Motorola RAZR 40 Ultra: il pieghevole rivoluzionario! La recensione

Motorola ha presentato poche settimane fa la serie RAZR 40 composta da RAZR 40 e RAZR 40 Ultra, due Flip Phone molto interessanti pronti a dire la loro sul mercato. Oggi parliamo del più performante: RAZR 40 Ultra. È lui il miglior flip sul mercato?
di Lorenzo Tirotta pubblicato il 22 Giugno 2023 nel canale TelefoniaMotorolaLenovoFlipRazr
Rispetto alla scorsa generazione, Motorola ha presentato un flip phone più bello e più performante, con le giuste accortezze e modifiche di cui aveva bisogno RAZR 2022. Innanzitutto cambia anche il nome, che diventa Motorola RAZR 40 Ultra e in secondo luogo il design, decisamente più lineare e piacevole alla vista con un display esterno che occupa la quasi totalità della scocca superiore.
L'obiettivo di Motorola è quello di conquistare una fetta di questo mercato particolare che sta diventando giorno dopo giorno sempre più mainstream e RAZR 40 Ultra vuole essere un degno concorrente per Samsung e HUAWEI. Dopo averlo provato per numerosi giorni, la sensazione è che saranno i competitor a doversi "preoccupare" di Motorola e non viceversa. Ma vediamo quali sono i punti di forza e quelli dove l'azienda di Lenovo avrebbe potuto fare qualcosa in più.
Design
Motorola RAZR 40 Ultra è uno smartphone a conchiglia che porta un design rinnovato rispetto allo scorso anno, con numerose colorazioni e diversi materiali. Nel nostro caso abbiamo la versione Infinite Black con una back cover posteriore in vetro satinato.
Il grande lavoro di restyling è stato fatto per lo schermo esterno, che ora misura ben 3,6 pollici e occupa quasi tutta la superficie della back cover superiore con l'unico difetto di essere poco oleofobico. Le fotocamere poggiano direttamente, quasi a filo, sulla scocca e disturbano solo parzialmente la visibilità. L'ergonomia è incredibile, sia da aperto grazie alla sua forma stretta, allungata e sottile, che da chiuso dove diventa uno smartphone tascabile e super compatto. La cerniera interna è leggermente visibile ma al tatto non ci si fa neanche caso. Aprire il telefono con una mano è possibile, ma non è un gioco da ragazzi, dato che la cerniera è piuttosto robusta e solida. Mentre nessun problema per chiuderlo con una sola mano.
Lungo il frame troviamo a destra il tasto di accensione e spegnimento e il bilanciere del volume, mentre a sinistra lo slot che ospita le SIM. La parte inferiore ospita la porta USB-C, l'altoparlante e il microfono. In alto troviamo un secondo microfono e la capsula auricolare che funge anche da secondo altoparlante. Infine, nella profumatissima confezione di vendita troviamo il cavo USB/USB-C, l'alimentatore e una cover trasparente in plastica rigida. Il lavoro svolto da Motorola nella progettazione, scelta dei materiali e design è sicuramente di altissimo livello.
Display
Come ben sappiamo, i display di questo smartphone sono due. Il primo, quello esterno, è un'unità AMOLED da 3,6 pollici con risoluzione 1056 x 1066 pixel, 413 ppi, HDR10+ a 144Hz con una luminosità di picco di 1100 nit e protetto da Gorilla Glass Victus. Passando al display principale invece si tratta di un'unità LTPO AMOLED pieghevole da 6,9 pollici con risoluzione 1080 x 2640 pixel, HDR10+ con una frequenza di aggiornamento che si spinge fino ai 165Hz. Qui la luminosità di picco, a detta dell'azienda, raggiunge i 1400 nit. Il formato equivale a 22:9 data la sua forma allungata e stretta.
Prima di arrivare alle analisi fatte in laboratorio, sappiate che questi due display hanno specifiche davvero incredibili che si riflettono anche sull'utilizzo quotidiano. La sensazione è quella di fruire di contenuti e navigare attraverso un'esperienza di alto livello. Il sensore di luminosità lavora bene e nelle impostazioni ci sono numerose personalizzazioni e gesture da scegliere in base alle preferenze dell'utente. La frequenza di aggiornamento del display esterno è tra le più alte sul mercato di smartphone e può essere settata in modalità Alta, che gestisce il refresh rate fino a 165Hz, oppure Standard, che ottimizza fino a 60Hz.
