HUAWEI Mate 40 Pro: potenzialità incredibili come pochi altri. La recensione

HUAWEI Mate 40 Pro: potenzialità incredibili come pochi altri. La recensione

Abbiamo a che fare con uno smartphone che può ancora una volta essere chiamato ‘’cameraphone’’. Il motivo? Semplice: riesce a scattare foto così piene di dettaglio da poter essere considerato un compagno fedele della macchina fotografica classica. Cerchiamo di scoprire tutto di questo HUAWEI nella nostra recensione.

di pubblicato il nel canale Telefonia
Huawei
 

Trump è stato, forse, abbattuto e con lui potrebbero in futuro sparire i ban che al momento bloccato parzialmente la commercializzazione degli smartphone HUAWEI come un tempo. L’azienda cinese però non molla e non indietreggia nemmeno di un metro continuando a sfornare smartphone come sempre e migliorando l’aspetto dei servizi, gli HMS, ma anche altre particolarità tecniche. Ed ecco arrivare sul mercato il nuovo HUAWEI Mate 40 Pro che assieme alla versione ''+'' si pone ancora una volta come il vero cameraphone del momento. 

Partiamo subito col dire che il nuovo HUAWEI Mate 40 Pro è a dir poco un telefono di alto livello. Colpisce immediatamente il display - un OLED da 6,76 pollici che avvolge i lati del dispositivo - simile proprio a quanto visto con Mate 30 lo scorso anno. Il retro diviene quest’anno ancora più unico perché il comparto fotografico viene proposto con una disposizione che non ha certamente eguali fino ad ora. Un segno distintivo del nuovo HUAWEI Mate 40 Pro e a cui l’azienda cinese ha voluto anche dare un nome: Space Ring Design. Tre fotocamere sono state poste all'interno del cerchio con l'unità principale da 50 MP e un teleobiettivo a periscopio 5x, entrambi provenienti direttamente da HUAWEI P40 Pro con la comparsa di un nuovo sensore ultra-wide da 20 MP.

[HWUVIDEO="3037"]HUAWEI Mate 40 Pro: come sempre al TOP! La recensione[/HWUVIDEO]
 

All’interno del device poi c’è il nuovo chipset Kirin 9000, il primo SoC a processo produttivo da 5nm per Android (solo Apple ha risposto con il suo A14 Bionic presente nella nuova serie degli iPhone 12). Ad alimentare il tutto ci pensa una batteria da 4.400 mAh che viene caricata per la prima volta da un alimentatore da 66 W via cavo e fino a 50 W in modalità wireless.

HUAWEI non ha lasciato nulla al caso e il nuovo Mate 40 Pro è dotato di altoparlanti stereo, due unità poste nella parte inferiore e superiore dello smartphone. La cam ToF frontale fornisce un riconoscimento facciale sicuro. Presente anche la certificazione IP68 divenuta prassi in questo segmento. Non è presente il jack da 3,5 mm, ma questo non colpirà negativamente nessuno. Oltretutto nella confezione di vendita sono presenti delle cuffie con cavo a differenza di altri competitor che non le mettono più. 

HUAWEI Mate 40 Pro: prezzo e promo di lancio

HUAWEI Mate 40 Pro viene venduto in una sola versione ossia con 8GB di RAM e 256GB di memoria interna che potrà essere integrata con schede NMCard. 

HUAWEI Mate 40 Pro da 8 GB + 256 GB: 1249,00 € 

UNBOXING

La dotazione originale è abbastanza standard, visto che comprende il minimo indispensabile per avere un'esperienza d'uso completa con il terminale. Nella nostra dotazione abbiamo ricevuto:

  • HUAWEI Mate 40 Pro il caricabatterie SuperCharge da 66W, un cavo Type-C, lo strumento per l'espulsione dell'alloggiamento di SIM, e un paio di auricolari con connettore Type-C. 

