Samsung Galaxy S23 e S23+: perché non dovete sottovalutarli? La recensione

Se volete tutto e non vi preoccupate del prezzo il Samsung Galaxy S23 Ultra è al momento la scelta migliore che potete fare con Android. Se invece volete risparmiare qualcosa mantenendo potenza e versatilità ma con dimensioni più compatte ecco che Galaxy S23 che S23+ possono fare al caso vostro. Ve ne parlo qui nella mia recensione.
di Bruno Mucciarelli pubblicato il 03 Aprile 2023 nel canale TelefoniaSamsungsmartphone 5g
Dopo aver capito effettivamente quanto sia potente in tutto il nuovo Samsung Galaxy S23 Ultra ecco che abbiamo tra le mani anche i fratelli minori ossia i Galaxy S23 e S23+ che, come vedremo, ci hanno sorpreso positivamente per una maturità raggiunta che davvero quest’anno pochi altri device sul mercato Android posseggono.
Abbiamo deciso di realizzare una recensione unica per entrambi perché effettivamente i due Galaxy vedono differenze che si contano su di una mano: le dimensioni del display e l’amperaggio delle batterie con ricariche veloci a due velocità. Sì, perché quest’anno Samsung ha deciso di proporli identici nel comparto hardware con il medesimo Snapdragon 8 Gen 2 for Galaxy realizzato da Qualcomm e che abbiamo già analizzato su Galaxy S23 Ultra così come lo stesso comparto fotografico con il sensore principale da 50 Megapixel che come vedremo ci permetterà di fare grandi cose.
Le differenze di Samsung Galaxy S23 e S23+ riguardano invece a livello estetico rispetto al passato. Sì, perché Samsung decide di cambiare il loro design ricalcando quanto visto con Galaxy S23 Ultra e dunque proponendo un comparto fotografico a filo con la scocca senza quella struttura ad isola che invece aveva caratterizzato i modelli dello scorso anno e dell’anno procedente. Un design per alcuni aspetti forse un po’ anonimo ma che di certo permette di raggiungere il massimo del minimalismo ma anche di rispettare quella che è attualmente l’identità di design della serie Galaxy S di Samsung.
L’idea dell’azienda con questi due device è quella di garantire una serie Galaxy S23 completa e capace di dare a qualsiasi utente il proprio smartphone giusto ma premium e top di gamma. C’è il più piccolo e compatto Galaxy S23, c’è la via di mezzo come Galaxy S23+ e poi c’è il massimo ossia Galaxy S23 Ultra che possiede anche la S Pen. Tutti però sono ora accomunati praticamente dallo stesso design, dagli stessi materiali, dallo stesso hardware e anche dallo stesso ecosistema che lo ribadiamo anche qui è il vero punto forte di Samsung, finalmente.
Cambia veramente poco il comparto fotografico rispetto allo scorso anno ma a cambiare ci sembra essere il software e l’intelligenza artificiale in accompagnamento ad esso. Sì, perché come vedremo il comportamento dei sensori, soprattutto il principale da 50 Megapixel, è sopraffino e ci permette di avere praticamente sempre e comunque uno scatto di qualità facilmente gestibile anche in post produzione.
Interessante in questo caso sarà capire se la batteria da 3.900 mAh del Galaxy S23 e quella da 4.700 mAh del Galaxy S23+ potranno permetterci comunque una giornata piena di utilizzo perché sappiamo che ad oggi uno degli aspetti che l’utente guarda in uno smartphone è senza dubbio l’autonomia. Ma procediamo passo passo e cerchiamo di capire quanto sono migliorati questi due Galaxy S23 e S23+ in questa nostra nuova recensione.
Samsung Galaxy S23 e S23+: Prezzi e Promo lancio
Il Samsung Galaxy S23 viene messo in vendita in varie versioni che vedono differenze sia per la memoria di sistema che per quella di archiviazione. Ecco i prezzi ufficiali di vendita:
- nella versione da 8GB + 128GB ad un prezzo consigliato di 979€
- nella versione da 8GB + 256GB ad un prezzo consigliato di 1.039€
Il Samsung Galaxy S23+ invece vede questi prezzi ufficiali di vendita:
- nella versione da 8GB + 256GB ad un prezzo consigliato di 1.229€
- nella versione da 8GB + 512GB ad un prezzo consigliato di 1.349€
Indice
- UNBOXING
- DESIGN: il minimalismo che piace
- DISPLAY: 120Hz per la migliore fruizione dei contenuti
- HARDWARE: la più potente CPU del momento!
- INTERFACCIA GRAFICA: OneUI migliore di sempre
- FOTOCAMERA: tre sensori di qualità
- AUTONOMIA: più di un giorno completo
- Conclusioni
UNBOXING
I due Samsung Galaxy S23 e S23+ vengono forniti in una scatola di vendita praticamente identica a quella della scorsa generazione e a quella del fratello maggiore. La novità arrivata lo scorso anno viene ripetuta anche quest'anno: non ci sono accessori a corredo se non i soliti manuali utente e un cavo da USB-C a USB-C per la ricarica e il trasferimento dei dati. Manca ormai il carica batteria da parete ed è questa una scelta per l’ambiente che altri produttori hanno già fatto in passato e che anche Samsung ha voluto utilizzare con i suoi device dallo scorso anno.
Niente caricatore ma nemmeno auricolari, per una scelta, sicuramente condivisibile, di risparmio ecologico che va di pari passo anche con un nuovo modo di fare da parte degli utenti che posseggono oggi svariati caricatori da parete o anche wireless oltre a cuffie personali preferite. Giusto o sbagliato questa è la direzione dei maggiori produttori di smartphone che guardano all’ambiente, o almeno questo è quanto detto.