Analisi display
Abbiamo condotto la nostra analisi al colorimetro solo sul display interno, quello che utilizzeremo in maniera prevalente con i contenuti legati all'intrattenimento. La luminanza massima misurata è di 1304 nit con un APL del 15%, mentre con schermata interamente bianca abbiamo misurato un valore di 977 nit. Sono numeri molti vicini a quelli che aveva registrato il predecessore e che garantiscono un'esperienza senza compromessi in qualsiasi circostanza. Aiuta in tal senso anche la presenza della matrice AMOLED, che può spegnere del tutto i pixel per riprodurre il nero garantendo inoltre ottimi angoli di visione.
Motorola RAZR 40 Ultra consente di abilitare due diversi preset per la riproduzione cromatica: nella sezione Colori delle impostazioni del display troviamo Naturali e o Intensi. La differenza nella riproduzione è notevole:
- Colori Naturali consente di "ottimizzare il colore in base ai contenuti" usando un profilo sRGB (quindi saturazione dei colori meno pronunciata) per l'interfaccia utente e i contenuti SDR, mentre un profilo DCI-P3 con i contenuti Wide Color;
- Colori Intensi, invece, utilizza un profilo custom con saturazioni massime superiori rispetto ai dettami dello standard DCI-P3, quello più utilizzato sui device della categoria, promettendo colori "ultra brillanti" che in effetti tendono a una sovrasaturazione estrema di tutte le tonalità.
Analisi gamut (saturazioni massime)
Colori Naturali
Colori Intensi
Analisi RGB (bilanciamento del bianco)
Colori Naturali
Colori Intensi
Analisi curva di gamma (progressione scala dei grigi)
Colori Naturali
Colori Intensi
Analisi DeltaE (fedeltà cromatica saturazioni intermedie)
Colori Naturali
Colori Intensi
Con i contenuti SDR il comportamento del display di razr 40 Ultra è variabile in base alla modalità di riproduzione selezionata. Abilitando Colori Naturali si ottiene una riproduzione abbastanza corretta, con un DeltaE medio di 3,86 con i colori del Macbeth Color Checker, test che mostra qualche incertezza con alcuni toni dell'incarnato. Il DeltaE è un po' elevato per via di una curva di gamma più "panciuta" rispetto al riferimento, con una precisione comunque entro i limiti per ottenere una rappresentazione cromatica di buon livello per la riproduzione di contenuti multimediali. Il risultato finale è un'immagine più scura e contrastata rispetto alla sorgente originale, più piacevole per certi versi. Il bilanciamento del bianco è corretto secondo lo standard D65 (6500K), in questa modalità, mentre il triangolo di gamut è coperto al 95,40% secondo il riferimento P3.
La situazione cambia molto abilitando Colori Intensi, dove razr 40 Ultra consente di coprire il triangolo di gamut al 99,9% con una dimensione complessiva di quasi il 119% rispetto allo standard DCI-P3. Questo perché il triangolo si estende ben oltre i limiti del riferimento, presentando un'immagine sovrasatura in maniera poco realistica soprattutto per quanto riguarda i toni del verde, del ciano e del blu. Come spesso avviene con le modalità che promettono "colori ultra brillanti", la modalità Colori Intensi presenta un bianco con dominante blu-verde e il Delta E medio è elevato, raggiungendo un valore pari a 5,6. A questi livelli le differenze rispetto alla sorgente originale iniziano a vedersi anche a occhio nudo, soprattutto se confrontiamo razr 40 Ultra con un dispositivo terzo che usa impostazioni più conservative.
Insomma, due modalità che vogliono coinvolgere due utenze molto diverse: una che ricerca una maggiore naturalezza dei colori, l'altra a cui piacciono le immagini sovrasature (un po' finte) ed è alla ricerca dell'effetto wow, che con questo display è assicurato.
Riproduzione HDR
Gamma
Gamut
È di ottimo livello la riproduzione HDR, di cui riportiamo la nostra analisi con la modalità Colori Naturali. Riproducendo contenuti codificati in Wide Color il sistema abilita il profilo più esteso basato sullo standard P3, con un triangolo di gamut coperto al 96%. La curva di gamma appare abbastanza corretta fino al livello del bianco al 70%, dove si denota una luminanza superiore rispetto alla sorgente originale fino al clipping, che sopraggiunge all'80% del bianco con una ragguardevole luminanza massima di circa 1260 nit. Allo stesso modo il punto di bianco è molto corretto fino al 70%, valore oltre il quale si ravvisa - solo alla misura strumentale in realtà - una leggera dominante verde.