Lo smartphone viene esposto all'utente non appena si rimuove il coperchio della scatola, che è in cartone e super-minimalista: sulla parte frontale vediamo il logo HUAWEI e il nome del device scritto con un carattere color ambra in materiale riflettente. Per quanto riguarda gli auricolari presenti, invece, nessuna sorpresa: la qualità audio è buona per le chiamate e soddisfacenti anche per la musica soprattutto se non si hanno pretese.

DESIGN: Space Ring Design è unico

HUAWEI Mate 40 Pro non è il solito smartphone: ha alcuni elementi di design eccezionali che lo fanno senza dubbio riconoscere nella mole di device che ogni giorno le aziende sfornano dai loro laboratori. Elemento principale di distinzione è senza dubbio il display a cascata che qui raggiungere addirittura un angolo di 88°. Non solo perché, come detto in precedenza, c’è anche il gruppo della fotocamera posteriore che si esalta rendendo lo smartphone unico in questo e poi anche il foro ellittico della fotocamera per i selfie che altri hanno ormai abbandonato ma che HUAWEI mantiene per sicurezza e qualità fotografica.

Come detto il nuovo pannello OLED del HUAWEI Mate 40 Pro va a curvare fino ad un angolo di 88 gradi in modo da coprire praticamente l’intero lato dello smartphone rendendo sicuramente unico ma anche molto futuristico l’aspetto del Mate. Nel display è presente un foro considerevole in alto a sinistra che ospita la selfie camera e il sensore ToF per il riconoscimento facciale 3D. Sul modello dello scorso anno i sensori erano in una tacca in stile iPhone, ma HUAWEI  ha deciso di passare ad un’implementazione con foro sul display proprio come avvenuto su P40 Pro.  

A differenza del P30 Pro, del P40 e del Mate 30 Pro che possedevano una capsula auricolare a vibrazione sul display per le chiamate vocali, il nuovo Mate 40 Pro ha un invece una capsula auricolare convenzionale: il suono esce da una sottile fessura posizionata nella parte superiore del vetro. Oltretutto l’azienda cinese ha deciso anche di implementare un doppio altoparlante stereo che viene posizionato, uno nella parte inferiore ed uno in quella superiore. Una soluzione perfetta che rende molto in fase di ascolto. 

Altro passo importante nella giusta direzione è il ritorno dei pulsanti fisici per il volume e per l’accensione e spegnimento. Ricordiamo come con Mate 30 Pro, il controllo del volume avveniva tramite il lato piegato dello schermo in modo interattivo. Il software lavorava molto bene ma era palese che avere un pulsante sarebbe stato molto più comodo. Ed ecco dunque la scelta di riproporlo su Mate 40 Pro pronto a fare il suo dovere. Ovviamente a causa della curva estrema dello schermo, i pulsanti sono posti nella parte più estrema della scocca e a volte non vengono raggiunti immediatamente. Nulla di male basta abituarsi.  

In mano il nuovo HUAWEI Mate 40 Pro è inevitabilmente grande e non leggero ma le curve che lo caratterizzano permettono alla mano di avere facilmente grip sul suo corpo e dunque di essere utilizzato abbastanza facilmente. 

Molto particolare la finitura come anche le varie colorazioni dello smartphone. La nostra unità di prova è la nuova colorazione Mystic Silver e viene fornita con un retro in vetro opaco che fa il solito gioco con la luce riflettente. Le opzioni in bianco e nero saranno disponibili con back cover in vetro rifinite in modo simile ma con l’assenza del gioco delle luce di questa versione. 

Lo slot per le schede SIM e NMCard si trova nella parte inferiore dove è presente anche la porta USB-C, l'altoparlante inferiore e il microfono principale. In alto, un secondo microfono fa compagnia all'altro altoparlante e il sensore IR: siamo contenti che HUAWEI continui a inserirli nei suoi telefoni, anche se il numero di persone che forse lo usano si sta progressivamente riducendo.

DISPLAY: che spettacolo con l'angolo da 88 gradi!

HUAWEI Mate 40 Pro è dotato di un display OLED da 6,76 pollici che, come detto, risulta a cascata sui lati lunghi. La risoluzione è un po' strana visto che risulta da 1.344 x 2.772 pixel con una densità dei pixel che arriva a 456ppi.

