Nothing Ear e Ear (a): gli auricolari per tutti i gusti! La ''doppia'' recensione

Nothing Ear e Ear (a): gli auricolari per tutti i gusti! La ''doppia'' recensione

Nothing propone sul mercato non uno ma ben due auricolari nuovi: Ear di terza generazione e Ear (a) ossia un nuovo modello a basso costo pronto a ritagliarsi una fetta di mercato. Entrambi rimangono fedeli al marchio per il design ancora trasparente ma fanno un balzo in avanti notevole per qualità e soppressione del rumore.  

di pubblicato il nel canale Telefonia
Nothing
 

In principio ci furono i Nothing Ear (1) ossia gli auricolari nati da una startup fondata nel 2020 a Londra da Carl Pei, ex creatore di OnePlus e passato agli onori della cronaca per aver ideato ai tempi uno smartphone diverso, nuovo, potente e soprattutto proposto ad un prezzo veramente basso rispetto alla concorrenza di allora. 

Cosa è successo a Nothing successivamente? In meno di quattro anni, Nothing ha venduto oltre 2 milioni di prodotti in tutto il mondo, tra cui Phone (1), inserito nella lista delle migliori invenzioni del 2022 di Time Magazine per il suo design innovativo. Nel 2023, Nothing ha rilasciato due prodotti di seconda generazione: gli auricolari Ear (2) e il Phone (2), segnando il suo debutto nel mercato degli smartphone anche negli Stati Uniti. Nel contempo ha lanciato anche il brand CMF by Nothing, un sottomarchio focalizzato nel rendere accessibile a tutti prodotti dal design ricercato. Nel marzo 2024, Nothing ha dato il benvenuto al suo terzo smartphone, Phone (2a). Un dispositivo decisamente unico nella fascia di prezzo a cui è stato posizionato e che offre una buona esperienza quotidiana mantenendo alto il valore della maestria di Nothing nel realizzare prodotti originali rispetto al panorama mondiale.  

Oggi è tempo di novità e Nothing decide di raddoppiare la sua presenza in campo audio proponendo al proprio pubblico, e non solo, due nuovi auricolari dal design sempre innovativo ma capaci anche di spingere sul suono ad alta fedeltà. Ecco i nuovi Ear (di terza generazione) e i più economici Ear (a) in questa nostra doppia recensione. 

Ear (a): gli auricolari che non ti aspetti

Nothing sa che per catturare l’attenzione degli utenti su di un prodotto nuovo è necessario spingere su due aspetti: il design e l’hardware. L’abbiamo visto fare con tutti i suoi prodotti precedenti e lo vediamo oggi ancora di più con questi nuovi Ear (a) ossia la prima vera versione di auricolari medio gamma che spingono forte sulla cancellazione del rumore e sul suono. Ear (a) sono auricolari che si impossessano per la prima volta di una nuova fascia di prezzo per Nothing perché, ve lo sveliamo subito, costano 99 euro ossia lo stesso prezzo di Ear (stick) ma dalla loro si propongono non solo con il bulbo in silicone per un isolamento superiore ma anche e soprattutto con un suono di qualità che vede la cancellazione del rumore attiva e adattiva. 

Partiamo però dal design di Ear (a) perché Nothing ha confessato di essersi ispirata per questi nuovi auricolari alle confezioni delle pillole che le persone usano e prendono tutti i giorni.  Questo approccio ha influenzato l’uso di curve morbide nelle modanature in plastica superiore e inferiore tali da permettere di alloggiare in modo efficiente i componenti interni. Questo uso giocoso ma pratico dello spazio conferisce a Ear (a) una nuova silhouette che in qualche modo li distingue sia da Ear (1) che da Ear (2) proponendoli proprio come un nuovo membro della famiglia Nothing.

