Recensione Nothing Phone (2): un'icona con tanto stile e sostanza!

Arriva il secondo smartphone di Nothing e questa volta l’azienda di Carl Pei sembra veramente fare sul serio. C’è una personalità unica dietro uno smartphone che ora spinge in alto con un processore top di gamma, una dual camera migliorata e soprattutto un pensiero ancora più originale di prima. Ecco la mia recensione
di Bruno Mucciarelli pubblicato il 22 Luglio 2023 nel canale TelefoniaNothingsmartphone 5g
Nothing non è più una startup emergente ma è una vera e propria realtà del mondo tech. Carl Pei, il suo fondatore, aveva forse già capito nel 2020, quando la svelò al mondo intero, che sì, ci sarebbe voluto del tempo ma che l’idea di un brand completamente diverso dai canoni del momento avrebbe fatto preso sugli utenti. Chiaramente non sarebbe stato facile e soprattutto non avrebbe avuto ragione subito. Col tempo però fare le cose diversamente, con un certo stile e ascoltando la community avrebbe portato a soddisfazioni e risultati.
Nothing è partita con un paio di auricolari, gli ear (1), ma subito si è capito che c’era qualcosa di diverso e non solo per quel loro aspetto completamente trasparente capace di far sognare i più nerd ma anche perché Nothing si era posta in un modo giovanile e sprezzante agli occhi di tutti gli utenti, giovani e non giovani, proponendo un prodotto funzionale, anche se in alcuni aspetti acerbo, ad un prezzo decisamente aggressivo.
Dopo i Nothing ear (1) è arrivato il primo smartphone ossia Phone (1) che ha preso praticamente in prestito il know how introdotto con le cuffie e lo ha trasposto sullo smartphone. L’idea di Carl Pei era sicuramente quella di mantenere l’originalità stilistica e di pensiero di Nothing anche in questo nuovo dispositivo dell’azienda. Da qui la scelta di un medio gamma che funzionasse più che bene, fosse performante a livello fotografico, avesse qualcosa in più dei rivali nella scheda tecnica (vedi la ricarica wireless veloce su di un medio gamma) e con un segno distintivo che lo facesse subito emergere. Carl Pei non ci ha pensato oltre e ha realizzato il primo smartphone completamente trasparente nella sua scocca. Non solo ha posto in essere anche oltre 900 LED capaci di creare una sorta di logo iconico di Nothing in sintonia con suonerie ed effetti dell’interfaccia dello smartphone.
Non tutti chiaramente sono rimasti colpiti da questo primo smartphone sia per una scheda tecnica da medio gamma ma anche per il fatto che si era anticipata un’esperienza mobile diversa da qualsiasi altro produttore. Affermazioni audaci di Carl Pei che sono state messe in pratica solo in modo parziale con un device non troppo dissimile da altri anche se funzionale e molto interessante sul rapporto qualità/prezzo.
Nothing Phone (2) è di un altro passo. È un telefono sicuramente migliore del suo predecessore anche se non ha l’ambizione di rivoluzionare Phone (1) ma solo di rendere possibile quell’evoluzione che tutti si aspettano da Nothing e Carl Pei senza però esagerare, nei modi e nelle parole, pur mantenendo valido quel suo aspetto unico e originale che tra design e pensiero, lo hanno reso famoso prima di oggi. Usando Nothing Phone (2) per più settimane abbiamo capito che ha carattere e stile con un processore di punta e cosa ancora più importante alcune funzionalità che lo possono rendere sicuramente un telefono non solo di nicchia per i più nerd. Chiaramente c’è di mezzo un prezzo che aumenta in relazione alle specifiche tecniche che migliorano e alla situazione economica mondiale ma è palese che il prezzo di lancio non sarà mai lo stesso che vedremo tra qualche mese sugli store online dove lo smartphone potrà davvero dire la sua con i più storici brand del momento.
Indice
- Nothing Phone (2): Prezzo e Promo lancio
- UNBOXING: unico nel suo genere
- DESIGN: ancora più icona di stile!
- DISPLAY: refresh rate dinamico a 120Hz, che altro?
- HARDWARE: finalmente una CPU top di gamma
- INTERFACCIA GRAFICA: NothingOS 2.0 cambia tanto!
- FOTOCAMERA: buona dual cam da 50 MPx
- AUTONOMIA: più batteria e più autonomia
- CONCLUSIONI: tanto stile e sostanza
Nothing Phone (2): Prezzo e Promo lancio
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Nothing Phone (2)
- Versione da 8+128GB versione Nera a 679€
- Versione da 12+256GB versione Nera e Bianca a 729€
- Versione da 12+512GB versione Nera e Bianca a 849€
UNBOXING: unico nel suo genere
Nothing come fatto in passato decide di differenziare completamente quella che è la scatola di vendita dello smartphone. Agli occhi dell’utente infatti troveremo una confezione decisamente originale che rispetto allo scorso anno si allarga anche se mantiene uno spessore fortemente esiguo. Non c’è una pellicola in plastica ma una sottile scatola in cartone con la particolarità di poter essere aperta ‘’una tantum’’. Ecco che strappando una piccola linguetta, vista già sui prodotti di Carl Pei, si potrà aprire la scatola che però non potrà più venire richiusa totalemente in futuro.
A differenza dello scorso anno l’utente si troverà di fronte una seconda scatola in cartone bianco dove al suo interno, una volta aperta a mo di libro, troverà il Phone (2), i manuali per il primo avvio e ancora il cavo di ricarica da USB-C a USB-C unico nel suo genere perché con i capi completamente trasparenti e uno strumento di espulsione della SIM anch’esso diverso dal solito perché caratterizzato da policarbonato trasparente.