Il pannello supporta anche una frequenza di aggiornamento a 90 Hz proprio come il P40 Pro e il P40 Pro+ e può essere impostato su Standard (ossia a 60Hz), Ultra (a 90Hz) o Dinamico, che permette una regolazione del refresh rate in base al contenuto. Chiaramente esiste anche la possibilità di cambiare la risoluzione dello schermo proponendo: Alta (1344x2772px nativo), Standard (1152x2376px) e Bassa (896x1848px o 2/3 dei pixel nativi in ciascuna direzione). E poi c'è un'opzione "Intelligente" per la regolazione automatica.

Come detto in Mate 40 Pro si procede come fatto su P40 Pro e P40 Pro+ cambiando il notch. Qui l’azienda propone un foro esteso e di forma allungata orizzontalmente che risulta piuttosto importante per dimensioni visto che è in grado di ospitare il sensore della fotocamera selfie, il sensore ToF e il sensore ad infrarossi IR oltre a quello per la luce ambientale. La sua forma ellittica aiuta a ridurre l'impatto sugli occhi, ma l'angolo sinistro del display rimane in parte occupato dai sensori. 

A livello di prove abbiamo misurano una luminosità massima abbondante che raggiunge addirittura 800 nits durante la regolazione adattiva del dispositivo. Un risultato elevato che lo pone in alto tra i tip di gamma. In modalità manuale invece il Mate 40 Pro raggiunge i 485 nits. Nella pratica l’uso del refresh rate a 90Hz per la prima volta su di un HUAWEI permette di raggiungere una fluidità mai vista qui. Ottimo nelle transizioni da un’app all’altra ma soprattutto ottimo nello scorrere una qualche pagina Web o anche nello scorrere contenuti di qualità. 

Lo smartphone fa uso di due modalità, Intensa e Normale, il cui punto di bianco è in entrambi i casi configurabile dall'utente a mano o attraverso due ulteriori impostazioni per la temperatura colore: Fredda e Calda. Come spesso avviene su smartphone le due modalità fanno riferimento ad uno standard: Intensa si avvicina molto al P3, Normale invece allo standard sRGB, meno esteso e che permette di riprodurre livelli inferiori per quanto riguarda la saturazione.

Il display del Mate 40 Pro chiaramente supporta HDR10+. Tuttavia, non è elencato nella pagina dei dispositivi supportati da Netflix per HDR10 e il motivo è che il telefono supporta il livello base Widevine L3, il che significa che può riprodurre solo contenuti SD su app Netflix e Amazon Prime. 

HARDWARE: Kirin 9000 a 5nm

HUAWEI Mate 40 Pro è il primo telefono Android realizzato con un chipset con processo produttivo a 5 nm assieme all’A14 Bionic di Apple che però sappiamo viene posto solo su iPhone e iPad. HUAWEI lo chiama Kirin 9000 e chiaramente è in possesso di un modem 5G integrato.

Il Kirin 9000 possiede otto core in una nuova configurazione per un Kirin visto che questi sono disposti in quella che è diventata la configurazione scelta da Qualcomm per le ultime due generazioni di Snapdragon di fascia alta: 1 + 3 + 4. Quindi il Kirin 9000 si propone con un core Cortex-A77 limitato a 3,13 GHz, altri tre A77 che funzionano fino a 2,54 GHz e quattro A55 con clock fino a 2,04 GHz. La GPU invece è una Mali G78. HUAWEI Mate 40 Pro risulta disponibile in una versione con 8GB di RAM e 256GB di spazio di archiviazione.