Non solo perché, noi abbiamo provato la versione bianca, ma oltre a questa e quella nera, Nothing, decide per la prima volta di introdurre Ear (a) di colore giallo. E ammettiamo che vedendoli in foto non possiamo fare altro che applaudire ancora una volta la scelta di design fatta dall’azienda che è riuscita a coniugare anche nei colori il messaggio di minimalismo e originalità che da sempre la contraddistingue. Come per gli altri auricolari anche questi Ear (a) sono molto curati a livello estetico con un piccolo e corto stelo per il controllo a pressione e non più a sfioramento come in passato.

Un vantaggio per l’utente finale che può regolare volume e impartire i comandi in modo più semplice ed immediato. Sono auricolari ancora trasparenti che permettono di far vedere i componenti interni ma con l’aggiunta anche di alcune striature bianche (nel nostro caso) che rendono sicuramente questi Ear (a) diversi dagli altri e forse ancora più unici. 

A cambiare c’è anche la custodia che si ammorbidisce nelle linee, risultando non solo più piccola, dimensionalmente parlando, ma anche più accondiscendente nella tasca dei pantaloni. È completamente in policarbonato con una parte inferiore nella colorazione scelta (bianca, nera o gialla) e con invece il coperchio superiore completamente trasparente. Coperchio che sembra forse scricchiolare un po’ di più rispetto alle custodie delle Ear più costose anche se non abbiamo mai avuto problemi con aperture involontarie.

Apertura che è la medesima già vista con gli altri modelli ossia a conchiglia. A tenere il tutto chiuso in modo ermetico ci pensa un magnete di buona fattura, presente anche internamente per tenere saldi alla custodia gli auricolari. Chiaramente è presente una porta USB-C per la ricarica veloce, il pulsante per l’accoppiamento con lo smartphone e ancora un LED per avere informazioni varie. Numeri alla mano sappiate che le dimensioni della custodia sono nello specifico di 47,6 x 63,3 x 22,7 mm con un peso di appena 39,6 grammi. Gli auricolari invece pesano appena 4,8 grammi ciascuno e possono contare in tre diverse dimensioni per quanto concerne il loro bulbo in silicone. 

A livello di utilizzo e di suono sappiate che il vero plus di questi nuovi Ear (a) sta nella presenza della cancellazione attiva del rumore. In questo caso non solo riusciamo a inibire il rumore per un massimo di 45 dB ma quello che maggiormente ci è piaciuto di questi Ear (a) è la possibilità di farlo in modo adattivo. L’algoritmo infatti capisce cosa sta avvenendo nell’ambiente circostante e automaticamente amplifica o meno la cancellazione in modo da isolare di più o di meno chi ascolta musica. Ci sono in questo caso tre diversi livelli di cancellazione del rumore: Alto, Medio e Basso. È un sistema che abbiamo già visto con altri brand e che viene dunque inserito anche qui con Nothing e ammettiamo sembra funzionare molto bene permettendoci di ascoltare il suono sempre in modo equilibrato anche al cambiare dell’ambiente circostante e del suo rumore. 

A livello tecnico gli auricolari possono rilevare e ridurre efficacemente anche i suoni più difficili con una gamma di frequenza di 5000 Hz. Oltretutto il driver presente è un driver da 11 mm completamente personalizzato da Nothing con un sistema a doppia camera capace di aumentare le prestazioni dei bassi che divengono più profondi. Ed effettivamente abbiamo trovato questi Ear (a) potenti da questo punto di vista con un profilo per i bassi estremamente cupo e molto rimbombante ma altrettanto delineato nel suono segno di un ottimo lavoro in tal senso. Oltretutto, se ve lo state chiedendo, sappiate che Ear (a) sono compatibili anche con il codec LDAC e questo significa avere supporto con i sistemi di streaming ad alta definizione anche tramite Bluetooth.  