DESIGN: il minimalismo che piace
Samsung Galaxy S23 e S23+ sono due smartphone che rispetto alla versione Ultra quest’anno cambiano il proprio aspetto estetico. Come detto in apertura non c’è più quella particolare struttura ad isola sul comparto fotografico che li aveva caratterizzati in precedenza ma il loro aspetto estetico viene indirizzato al minimalismo più estremo con una scocca con poche curve, linee rette e sensori fotografici quasi a filo con la back cover. In questo caso le curve sono lasciate al fratello più grande ossia Galaxy S23 Ultra perché qui i due smartphone minori propongono innanzitutto un display completamente flat con una cornice estremamente ridotta che quasi si confonde con il bordo estremo del frame totalmente in alluminio in tinta con la colorazione del device.
Si capisce subito, prendendo in mano i due smartphone, di essere di fronte a device estremamente robusti e questo grazie non solo ad una cornice in alluminio ''Armor'', così lo chiama Samsung, leggermente curva ma anche ad un doppio pannello, anteriore e posteriore, in vetro Gorilla Glass Victus di seconda generazione che protegge lo smartphone non solo dalle cadute anche quelle un pochino più pesanti ma anche dai graffi o le rotture che sappiamo essere ancora oggi uno dei motivi per i quali si corre maggiormente in assistenza.
Come per il fratello maggiore anche con Galaxy S23 e S23+ è possibile scegliere tra diverse ed interessanti colorazioni. C’è il classico Phantom Black ossia il nero elegante che mette tutti d’accordo ma soprattutto c’è il nuovo Verde oppure, come nella nostra prova, il Cream ossia un bianco sporco e il Lavender che risulta un pochino più appariscente e diverso dagli altri classici. Sullo store online di Samsung oltretutto è possibile anche ordinare i device in due colorazioni inedite che troverete solo qui ossia la Grafite e il Lime.
Dando uno sguardo alle cornici sappiate che troverete il posizionamento dei pulsanti praticamente dove li avevamo lasciati lo scorso anno: bilanciere unico del volume e pulsante di accensione e spegnimento sulla destra e lato sinistro completamente liscio. Superiormente nulla se non il foro per il microfono. Inferiormente invece, Samsung, posiziona il carrellino per la SIM, la porta USB-C di ultima generazione e la feritoia dell’altoparlante stereo. Tutto al suo posto con una capsula auricolare fisica posta in alto ma fortemente sottile quasi a scomparire alla vista meno attenta. Farà anche da altoparlante per un ottima resa a livello audio. E non dimenticate che i due smartphone sono in possesso della certificazione IP68 e questo permette di resistere all’acqua e alla polvere almeno per 30 minuti.
Dimensionalmente è palese che il più piccolo e compatto Galaxy S23 vinca a mani basse su Galaxy S23+ come chiaramente anche su S23 Ultra per usabilità e portabilità. Pensate che con Galaxy S23 potrete avere in mano uno smartphone di altri tempi dalle dimensioni di soli 146.3 x 70.9 millimetri con uno spessore di appena 7.6 mm, che vedremo sarà identico a quello di S23+, e un peso di 168 grammi. Galaxy S23+ invece è decisamente più grande con i suoi 157.8 x 76.2 mm con un peso di 196 grammi. Sono differenze importanti che si sentono in mano come nell’uso di tutti i giorni ed è inevitabile che per tanti l’avere uno smartphone compatto, leggero e fortemente tascabile potrebbe effettivamente essere motivo di scelta rispetto ad un device più grande ed ingombrante. Tutto chiaramente soggettivo ma ammettiamo che usare uno smartphone come Galaxy S23 di queste dimensioni tutti i giorni, provenendo da device decisamente più grandi, con i compromessi della batteria e dello schermo minore, ci ha fatto capire che i produttori non dovrebbero ancora eliminare del tutto smartphone con ridotte dimensioni.
La sicurezza di sblocco c’è ed è aggiornata all’ultima generazione con uno scanner di impronte digitali ad ultrasuoni presente al di sotto del display. Funziona davvero molto bene, è veloce e soprattutto possiede una superficie di utilizzo molto ampia che praticamente mai porterà ad errori o mancanza di sblocco. Oltretutto è presente anche lo sblocco con il riconoscimento del volto che non è chiaramente 3D ma che comunque funziona bene ed è comunque sicuro.
Infine, come detto, la parte posteriore dei nuovi Galaxy S23 e S23+ è quella che subisce il più grande cambiamento estetico: l’alloggiamento in rilievo che avvolgeva i tre sensori non c’è più e gli smartphone si allineano esteticamente alla back cover di Galaxy S23 Ultra proponendo un comparto fotografico quasi a filo con la scocca in vetro, non lo sono ancora per pochi millimetri, con piccoli anelli in metallo a contornare i sensori e a dare anche maggiore eleganza e prestigio. Il telaio in metallo invece è in tinta con la colorazione del device ma soprattutto cerca di darsi una distinzione rispetto a quella di iPhone grazie ad una piccola curvatura che in qualche modo non solo ne contraddistingue l’aspetto ma migliora anche il grip in mano. Insomma i nuovi Galaxy S23 e S23+ ci piacciono esteticamente perché migliorano rispetto al passato eliminando l’isola che sì, li aveva caratterizzati ma che in qualche modo li appesantiva anche e soprattutto non aveva senso dare così tanta distinzione estetica rispetto a Galaxy S23 Ultra.
DISPLAY: 120Hz per la migliore fruizione dei contenuti
Samsung non è seconda a nessuno quando si tratta di display. È sicuramente leader del settore e aspettarsi i migliori pannelli nei loro dispositivi di punta è più che naturale. È il caso sicuramente della nuova generazione dei Galaxy S23 e S23+, anche se la tecnologia del display non sembra presentare grandi cambiamenti rispetto allo scorso anno. In questo caso per entrambi i telefoni sono presenti due pannelli Dynamic AMOLED 2X realizzati in casa da Samsung e dall’eccellente risultato sotto ogni aspetto.