  HAUWEI Mate 40 Pro
OS (al lancio) Android 10 (Open Source) con EMUI 11
Processore Kirin 9000 Octa-Core a 3.13GHz
RAM 8 GB
Display AMOLED 6.76" Quad HD+
Risoluzione 2772x1344 px
Storage (al lancio) 256 GB + NM Card fino a 256GB
Fotocamera Posteriore

Tripla Camera:
Principale 50MP (23mm - f/1.9) Laser AF +
Grandangolare 20MP (18mm - f/1.8) PDAF +
Teleobiettivo 12MP (125mm - f/3.4) OIS zoom 5x
Video 4K UHD @60fps

Fotocamera Anteriore 13MP (f/2.4) +
TOF 3D
Extra

5G
NFC
Sensore impronte digitali sotto al display
Certificazione IP-68

Porte USB Type-C
Batteria 4.400 mAh + Ricarica rapida + Ricarica Wireless
Dimensioni 162.9 x 75.5 x 9.1 mm 
Peso 212 gr 

Come sempre anche HUAWEI Mate 40 Pro ha una modalità Performance nelle impostazioni della batteria, che sblocca tutto il suo potenziale. I risultati sono notevoli. 

Nel test multi-core della CPU di GeekBench, il Mate 40 Pro in modalità Performance supera l'iPhone 11 Pro Max dello scorso anno di circa 200 punti (meno del 6%), mentre la differenza rispetto agli Snapdragon del 2020 è più del 10%. Nel test single-core, il Mate è leggermente più avanti rispetto allo Zenfone 7 Pro e al suo Snapdragon 865+. Il Mate 40 Pro ha registrato i risultati più alti che abbiamo visto in Antutu. 

La GPU Mali-G78 nel Mate 40 Pro registra numeri superbi in 3DMark, sia per le applicazioni basate su OpenGL che su Vulcan: è un vantaggio del 20-30% rispetto ai dispositivi Snapdragon 865+. E più o meno la stessa storia avviene in GFXBench, dove Mate 40 Pro guida ancora una volta il gruppo nei test.

Benchmark

Quello che possiamo considerare è che HUAWEI Mate 40 Pro eccelle nei benchmark sintetici e dunque un notevole vantaggio nella vita reale. Non si tratta di un dispositivo per la classifica, anche se si difende molto bene proprio come la sua gestione termica sempre mai superiore a numeri ''caldi'' che dunque permettono di continuare a lavorare con lo smartphone anche in situazioni più estreme. Lo schermo a 90Hz e la fluidità che ne deriva aumentano ulteriormente l'impressione di velocità e grandezza.

INTERFACCIA GRAFICA: EMUI 11 con alcune novità e tanta maturità

HUAWEI Mate 40 Pro arriva con la EMUI 11. È l'ultima versione dell’interfaccia grafica di Huawei ed è basata su Android 10 ma in versione Open Source. Questo significa che non ha i servizi di Google e dunque non ha accesso al Play Store ossia non permette di scaricare in quel modo le applicazioni. Lo sappiamo ormai da tempo questo e sembra divenuto prassi per gli smartphone di ultima generazione di HUAWEI. L’azienda cinese però non si è mai data per vinta anzi ha tirato su le maniche e ha iniziato a creare i propri HUAWEI Mobile Services che permettono agli utenti di sfruttare quasi allo stesso modo il telefono grazie anche al rilascio dell’AppGallery una specie di store proprietario dove gli sviluppatori possono pubblicare le proprie applicazioni. E non solo perché per far funzionare lo smartphone è possibile anche utilizzare altri metodi di cui parleremo più avanti. 

Cominciamo dallo sblocco del HUAWEI Mate 40 Pro. Sono disponibili sia l'impronta digitale sia il Face Unlock 3D ed entrambi possono lavorare fianco a fianco, a seconda del sistema che viene per primo attivato. Il sensore ottico di impronte digitali è il più veloce attualmente disponibile ed è alla pari degli scanner convenzionali: si illumina con una luce bianca nel momento in cui lo si tocca e, prima che ci si accorga, si è già sulla schermata iniziale. Grazie alla fotocamera frontale ToF, il Face Unlock risulta sicuro proprio come quello che potremmo avere sugli altri concorrenti. Funziona anche al buio ed è spesso più veloce del lettore di impronte digitali nella scansiona e nel riconoscimento del viso. 