Come suonano allora questi nuovi Nothing Ear (a)? Da un punto di vista acustico ci sono piaciuti molto e sono in linea con quella che era l’aspettativa per il prezzo a cui vengono venduti. Anzi ammettiamo di essere rimasti particolarmente colpiti con qualche ascolto un po’ più incisivo dove gli auricolari si sono destreggiati bene anche con un rumore esterno particolarmente importante. Suonano molto bene perché non hanno eccessi sia negli alti che nei bassi che risultano equilibrati e soprattutto caratterizzanti. Ci sono piaciuti gli auricolari in condizioni di ascolto di musica classica come anche con musica rock o ancora durante l’audio di un podcast. In tutte queste situazioni si sono comportati meglio di quanto non ci saremmo aspettati. 

Interessanti i Nothing Ear (a) anche per quanto concerne l’audio in chiamata. In questo caso l’azienda ha migliorato la tecnologia denominata Clear Voice che permette di raggiungere un risultato migliore grazie ad un riposizionamento dei microfoni e adottando un diverso algoritmo alimentato da Intelligenza Artificiale. Nothing dichiara l’uso di 28 milioni di scenari sonori diversi per addestrare l'algoritmo oltre ad un nuovo design del microfono per parlare che possiede meno ostacoli durante una chiamata. Inoltre è stato aggiunto un foro extra sullo stelo in modo che il vento abbia un percorso più libero. La prova sul campo permette in effetti di avere una migliore ricezione della voce ricevente ma anche chi ci ascolta dichiara di sentirci molto bene con un audio corposo e preciso. 

A livello di indossabilità non possiamo che parlare bene dei Nothing Ear (a) perché li abbiamo davvero stressati a dovere per ore e ore di utilizzo continuativo in situazioni di lavoro classico, di ascolto sul divano o a letto e anche durante alcune passeggiate o corse: non si sono praticamente mai staccati dalle orecchie e soprattutto non ci hanno mai affaticato anche dopo tanto tempo. Se li vorrete usare poi durante i vostri allenamenti sappiate che posseggono ora certificazione IPX2 per la custodia e IP54 gli auricolari e dunque resistenti all’acqua come alla polvere. 

E l’autonomia? Sappiate che anche qui Nothing  fa un ottimo lavoro perché sulla carta questi Ear (a) possono spingersi fino a 42,5 ore di riproduzione comprensive della carica della custodia. Nella pratica? Abbiamo appurato che siamo vicinissimi a queste stime anzi abbiamo realizzato almeno 40 ore con riproduzione continuativa e ricarica tramite custodia. Quello che ci è più piaciuto è la possibilità di avere la ricarica veloce tale da poter caricare in soli 10 minuti le cuffie per oltre 10 ore di riproduzione. 

L’app Nothing X tuttofare e con uno stile unico

In questo caso possiamo aprire una parentesi che riguarda l’app Nothing X che l’azienda ha riadattato con l’arrivo dei nuovi Ear (stick) in passato e da cui è possibile controllare tutto. In primis i ''Controlli'' che possono venire personalizzati a piacimento dall’utente per entrambi gli auricolari: 

  • Doppia pressione: traccia successiva o traccia precedente o assistente vocale / Rifiuto di una chiamata in arrivo 
  • Tripla pressione: traccia precedente o traccia successiva o assistente vocale
  • Premere e tenere premuto: controllo del rumore (trasparenza, cancellazione del rumore, chiuso) o volume giù o volume su o assistente vocale
  • Premere due volte e tenere premuto: controllo del rumore o volume giù o volume su o assistente vocale
  • Singola pressione: Play/Pausa e Rispondere/Riattaccare le chiamate