È bello vedere come Carl Pei e i suoi ingegneri abbiano pensato all’ambiente considerando il fatto di non utilizzare alcun tipo di contenitore o pellicole in plastica e sottolineando il fatto che la confezione è stata realizzata per il 60% con materiali riciclati. Sembra una banalità ma sono cose non solo importanti a livello etico ma anche realmente impattanti visti i numeri poi di vendita degli smartphone. Oltretutto Nothing non ha voluto lesinare sull’esperienza di unboxing e di packaging permettendo all’utente di ottenere il giusto hype prima di scoprire effettivamente il suo Phone (2).
DESIGN: ancora più icona di stile!
Capire Nothing Phone (2) a livello estetico è un’operazione semplice ma anche altrettanto difficile. Carl Pei ha imposto dalla nascita di Nothing una filosofia che potesse portare il brand ad una differenziazione che negli ultimi anni altri produttori non fanno più. Gli smartphone sono oggi tutti molto simili e pochi posseggono una loro personalità riconducibile espressamente al brand e alla filosofia che sta dietro quel brand. Apple sicuramente continua a farlo mantenendo gli iPhone e tutti i suoi prodotti in linea con il suo modo di vedere la vita degli utenti pur seguendo quella che fu l'idea ispiratrice di Steve Jobs.
Lo abbiamo detto con Phone (1) e lo ribadiamo con Phone (2): Carl Pei sicuramente ha basato la nascita di Nothing sulle idee di Steve Jobs e di Apple. Chiaramente le ha fatte proprie e le ha riproposte in salsa Android con il piglio futuristico-nerd che abbiamo conosciuto dai tempi di OnePlus. Un pregio che oggi sicuramente poche aziende posseggono e che invece risulta fondamentale per rendere il più iconico possibile un brand.
Una premessa fondamentale per capire che Nothing Phone (2) è uno smartphone pieno di stile e personalità ancor più di quanto avevamo visto con la sua prima generazione lo scorso anno. Phone (2) a primo impatto sembra davvero tanto simile a Phone (1) soprattutto se lo si guarda lato display. Effettivamente l’aspetto generale del device è quello visto lo scorso anno seppur le dimensioni non siano proprio le stesse e soprattutto la scocca posteriore e le sue ‘’interiora’’ differiscono da quanto visto con la prima versione.
Partiamo dalle dimensioni: Phone (2) misura esattamente 162,1 x 76,4 x 8,6 mm contro i 159,2 x 75,8 x 8,3 mm di Phone (1). Sono piccolezze ma è palese che messi uno accanto all’altro queste differenze vengono facilmente notate così come il lavoro, seppur minuzioso, svolto da Nothing nel rendere più ergonomico questo nuovo Phone (2) che sul retro, come vedremo, proporrà quest’anno una scocca trasparente curva che lo rende sicuramente più elegante, premium e anche più comodo da prendere in mano. Sul peso sappiate che parliamo di un aumento di 7,7 grammi e ammettiamo che tenendoli in mano entrambi questi numeri non vengono assolutamente percepiti.
A vista Nothing Phone (2) rimane fedele a quanto gli ingegneri di Carl Pei avevano fatto in passato con la prima versione: c’è una importante cornice piatta, in stile iPhone, in alluminio opaco che percorre l’intero device e che rende il tutto moderno e al passo con i tempi, soggettivamente a chi piace questo tipo di estetica. Ci sono qui le varie antenne distribuite lungo l’intera cornice e che sembrano fare il loro lavoro perché nelle settimane di utilizzo un po’ ovunque non abbiamo avuto problemi di ricezione anche in posti dove solitamente è difficile avere rete. Presenti al loro solito posto i pulsanti di accensione e spegnimento di grandi dimensioni sulla destra e quelli del bilanciere del volume separati sulla parte sinistra. In basso presente la porta USB-C per la connessione e la ricarica ma anche il carrellino della SIM oltre ad una feritoia che nasconde un altoparlante che fa coppia con quello presente nella capsula auricolare e che ammettiamo non ci ha deluso.
Il cambiamento più importante di Nothing Phone (2) è senza dubbio il retro che sì, rimane completamente trasparente, ma viene ora realizzato con una scocca in vetro resistente ma curvo su tutti i lati. Cosa significa questo? Phone (2) si prende meglio in mano e lo si utilizza con meno fastidio rispetto a prima quando i bordi taglienti del telefono potevano dare fastidio a lungo andare sul palmo della mano. La curvatura è comunque molto blanda ma permette di dare un po’ di movimento all’intero design dello smartphone che, a nostro parere, risulta decisamente più bello, più premium e anche più ricercato di prima.
Una caratteristica che ci aveva particolarmente colpiti durante la prova del Phone (1) a livello estetico era il fatto che gli ingegneri e i designer avevano cercato di proporre uno schermo con cornici esattamente simmetriche lungo l’intero profilo. Una cosa che su di un device medio gamma non viene considerata e difficilmente si trova ma che Nothing e Carl Pei hanno voluto sin dalla prima versione dello smartphone. È un plus da tenere in considerazione perché non è solo un fattore estetico ma permette all’utente di avere il massimo controllo dello schermo grazie ad un’immersività totale.