Con il display OLED è possibile utilizzare la modalità di schermo sempre attivo andando a scegliere tra le varie skin per l'orologio. Proprio con la EMUI 11 ecco che l’azienda ha aggiunto molte skin che permettono di personalizzare al meglio lo smartphone in questo senso. Come tutti i dispositivi basati su EMUI, è possibile impostare uno stile di blocco della Home che cambia l'immagine ogni volta che si attiva lo schermo. Scorrendo dal basso si apriranno scorciatoie per alcune utility di uso comune.

HUAWEI cerca di sostituirsi ai servizi di Google anche introducendo alcune interessanti applicazioni proprietarie che permettano di avere una certa confidenza con le attività quotidiane. In questo caso arriva c’è la sostituzione del feed di news di Google che nella nuova versione della EMUI si chiama Today. In questa pagina che si può attivare scorrendo da sinistra a destra è possibile trovare un campo di ricerca, collegamenti ai contatti preferiti, foto ma anche alcune notizie quotidiane prese dal web.  

L’importante notch in alto può essere nascosto lato software e con il display OLED è praticamente impossibile osservarlo anche se è chiaro che parte del display in altezza viene ''rubato'' dal sistema. Riprogettato anche il menu a tendina delle notifiche e dei toogle rapidi. Gli elementi sono ora circolari e risultano anche in linea non solo con il design di Android 10 ma anche con quell’essere più moderno e minimale dell’intera interfaccia di HUAWEI. 

La EMUI 11 basata su Android 10 è un grosso passo in avanti in fatto di modernità ed efficacia grafica da parte di HUAWEI. Le icone sono più belle da vedere, troviamo la modalità scura di sistema e molti menu sono meno invasivi e più immediati. Il multitasking è qualcosa di famigliare con un selettore delle attività che consente la modalità a schermo diviso o pop-up.

Una grossa novità con HUAWEI Mate 40 Pro arriva però con le gesture che possiamo fare a distanza con le mani grazie alla fotocamera 3D ToF. In questo caso facendo vari movimenti è possibile acquisire schermate a mano, scorrere verso l'alto e verso il basso o ancora  scorrere verso sinistra e destra per navigare nella galleria, nonché mettere in pausa e riprodurre la musica il tutto muovendo la mano davanti allo schermo e senza toccarlo. 

HUAWEI e i servizi di Google

La mancanza di servizi Google e di conseguenza il supporto per alcune app chiave di Google stesso e di terze parti è stato un punto dolente per HUAWEI e i suoi telefoni per un paio di generazioni. Il Mate 40 Pro non è diverso e il supporto dell'app e la situazione dell'app store sono invariati rispetto ai tempi del P40 Pro.

HUAWEI ha migliorato notevolmente la questione non tanto sul filo politico ma più su quello pratico ed è in questo senso l’azienda ha lanciato nei mesi scorsi la sua rinnovata AppGallery ossia un vero e proprio catalogo delle applicazioni più famose: un vero e proprio antagonista del Play Store di Google. HUAWEI sta cercando di investire cifre importanti nei confronti degli sviluppatori e ammettiamo che lo store si è arricchito e non di poco rispetto a quando avevamo provato i primi device senza GMS. Non c’è tutto ancora e non ci sono le app di Google ma quello che è presente funziona al 100% e l’incremento è stato esponenziale. 

L’applicazione Phone Clone è senza dubbio una delle applicazioni più utili nella configurazione iniziale dello smartphone. L’app permette di copiare in modo del tutto automatico e tramite la rete Wi-Fi tutto quello che era presente sullo smartphone precedente. E nel procedimento, immediato e con procedura guidata, sono comprese tutte le app installate sullo smartphone precedente, ad eccezione di Google (e alcune app bancarie), quindi i contatti ma anche i messaggi e il registro di chiamate. Tutto viene traslato direttamente sul nuovo HUAWEI Mate 40 Pro in modo anche piuttosto veloce.  