Intanto sappiate che tecnicamente su Galaxy S23 troviamo un pannello da 6,1" Flat Dynamic AMOLED 2X con risoluzione Full HD+ di 2.340 x 1.080 pixel con una densità di 422 PPI. È un display con tecnologia OLED LTPO con il supporto alla tecnologia HDR10+ ma soprattutto con una frequenza di aggiornamento adattiva fino a 120Hz e dunque leggermente differente rispetto a quella che può ridursi fino a 1Hz su Galaxy S23 Ultra. Il pannello sul fratello maggiore ossia Galaxy S23+ invece è un pannello da 6,6’’ sempre Flat Dynamic AMOLED 2X con risoluzione Full HD+ di 2.340 x 1.080 pixel con una densità di 393 PPI. Come il precedente anche qui siamo di fronte ad un pannello con tecnologia OLED LTPO con il supporto alla tecnologia HDR10+ ma soprattutto con una frequenza di aggiornamento adattiva fino a 120Hz.
Tecnicamente sappiate che la frequenza di aggiornamento viene mantenuta a 120Hz durante l'interazione con il display e quindi scende a 24Hz quando non accade nulla sullo schermo per risparmiare energia. Tuttavia entrambi i device sono abbastanza intelligenti da rilevare cosa sta accadendo sullo schermo durante l’inattività. Se una determinata app esegue rendering a 60 fps durante il suo ciclo di inattività, la frequenza di aggiornamento scenderà a 60 Hz per adattarsi ad esso. Lo stesso comportamento si osserva anche durante la riproduzione di video, in locale o in streaming. I telefoni rilevano effettivamente la frequenza dei fotogrammi del video e corrispondono di conseguenza la frequenza di aggiornamento del display. Riproducendo una clip a 24 fps gli smartphone sono abbastanza intelligenti da far funzionare il display a 24Hz. 30 fps si traduce in 30 Hz e 60 fps in 60 Hz. Solo raramente siamo riusciti a infrangere questa logica perché il sistema sembra funzionare davvero in modo egregio. Naturalmente abbiamo provato a giocare con alcuni giochi che sappiamo possono essere renderizzati a oltre i 60 fps, e la maggior parte di questi ha funzionato alla grande sia su S23 che su S23+ sfruttando correttamente il display a 120Hz.
Samsung permette di gestire al meglio il pannello in base alle personali esigenze tramite i settaggi presenti nelle impostazioni. In questo caso nel menu è possibile ottenere due diverse opzioni da poter settare:
- “Vivida” che permette di avere una gestione dei colori maggiormente intensa e soprattutto con colorazioni tipiche da AMOLED e dunque neri profondi e gamma cromatica intensa. Qui è possibile modificare il Bilanciamento del bianco tra colori ‘’Freddi’’ e ‘’Caldi’’ oltre ad impostazioni avanzate dove è possibile agire sul Rosso, Verde e Blue.
- “Naturale” si propone invece come un profilo più reale con colori meno aggressivi e meno impattanti agli occhi degli utenti. Si cerca di mantenere importante il rapporto con quello che è possibile osservare nella realtà e quello che viene riprodotto sullo schermo dello smartphone. In questo caso però l’utente non potrà agire in nessun modo sui parametri dello schermo.
Galaxy S23 e Galaxy S23+ sono capaci di offrire una luminanza di picco estremamente elevata, in entrambi i casi oltre i 1500 nit. Stesso discorso per quanto riguarda il valore in termini di luminanza massima con schermata tutta bianca: in tutti i casi gli smartphone riescono a offrire valori oltre i 1000 nit, che garantiscono una elevata visibilità in ogni circostanza, anche sotto la luce del sole. Questo grazie anche all'ottimo rapporto di contrasto, non misurabile per via dell'uso di pannelli OLED che possono spegnere i pixel per riprodurre il nero.
È al solito da notare che con la modalità Naturale, la più precisa fra quelle presenti e di cui vi proponiamo i risultati nei grafici qui di seguito, impone che l'interfaccia utente del sistema operativo venga riprodotta in sRGB, quindi con il gamut colore meno esteso. La modalità Vivida si presenta comunque molto precisa e con un punto di bianco ben calibrato, tuttavia in termini di saturazione va oltre i limiti dello standard DCI-P3 presentando immagini irrealisticamente più gradevoli rispetto al vero.
Analisi gamut (saturazioni massime)
Galaxy S23
Galaxy S23+
Analisi RGB (bilanciamento del bianco)
Galaxy S23
Galaxy S23+
Analisi curva di gamma (progressione scala dei grigi)
Galaxy S23
Galaxy S23+
Analisi DeltaE (fedeltà cromatica saturazioni intermedie)
Galaxy S23
Galaxy S23+
I grafici rappresentano risultati d'eccellenza per entrambi i dispositivi che, nella modalità Naturale, riescono a offrire una precisione cromatica ottimale anche per la produzione professionale di contenuti, e non solo per la visione. Con un DeltaE medio inferiore a 2 per entrambi i dispositivi con contenuti SDR Wide Color, la fedeltà cromatica è ai vertici dell'intera categoria. Il gamut è leggermente più esteso su Galaxy S23+, che fra i due presenta una rappresentazione cromatica lievemente superiore, mentre la curva di gamma segue in maniera perfetta il riferimento. Si riscontra una leggera dominante verde/rossa per quanto riguarda il bilanciamento del bianco, ma visibile solo alla prova strumentale e non capace di compromettere la qualità di riproduzione dei contenuti. Con i contenuti SDR, insomma, i due display rasentano l'eccellenza, anche in virtù della luminanza massima garantita molto elevata.