Phone (1) aveva colpito per la scocca trasparente che permetteva di vedere non solo i componenti interni ma anche una originale e iconica struttura di LED capaci di animarsi a comando delle notifiche. Phone (2) replica tutto questo ma lo fa con più parsimonia e soprattutto con più esperienza e stile. I componenti interni a vista sono stati rivisti dagli ingegneri di Nothing e sono ora esteticamente più belli da vedere oltre che scenici a chi non ha mai incontrato uno smartphone di questo brand. I LED, che Nothing chiama Glyph, sono ora posti in modo diverso da prima perché se il Phone (1) possedeva cinque linee LED per un totale di 12 zone di illuminazione, Phone (2) è salito a 11 strisce per un totale di 33 zone LED illuminabili. Vedremo che in questo caso anche il loro sviluppo sulla scocca, seppur simile, non sarà uguale a quanto visto con la precedente versione.
E se vi state chiedendo se il pannello posteriore in vetro trasparente è resistente sappiate che è un pannello certificato Gorilla Glass, non è stato possibile capire di quale generazione, anche se la sua resistenza in queste prime settimane sembra essere decisamente efficace perché pur maltrattando, Phone (2) non si è graffiato. Infine Phone (2) non è completamente resistente ad acqua e polvere anche se migliora la sua certificazione che raggiunge ora l’IP54 e dunque permette di evitare schizzi di acqua anche se non potrà venire totalmente immerso.
DISPLAY: refresh rate dinamico a 120Hz, che altro?
Nothing Phone (2) vede la presenza nella parte anteriore di uno schermo migliorato rispetto a quello dello scorso anno. È un display flessibile di tipo LTPO AMOLED dalla risoluzione Full HD+ da 2412 x 1080 pixel a 394 PPI con una diagonale che si amplia e raggiunge i 6,7" contro i precedenti 6,55”. C’è chiaramente una frequenza di aggiornamento pari a 120 Hz oltre al supporto all’HDR10+ a 10 bit ma a differenza della prima versioni qui il refresh rate è dinamico e dunque questo permette di avere dei risultati decisamente più consoni ad uno smartphone top di gamma piuttosto che ad un medio gamma. Un plus che ci ha positivamente colpito nella prova in queste settimane visto che il grande pannello di Phone (2) si comporta egregiamente anche in situazioni più estreme riuscendo a mantenere refresh rate elevati senza subire cadute improvvise.
Anche il pannello anteriore è stato realizzato con la protezione Gorilla Glass e in queste settimane di utilizzo ammettiamo di non aver per ora trovato graffi pur mantenendolo praticamente sempre poggiato sulle scrivanie a faccia in giù per ottenere il meglio dai LED di notifica. Il pannello oltretutto cambia la sua conformazione in seno alla fotocamera per i selfie proponendo ora un piccolo foro nella parte centrale superiore dello stesso. Al solito è una soluzione che non piace a tutti ma che di fatto permette di non occupare troppo spazio sul pannello per la visione dei contenuti multimediali e che soprattutto non crea disagio nella maggior parte delle situazioni.
Novità invece per quanto concerne i picchi di luminosità visto che nei testi di laboratorio abbiamo trovato valori di 1.000 nit per quanto concerne la luminosità massima in modalità automatica e 500 nit con il controllo manuale della stessa. Non solo perché Phone (2) offre anche valori di quasi 1.600 nit come promesso. Lo schermo oltretutto supporta gli spazi colore DCI-P3 e sRGB ed è possibile scegliere tra due modalità colore: ‘’Vivo’’ e ‘’Standard’’, ciascuna corrispondente rispettivamente a DCI-P3 e sRGB. La selezione predefinita è quella ‘’Vivo’’ ma indipendentemente da quale si scelga sappiate che la precisione del colore è sempre eccezionale con una presentazione superba su tutta la linea, tonalità di bianco e grigio incluse.
Parlando invece di Frequenza di aggiornamento dello schermo, come detto, la novità sostanziale è la presenza ora della modalità ''Dinamica'' oltre a quella ''Alta'' e ''Standard''. Durante la prova abbiamo appurato che la Dinamica e quella Alta sono modalità che pressapoco raggiungono un comportamento simile, sebbene la Dinamica risulti un pochino più restrittiva rispetto alla frequenza di aggiornamento massima possibile in alcune app. Con entrambe comunque lo smartphone raggiungerà i 120 Hz sull'interfaccia utente e scenderà a 10 Hz con situazioni statiche.
La riproduzione e lo streaming video vengono sempre eseguiti a 60 Hz, indipendentemente dal fatto che il video sia a 24 fps, 30 fps o 48 fps anche se sappiamo essere questo l'indicatore della frequenza di aggiornamento integrato di Android, che potrebbe non essere affidabile se è incompatibile con il launcher di Nothing. Usando la modalità Dinamica sappiate che Phone (2) opterà per i 90Hz in app come il browser Web, l’interfaccia utente di YouTube o l’interfaccia utente di Netflix tra le altre app, e questo presumibilmente si tradurrà in una migliore durata della batteria. La modalità di frequenza di aggiornamento standard è fissata a 60Hz e non scende a 10Hz con schermo inattivo.
Infine Nothing Phone (2) è riconosciuto come smartphone compatibile con HDR10 e HDR10+ dalle app di scansione dell'hardware, ma né YouTube né Netflix lo hanno riconosciuto come tale. L'opzione massima disponibile per tutte le piattaforme di streaming era la risoluzione di 1080p (Widevine L1) ma senza HDR. Sicuramente una questione di aggiornamento visto che il device deve ancora uscire.