Come poter installare le applicazioni che non troveremo su AppGallery? Le soluzioni sono diverse. Da una parte è sempre presente il comodo ed utile Amazon App Store ossia il raccoglitore di applicazioni del colosso dell’e-commerce che permette di trovare alcune applicazioni che non sono ancora presenti su AppGallery. Basterà scaricare l’app dal sito ufficiale di Amazon, accedere con il proprio account e scaricare qualsivoglia app. Anche qui non tutte le app potranno essere trovate. Ecco dunque che sarà necessario utilizzare l’installazione tramite file APK scaricati direttamente dal web o magari dal sito ufficiale, se presente, del servizio che si vuole usare o ancora usando APKPure. 

E non dimentichiamoci la novità assoluta di HAUWEI che si chiama Petal Maps. E’ il vero e proprio sostituto di Google Maps. Funziona molto bene basandosi su mappe TomTom e riesce non solo a trovare le destinazioni e portare gli utenti lì con navigazione quasi sempre simile a quella che utilizzerebbe Google Maps ma oltretutto trova aziende e ristoranti e quant'altro anche se chiaramente il suo database non è ancora del tutto completo. C’è la mancanza dei dati sul traffico ossia l’app al momento mostra tutto verde anche se poi nella realtà potreste trovare in alcuni punti del traffico. Una cosa da affinare ma che non pregiudica almeno in questa prima fase l’uso dell’app. L'interfaccia risulta molto pulita e non possiamo che premiare HUAWEI per il grande sforzo che sta facendo per mettere in condizione i suoi utenti di sfruttare al 100% i propri smartphone. 

FOTOCAMERA: che triade!

HUAWEI Mate 40 Pro viene fornito con un set di tre fotocamere sul retro. Due di questi provengono dal P40 Pro: il sensore "principale" e il teleobiettivo, mentre il modulo ultra grandangolare è nuovo di zecca. Proprio quest’ultimo risulta essere un sensore da 20 MP con un array di filtri RGB Bayer convenzionale invece dell'unità Quad Bayer da 40 MP visto sul P40 Pro.  

Tuttavia, analogamente al Mate dello scorso anno e al P40 Pro del 2020, l'ultra-grandangolo del Mate 40 Pro non è poi così ultra: ha un obiettivo equivalente da 18 mm. Ancora una volta, il suo sensore ha un rapporto nativo 3:2, come su una fotocamera convenzionale, invece delle unità più squadrate 4:3 che vediamo sulla maggior parte degli smartphone. L'ultra-wide del Mate può però anche eseguire la messa a fuoco automatica: Xiaomi e OnePlus lo fanno, Samsung e Apple no.

La fotocamera principale è quella da 50 MP introdotta sul P40 Pro. Risulta dunque una 'Ultra Vision' che utilizza un nuovo grande sensore Quad Bayer da 1/1,28" da 50 MP, con un filtro RYYB. Il sensore è fisicamente più grande ad esempio del sensore da 108 MP da 1/1,33" del Galaxy S20 Ultra di Samsung. Lo stesso vale per le dimensioni dei pixel in rilievo: 2,44 µm contro 2,4 µm. L'obiettivo ha una lunghezza focale equivalente di 23 mm e un'apertura f/1,9 ed è stabilizzato.

Il filtro colore RYYB ha i sub-pixel verdi sostituiti da quelli gialli. HUAWEI afferma che il giallo consente al sensore di raccogliere fino al 40% di luce in più rispetto ai normali filtri RGGB e questa modifica dovrebbe tradursi in una migliore qualità dell'immagine in condizioni di scarsa luminosità. La fotocamera ha migliorato la messa a fuoco automatica: ora possiede una messa a fuoco automatica a rilevamento di fase omnidirezionale, il che significa che utilizza tutti i pixel come pixel di messa a fuoco e ciò dovrebbe contribuire ad una messa a fuoco più rapida e accurata in condizioni di scarsa illuminazione.