Tra le impostazioni del dispositivo troviamo poi tantissime caratteristiche avanzate da poter attivare o disattivare su Ear (a). Intanto sappiate che è possibile adottare il ''Rilevamento auricolare'' e questo significa che una volta indossato l’auricolare la riproduzione avverrà in modo automatico così come verrà stoppata non appena rimuoveremo la cuffia dall’orecchio. C’è poi la cosiddetta ''Cancellazione del rumore personalizzata'' che consiste nel calibrare appunto la cancellazione del rumore in base alla sensibilità dell’udito dell’utente. In questo caso sarà necessario seguire un procedimento guidato che farà indossare gli auricolari, restare fermi evitando di parlare o anche di deglutire e avviare il test che in modo automatico stabilirà la migliore cancellazione del rumore. Per i gamer c’è la possibilità di attivare anche la ''Modalità a bassa latenza'' che sostanzialmente garantisce di ridurre appunto la latenza al minimo per la migliore esperienza di gioco. Non mancano nemmeno il ''Test di adattamento della punta auricolare'' anche qui per garantire la migliore qualità audio e cancellazione del rumore e ancora la possibilità di ''Trovare i miei auricolari'' (già presente con la precedente generazione) ossia nel caso di smarrimento è possibile sfruttare questa funzione per far riprodurre un breve suono negli auricolari dando possibilità di localizzarli. 

Sempre tramite l’applicazione Nothing X è possibile osservare chiaramente lo stato della carica residua degli auricolari e della custodia ma anche entrare nella sezione ''Equalizzatore'' che permette di personalizzare il suono in base alle proprie preferenze. Quattro preimpostazioni: Bilanciato, Più Bassi, Più Acuti e infine Voce. Ammettiamo di aver trovato tutte le preimpostazioni ben fatte con cambiamento che permettono di avere diverse sonorità. C’è anche la possibilità di impostare un profilo personalizzato dove sarà necessario agire sui medi, sui bassi e sugli acuti per trovare la quadra migliore. Stessa cosa riguarda anche l’audio personalizzato che attivato permette di seguire una procedura guidata che grazie all'Intelligenza artificiale posizionerà l’equalizzatore al meglio per avere più immersività, voci più comprensibili e poter ascoltare a volume ridotto senza perdere i dettagli.

Un dettaglio che ci ha fatto divertire? Il suono di sistema per il passaggio da Cancellazione del rumore a Modalità Trasparenza e viceversa è veramente unico sul panorama mondiale. Ancora una volta Nothing e Carl Pei si dilettano nel deliziare i propri fan con questi particolari unici. Sappiate che il ‘’bong’’ quando attiverete la cancellazione del rumore è forte, corposo e fa sobbalzare mentre il passaggio alla modalità Trasparenza è realizzato con un'esclamazione con voce femminile che rende perfettamente l’idea di liberarsi dall’occlusione della soppressione del rumore. Veramente un plauso in tal senso a Nothing per aver curato questi piccoli dettagli. 

Ear: la conferma della qualità nella terza generazione

Ci sono anche loro ossia la terza generazione di Ear, gli auricolari più costosi che prendono il posto di Ear (2) e che aumentano ancora di più il livello qualitativo di Nothing in campo audio pur mantenendo lo stesso prezzo di prima. Sì, perché questi nuovi Ear costano 149€ ossia lo stesso prezzo di Ear (2) ma introducono alcune novità a livello di algoritmo e di tecnologia tali da far raggiungere sicuramente il miglior prodotto mai realizzato in questo campo da Nothing ad oggi. 

Come fatto per Ear (a) anche con queste nuove Ear partiamo dal design che in grandi linee, esternamente, non cambia ma si affina e soprattutto viene ridisegnato internamente andando a cambiare quello che è il diaframma del driver, permettendo di raggiungere un’esperienza di ascolto ancora migliore rispetto a prima. Ecco perché Nothing decide di introdurre per la prima volta un diaframma in ceramica perché, secondo test approfonditi fatti, questo tipo di materiale supera gli altri in termini di risposta in frequenza e chiarezza complessiva del suono.