C’è anche il sensore delle impronte digitali al di sotto del display. Lavora bene con un riconoscimento dell’impronta che è decisamente veloce e con davvero pochi errori nello sblocco quotidiano. Ammettiamo che anche qui il lavoro è stato ben fatto da Nothing e ricordiamo che proprio questo tassello non sempre viene realizzato bene dalle altre aziende con sensori che spesso sono lenti o poco sicuri con troppa facilità nel riconoscere le impronte.
HARDWARE: finalmente una CPU top di gamma
A livello hardware c’è una novità grossa ed importante per Nothing Phone (2) e riguarda appunto la scelta del processore utilizzato. Phone (1) era uno smartphone medio gamma pensato per esserlo anche nel processore con l’azienda che aveva scelto lo Snapdragon 778G per risparmiare sia nel prezzo di vendita che anche nei consumi. Qui non si pensa più a questo e Phone (2) questa volta viene alimentato da un chipset di fascia alta ossia lo Snapdragon 8+ Gen 1 che non è chiaramente l’ultimo arrivato in casa Qualcomm ma che però permette a Nothing di risparmiare qualcosa nei costi di acquisto e adozione mantenendo però risultati decisamente alti che superano sicuramente quelli di un medio gamma. È un passo in avanti enorme rispetto alla precedente generazione e questo deve essere sottolineato per chi si appresta a valutare questo device come suo smartphone principale.
NOTHING Phone (2) | |
OS (al lancio) | Android 13 con NothingOS 2.0 |
Processore | Qualcomm Snapdragon 8+ Gen 1 Octa Core 3.0GHz |
RAM | 8/12 GB |
Display | LTPO AMOLED 6.7" Full HD+ (20:9) |
Risoluzione | 2412x1080 px |
Storage (al lancio) | 128/256/512 GB |
Fotocamera Posteriore | Dual Camera: |
Fotocamera Anteriore | 32MP (f/2.5) |
Extra |
5G |
Porte | USB Type-C |
Batteria | 4.700 mAh Ricarica rapida 45W + Ricarica Wireless 15W |
Dimensioni | 162.1 x 76.4 x 8.6 mm |
Peso | 201 gr |
Lo Snapdragon 8+ Gen 1 lo conosciamo molto bene visto che è un processore che praticamente tutti i produttori hanno inserito nei propri device top di gamma lo scorso anno. È una CPU con il core Cortex-X2 principale da un clock a 3,0 GHz, il cluster 3x Cortex-A710 funziona a 2,5 GHz e i core 4x Cortex-A510 ad alta efficienza energetica funzionano a 1,8 GHz. Il chipset è basato su di un processo produttivo a 4 nm di TSMC e si affida alla GPU Adreno 730 per attività graficamente intensive. E ricordiamo che in questo caso Nothing Phone (2) è disponibile in tre configurazioni di memoria (UFS 3.1 + LPDDR5X): 8 GB di RAM + 128 GB di spazio di archiviazione, 12 GB di RAM + 256 GB di spazio di archiviazione e 12 GB di RAM + 512 GB di spazio di archiviazione.
I risultati di Nothing Phone (2)? Sono praticamente paritari a quelli visti con altri device con Snapdragon 8+ Gen 1 e chiaramente superiori nettamente a quelli visti con Phone (1) ma anche palesemente inferiori a quelli che troviamo oggi con i telefoni equipaggiati da Snapdragon 8 Gen 2. Se guardassimo solamente i numeri troveremmo un telefono che forse a causa della limitazione dei 60fps sembrerebbe spingere meno di altri ma la realtà è ben diversa perché Phone (2) ha potenza da vendere e l’ottimizzazione che l’azienda è riuscita a trovare con il software rende lo smartphone veloce, fluido e con pochissime difficoltà nell’esecuzione anche di giochi o importanti. È forse uno dei più veloce presenti oggi sul mercato, grazie anche ad un’interfaccia grafica snella e minimale.
Benchmark - Nothing Phone (2)
Di seguito riportiamo i benchmark che abbiamo eseguito con il terminale.
L’idea è sempre la stessa: usare lo smartphone per capire davvero quanto può rendere nel quotidiano. Con Phone (2) non abbiamo visto tentennamenti o delay che potrebbero far pensare ad un device sottopotenziato, anzi l’idea di aver speso meno con lo Snapdragon 8+ Gen 1 proponendo comunque prestazioni da top di gamma, ci piace e non possiamo che giustificarla positivamente. Avremo da ridire forse in futuro? Chissà per il momento Phone (2) lavora a perfezione e consuma anche pochissimo e questo ci basta e avanza.
Oltretutto la dissipazione del calore è davvero precisa e ottimale perché lo smartphone non va mai in throttling e il calore emesso sulla scocca trasparente non è mai elevato segno che le componenti fanno il loro lavoro. Complimenti a Nothing.
INTERFACCIA GRAFICA: NothingOS 2.0 cambia tanto!
Era senza dubbio uno degli elementi più attesi di questo nuovo Phone (2) di Nothing. Parliamo chiaramente del suo sistema operativo e più nello specifico della sua interfaccia grafica NothingOS. Sappiate che lo smartphone è aggiornato ad Android 13 e dunque all’ultima versione pubblica rilasciata da Google. L’azienda però l’ha un po’ rimaneggiata proponendo agli utenti NothingOS 2.0 ossia una versione che introduce alcune interessanti novità rispetto alla precedente e soprattutto promette 3 anni di aggiornamenti di sistema Android e 4 anni di patch di sicurezza ogni 2 mesi.