Per impostazione predefinita, la fotocamera produce scatti da 12,5 MP con una lunghezza focale dichiarata di 27 mm, diversa rispetto alla lunghezza focale nominale di 23 mm pubblicizzata che la fotocamera dovrebbe avere. Quando si passa però dalla modalità 50MP a 12,5MP (impostazione predefinita), si può effettivamente notare che le foto ad alta risoluzione offrono un campo visivo più ampio, il che significa che vengono effettivamente effettuati alcuni ritagli per ottenere le foto da 12 megapixel. 

Anche il teleobiettivo arriva dal P40 Pro. E’ un imager da 12 MP ma non è visibile sul retro visto che è possibile osservare solo la parte finale del suo obiettivo a periscopio. La luce rifratta attraversa una serie di elementi ottici aggiuntivi all'interno fino a raggiungere il sensore, che si trova perpendicolare al piano del telefono. Il sistema fornisce anche una stabilizzazione ottica dell'immagine. L'obiettivo a periscopio sul Mate 40 Pro ha una lunghezza equivalente di 125 mm e un'apertura f/3,4 e dovrebbe offrire uno zoom ottico 5x sulla fotocamera principale da 23 mm / 27 mm. Bene facendo due conti lo zoom ottico non è esattamente 5x poiché 125/27 è uguale a 4.63 (se scatti in modalità predefinita), ma 125/23 è uguale a 5,43x (per quando scatti in modalità ad alta risoluzione). Facendo però la media dei due si arriva esattamente al 5x anche se forse non è proprio esatto ma poco importa.

Sulla parte anteriore, ci sono modifiche rispetto alla configurazione del P40 Pro: abbiamo una cam ultra-wide con messa a fuoco fissa da 13 MP che sostituisce l'unità Quad Bayer da 32 MP che aveva l'autofocus su P40 Pro. Suona come un downgrade sulla carta, anche se la lunghezza focale di 18 mm presenta vantaggi come vedremo più avanti sul pratico. 

L'app della fotocamera di Huawei è piuttosto funzionale. Hai un selettore per la modalità in basso che puoi scorrere verso sinistra o destra. Qui ci si trova di fronte ad alcuni miglioramenti rispetto al passato grazie soprattutto all’Intelligenza Artificiale. L’AI riconosce e riproduce impostazioni addirittura per oltre 1.500 scene diverse. E’ possibile ora spegnere ed accendere direttamente l’interruttore nel mirino senza dover andare nelle impostazioni. Presente anche la modalità Pro in cui è possibile regolare i parametri da soli: ISO (da 50 a 409.600), velocità dell'otturatore (da 1 / 4000s a 30s), compensazione dell'esposizione (da -4 a + 4EV con incrementi di 1/3 di stop) e bilanciamento del bianco (preimpostazioni e temperatura della luce specifica). A proposito, la modalità Pro è disponibile anche per i video e l'ISO massimo è 51.200 anche sfortunatamente non è possibile impostare la velocità dell'otturatore desiderata.

Come scatta le foto il nuovo HUAWEI Mate 40 Pro? 

  • Foto di giorno: nelle foto di giorno gli scatti sono eccellenti. Ci sono molti dettagli risolti anche in aree di elevata complessità, la gamma dinamica è notevole, difficile trovare rumore visibile e i colori sono vivaci alla realtà. Si vede ancora una volta il lavoro svolto da HUAWEI a livello di algoritmo e le foto con la fotocamera principale sono ora più nitide. La fotocamera funziona con il migliorato HUAWEI XD Fusion Engine che permette di esaltare le foto eccellendo nella gamma dinamica. È disponibile la modalità ad alta risoluzione, che scatta in pieno 50MP con la fotocamera principale. Non richiede più di un secondo e salva una foto ad alta risoluzione con un campo visivo leggermente più ampio rispetto alla modalità 12MP predefinita. Le immagini ad alta risoluzione presentano dettagli maggiori e hanno un campo visivo più ampio rispetto alla modalità predefinita. Il ridimensionamento di tale foto a 12,5 MP può fornire dettagli un po' più risoluti. Come sempre detto non vale la pena scattare in 50MP e poi passare attraverso il fastidio della modifica manuale anche se comunque l'opzione è presente. 