Riproduzione HDR - Curva di gamma
Galaxy S23
Galaxy S23+
Riproduzione HDR - Gamut
Galaxy S23
Galaxy S23+
Le ottime doti dei pannelli integrati si riflettono anche nella riproduzione di contenuti ad ampia gamma dinamica, con un gamut coperto rispettivamente al 98% e al 99% per Galaxy S23 e Galaxy S23+. La luminanza massima espressa in questi ambiti per i due dispositivi è fra le più alte mai registrate nei nostri laboratori con circa 1500 nit per entrambi i modelli, caratteristica che garantisce una grande varietà nella progressione tonale della scala dei grigi, esaltando una delle caratteristiche principali dei contenuti HDR.
HARDWARE: la più potente CPU del momento!
Come per il Galaxy S23 Ultra anche in questi Galaxy S23 e S23+ troviamo una novità importantissima ossia per la prima volta Samsung propone un unico processore in tutto il mondo. Non ci sono più gli Exynos mentre ora a farla da padrona c’è il Qualcomm Snapdragon 8 Gen 2 che addirittura viene personalizzato dall’azienda appositamente per Samsung con un “Snapdragon for Galaxy”.
A livello tecnico è lo stesso processore che abbiamo visto sul fratello maggiore ossia chipset con un core ARM Cortex-X3 a 3,36 GHz (lo Snapdragon 8 Gen 2 classico invece arriva fino a 3,19 GHz), ossia una soluzione ad alta frequenza che Samsung ha personalizzato in collaborazione con ARM. Vi sono poi due Cortex-A715 e due Cortex-A710 (entrambi con clock a 2,8 GHz) e tre Cortex-A510 più efficienti per gestire le operazioni quotidiane (con clock a 2,0 GHz). Archiviata la GPU AMD ecco che Samsung si adegua alla classica GPU Adreno 740 che qui viene proposta con un clock da 719 MHz contro i canonici 680 MHz che troviamo su altri device con stessa GPU.
Benchmark - Samsung Galaxy S23 e S23+
Di seguito riportiamo i benchmark che abbiamo eseguito con il terminale.
Queste differenze di personalizzazione del processore di Qualcomm hanno effettivamente un riscontro potenziale nell’uso quotidiano? Per rispondere a questa domanda sappiate che Samsung propone due profili di prestazioni presenti su entrambi gli smartphone: profilo Standard e profilo Light. Che differenze ci sono? Il profilo Standard ‘’offre l'equilibrio consigliato tra velocità di elaborazione, durata della batteria ed efficienza di raffreddamento” mentre il profilo Light ‘’privilegia la durata della batteria e l’efficienza del raffreddamento rispetto alla velocità di elaborazione’’. In poche parole sappiate che il boost dato dalla personalizzazione di Qualcomm con questo Snapdragon for Galaxy viene ricalcata proprio nel profilo Standard dove il telefono spinge al massimo delle sue potenzialità mentre con quello Light si pensa più al risparmio energetico.
La verità è che nella pratica con il profilo Standard potrete puntare a battere record solo sui benchmark perché effettivamente la potenza che raggiungerete con il profilo Light sarà inferiore sì, i core spingeranno a minori valori di clock, ma assolutamente impercettibile a livello di usabilità sia nel quotidiano che nei giochi più spinti. La differenza importante però la troverete in questo profilo con l’autonomia che aumenterà di almeno un’oretta su display ed è palese che questa sarà una delle chiavi di lettura di questo nuovo processore Qualcomm for Galaxy
Samsung Galaxy S23 e S23+ sono entrambi velocissimi e lo sono soprattutto ora con questo nuovo processore ben ottimizzato con la OneUI e capace di raggiungere non solo risultati a livello di benchmark mai visti finora ma anche prestazioni quotidiane di tutto rispetto e che pochi altri sanno raggiungere oggi. Non abbiamo trovato finalmente lag e nemmeno importanti surriscaldamenti che invece avevamo visto con l’Exynos lo scorso anno e negli anni passati. Ci piace il lavoro svolto da Samsung che ha finalmente capito l’esigenza di proporre a tutti i suoi utenti un top di gamma con un valido processore riuscendo non solo a battere la concorrenza ma a porre le basi per uno sviluppo futuro.
A livello pratico, nell’uso quotidiano dello smartphone, quando ci si ritrova a giocare con un’applicazione di livello grafico importante o pesante abbiamo visto che con entrambi non soffriamo più come lo scorso anno le alte temperature segno di una CPU ben ottimizzata.