Come detto esteticamente Ear sono auricolari che riprendono in tutto e per tutto quanto fatto da Nothing in passato con la prima e poi con la seconda generazione. Sono un’evoluzione ''perfetta'', così dice l’azienda, di un design che effettivamente ha fatto scalpore nel mondo degli auricolari e che è stato addirittura premiato. E non possiamo non elogiare queste nuove Ear, come già fatto con le precedenti, perché effettivamente vedere e indossare questi auricolari comporta non solo il fatto di non passare inosservati ma anche di avere tra le mani un prodotto ricercato a livello costruttivo che premia la vista e il tatto. 

Effettivamente guardare dentro la custodia prima e poi negli auricolari ha sempre il suo fascino e non è possibile che una volta indossati i nuovi Nothing Ear o anche lasciati sul tavolo, qualcuno non chieda cosa sono o li osservi con ammirazione. Da questo punto di vista Carl Pei ha ideato una vera identità di Nothing e lo ha fatto bene a dispetto di altri brand più famosi che sono ancora alla ricerca di un loro stile o che cambiano di anno in anno forma, materiale e idee dei loro prodotti. 

Partendo innanzitutto da quello che vediamo per primi ossia la custodia possiamo dire che Nothing ripropone una piccola scatola in policarbonato trasparente, resistente identica a quella vista con le precedenti. Sappiate che è un bene questo perché in mano come anche in tasca è poco ingombrante così comoda da tenere. Oltretutto ad aiutare in questo ci sono anche le dimensioni non esagerate: la custodia dei nuovi Ear misura esattamente 55,5 x 55,5 x 22 millimetri con un peso di 51,9 grammi mentre per gli auricolari sappiate che le dimensioni sono di 29,4 x 21,7 x 24,1 millimetri con un peso per ogni auricolare di appena 4,62 grammi. Esteticamente la parte inferiore della custodia di Ear vede meno policarbonato liscio trasparente nella parte inferiore che sarebbe capace di riempirsi di graffi antiestetici ma c’è una struttura in policarbonato opaco e completamente bianca che permette di appoggiare con maggiore grip la custodia su qualsiasi superficie. 

L’apertura della custodia è la medesima del passato ossia a conchiglia. A tenere il tutto chiuso in modo ermetico ci pensa un magnete di buona fattura, presente anche internamente per tenere saldi alla custodia gli auricolari. Il resto è praticamente lo stesso visto con la seconda generazione e dunque un piccolo pulsante bianco laterale capace di rendere possibile la connessione con lo smartphone, una porta USB-C per la ricarica veloce e ancora un bellissimo gioco di incastri di parti in policarbonato trasparente lucido e opaco bianco (senza dimenticare la comoda rientranza sul coperchio per una presa ancora più sicura) che rendono ancora una volta Nothing Ear una piccola opera d’arte colpendo l’utente al cuore, soprattutto quello attento al design. In questo caso Nothing Ear mantengono la ricarica wireless da 2,5W che dunque permetterà di ricaricare gli auricolari, o meglio la custodia, anche con un qualsiasi caricatore Qi supportato. 

A livello sonoro però il cambiamento dalla passata generazione non è esagerato ma c’è e si sente soprattutto se si mettono a confronto Ear (2). Tecnicamente i driver sono ora da 11 mm con una doppia camera già vista in precedenza e che qui si è evoluta permettendo di aggiungere due prese d’aria extra capaci di migliorare il flusso su ciascun auricolare ed avere meno distorsione e un suono più chiaro e ricco. Come suonano questi nuovi Nothing Ear? Possiedono alti e bassi più imponenti. I primi salgono di più rispetto a prima mentre i secondi sembrano andare ancora di più in profondità. Il tutto però mantenendo, e anzi migliorando, quella che è la chiarezza del suono. 

Nothing Ear supportano il codec LHDC 5.0 e LDAC per lo streaming ad alta risoluzione tramite Bluetooth. LHDC e LDAC sono tecnologie di codec audio che consentono lo streaming audio ad alta risoluzione tramite Bluetooth e sappiamo che l'orecchio può raggiungere fino a 1 Mbps a 24 bit/192 kHz con LHDC 5.0 (codec audio ad alta definizione a bassa latenza) e fino a 990 kbps e frequenze fino a 24 bit/96 kHz con LDAC.  

