAF - Laser AF 
  • Ultra - Grandangolare
     
    • Sensore da 13 MP
    • Obiettivo 114° di visione con apertura f/2.2  
    • Pixel Size - 1.12 µm 
    • Campo visivo FOV a 120°
    • Dual Pixel PDAF
  • Anteriore

    • Sensore da 13 MP
    • Obiettivo 95° di visione con apertura f/2.2  
    • Pixel Size - 1.12 µm 

  • Single flash LED
  • Video 4K  @ 30/60 fps - 1080p. @ 30/60 fps

I cambiamenti a livello fotografico per quanto concerne il nuovo Google Pixel 8a non ce ne sono rispetto al Pixel 7a anche se la resa, probabilmente grazie ad un upgrade software, sembra migliorare. I sensori sono i medesimi visti con la precedente generazione ossia due: un grandangolo classico e un ultra wide. Da una parte c’è il sensore principale da 64 Megapixel e con caratteristiche di Quad Bayer che conosciamo già molto bene. Un sensore con apertura focale da f/1,89 capace di sapersi difendere molto bene negli scatti soprattutto grazie ad un algoritmo Google di elevata qualità e prestazione.

Il secondo sensore è invece un ultra grandangolare da 13 Megapixel che diciamocelo sa il fatto suo perché riesce spesso a lavorare con una qualità che si allinea in qualche modo a quella del sensore principale in termini qualitativi. Nessun sensore specifico per lo zoom, un po’ come capita con Pixel 7a o con Pixel 8, ma ricordiamo che Google ci mette del suo a livello software con la funzione Super Res Zoom che lavora ottimamente fino a zoom 8x in modo digitale. 

A livello funzionale l'app della fotocamera non cambia tantissimo rispetto a quella dello scorso anno. Nella schermata principale è presente un ingranaggio per le Impostazioni nell'angolo in alto a sinistra. Passare da una modalità di scatto all’altra è quanto mai semplice visto che basterà uno swipe sul menu posto in basso. Si potrà quindi avere modalità "Fotocamera" per impostazione predefinita per le foto quindi da sinistra a destra, le modalità di scatto: Foto Notturna, Esposizione lunga, Ritratto, Fotocamera, Video e Modalità che consente di accedere alle diverse altre funzionalità quali Panorama, Photo Sphere e Google Lens. C’è la modalità Cinema che permette di realizzare video a 1080p. con la messa a fuoco del soggetto mantenendo invece in bokeh il resto. 

Sulla schermata della ripresa fotografica Google mantiene i vari cursori per regolare il bilanciamento del bianco direttamente nel mirino, quelli per l’ombra e la luce. C'è anche un'opzione per scattare immagini RAW, ma è necessario prima abilitare il tutto nelle impostazioni. 

Come scatta il nuovo Google Pixel 8a? 

  • Foto di giorno: nelle foto di giorno lo smartphone mi piace molto. Scatta immagini con una buona resa e soprattutto garantisce un importante livello di dettagli che non è poca cosa su di una medio gamma. Gamma dinamica ok come anche la presenza di colori vivaci e contrasto elevato. Buona anche la percezione della profondità negli scatti che permette di avere un’ottimizzazione della scena a dovere. Mi è davvero piaciuto scattare con la fotocamera principale e ammetto che sono riuscito a trovare la quadra anche con quella ultragrandangolare perché a livello di colori permette di ottenere un ottimo risultato. Insomma con tanta luce Pixel 8a riesce a migliorare quanto fatto lo scorso anno con la precedente generazione e sicuramente a dare una mano importante sulla qualità di immagine non ci sono solo sensori più prestanti ma anche tanto lavoro dietro le quinte con l’algoritmo di Google. 

  • Foto al buio: nelle condizioni di luminosità più difficili i risultati raggiungono degli ottimi livelli perché sono bilanciati ma soprattutto si ottengono contrasti importanti che fanno ‘’bene’’ poi allo scatto finale. Inevitabile la presenza in alcune condizioni di foto con qualche rumore di troppo che in qualche modo sfugge al software ma parlo di situazioni davvero estreme e che riguardano zone molto scure che nella maggior parte dei casi non verranno quasi mai utilizzate. Anche con il buio il Google Pixel 8a migliora le prestazioni che avevo incontrato con il Pixel 7a e ho capito che attivando la modalità Notturna è ancora più facile trovare il giusto equilibrio tra il buio e le luci artificiali che sappiamo sono sempre difficili da riprendere senza artefatti o problemi vari. La fotocamera ultra wide non regge in questo caso il passo con il sensore principale ma è una situazione più che normale anche se attivando la modalità notturna con questo sensore i benefici sono sicuramente maggiori rispetto a quanto non avvenga con il sensore principale. 