SAMSUNG Galaxy S23 | SAMSUNG Galaxy S23+ | SAMSUNG Galaxy S23 Ultra | |
OS (al lancio) | Android 13 con OneUI 5 | Android 13 con OneUI 5 | Android 13 con OneUI 5 |
Processore | Qualcomm Snapdragon 8 Gen 2 Octa-Core a 3.36GHz | Qualcomm Snapdragon 8 Gen 2 Octa-Core a 3.36GHz | Qualcomm Snapdragon 8 Gen 2 Octa-Core a 3.36GHz |
RAM | 8 GB | 8 GB | 8/12 GB |
Display | Dynamic AMOLED 2X da 6.1" 120Hz - Infinity-O - HDR10+ | Dynamic AMOLED 2X da 6.6" 120Hz - Infinity-O - HDR10+ | Dynamic AMOLED 2X da 6.8" 120Hz - Infinity-O - HDR10+ |
Risoluzione | 2340x1080 px | 2340x1080 px | 3080x1440 px |
Storage (al lancio) | 128/256 GB | 256/512 GB | 256/512 GB e 1TB |
Fotocamera Posteriore | Tripla Camera: |
Tripla Camera: |
Quad Camera: |
Fotocamera Anteriore | 12MP (25mm - f/2.2) | 12MP (25mm - f/2.2) | 12MP (25mm - f/2.2) |
Extra | 5G |
5G |
5G |
Porte | USB Type-C | USB Type-C | USB Type-C + S Pen |
Batteria | 3.900 mAh + Ricarica rapida + Ricarica Wireless | 4.700 mAh + Ricarica rapida + Ricarica Wireless | 5.000 mAh + Ricarica rapida + Ricarica Wireless |
Dimensioni | 146,3 x 70,9 x 7,6 mm | 157,8 x 76,2 x 7,6 mm | 163.4 x 78.1 x 8.9 mm |
Peso | 167 gr | 195 gr | 234 gr |
In termini di connettività, lo Snapdragon 8 Gen 2 for Galaxy permette a Samsung di continuare nella diffusione della rete veloce 5G migliorando però il livello di ricezione ma anche di prestazione. C’è il supporto del 5G attraverso la tecnologia E-UTRAN New Radio – Dual Connectivity (EN-DC) che permette di sfruttare insieme i segnali 4G LTE e 5G NR per spingere la velocità di trasferimento fino a 10Gbps. A livello pratico entrambi i device funzionano bene perché abbiamo ottenuto sempre una buona ricezione anche in luoghi abbastanza difficili e soprattutto abbiamo visto migliorare il potenziale della rete con velocità maggiori di download rispetto al passato. In chiamata l'audio è pulito e forte oltre che corposo e questo sia in capsula che in vivavoce. Come detto è sempre buona la ricezione del segnale, con il vantaggio di potersi affidare a due SIM fisiche e ad una eSIM (solamente due attive in contemporanea, due fisiche o una fisica + eSIM).
INTERFACCIA GRAFICA: OneUI migliore di sempre
I Samsung Galaxy S23 e S23+ sostanzialmente non differiscono a livello di interfaccia grafica rispetto a quanto già visto con Galaxy S23 Ultra se non chiaramente per l’assenza della parte riguardante la S Pen che qui non è possibile utilizzare. Vengono rilasciati sul mercato con il nuovo Android 13 e con la recente Samsung OneUI 5.1. Le basi dell'interfaccia utente sono simili a quanto visto con le interazioni precedenti sebbene sia possibile individuare qualche cambiamento grafico o funzionale in alcuni menu grazie a quanto introdotto da Google con Android 13.
Quello che ci piace però sottolineare qui, anche con questi due device, è il risultato che Samsung ha rincorso per anni e che finalmente ha raggiunto. L’interfaccia infatti non è una mera riproduzione personalizzata di Android ma è esattamente una UI capace di permettere all’utente non solo di usare lo smartphone in ogni singola potenzialità, anche quella più nascosta, ma di ampliare l’uso del device a funzionalità secondarie come quelle che garantiscono di essere di fronte ad un vero e proprio ecosistema come solo un altro contendente ha ad oggi proposto ossia Apple.
Sì, perché Samsung con la sua OneUI odierna non solo garantisce un utilizzo veloce, funzionale, efficace e completo di Android ma si pone come parte integrante di un sistema capace di comunicare anche con altri device dell’azienda come tablet e notebook. Per non parlare poi della sicurezza che la stessa OneUI ha raggiunto grazie a Knox: qui infatti non siamo di fronte ad una mera trasposizione della sicurezza imposta da Google con Android ma ci mette del suo garantendo che vengano fixati eventuali bug nocivi per gli utenti. Ammettiamo che le novità di OneUI vanno tutte in direzione di un sistema alla Apple. C’è la possibilità di effettuare un backup sui server proprietari che garantiscono una procedura guidata di inizializzazione del Galaxy facile e veloce senza perdere dati e soprattutto con le app e la disposizione delle stesse proprio come sul precedente smartphone.
La OneUI 5.1 è un’interfaccia solida e davvero ben fatta grazie ad una serie di funzionalità capaci di rendere non solo più facile l’uso dello smartphone ma anche completo più di quanto non ci si attenderebbe. C’è l'accesso rapido ai widget, un controllo del volume più preciso con una schermata iniziale di sinistra dove è possibile scegliere tra Google Discover o Samsung Free. Samsung Free è un servizio molto simile alla vecchia Home di Bixby, ma che dalla sua offre molte delle app e dei servizi gratuiti di Samsung. C’è anche tutta la personalizzazione con i temi anche in base alle colorazioni come visto con Android 13 stock e ancora una ricerca grafica che si avvicina a quella pura di Android ma che in qualche modo rimane fedele però a Samsung. Oltretutto basta navigare un po’ sul Galaxy Store, uno store alternativo a quello di Google ma ufficiale Samsung, per scovare alcune chicche come Galaxy Lock che permettono di personalizzare completamente il proprio Samsung.
Nel complesso, One UI è distintamente Samsung. L'azienda è riuscita a cementare uno stile specifico nella sua interfaccia sin dall'introduzione di One UI con la serie Galaxy S10, e risulta immediatamente riconoscibile. Possiede un suo wallet integrato in Samsung Pay che contiene carte di pagamento, documenti personali come carta d’identità. In generale ci piace la OneUI e ci piace l’idea di avere un’interfaccia ben fatta, con un ottimo ecosistema, una buona reattività e con la garanzia degli aggiornamenti.
Sono presenti anche gli ormai noti pannelli “Tag Edge” ossia i pannelli multifunzione che rimangono a lato dello smartphone e possono essere richiamati con uno swipe proprio sulla curvatura. Presentati per la prima volta con Galaxy S6 Edge, per alcuni utenti risultano ancora comodi mentre per altri non vengono minimamente utilizzati. Tanti i modelli che possono essere inseriti dal pannello per le applicazioni a quello delle persone, passando anche per i messaggi live, la selezione intelligente sullo schermo, il Meteo, gli strumenti rapidi o ancora i promemoria o gli appunti. Presente la funzionalità dell’Always-on Display. Samsung l'ha nascosto nel menu della schermata di blocco e ha permesso di personalizzarlo con diversi stili tra orologi digitali, calendari, agende e molto altro ancora.