Hardware e software
Sotto la scocca troviamo il SoC Snapdragon 8+ Gen 1 a 4nm, un chip di fascia alta molto potente, secondo solo al nuovo Snadragon 8 Gen 2 che montano gli ultimi flagship. Il comparto vanta una CPU octa-core 1+3+4 con le seguenti velocità di clock: 1x3.19 GHz Cortex-X2 & 3x2.75 GHz Cortex-A710 & 4x1.80 GHz Cortex-A510, mentre come GPU abbiamo la Adreno 730. Lato memorie Motorola RAZR 40 Ultra è disponibile in due versioni: 8/256GB e 12/512GB, non espandibile.
Benchmark
Come vediamo dai banchmark, Motorola RAZR 40 Ultra si comporta in maniera ottima per quanto riguarda le prestazioni, in linea con gli smartphone di fascia alta usciti nell'ultimo anno. Non siamo ai livelli top sul mercato, ma la differenza è davvero minima e nell'utilizzo quotidiano non si nota più del dovuto.
Lato connettività questo smartphone è completo, tranne l'assenza del jack audio. RAZR 40 Ultra supporta il Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac/6e, il Bluetooth versione 5.3, l'NFC, USB-C 2.0, GPS e tanto altro. Gli altoparlanti sono stereo e con una buona qualità audio, la capsula auricolare permette di effettuare chiamate anche con lo smartphone chiuso senza nessun problema.
Parlando del software, a bordo di questo flip troviamo una delle migliori esperienze Android sul mercato, in questo caso in versione 13. Il brand ha promesso tre importanti aggiornamenti del sistema operativo per il RAZR 40 Ultra. Google e Motorola hanno lavorato a stretto contatto per realizzare un'esperienza utente che soddisfasse l'esigenze ed esaltasse le possibilità di uno smartphone pieghevole.
Ovviamente ad un'interfaccia Android stock si aggiungono le interessanti funzionalità di Motorola, migliorate grazie al nuovo schermo esterno multi uso. Le principali feature si trovano direttamente nell'app Moto dove l'utente può sbizzarrirsi tra personalizzazioni, gesture e tanto altro. Le voci principali che si trovano nell'app sono: Personalizza, Gesti, Moto Secure, Vademecum Razr, Schermo e Svago. Grazie alle gesture è possibile attivare la fotocamera scuotendo il dispositivo oppure accendere e spegnere la torcia con un movimento "a martello" per due volte. Inoltre, l'utente può attivare la barra laterale lavorando con più finestre aperte.
La parte più interessante è senza dubbio l'utilizzo del display esterno. Motorola ha fatto un egregio lavoro che ha permesso a RAZR 40 Ultra di sfruttare il display esterno come uno smartphone in miniatura. Infatti, qui l'utente può effettuare ogni tipo di funzione: scattare selfie con la cam principale, telefonare, mandare messaggi, navigare sul web, guardare video, navigare sui social, ascoltare musica e tanto altro.
In sostanza, il display esterno è fatto per essere usato ed è implementato molto bene. Grazie al suo display da 3,6 pollici adattivo a 144Hz AMOLED la fruizione di contenuti è davvero ottima, probabilmente la migliore esperienza flip che il mercato ad oggi offre.
Fotocamera
Il comparto fotografico di RAZR 40 Ultra si presenta con una dual cam formata da una principale e una ultra grandangolare, con alcune differenze rispetto alla versione dello scorso anno. Il sensore principale è un 12MP stabilizzato otticamente con apertura f/1.5 mentre il secondo sensore è un ultra grandangolare/macro da 13MP f/2.2 a 108°, praticamente lo stesso montato su RAZR 2022. Nonostante la possibilità di scattare selfie con la cam principale, RAZR 40 Ultra monta una selfie cam da 32MP.
Di giorno la cam principale offre scatti di buon livello, con ottimi dettagli e una buona gestione delle luci e dei colori. Dobbiamo però constatare che pur essendo un comparto di buon livello, non è paragonabile ai camera phone di punta, ma più a un ottimo smartphone di fascia media. Nonostante ciò RAZR 40 Ultra fa un buon lavoro, con scatti poco rumorosi e una interessante gamma dinamica. Al calar del sole vengono a galla alcune problematiche legate al sensore, ma con la modalità notte tante di queste vengono gestite. Lo zoom 2x offre scatti di buona qualità grazie ad una buona elaborazione software, ma aumentando lo zoom ulteriormente si perde parecchio dettaglio. Molto interessante la possibilità che permette al soggetto fotografato di vedersi in anteprima nello schermo esterno.