Ancora una volta ci ha colpito positivamente anche la cancellazione del rumore. Qui Nothing dichiara di poter raggiungere addirittura una soppressione fino a 45 dB e ammettiamo che l’isolamento che porta questa modalità una volta attivata è effettivamente importante tale da rendere difficoltoso sentire rumori esterni anche in situazioni estreme come una strada trafficata o anche un viaggio in treno. Il nuovo algoritmo Smart ANC di Nothing controlla la perdita di rumore tra gli auricolari e il condotto uditivo e aggiunge di conseguenza una maggiore cancellazione del rumore. E non solo perché Ear tiene conto anche delle distrazioni intorno all’utente grazie al cosiddetto Adaptive ANC. Un po’ come avviene con gli AirPods Pro 2 di Apple anche qui le Nothing Ear aumentano automaticamente la potenza quando l'ambiente diventa più rumoroso in modo tale da poter passare da stanze tranquille a strade trafficate e avere il controllo completo su ciò che si sta ascoltando senza dover mettere mano allo smartphone ogni volta. E come visto con gli Ear (a) anche qui con questi Ear, l’algoritmo della cancellazione del rumore attiva applica automaticamente uno dei 3 livelli di cancellazione del rumore in base al rumore circostante: Alto, Medio o Basso. Rispetto all'ANC adattivo presente in Ear (2), qui è stato migliorato il sistema di eliminazione del rumore in ​​tempo reale ottimizzando la riduzione per scene specifiche. 

E ancora, come per le Ear (a) anche con queste nuove Ear, Nothing propone la tecnologia Bass Enhance che permette di migliorare le basse frequenze in tempo reale e di elevare i bassi per poter sentire meglio i dettagli. Ammettiamo che i livelli più alti non ci sono completamente piaciuti mentre se teniamo a livello uno o due c’è qualche miglioramento. C’è invece un miglioramento anche per la tecnologia Clear Voice che grazie alla presenza di 3 microfoni e un algoritmo di riduzione del rumore AI, rilevano una voce, la migliorano e filtrano i rumori di fondo indesiderati in tempo reale. Per questo abbiamo trovato le chiamate chiare e chi ci ascolta lo dice altrettanto confermandoci il suono corposo. 

Parlando di prestazioni è inevitabile non considerare anche l’aspetto dell’autonomia di Ear. In questo caso sappiate che questa nuova generazione di auricolari migliora l’autonomia: sulla carta sono progettati per durare almeno fino a 40,5 ore dopo una ricarica completa con la custodia di ricarica o 8,5 ore di riproduzione continua. Nella pratica siamo molto vicini a questi risultati perché noi abbiamo totalizzato almeno 38 ore e mezza avvicinandoci dunque a quanto dichiarato in fase test da Nothing. Quello che ci piace oltre a questa autonomia è anche la presenza di una ricarica decisamente rapida perché sappiate che in 10 minuti potremo poi affrontare oltre 10 ore di ascolto con la custodia. 

L’app Nothing X: qui c’è anche l’audio personalizzato

Tutto quello che abbiamo detto in precedenza per l’app di Nothing X con le Ear (a) vale chiaramente anche per le Ear anche se in questo caso ci sono alcune peculiarità decisamente interessanti, una su tutte l’audio personalizzato. In generale sappiate che in primis i ''Controlli'' che possono venire personalizzati a piacimento dall’utente per entrambi gli auricolari sono i soliti e dunque: 

  • Doppia pressione: traccia successiva o traccia precedente o assistente vocale / Rifiuto di una chiamata in arrivo 
  • Tripla pressione: traccia precedente o traccia successiva o assistente vocale
  • Premere e tenere premuto: controllo del rumore (trasparenza, cancellazione del rumore, chiuso) o volume giù o volume su o assistente vocale
  • Premere due volte e tenere premuto: controllo del rumore o volume giù o volume su o assistente vocale
  • Singola pressione: Play/Pausa e Rispondere/Riattaccare le chiamate