OneUI è figlia di un lavoro incredibile da parte di Samsung, durato anni, ma che può oggi considerarsi l’unico in grado di competere con Apple e soprattutto l’unico capace di potersi insignire del nome di ecosistema.
FOTOCAMERA: tre sensori di qualità
Samsung Galaxy S23 e S23+
-
Principale
- Sensore Samsung S5KGN3 da 50 MP
- Obiettivo grandangolare con apertura f/1.8 - 24mm
- Pixel Size 1/1.56” - 1.0 µm
- Dual Pixel PDAF + OIS
- Ultra - Grandangolare
- Sensore da 12 MP
- Obiettivo 120° di visione con apertura f/2.2 - 1/2.55” - 1.4 µm - 13mm
- Dual Pixel PDAF
- Super Steady video
- Tele Photo
- Sensore da 10 MP
- Apertura f/2.4 - 1/3.94” - 1.0 µm - 70mm
- PDAF
- OIS
- Zoom 3X Ottico
- Anteriore
- Sensore da 12 MP - f/2.2 - 25mm
- Dual Pixel PDAF
- Video 8K @ 24/30 fps - 4K @ 30/60 fps
- Super Slow-motion HD @ 960 fps
- Time Lapse
Analizzando l'hardware delle fotocamere di entrambi i device Galaxy, scopriamo di essere di fronte in primis ad un obiettivo principale da 50 MP, basato sul sensore Samsung S5KGN3 1/1,57" con pixel da 1,0 µm e un filtro Tetracell. Questo sensore si trova dietro un obiettivo f/1,8 stabilizzato otticamente (OIS) e ha Dual Pixel autofocus. Ora essendo la stessa fotocamera che avevamo visto sul Galaxy S22+, anche questa salva le foto con una risoluzione di 12MP invece dei 12,5 MP previsti. Il teleobiettivo è invece un sensore Samsung S5K3K1 da 10 MP - dimensioni 1/3,94" e singoli pixel da 1,0 µm. Si trova dietro un obiettivo f/2,4 stabilizzato otticamente (OIS) ed è anche compatibile con PDAF. La fotocamera ultrawide si basa su un sensore Sony IMX564 da 12 MP - dimensioni 1/2,55" e singoli pixel da 1,4 µm con obiettivo f/2,2 e messa a fuoco fissa all'infinito. Infine, la nuova fotocamera selfie utilizza un sensore Samsung S5K3LU da 12 MP con passo da 1,12 µm e obiettivo da 25 mm (f/2.2) e c'è il PDAF a doppio pixel, come al solito.
L' app della fotocamera è la stessa vista su Galaxy S23 Ultra e dunque tutto risulta familiare: scorrere a sinistra e a destra per passare da una modalità disponibile all'altra. Quindi un'opzione per riorganizzare, aggiungere o rimuovere alcune modalità dalla barra principale. Scorrimenti verticali in entrambe le direzioni alternano le fotocamere anteriore e posteriore. I livelli di zoom cambiano leggermente per colpa dell’assenza chiaramente del sensore a periscopio e non ci sono più le icone degli alberi che ci hanno accompagnato in passato. Ora Samsung propone quattro modalità: 1x per il sensore Grandangolare, 3x per il teleobiettivo con zoom 3x, 10x per lo scatto con zoom 10x e ancora 0.6x per usare il sensore Ultra Grandangolare. Una volta premuta un’icona viene visualizzato un set aggiuntivo di pulsanti, mentre qui i livelli di zoom preimpostati aggiuntivi a 0.6x, 1x, 2x, 4x, 10x e 30x. Presente comunque anche la classica ruota dentata per porre impostazioni diverse dello zoom.
È disponibile anche la modalità Expert RAW e ora è integrata nell'app principale della fotocamera come modalità invece di essere un'app separata anche se non può essere salvata nella griglia delle modalità di scatto ma è necessario passare per la scorciatoia dell’app principale. Una stranezza e soprattutto una scomodità che ancora non abbiamo capito. Tuttavia, sblocca il controllo manuale completo e la capacità di conservare sia l'elaborazione multi-frame dell'app della fotocamera integrata sia i dati dell'immagine non elaborata per ulteriori modifiche. Può acquisire immagini con tutte e cinque le fotocamere e produrre file JPEG e DNG. E proprio i file DNG possono essere modificati in Lightroom Mobile, con tutti i dati dell'immagine incorporati attraverso il profilo dell'obiettivo integrato. Expert RAW ha del potenziale enorme anche se con alcuni limiti permettendo di giocare con il colore e la gamma dinamica in misura molto maggiore rispetto ai file jpeg o heic predefiniti.
Come scattano Samsung Galaxy S23 e S23+?
-
Foto di giorno: in pieno giorno lo smartphone permette di ottenere foto incredibili. Sono foto che hanno dettagli eccezionali ma anche una gamma dinamica di qualità estrema. I colori, come al solito con Samsung, sono molto vividi nel complesso con una tendenza generale verso un calore extra ma anche le ombre sono luminose derivanti probabilmente da esposizioni più elevate. Se dobbiamo trovare qualche difetto, ma anticipiamo che stiamo veramente osservando il pelo nell’uovo come si suol dire, potremmo segnalare forse alcune scene come l’erba o il cielo un pochino troppo morbide. Ma è davvero qualcosa che non rovina o degrada in nessun modo la foto che potremo portare a casa. C’è senza dubbio un miglioramento rispetto ad S22 e S22+ che forse è più dovuto ad un’Intelligenza Artificiale migliorata piuttosto che al sensore vero e proprio. Chiaramente con la modalità Pro ed Expert RAW è possibile divertirsi e ottenere foto più adatte ai propri gusti e come con S23 Ultra anche qui è possibile realizzare scatti ottimali semplicemente con un punta e scatta oppure fare gli esperti con risultati più elaborati e al massimo delle potenzialità del comparto fotografico. Il sensore da 50 MP consente scatti ad alta risoluzione anche se queste foto richiedono un paio di secondi di elaborazione e soprattutto un peso dello scatto che si aumenta ad almeno 20MB contro i 6/7MB.