  • Modulo ultra-wide: la fotocamera ultrawide del Pixel 8a cattura tanta luce e questo non solo va a migliorare la luminosità dello scatto in generale ma ne beneficia anche la gamma dinamica per un miglioramento che senza dubbio è ancora più evidente. I risultati sono buoni per qualità dei colori, del contrasto o anche del bilanciamento del colore. L’algoritmo e la lente lavorano bene nella correzione dell’effetto a barilotto che raggiunge un elevato livello permettendo di portare a casa scatti degni di nota.  

  • Zoom: direttamente nell’app della fotocamera è presente una preimpostazione per lo zoom 2X, che ritaglia un'immagine dallo scatto con la fotocamera principale. In questo caso a differenza dei fratelli maggiori qui non troverete un sensore specifico per gli scatti a lunga gittata e questo dunque comporta un ridimensionamento dell’uso dello zoom. Come detto però c’è Super Res Zoom che consapevolmente garantisce fino a zoom 8x di buona qualità anche se con la conseguente consapevolezza che non essendo un sensore specifico sarà necessario fare i conti con rumore e dettagli di certo non sempre all’altezza delle altre modalità di scatto. Con zoom 2X comunque sono riuscito sempre a scattare bene e di qualità portando a casa un ottimo risultato grazie ad una sempre ottima elaborazione da parte dell’algoritmo di Google che rende il tutto migliore di quanto non potrebbe fare il sensore singolarmente.  

  • Selfie e Ritratti: le foto di ritratto hanno le modalità 1X e 2X mentre per il selfie abbiamo modalità 1x e 1,4x. I risultati sono sempre all’altezza di Google. Conosciamo bene come scatta un Pixel i selfie e i ritratti e anche questo Pixel 8a non smentisce realizzando selfie decisamente buoni grazie alla lavorazione in post produzione dell’algoritmo di Google. La separazione dei soggetti è davvero buona e ci sono colori vivaci e una buona dose di dettaglio.

  • Video: sfruttando Tensor G3, Google Pixel 8a può registrare video fino a 4K a 60 fps con una buona mappatura dei toni, colori vivaci e anche vicini alla realtà, cosa non da poco. Il video 4K dalla fotocamera principale è veramente buono con pochi rumori, pochi artefatti, e soprattutto una buona stabilizzazione.

AUTONOMIA: buona anche se con ricarica lenta

Google Pixel 8a possiede una batteria da 4.500 mAh (ossia 200 mAh in più dello scorso anno) con supporto per la ricarica a 18 W. Sì, la ricarica non è delle più veloci ed è forse un piccolo punto debole di questo device soprattutto perché anche su questa fascia di prezzo ora è possibile fare decisamente di meglio.  

Pixel 8a di Google dovrebbe durare almeno 24 ore con un utilizzo classico e addirittura 72 ore con il risparmio energetico estremo che può essere attivato manualmente o sotto programmazione in base all’orario o alla percentuale di carica residua ed è pronto a disattivare molte funzionalità come il Wi-Fi, l’hotspot ma anche attività in background o l’assistente vocale di Google anche in base alle scelte arbitrarie dell’utente.  

La prova sul campo mi ha fatto capire che l’algoritmo di Google, come successo lo scorso anno, deve lavorare su di un range di più giorni per capire come ottimizzare al meglio l’autonomia di questo Pixel 8a. Effettivamente nei primi giorni di utilizzo lo smartphone aveva un anomalo consumo della batteria anche in situazioni di standby che invece, con l’andare avanti dei giorni, è del tutto scomparso permettendo di aumentare l’autonomia e di ottenere prestazioni più che adeguate per quello che è la batteria presente nello smartphone. 

Cosa significa questo? Sostanzialmente sono arrivato a sera senza troppi problemi con un utilizzo più o meno intenso dello smartphone. Non possiamo contare su 7/8 ore di display ma l’autonomia comunque supera tranquillamente le 5 ore di display attivo. Certamente con un processore creato in casa da Google e l’ottimizzazione massima tramite software, si può sicuramente migliorare nel corso dell’uso del device come già successo con i vari Google Pixel 8 e 8 Pro che sono migliorati nell’autonomia grazie all’uso continuativo e anche ai vari aggiornamenti rilasciati dall’azienda di Mountain View nei mesi a venire. 