Tra le impostazioni del dispositivo troviamo poi tantissime caratteristiche avanzate da poter attivare o disattivare su Ear. Intanto sappiate che è possibile, come con la precedente generazione, adottare il ''Rilevamento auricolare'' e questo significa che una volta indossato l’auricolare la riproduzione avverrà in modo automatico così come verrà stoppata non appena rimuoveremo la cuffia dall’orecchio. Per i gamer c’è la possibilità di attivare anche la ''Modalità a bassa latenza'' che sostanzialmente garantisce di ridurre appunto la latenza al minimo per la migliore esperienza di gioco. Non mancano nemmeno il ''Test di adattamento della punta auricolare'' anche qui per garantire la migliore qualità audio e cancellazione del rumore e ancora la possibilità di ''Trovare i miei auricolari'' (già presente con la precedente generazione) ossia nel caso di smarrimento è possibile sfruttare questa funzione per far riprodurre un breve suono negli auricolari dando possibilità di localizzarli. 

Sempre tramite l’applicazione Nothing X è possibile osservare chiaramente lo stato della carica residua degli auricolari e della custodia ma anche entrare nella sezione ''Equalizzatore'' che permette di personalizzare il suono in base alle proprie preferenze. Qui c’è la novità ''Audio Personalizzato'' che permette di adattare l’audio specificatamente al proprio udito rendendolo più coinvolgente, più ricco e in modo da poter ascoltare a volume ridotto senza perdere dettaglio. Quattro preimpostazioni: Bilanciato, Più Bassi, Più Acuti e infine Voce. Ammettiamo di aver trovato tutte le preimpostazioni ben fatte con cambiamento che permettono di avere diverse sonorità. C’è anche la possibilità di impostare un profilo personalizzato dove sarà necessario agire sui medi, sui bassi e sugli acuti per trovare la quadra migliore. Stessa cosa riguarda anche l’audio personalizzato che attivato permette di seguire una procedura guidata che grazie all'Intelligenza artificiale posizionerà l’equalizzatore al meglio per avere più immersività, voci più comprensibili e poter ascoltare a volume ridotto senza perdere i dettagli.

 

Come funziona? Ear adatta la musica al modo in cui si ascolta la musica individualmente. Questo grazie alla partnership di Nothing con Mimi

  • Per prima cosa sarà necessario eseguire un test di adattamento dei bulbi per le orecchie. Questo per garantire che il condotto uditivo sia ben sigillato per una migliore qualità audio e un comfort ottimale. Il test prevede di provare ciascuno dei 3 bulbi in silicone di differenti dimensioni e di eseguire un test nell'app Nothing X. Riproducendo un suono di rilevamento, viene rilevata la quantità di perdita audio.  
  • Test dell'udito completo. Ciò implica scegliere se si può “sentire” o “non sentire” dei suoni. I suoni vengono riprodotti su diverse bande di frequenza. 
  • Quindi la compensazione dell'udito in tempo reale. Una volta completato il test, Mimi analizzerà lo spettro di frequenze dei contenuti ascoltati attraverso l'algoritmo. Regolando di conseguenza le impostazioni dell'equalizzatore, effettuando la compensazione dinamica in tempo reale. 

Infine sappiate anche che sarà possibile realizzare profili separati per ogni genere musicale differente. In questo caso parliamo del cosiddetto Fattore Q che consente di controllare la curva di equalizzazione e definire la larghezza di banda. È un modo questo per personalizzare ancora di più la musica e quello che si sta ascoltando riuscendo anche a migliorare il proprio ascolto. Oltretutto tramite QRCode è possibile anche importare o condividere il proprio profilo se magari questo è piaciuto ad un proprio amico.