Usare Nothing Phone (2) è sostanzialmente come usare un Google Pixel. Sì, perché l’interfaccia di NothingOS maschera davvero poco quelle che sono le basi di Android 13 e del suo Material You. Launcher, Impostazioni ma anche la maggior parte delle app preinstallate sono quelle che troveremo su di un Pixel e soprattutto posseggono anche la medesima interfaccia grafica. Da una parte è questo sicuramente un vantaggio notevole che permette a chi ama poca personalizzazione di garantirsi uno smartphone estremamente minimale lato interfaccia. Non solo perché è chiaro che rimettere mano ad un codice simile a quello standard non può che velocizzare i tempi di rilascio degli aggiornamenti futuri. Chiaramente di contro c’è un minimalismo che forse risulta anche un po’ troppo esagerato e non parliamo chiaramente del sistema operativo che è assolutamente maturo con Android 13 ma di NothingOS che si spinge ancora di più in questa seconda versione ad una personalizzazione più iconica con font, nuovi widget e icone monocolore ma che forse non raggiunge davvero quell’unicità che Carl Pei ha da sempre idealizzato con Nothing.
Nessun fraintendimento però perché NothingOS 2.0 ha le sue migliorie, funziona veramente bene, è sempre estremamente fluido e soprattutto garantisce agli utenti le massime prestazioni. Partiamo innanzitutto da una serie di widget personalizzati che Nothing introduce con questa nuova versione. Ricordiamo che con Phone (1) l’azienda ne aveva presentati solamente quattro, qui invece troviamo diverse versioni per l’orologio, per il meteo, per il calendario ma anche widget per le impostazioni rapide e per l’app Nothing X per gli auricolari. Come è lecito attendersi sono tutte in pieno stile Nothing e dunque con la grafica con carattere tipografico a matrice di punti che l’azienda ha introdotto sin dall’inizio e che qui viene ripreso per alcuni elementi dell'interfaccia utente, come per le intestazioni all'interno dell'app Impostazioni, la schermata di blocco, l'interfaccia utente di ricarica e appunto i widget personalizzati.
Novità sono presenti anche nella home con la possibilità di posizionare cartelle di grandi dimensioni o anche icone singole sempre di grandi dimensioni che sembrano una banalità ma che invece non solo risultano efficaci nell’uso quotidiano ma rendono anche a livello estetico. Lato icone sappiate che è possibile optare per una nuova opzione utente ‘’monocromatica’’ che rende le appunto la maggior parte delle icone in bianco e nero in base al sistema. Bello e utile se non fosse che alcune applicazioni non sono supportate e rimangono comunque colorate stonando un po’ con il resto.
NothingOS 2.0 porta migliorie anche a livello di display sempre attivo che permette di oscurare lo sfondo lasciando ben visibili l’orologio monocromatico e i widget della schermata di blocco. E proprio da questo punto di vista è geniale la soluzione introdotta da Nothing proprio per quanto concerne i widget perché possono essere scelti alla maniera di iOS 16 su iPhone, posizionandoli a proprio piacimento su due righe al di sotto dell’orologio. A livello estetico fa figura ed è sicuramente un aspetto iconico e diverso da quanto fatto da altri produttori.
Come detto una delle caratteristiche principali di NothingOS 2.0 e di Phone (2) è Glyph ossia l’interfaccia personalizzabile dei LED posteriori. L’abbiamo conosciuta lo scorso anno con Phone (1) ma quest’anno cambia e diventa molto più personalizzabile. Per chi non l’avesse mai vista sappiate che l’interfaccia Glyph inventata da Nothing non è altro che un insieme di LED posti nella scocca posteriore e pronti ad illuminarsi non appena si riceveranno notifiche o chiamate. Phone (2) viene fornito con dieci suonerie personalizzate per le chiamate e dieci suoni di notifica. Ognuno di questi ha un pattern preprogrammato assegnato che viene riprodotto sui LED ogni volta che lo smartphone suona.
È possibile anche aggiungere suonerie personali al telefono e Phone (2) proverà a mapparle su luci diverse. Novità assoluta di Phone (2) è il Glyph Composer ossia letteralmente il compositore di interfacce Glyph. Tramite il menu Glyph presente nelle impostazioni è possibile accedere al Compositore che proporrà una riproduzione grafica di tutta l’interfaccia Glyph a LED con alcuni tasti da toccare in basso come se si fosse un vero e proprio DJ. Tappando sul pulsante rosso sarà poi possibile registrare la propria suoneria per poi assegnarla alle chiamate o ai propri contatti. È un’app davvero ben fatta e che finalmente permette di far avere un po’ più di libertà all’utente da un punto di vista di personalizzazione.
Personalizzazione che avviene anche con il Timer Glyph ossia la possibilità di impostare un conto alla rovescia e veder diminuire uno dei LED sulla scocca gradualmente in base al tempo mancante allo scadere del timer. C’è anche la novità dell’indicatore del volume che mostra appunto il livello attuale del volume direttamente sull’interfaccia Glyph durante la regolazione. E ancora è presente il misuratore di carica che visualizza sempre con la Glyph l’avanzamento della ricarica quando effettuata tramite cavo. Infine se installata l’app Uber è possibile visualizzare l’arrivo dell’auto sempre tramite l’interfaccia a LED. Ed è sicuro che non sarà questa l’unica app che permetterà di realizzare questo tipo di indicazione in futuro. Sempre nel menu della Glyph Interface è presente la funzione Flip to Glyph vista lo scorso anno che funge da silenziatore espanso. Basta capovolgere il telefono e l'interfaccia di Glyph si attiverà illuminando tutti i LED ed automaticamente tutti i suoni verranno silenziati.