CONCLUSIONI

Google Pixel 8a mi ha convinto anche questa volta. Sarà per quel suo essere finalmente un iconico smartphone della serie Pixel di Google che ha trovato la sua strada e che ha lavorato assiduamente per proporre agli utenti smartphone con processori made in Google e soprattutto ottimizzati per i Pixel e per il sistema operativo Android.  

Pixel 8a è una pedina di questo processo evolutivo. Una pedina vincente che si migliora rispetto allo scorso anno e diventa ancora più competitiva. Il design rimane lo stesso degli altri Pixel 8 e 8 Pro e rimane anche la stessa sensazione di device robusto, moderno e premium che avevamo avuto con i fratelli maggiori. Qui è tutto più compatto ma questo non toglie al Pixel 8a di avere carattere. C'è un ottimo display che migliora permettendo ora di avere un refresh rate a 120Hz e di spingere anche di più a livello di luminosità. Non solo perché ci sono 8GB di RAM ma anche e soprattutto quella CPU Google Tensor G3 che avevamo visto sui top di gamma di quest’anno e che viene proposto anche qui su questo medio gamma che dunque nasconde un cuore da top di gamma. 

Mi piace il comparto fotografico che seppur con soli due sensori e identico al Pixel 7a, guadagna definizione lato software permettendo di avere un compagno fedele per gli scatti punta e scatta un po’ più elaborati e ottimizzati. Oltretutto migliora il software e l’algoritmo di intelligenza artificiale che muove le funzionalità di Pixel 8a proprio nella fotografia tra miglioramenti di foto sfocate e eliminazione di oggetti o soggetti sulla scena semplicemente con una ‘’gomma magica’’. Insomma è un vero Pixel proprio come la famiglia da cui deriva.

 

C’è in questo caso da considerare però un prezzo che raggiunge ora i 549€ che è sicuramente un po’ elevato per quella che è la fascia in cui vuole competere. Confrontandolo con Pixel 8 Pro chiaramente è la metà ma ci sono anche importanti differenze tecniche. Con Pixel 8 invece queste differenze sono minori e lo street price di quest’ultimo a giorni anche inferiore non fa che renderlo più appetibile di questo Pixel 8a. 

Su Pixel 8a non c’è nulla da dire a livello di funzionamento, estetica, specifiche tecniche e software: tutto va alla grande e a volte non sembra nemmeno di avere in mano un medio gamma. È uno smartphone facile da usare, immediato, fresco e moderno con tante novità di intelligenza artificiale che lo rendono al passo coi tempi con una prospettiva futura incredibile visti i 7 anni di aggiornamenti. Di fatto l’idea che mi sono fatto è che Google dovrebbe forse rivedere la scheda tecnica della serie ''a'' forse troppo elevata per il prezzo poi al quale vuole vendere lo smartphone in confronto al flagship. In questo caso è palese che si dovrà attendere qualche mese affinché il prezzo di Google Pixel 8a possa farlo divenire un prodotto veramente appetibile e conveniente. 

15 Commenti
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Therinai17 Maggio 2024, 18:17 #1
Io l'ho preso in considerazione per aggiornare il 6a, ma tra prezzo e ricarica ancora a 18W l'ho scartato.
Soprattutto per la ricarica, la batteria non dura una fava sul 6a e su questo dubito duri il doppio, potrebbe fare qualcosa di meglio, almeno che ci mettano una ricarica da 30W così quando serve si ricarica velocemente.
Ma spendere 550€ per un telefono che a mezza giornata sta al 30% di batteria proprio no, che sia buono non c'è dubbio, ma è un compromesso troppo compromettente, lo accetterei da un telefono che costa 200 al limite.
Poi google ha avuto la buona idea di fare un buy back per questo nuovo 8a, ma per il 6a usato mi danno [S]100€[/S], insomma nulla, piuttosto me lo tengo come telefono di scorta o lo regalo. EDIT -> mi correggo, restituendo un 6a con graffi lo valutano 194€.
Attendo Xperia 10 VI che ha la ricarica da 30W, sperando che si riveli un buon dispositivo.
O magari semplicemente quando uscirà il suddetto sony il 8a magicamente crollerà di prezzo, visto che il segmento è quello... nel caso ok, un 8a a 400€ lo prendo.
totalblackuot7517 Maggio 2024, 18:29 #2
secondo me il problema e' che oramai 128 GB sono pochi come memoria interna...
LORENZ017 Maggio 2024, 20:18 #3
Originariamente inviato da: Therinai
Poi google ha avuto la buona idea di fare un buy back per questo nuovo 8a, ma per il 6a usato mi danno 100€, insomma nulla, piuttosto me lo tengo come telefono di scorta o lo regalo.