CONCLUSIONI e PREZZI

Arriviamo alle conclusioni di Ear (a) e Ear considerando soprattutto il loro prezzo. Intanto abbiamo visto che Nothing fa una cosa che altri non hanno fatto con i loro prodotti ossia mantiene lo stesso prezzo per quanto concerne Ear rispetto alla precedente generazione. Sì, perché le top di gamma dell’azienda Ear vengono proposte ancora a 149€ e a nostro giudizio sono realmente un ottimo prezzo per quello che propongono. Anzi a livello estetico non possiamo che ribadire quanto già detto con le precedenti generazione ossia che finalmente c’è qualche produttore che osa veramente sul design e permette di avere non solo auricolari che suonano più che bene e sono al passo con i tempi in quanto a tecnologia, ma che hanno gusto, sono belli da vedere e anche da ''sfoggiare'' e con Nothing Ear di certo non si passerà inosservati.

Ci piace come suonano perché migliorano quanto fatto con la prima e seconda generazione. Il suono è più ricercato, c’è un migliore approccio agli alti e i bassi da parte dell’algoritmo di Nothing e soprattutto c’è una personalizzazione incredibile del suono che passa dall’app Nothing X sempre al passo con le volontà dell’utente. La cancellazione del rumore è migliorata e permette di ottenere un approccio adattivo in base all’ambiente come avviene con altri brand più costosi quali Sony e Apple.

Ear (a) sono invece auricolari che per la prima volta si affacciano sul catalogo di Nothing e lo fanno ad un prezzo di 99€ ossia il medesimo di Nothing (stick) che lo ricordiamo sono auricolari diversi perché non posseggono bulbi di isolamento e nemmeno la cancellazione del rumore. Qui invece con le Ear (a) c’è tutto e c’è anche un ottimo suono di ascolto che permette di spingere molto sui bassi senza distorcere il tutto ma anche di passare ad un ascolto più precisino con la voce o con un motivo musicale più ricercato.

Non siamo certamente ai livelli di Ear ma per la fascia di prezzo alla quale vengono proposti sono sicuramente un ottimo compagno di avventure in viaggio. Oltretutto la cancellazione del rumore adattiva funziona bene e permette di isolare l’utente nel momento giusto. E poi c’è quel design che caratterizza gli auricolari facendoli riconoscere tra tanti grazie ad una trasparenza che ormai è iconica di Nothing. Plauso al brand che ha introdotto la colorazione gialla oltre alle classiche bianche e nere e ammettiamo che a livello stilistico sono un passo avanti a tutti. 

4 Commenti
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Haran Banjo19 Aprile 2024, 10:37 #1
Sì sì, mi piacciono! Vieni a casa e ti faccio scop@re mia sorella!
(cit. Full Metal Jacket, un film ICONICO)
chichino8419 Aprile 2024, 14:47 #2
Ammazza devono essere piaciuti davvero parecchio! 14 sappiate che in un solo articolo credo sia il nuovo record
AarnMunro20 Aprile 2024, 12:11 #3
"sappiamo che l'orecchio può raggiungere fino a 1 Mbps a 24 bit/192 kHz con LHDC 5.0"

Credo che abbiate tradotto erroneamente il comunicato pubblicitario che vi hanno inviato.
Sarebbe bene almeno rileggere quanto elaborato da gugol translator
redeagle23 Aprile 2024, 09:33 #4
Originariamente inviato da: AarnMunro
"sappiamo che l'orecchio può raggiungere fino a 1 Mbps a 24 bit/192 kHz con LHDC 5.0"

Credo che abbiate tradotto erroneamente il comunicato pubblicitario che vi hanno inviato.
Sarebbe bene almeno rileggere quanto elaborato da gugol translator


E magari far scrivere gli articoli a qualcuno con un minimo di competenza sull'argomento trattato (questo in linea generale, non riferito al Mucciarelli).

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