Per quanto riguarda invece le app personalizzate sul telefono sono presenti quelle della Fotocamera e un'app Registratore. L'app Registratore ha la stessa interfaccia utente a matrice di punti e sembra piuttosto interessante oltre a offrire la funzionalità di registratore vera e propria. Chiaramente non può registrare le chiamate. Molto ben fatta l’app Meteo che permettono all’utente di avere diverse informazioni sui vari parametri meteorologici sempre in pieno stile Nothing.
In termini di stabilità, il Nothing Phone (2) si è comportato sorprendentemente bene. La nostra esperienza con l'interfaccia utente del software è stata piacevole e senza imprevisti. Le cose hanno funzionato senza interruzioni o bug strani segno di una maturità raggiunta dall’azienda in termini di ottimizzazione tra software e hardware. Phone (2) è un telefono che non esiteremo a utilizzare quotidianamente o a consigliare ad utenti che cercano un'esperienza simile, pulita e facile da usare.
FOTOCAMERA: buona dual cam da 50 MPx
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Principale
- Sensore Sony IMX890 da 50 MP
- Obiettivo grandangolare con apertura f/1.88
- Pixel Size - 1.0 µm
- OIS - PDAF
- Ultra - Grandangolare
- Sensore Samsung JN1 da 50 MP
- Obiettivo 114° di visione con apertura f/2.2
- Pixel Size - 0.64 µm
- PDAF
- Anteriore
- Sensore Sony IMX615 da 32 MP
- Obiettivo con apertura f/2.45
- Pixel Size - 0.8 µm
- HDR
- Dual flash LED
- Video 4K @ 30/60 fps - 1080p. @ 30/60 fps
Il Nothing Phone (2) fa un importante passo in avanti anche lato fotocamere. Lo smartphone ne possiede ancora due ma entrambe da 50 MP: una per le foto standard e una per le foto ultragrandangolari. Una fotocamera da 32 MP si trova invece sul lato opposto per realizzare i selfie. Lo smartphone è dotato anche di un flash a LED doppio e nella maggior parte dei casi è possibile anche utilizzare le luci di riempimento dell’interfaccia Glyph. Carina la presenza di una piccola luce rossa che si accende durante la registrazione di video.
La fotocamera principale del Nothing Phone (2) utilizza un sensore Quad-Bayer Sony IMX 890 da 1/1,56" da 50 MP con obiettivo stabilizzato otticamente da 23 mm (f/1,88), pixel da 1,0 µm e PDAF. Tecnicamente sappiate che questo sensore scatta per impostazione predefinita a 12,5 MP. La fotocamera ultrawide utilizza un sensore Samsung JN1 da 50 MP con filtro colorato Tetracell e sembra essere il medesimo dello scorso anno. È notevolmente più piccolo del sensore principale da 50 MP - tipo 1/2,76" con pixel da 0,64 µm. Il sensore si trova dietro un obiettivo da 14 mm (f/2,2) con la correzione automatica della distorsione sempre attiva. In questo caso il sensore supporta PDAF e può mettere a fuoco fino a 4 cm di distanza, il che significa che è possibile scattare macro ed è disponibile una modalità macro dedicata. La fotocamera frontale invece si basa su un sensore Sony IMX615 da 32 MP con pixel da 0,8 µm e un filtro colore Quad-Bayer. Salva comunque le immagini alla risoluzione nominale di 32 MP e l'obiettivo ha un'apertura f/2,45. L'autofocus non è disponibile per i selfie ma c’è l’HDR.
L'app Fotocamera predefinita di Phone (2) è simile a quella del Phone (1) che prende spunto da quella presente sugli iPhone o sugli smartphone OnePlus. Scorrendo sul mirino o sullo scroller in basso si passa da una modalità all'altra, mentre quelle aggiuntive si trovano nel sottomenu "Altro". Flash e timer sono disponibili sul lato sinistro, ma è possibile espandere più impostazioni come risoluzione (12MP/50MP), aspetto, filtri, Live Photo e impostazioni avanzate. È disponibile anche la modalità Esperto e funziona su entrambe le fotocamere. La velocità dell'otturatore può essere variata fino a 30 secondi per la fotocamera principale e 20 secondi per la fotocamera ultrawide. È disponibile anche l'acquisizione RAW e infine la modalità notturna può funzionare anche sui video, ma è solo per la fotocamera principale e riduce la risoluzione a 1080p a 30 fps.
Come scatta il nuovo Nothing Phone (2)?
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Foto di giorno: La fotocamera principale del Nothing Phone (2) salva le foto a 12,5 MP per impostazione predefinita, un aspetto positivo. Ci sono molti dettagli risolti, i colori sono realistici e non possiamo che elogiare il contrasto e la gamma dinamica dall'aspetto naturale. Inoltre, il rumore è basso in tutte le foto e per questo non possiamo che fare i complimenti a Nothing per l’ottimo lavoro svolto con l'elaborazione, soprattutto perché questo è il loro primo smartphone. Ci piace scattare con la fotocamera principale ma ci aggrada anche quella ultragrandangolare perché non peggiore le condizioni e permette alla fine di ottenere un buon risultato. C’è un upgrade rispetto alla precedente generazione, non è elevatissima, ma c’è soprattutto con i dettagli e con la qualità della foto che in generale esce fuori migliore. Le foto scattate con a 50 Megapixel reali sono buone con dettagli accurati anche se non sempre vengono post prodotte al meglio.