Il secondo sensore, quello ultra grandangolare, è il classico che abbiamo visto più volte e devo dire che non è affatto male. Siamo di fronte a scatti convincenti con una buona riproduzione dei colori, dettagli accettabili e ottima gestione della distorsione dei lati. Con questo sensore è possibile effettuare buoni scatti macro, interni ed esterni. I ritratti con la cam principale sono belli e con un bokeh naturale ben definito. I selfie si possono effettuare sia con la cam principale sia con quella dedicata. Seppur la differenza non sia sostanziale, i risultati sono comunque migliori scattando col telefono chiuso sfruttando il sensore da 12MP.
Infine, per quanto riguarda i video, Motorola RAZR 40 Ultra è in grado di registrare fino al 4K a 60fps con la cam principale, mentre arriva a 4K a 30fps con quella ultra wide. I video offerti dalla cam di punta sono davvero ottimi, con una buona gamma dei colori, dettagli coerenti e una stabilizzazione in linea con gli smartphone del segmento.
Batteria
La batteria di RAZR 40 Ultra ha una capienza di 3800 mAh e supporta la ricarica rapida da 33W cablata e da 5W wireless. Non siamo di fronte a un battery phone e l'autonomia non è delle migliori sul mercato. Con un utilizzo stress sono riuscito ad arrivare a sera ma senza carica residua. Inoltre la ricarica rapida da 33W non è delle migliori sul mercato, e se si è abituati ad una ricarica più veloce come ad esempio da 67W o da 80W, la differenza si farà sentire.
Nel dettaglio, per ricarica lo smartphone da 0 a 100% abbiamo bisogno di circa 1 ora e mezza di attesa. Autonomia e ricarica sono comunque in linea con gli altri device flip degli altri brand, dunque nulla di così problematico. Motorola RAZR 40 Ultra porta a casa la giornata senza grossi problemi, facendo un netto miglioramento rispetto alla versione precedente in questo comparto.
Prezzo e disponibilità
Motorola RAZR 40 ultra è disponibile in Italia al prezzo di 1199 euro nelle colorazioni Infinite Black, Glacier Blue e Viva Magenta. Grazie alla nuova promo "Display Protetto", chi acquista il nuovo RAZR 40 ultra dal 1° giugno 2023 al 31 luglio 2023 avrà diritto a un anno di protezione gratuita per gli schermi. In caso di danni o rottura del display esterno e interno, il nuovo RAZR 40 ultra infatti sarà riparato gratuitamente.
Conclusioni
Motorola con questo RAZR 40 Ultra ha superato le aspettative. Bello, ben costruito e con una ben congegnata sinergia tra hardware e software. I display sono di ottima qualità, così come le prestazioni e l'esperienza software. Piccola critica sull'autonomia e la velocità di ricarica non al top, ma comunque in linea con gli altri flip sul mercato. I pieghevoli, soprattutto i flip non sono celebri per le loro prestazioni fotografiche, e RAZR 40 Ultra, nonostante monti un buon comparto multimediale, non raggiunge ancora i cameraphone che vengono venduti allo stessa cifra.Il prezzo? Decisamente non economico, ma per tutte le specifiche e le funzionalità innovative che offre questo smartphone ci può stare eccome. In conclusione siamo davanti a un piccolo gioiellino della telefonia, che farà rimanere a bocca aperta chiunque lo guardi.
19 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info100% concorde.
Visti i commenti sopra credo proprio di no.
Visti i numeri di vendita, credo proprio di no. (meno dello 0,3% di mercato in Italia)
Ragazzi (recensori), va bene che è carino e tutto, ma nelle recensioni servirebbe anche della critica, non siamo nella sezione commenti di Amazon...
Quelli che non capisco sono invece i pieghevoli grossi quanto un cellulare normale e spessi il doppio!
c'è chi vuole lo schermo da smartphone ma che si ripiega come un vecchio telefonino gsm
c'è chi vuole lo schermo da tablet ma che si ripiega come uno smartphone...
c'è chi vuole lo schermo da smartphone ma che si ripiega come un vecchio telefonino gsm
c'è chi vuole lo schermo da tablet ma che si ripiega come uno smartphone...
Dovrebbero fare lo smartphone "origami" con due pieghe: completamente chiuso è un quadrotto da ~8*8 cm, aperto a metà diventa ~8*16 cm, e completamente aperto diventa ~16*16 cm...
Ca**ate a parte, a me invece piacerebbe uno smartphone con il classico schermo ~6" ma con la tastiera QWERTY (stile BlackBerry) a scomparsa senza esagerare con lo spessore (direi che potrebbe essere accettabile fino a 10-12mm), e che non costi un rene...
Quelli che non capisco sono invece i pieghevoli grossi quanto un cellulare normale e spessi il doppio!