Guardi che, acquistandolo sul sito ufficiale Google, per un 6a in permuta con schermo non danneggiato e telefono funzionante, le rimborsano ben 259 euro non 100 euro.

Link ad immagine (click per visualizzarla)

L'asterisco indica solo che, in caso il telefono che le spedirà presenti difetti gravi, il valore della permuta potrebbe essere, ovviamente inferiore. Se il telefono non ha ammaccature particolari, righe profonde, tasti mezzi rotti od altro, le valutazione sono mediamente da..leccarsi i baffi!
La grossa differenza la fa lo schermo: per ogni telefono in elenco è comunque accettata una permuta (ridotta) in caso di schermo non funzionante o danneggiato).
Se, invece, il telefono non s'accende, la permuta non può esser fatta.
LORENZ017 Maggio 2024, 20:24 #4
Originariamente inviato da: totalblackuot75
secondo me il problema e' che oramai 128 GB sono pochi come memoria interna...


Viene offerto anche in versione da 256 GB con sovrapprezzo di una cinquantina di euro. Onestamente io non ho difficoltà ad andare avanti con 64 GB. Tra cloud (personale o meno), chiavette ed adattatori portatili che al limite possono tamponare, non riesco proprio a capire cosa cavolo stivi la gente dentro al telefono.
kia6817 Maggio 2024, 21:21 #5

accessibilità?

Il sistema operativo android 14 è in versione pura non customizzata? Tipo android One? Lo chiedo per capire la sua accessibilità allo screen reader. Grazie.
paoloff17 Maggio 2024, 21:59 #6

ma..telefona?

telfona anche? perchè il penultino preso - e restituito dopo due giorni, non telefonava nemmeno! :-D poi passa felicemente a sammesunghio
cagnaluia17 Maggio 2024, 22:05 #7
troppo grosso, dura poco la batteria e scalda troppo per l'estate che sta arrivando non va bene...
agonauta7818 Maggio 2024, 07:25 #8
Meglio per l'inverno allora
Therinai18 Maggio 2024, 08:31 #9
Originariamente inviato da: LORENZ0
Guardi che, acquistandolo sul sito ufficiale Google, per un 6a in permuta con schermo non danneggiato e telefono funzionante, le rimborsano ben 259 euro non 100 euro.

Link ad immagine (click per visualizzarla)

L'asterisco indica solo che, in caso il telefono che le spedirà presenti difetti gravi, il valore della permuta potrebbe essere, ovviamente inferiore. Se il telefono non ha ammaccature particolari, righe profonde, tasti mezzi rotti od altro, le valutazione sono mediamente da..leccarsi i baffi!
La grossa differenza la fa lo schermo: per ogni telefono in elenco è comunque accettata una permuta (ridotta) in caso di schermo non funzionante o danneggiato).
Se, invece, il telefono non s'accende, la permuta non può esser fatta.


259€ te li danno per un 6a senza graffi, cioé pari al nuovo, ho rifatto ora la simulazione e un 6a con graffi lo valutano 194€.
E ovviamente il mio 6a di graffi e ammaccature ne ha, lo uso dal D1, ha fatto più voli di un uccello
Nel precedente messaggio avevo sparao 100 ma mi sbagliavo, andavo a memoria e ricordavo male, ho editato.
Therinai18 Maggio 2024, 08:35 #10
Originariamente inviato da: kia68
Il sistema operativo android 14 è in versione pura non customizzata? Tipo android One? Lo chiedo per capire la sua accessibilità allo screen reader. Grazie.

Android pulito, supportato per 7 anni, è questo il bello dei pixel, fosse altrimenti col cavolo che li prendevo anche solo in considerazione con quello che costano.
Originariamente inviato da: cagnaluia
troppo grosso, dura poco la batteria e scalda troppo per l'estate che sta arrivando non va bene...

Troppo grosso uno smartfon da 6.1"??? Dimmi dunque quali sono le alternative migliori, perché le sto cercando da anni senza successo

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