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Foto al buio: c'è la modalità notturna disponibile per tutte le fotocamere, ma il suo trigger appare solo quando le condizioni sono adatte per la modalità notturna (che significa in condizioni di scarsa illuminazione). Non puoi controllarne il tempo di esposizione (di solito 1-2s) ma puoi semplicemente scegliere se usarlo o meno. Quindi, le foto standard in condizioni di scarsa illuminazione dalla fotocamera principale sono buone e migliorate rispetto a Phone (1) perché meno ‘’artificiose’’ e con più dettagli. Offrono un aspetto realistico con una gamma dinamica accettabile. I dettagli risolti sono abbondanti, la saturazione del colore è abbastanza buona e la riduzione del rumore è assolutamente equilibrata. La modalità notturna migliora l'esposizione e crea foto leggermente più luminose con colori più incisivi. Non c’è grandissima differenza se non nelle foto esageratamente al buio che comunque non otterranno, come con altri smartphone della concorrenza, risultati eclatanti. Anche se un po' irrealistiche, le foto in modalità notturna sono probabilmente quelle che si vorrebbero maggiormente condividere. Da sapere il fatto che la modalità notturna non si attiva utilizzando lo zoom 2x, poco male perché comunque lo scatto con zoom viene comunque realizzato bene.
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Modulo ultra-wide: la fotocamera ultra wide da 50 MP realizza foto da 12,5 MP per impostazione predefinita e il campo visivo è incredibilmente ampio. Le foto hanno dettagli risolti di tutto rispetto per una fotocamera ultragrandangolare, un buon contrasto e correzione automatica della distorsione degna di lode. Anche la riduzione del rumore funziona bene. Le foto ultrawide predefinite scattate in condizioni di scarsa illuminazione sono comunque buone. Ci sono più che sufficienti dettagli risolti; la saturazione del colore viene mantenuta naturale, così come la luminosità. La riduzione del rumore è ancora una volta elevata e non è né troppo dura né troppo delicata. Anche qui c’è un miglioramento rispetto alla precedente generazione che non è esagerato ma si può facilmente osservare nei dettagli e nella risoluzione generale dello scatto, qualitativamente parlando.
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Zoom: l’interfaccia del Nothing Phone (2) ha una scorciatoia per lo zoom 2x dedicata anche se non è disponibile un sensore specifico per il teleobiettivo. Lo zoom digitale, sebbene non considerato senza perdita di dati, è comunque di buona qualità in quanto fa più di un semplice ritaglio e upscaling. Le foto ingrandite 2x non sono nitide come le foto predefinite, ma presentano un buon livello di dettaglio con buoni colori, buon contrasto così come la gamma dinamica e poco rumore. Anche qui si vede il miglioramento dovuto ad un nuovo sensore più potente che si rispecchia poi nella foto realizzata.
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Selfie e Ritratti: i ritratti con la fotocamera principale sono interessanti con i soggetti ben esposti, ben dettagliati e privi di disturbi. La loro separazione dallo sfondo è precisa, anche se sul telefono non è presente un sensore di profondità. Anche la sfocatura simulata (regolabile) è di buona fattura. Soprattutto si vedono più dettagli rispetto a quella dello scorso Phone (1).
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Video: per i video il Phone (2) sappiate che lo fa con tutte le sue fotocamere che registrano fino alla risoluzione del 4K a 60fps (prima si poteva al massimo avere i 30 fps) e 1080p sia a 30 fps che a 60 fps. Il sensore dei selfie è limitato all'acquisizione di video a 1080p a 30fps. Si ha la possibilità di scegliere tra i codec h.264 e h.265. È disponibile la stabilizzazione elettronica che è sempre attiva per tutte le fotocamere posteriori e funziona su tutte le risoluzioni e frame rate. Anche se la fotocamera principale beneficia dell'OIS. Le clip 4K che abbiamo girato con la fotocamera principale sono decisamente buone perché offrono molti dettagli risolti ma con la giusta quantità di nitidezza e creano un aspetto naturale. Il rumore non è elevato, i colori sono vivaci e realistici e la gamma dinamica davvero buona. Oltretutto ci sono sembrati più stabili di quelli realizzati con Phone (1) anche se non siamo ai livelli dei veri top di gamma.
AUTONOMIA: più batteria e più autonomia
Importante passo in avanti anche lato autonomia. Phone (2) di Nothing aumenta la sua batteria portandola a 4.700 mAh contro i 4.500 mAh di prima. È un incremento non esagerato che però ha il suo importante effetto sull’autonomia grazie ad un display, ad un processore e ad un’ottimizzazione decisamente migliori di prima. Phone (2) infatti ci ha permesso di raggiungere delle ottime autonomie che non avremmo mai pensato di fare soprattutto visti i risultati, buoni ma non incredibili, della precedente generazione.
Con Phone (2) non solo riusciamo a terminare la giornata senza affanni e senza alcun tipo di risparmio energetico ma possiamo addirittura permetterci di avere almeno il 30/40% di batteria residua per la giornata successiva, cosa che non abbiamo mai raggiunto con Phone (1).
C’è poi la ricarica veloce che aumenta rispetto al passato e si passa ai 45W contro i 33W di prima. Questo cosa significa? Sostanzialmente che è possibile ricaricare lo smartphone di Nothing con del 12% in soli 5 minuti ma anche di raggiungere il 35% in 15 minuti e ancora in 30 minuti almeno il 60%. Il 100% di ricarica viene ottenuta in meno di un’ora ossia per la precisione addirittura 55 minuti. Insomma davvero nessun problema nemmeno con la ricarica che oltretutto può anche avvenire senza cavo, con velocità decisamente più ridotte vista la potenza massima di 15W ma che garantisce comunque un’alternativa. E ricordate che è sempre presente anche la ricarica inversa per poter caricare altri smartphone o altri accessori senza cavo direttamente appoggiandoli sul dorso del Phone (2).