Chiuso sarà finalmente piccolo.. ma spesso il doppio comunque. E quadrato.
Non è che ci veda sto gran salto in fatto di comodità, de gustibus comunque.
I pieghevoli grossi li capisco molto di più (pur sapendo che sono spessi il doppio): avere all'occorrenza uno schermo grande quasi come un tablet fa una gran bella differenza se il terminale si usa per visionare o produrre documenti.
Io che faccio l'architetto ad esempio lo apprezzerei moltissimo quando si fanno riunioni in cantiere per visionare disegni o scrivere relazioni e note in campo.
Lo fai anche col formato standard ma avere lo schermo grande il doppio è tanta roba.
c'è chi vuole lo schermo da smartphone ma che si ripiega come un vecchio telefonino gsm
c'è chi vuole lo schermo da tablet ma che si ripiega come uno smartphone...
E infatti convivono. Ma tra i due io trovo molto più sensato quello grande.
Visti i numeri di vendita, credo proprio di no. (meno dello 0,3% di mercato in Italia)
Ragazzi (recensori), va bene che è carino e tutto, ma nelle recensioni servirebbe anche della critica, non siamo nella sezione commenti di Amazon...
Le critiche vengono fuori quando compri un prodotto e ti ci trovi male. Quando il prodotto arriva gratis, che sia un regalo o semplicemente un esemplare per test, moltissimi diventano improvvisamente troppo buoni coi difetti.
Non è che ci veda sto gran salto in fatto di comodità, de gustibus comunque.
I pieghevoli grossi li capisco molto di più (pur sapendo che sono spessi il doppio): avere all'occorrenza uno schermo grande quasi come un tablet fa una gran bella differenza se il terminale si usa per visionare o produrre documenti.
Io che faccio l'architetto ad esempio lo apprezzerei moltissimo quando si fanno riunioni in cantiere per visionare disegni o scrivere relazioni e note in campo.
Lo fai anche col formato standard ma avere lo schermo grande il doppio è tanta roba.
E infatti convivono. Ma tra i due io trovo molto più sensato quello grande.
Concordo sul fatto che i pieghevoli che diventano "tablet" siano molto meglio ma nella mia esperienza ho visto un fallimento e un successo. Il successo è un rappresentante che veniva sempre in ufficio da noi col portatile prima, con l'iPad poi, ora con il Samsung che si piega. Lui è contentissimo, strumento aziendale che fa sia cellulare che tablet. Una volta in chiacchiera però gli ho chiesto cosa cambiasse perché tanto poi ti muovi in macchina quindi appoggi tutto in giro e lo prendi fuori solo quando ti fermi. Mi ha risposto che non lo sa però si sente più nel futuro.
Proprio il tuo caso ipotizzato invece è stato un fallimento: ho collaborato con una ragazza (architetto) che aveva preso il fold proprio per guardare i disegni in cantiere, prendere note etc... alla fine è tornata ad un iPad (credo pro ma non sono esperto di iPad) perché si è trovata molto meglio a livello software per quel che faceva lei.
La cosa che ho notato in entrambi i casi però è che quella ca**o di piega si vede parecchio e a me urterebbe usare un dispositivo del genere.
Quello recensito lo trovo inutile, almeno quelli che dicevamo diventano dei mezzi tablet.. questo è un quadratino che diventa un telecomando, boh.
"Che senso ha produrre smartphone pieghevoli a conchiglia?"
A mio parere è uno spreco di tecnologia che comporta costi elevati per l'acquirente finale ma che non aggiunge nulla di quanto già offrono altri smartphone top di gamma non pieghevoli, tranne il fatto che una volta chiusi sono meno ingombranti ... ma vale la pena spendere mille euro e spiccioli per questo esiguo vantaggio? Si lo ritengo esiguo perché oramai la massa è abituata agli ingombri dei classici smartphone non pieghevoli
Secondo il mio pare i display pieghevoli hanno ragione di esistere solo per offrire diagonali di visione impossibili per i normali smartphone senza comprometterne gli ingombri
Insomma un pieghevole ha senso se si apre a libro in modo da offrire display ampi e confortevoli nell'utilizzo tipo per esempio il Galaxy Fold di Samaung tanto per capirci e non a conchiglia che offrirebbe il solo unico vantaggio che chiuso è meno ingombrante vantaggio che si paga profumatamente ...
Brava Samsung, per quanto riguarda i pieghevoli solo tu hai intrapreso la corretta direzione che dovrebbero prendere tutti gli smnartphone, ovvero offrire display di grandi dimensioni, che non ingombrano una volta chiusi e che possano competere con i tablet ....
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