-
Foto al buio: in condizioni di scarsa luminosità c’è la funzione di Auto Night Shot che applica automaticamente un certo livello di elaborazione extra: una sorta di modalità notturna automatica. Non entrerà in azione per tutte le scene, ma quando lo farà, un pop-up a mezzaluna gialla informerà di questa modalità attivata. Toccando l’icona della mezzaluna comunque sarà possibile disabilitare il tutto. Come era prevedibile il dispositivo cattura foto in condizioni di scarsa illuminazione in modo competente. I colori sono ben conservati e il bilanciamento del bianco automatico non ha mostrato problemi con l'illuminazione calda o mista. Il dettaglio è abbondante e ben reso con un rumore praticamente minimo. In modalità automatica riusciamo ad ottenere esposizioni bilanciate con luci ben conservate e un buon sviluppo nelle ombre. Per scene più scure o più contrastate, tuttavia, meglio usare la modalità notturna dedicata per ottenere il massimo dalle aree più scure con alcuni vantaggi sulle sorgenti luminose puntiformi. Gli scatti con il sensore ultrawide ricalcano quelli visti lo scorso anno con una gamma dinamica buona nella modalità Auto Night, anche se sicuramente migliora con la vera modalità Notturna soprattutto con scene più impegnative. Il colore è ben conservato e anche qui non abbiamo riscontrato problemi di bilanciamento del bianco con un miglioramento soprattutto nei dettagli.
-
Modulo ultra-wide: il modulo ultra-grandangolare riduce sicuramente il rumore: gli scatti sono puliti, con colori sono incisivi e con buona gamma dinamica anche in condizioni di luce non perfette, un risultato che non si discosta poi troppo da quelli raggiunti con la precedente generazione soprattutto dopo gli aggiornamenti rilasciati nel corso dell’anno da parte di Samsung.
-
Zoom: rispetto a Galaxy S23 Ultra qui non abbiamo il secondo sensore teleobiettivo a periscopio ma un classico e performante 10 MP con zoom ottico 3X. Rispetto a S23 Ultra è normale soffrire leggermente sulle lunghe distanze che comunque non portano, come visto risultati da primato. Di fatto però anche qui il sensore sembra migliorare sì anche se non in modo palese soprattutto perché il risultato che si raggiungeva in precedenza era già buono e anche qui forse c’è un miglioramento sul dettaglio che risulta ora leggermente più lavorato confermando l’assenza di rumore. Prestazioni solide nel complesso con modifiche minime rispetto allo scorso anno. Come sempre tanti step di zoom 2, 4, 10 o 30x per acquisire una moltitudine di scatti capaci di raggiungere quasi sempre una buona qualità. Utilizzando lo zoom 3x otteniamo un ingrandimento ottico che mantiene alti i risultati. Stesso risultato con lo zoom 10x che permette scatti ancora ottimi come dettaglio e soprattutto una morbidezza che non da fastidio all’occhio. Da qui in poi si parla di zoom fino a 30x (in digitale) che risultano non perfetti ma comunque buoni.
-
Ritratti: sui ritratti Samsung non si affida ad un sensore specifico ma riesce a lavorare molto bene. Il risultato è davvero buono e il sensore, in questo caso principale, riesce a lavorare bene con un distacco dallo sfondo da manuale e praticamente mai artificioso. Come per gli altri sensori anche qui Samsung mette mano alla luminosità e ai dettagli e gli scatti sono più nitidi e luminosi con un passo in avanti non esagerato ma che mettendo a confronto i due device si nota. E sappiate che c’è un miglioramento anche per i soggetti con gli occhiali dove i risultati sono più reali e l’algoritmo riesce a separare in modo giusto questo aspetto che prima invece non veniva considerato.
-
Selfie: anteriormente gli scatti con la nuova fotocamera sono realisticamente buoni. I colori sempre accesi e quasi sempre reali. C’è forse meno dettaglio dovuto ad un downgrade dei megapixel ma ammettiamo che il risultato finale è comunque davvero buono.
-
Video: sui video i due Galaxy S23 e S23+ possono registrare video fino all’8K a 30 fps sulla fotocamera principale. I video in 4K a 30 fps o 60 fps possono essere girati invece con tutti i sensori così come la stabilizzazione che è disponibile in tutte le modalità. L'acquisizione 8K è sempre codificata in h.265 HEVC, mentre per le altre modalità è possibile scegliere tra h.264 o h.265. Indipendentemente dalla modalità video, l'audio viene registrato in stereo e ottiene una velocità in bit di 256 kbps. Anche se non sarà utilizzato non possiamo non confermare il fatto che la registrazione in 8K (velocità in bit di 80 Mbps) risulti un miglioramento significativo rispetto al modello precedente e non solo per i 6 fotogrammi extra al secondo. Per prima cosa, ora utilizza l'intera larghezza del sensore, a differenza dell'S22 Ultra, che catturava solo un ritaglio centrale relativamente ristretto. La ripresa è più nitida e dettagliata e offre un vantaggio rispetto al 4K di questo stesso Galaxy. Le clip invece a 30 fps e 60 fps (50 Mbps e 80 Mbps, utilizzando h.264) hanno essenzialmente la stessa qualità, il che non è cosa da poco. Ci sono veramente molti dettagli e poco rumore con una gamma dinamica rispettabile, il bilanciamento del bianco ottimale e i colori che hanno la giusta quantità di saturazione.