CONCLUSIONI: tanto stile e sostanza
Nothing Phone (2) è un telefono maturo che alza l’asticella delle prestazioni, della sua qualità ma anche del prezzo. È uno smartphone che segue quanto fatto da Carl Pei e gli ingegneri di Nothing con la prima generazione cercando però di incrementare quella che consideriamo una parte fondamentale di un device ossia la sua personalità.
Phone (2), come tutti i prodotti Nothing, ha personalità tale da rendersi iconico rispetto ai tantissimi smartphone simili di altri produttori.
Lo smartphone vede la presenza ora di un display di qualità LTPO AMOLED con refresh rate dinamico a 120Hz e soprattutto cornici ridotte e completamente simmetriche che ancora oggi non è facile trovare con la concorrenza in questa fascia di prezzo. C’è un nuovo processore, lo Snapdragon 8+ Gen 1, che se la cava ancora egregiamente tra i top di gamma e che ha permesso a Nothing di risparmiare sul prezzo di vendita mantenendo però fluidità e velocità elevate. E ancora c’è una durata della batteria decisamente aumentata che spinge l’uso di Phone (2) addirittura al secondo giorno, cosa inimmaginabile con la precedente generazione di Nothing Phone. Oltretutto non dimentichiamo la ricarica veloce a 45W che aiuta nei momenti di mobilità.
E poi c’è NothingOS 2.0 che impressiona non troppo per le sue novità funzionali che comunque ci sono e riguardano i widget e le app preinstallate in stile Nothing. Phone (2) impressiona per la sua incredibile fluidità che garantisce a qualsiasi tipo di utente di usare lo smartphone senza mai avere lag, ritardi, imprecisioni o situazioni di delay. E poi c’è quell’interfaccia Glyph fatta di più precisi e luminosi LED al posteriore che arricchiscono esteticamente la già iconica e bellissima cover trasparente di Phone (2). L’interfaccia Glyph rimane un punto solido degli smartphone di Nothing e qui ora risulta ancora più malleabile e personalizzabile con alcune funzionalità che la rendono non solo simpatica ma anche utile più di prima.
Nothing Phone (2) ha un prezzo a partire da 679€ e questo significa un surplus di 180 euro che però ammettiamo rispecchiano in toto gli upgrade dello smartphone e giustifica in qualche modo anche la situazione economica del momento. Chiaramente le alternative a Phone (2) ci sono sul mercato e parliamo dei vari OnePlus Nord 3 lanciato di recente sul mercato, dell’ancora prezioso ASUS Zenfone 9 o ancora il Motorola edge 40 per non parlare poi del Pixel 7a di Google. Tutti hanno comunque qualcosa in meno o in più di Nothing Phone (2) che però rimane rispetto agli altri sicuramente lo smartphone più originale e iconico.
Phone (2) non passerà assolutamente inosservato e per i veri nerd o anche per chi apprezza l’aspetto estetico di uno smartphone l’acquisto di un Nothing Phone (2) non potrà certamente deludere.
15 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSì, è dual sim. No slot sd.
Forse un po' troppo lunga e ripetitiva, io la riassumerei così:
Phone(1) è stato annunciato come la cosa più figa del mondo ma in realtà era una mezza c@c@ta; ora dobbiamo dire che era normale che il Phone(1) fosse un po' una c@c@ta e anche Carl Pei se lo aspettava;
però il Phone(2) sì che è lo smartphone migliore del mondo anche se non aspettatevi qualcosa di troppo diverso dall'1... che ricordiamo essere stato un po' una mezza c@c@ta.
Direi che va bene, c'è solo un problema: giorgino ha venduto la sua villa sul lago di como
ma no che non ha venduto
o almeno, non ancora
o tu sai qualcosa che noi comuni mortali non sappiamo
Subito dopo Apple, Samsung, Huawei, Google, Oppo, Motorola, Xiaomi, Poco, Sony, Ulefone……
o almeno, non ancora
o tu sai qualcosa che noi comuni mortali non sappiamo
Se ne parlava già anni fa, quando ancora vivevo a Como.
Vuoi dire che era tutto un grosso depistaggio per essere lasciato in pace?
probabilmente quando sarà il momento di pensionare l'attuale OnePlus (ormai troppo Oppo e poco plus) andrò a vedere un Nothing3, se proseguono il buon trend sarà una ottima scelta.
ad ascoltare gli espertoni non avrei mai dovuto prendere un paio di onePlus1 con gli inviti tanto sbeffeggiati nei forum. Sono finiti nello scaffale delle collezioni da anni, ma perfettamente funzionanti e aggiornati, tanto che potrei usarli facendo quasi tutto ancora molto dignitosamente (eccetto le foto notturne)
Per quello che ho visto i Samsung e Xiaomi di pari anno sono invece tutti malconci, invecchiati proprio peggio.
naturalmente tanti i vecchi phone li buttano e non sono interessati a vedere come reggono dopo 10 anni, non tutti hanno la malattia del collezionista (giustamente)
tutto sommato Nothing sta ripetendo un po' quella vecchia storia dei primi OnePlus, se riescono a farlo mantenendo una certa indipendenza meglio.
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