AUTONOMIA: più di un giorno completo
Per quanto riguarda le autonomie di Galaxy S23 e S23+ partiamo innanzitutto dalle batterie. Galaxy S23 possiede una batteria da 3.900 mAh il che significa un 200 mAh in più rispetto a Galaxy S22 dello scorso anno. Galaxy S23+ invece possiede una batteria da 4.700 mAh ossia anche qui 200mAh in più rispetto ai 4.500 mAh del Galaxy S22+ della scorsa generazione. Tutto dunque dovrebbe permettere di avere una maggiore autonomia anche se la differenza non è così importante.
Di fatto nella prova abbiamo appurato che entrambi i device sono degli ottimi compagni di viaggio consumando poco e durando davvero tanto. Il motivo sicuramente non è del tutto dovuto ai mAh in più ma piuttosto al processore Snapdragon for Galaxy che risulta fortemente ottimizzato e molto efficiente. L’idea è quella di riuscire ad arrivare a sera con Galaxy S23 e di superare la notte con qualche ora al mattino con Galaxy S23+. Insomma non siamo ai livelli di Galaxy S23 Ultra ma ci avviciniamo e anche con il più piccolo è possibile ottenere performance di autonomia che non ci saremmo aspettati soprattutto visti i risultati ottenuti con gli Exynos lo scorso anno.
A livello di ricarica sappiate che dovrete fare i conti con una diversa velocità. Da una parte Samsung decide di risparmiare su Galaxy S23 e di proporre una carica limitata a 25W che permetterà di avere un 30% di carica in soli 15 minuti mentre con altri 15 minuti si potrà arrivare al 57%. La ricarica completa impiegherà invece almeno 70 minuti. Più veloce invece quella di Galaxy S23+ che può raggiungere i 45W proprio come Galaxy S23 Ultra con un 68% in mezz'ora e in un’oretta l’intera batteria.
CONCLUSIONI
Samsung Galaxy S23 e S23+ sono due smartphone di spessore a cui è difficile trovare difetti. Samsung sapeva dove doveva migliorare rispetto allo scorso anno e ha giustamente coperto ciò che doveva riuscendo a proporre ad oggi due device di fascia alta completi e al passo con la concorrenza che, lo diciamo senza indugi, non può che rincorrere.
Avete visto come le differenza tra i due Galaxy S23 e S23+ siano minime e riguardino più le dimensioni, da una parte uno smartphone incredibilmente compatto e dall’altra invece un device fatto per non avere limiti nella visione di contenuti, e la capacità della batteria perché per il resto tutto è uguale. Sono fratelli diversi ma uguali: stesso processore Snapdragon 8 Gen 2 for Galaxy che spinge tantissimo, ha un’efficienza incredibile e permette di non far attendere l’utente mai. Il display è completamente flat ossia piatto con la solita qualità estrema (manca solo la profondità di colore superiore agli 8-bit) a cui ci ha abituati Samsung e con un refresh rate a 120Hz adattivo capace di velocizzare o risparmiare energia quando deve.
Il passaggio dalla serie Galaxy S21 o S22 a questi nuovi Galaxy S23 forse è un po’ tirato anche se chiaramente i miglioramenti ci sono, il processore e la sua efficienza in primis, ma è palese che si pensa ad una longevità del prodotto si potrebbe pensare ad un suo upgrade.
Chiaramente parliamo di smartphone costosi perché entrambi superano i 1000 euro e di certo questo potrebbe un po’ spostare l’attenzione da parte di chi vuole risparmiare da questi device. Quello che c’è da considerare qui però è quella fedeltà al marchio che fino ad oggi era prerogativa degli utenti Apple ma che con questa nuova serie di Samsung è possibile considerare anche qui. C’è un’esperienza complessiva del software elevata che finalmente ha trovato un vero ecosistema, ci sono materiali altamente premium, c’è l’assistenza del marchio in caso di problematiche, c’è un elevata prestazione a livello hardware e insomma davvero comprare un Samsung Galaxy S23 o S23+ oggi di certo non deluderà gli utenti in alcun modo.
28 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLa mancanza dell'autofocus sulla ultra wide è la castrazione che mi dà più fastidio sul Pixel 7, anche più della mancanza della tele photo, ogni tanto mi capita di voler fare foto macro ravvicinate e in questo il Pixel 7 è decisamente peggio del P30 che avevo prima.
Poi anche il software è un po' deludente, di solito mi capita una o due volte al giorno che segnali il blocco di qualche app a caso, e devo aspettare decine di secondi prima di riprendere il controllo, nel complesso tornando indietro avrei preso altro, non un telefono ancora più costoso come l'S23 da mille euro ma più economico, tanto ormai è un mercato maturo
hai una custom rom? Perché altrimenti stai usando un prodotto che non è aggiornato dal 2021, il che cozza col tuo ragionamento..
Spendo mille euro...e non è iconico?
In questo caso non c'è il solito urlare alla "marchetta"?
Mah... magari devo solo attendere :-)
sono bloccato alla versione 9 di android adesso siamo alla 12 tra poco 13 mentre Iphone aggiorna sempre. Una vergogna per Samsung !!
sono bloccato alla versione 9 di android adesso siamo alla 12 tra poco 13 mentre Iphone aggiorna sempre. Una vergogna per Samsung !!
per l'appunto, quindi ti conviene passare a una qualsiasi mod se vuoi tenere quel telefono aggiornato
Non esageriamo. In quale universo un iphone viene aggiornato per quasi 10 anni?
Invece gli ultimi modelli di Samsung vengono ora aggiornati per 5 anni quindi quasi a livello degli iPhone. Informati perché sono cambiate un po' le cose dai tempi del galaxy S8.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".