  • Foto al buio: le foto scattate di notte senza modalità notturna con la fotocamera principale sono sempre un passo avanti rispetto agli altri. Hanno un ottimo livello di dettaglio, esposizione bilanciata, buoni colori, rumore molto basso e nitidezza di livello. Se si attiva la modalità notturna, il vantaggio principale è che vengono rivelati più dettagli nelle ombre ma non vi è alcun cambiamento nelle alte luci che erano già eccellenti. Gli scatti della fotocamera ultrawide sono ben equilibrati con dettagli elevati e senza rumore, anche se la riduzione di quest’ultima è forse un po' aggressiva. I colori però non sono sbiaditi. La maggior parte delle immagini ingrandite con zoom che abbiamo scattato di notte si sono rivelate buone anche se non ci si deve aspettare molto ed è una cosa normale. Meglio se si utilizza la modalità notturna con lo zoom anche se si dovrà attendere massimo 8 secondi per lo scatto: un passaggio non facile con lo zoom attivo. 

  • Modulo ultra-wide: le foto ultrawide sono semplicemente eccezionali. In questo caso siamo rimasti sbalorditi dalla qualità della stessa. Il dettaglio è impressionante, la gamma dinamica è davvero ampia e non ci sono angoli morbidi o edifici offuscati e i colori sono molto precisi rispetto alla realtà. La nitidezza forse un po' eccessiva, ma nonostante ciò, queste sono ancora tra le migliori foto ultra grandangolari scattate con uno smartphone. Abbiamo anche scattato alcuni scatti ravvicinati con la fotocamera ultrawide. La distanza minima di messa a fuoco è di circa 8-10 cm, non 4 cm come su alcuni concorrenti, quindi non ci si può attendere peculiarità invisibili a occhio nudo come le zampe di una mosca. Tuttavia sono buoni primi piani. 

  • Zoom: le foto con zoom della fotocamera da 8 MP vengono salvate in 12,5 MP e si sono rivelate davvero molto buone: sono dettagliate, con colori accurati, la giusta nitidezza, un ottimo contrasto e una buona gamma dinamica. C’è dietro un lavoro davvero fatto bene da HUAWEI a livello algoritmico che si vede proprio in queste occasioni. Il dettaglio è sufficiente, i colori accurati, la gamma dinamica è davvero buona e HUAWEI non ha provato a mascherare l'upscaling. Una cosa che prima del sensore a periscopio introdotto proprio da HUAWEI con la passata generazione di P30 Pro era quasi impossibile da realizzare soprattutto con questa qualità. E’ possibile utilizzare lo zoom digitale fino a 50x. La risposta è sì ma ci si deve chiedere se davvero lo si vuole fare. L'opzione di zoom 50x non è stata creata per lo scatto. È davvero difficile concentrarsi su un soggetto per una foto utilizzabile. Tuttavia, è possibile scattare anche a 50x e il mirino permette anche di orientarsi sullo scatto ma il risultato è praticamente inutilizzabile o quasi. 

  • Selfie: la fotocamera selfie racchiude anche una configurazione con ToF accanto al sensore vero e proprio, che risulta di grande aiuto nella separazione dei soggetti nell’effetto denominato Bokeh. La qualità dei selfie è molto buona con dettagli sufficienti, mentre il contrasto e i colori sono eccellenti. Anche la gamma dinamica è ampia e la resa cromatica gradevole. La ToF aiuta davvero molto quando gli scatti sono dei ritratti e la separazione è perfetta o quasi.   

  • Video: HUAWEI Mate 40 Pro registra video fino a 4K a 60fps sia con la fotocamera ultrawide (che propone di default per video più cinematografici) che con la fotocamera principale. Le riprese con il sensore teleobiettivo sono limitate a 30 fps sia in 4K che a 1080p. I video sono buoni con un contrasto importante. Le riprese in 4K hanno un ottimo dettaglio a 30 fps mentre un leggero calo della nitidezza a 60 fps.  

AUTONOMIA: ricarica in 45 minuti!

HUAWEI Mate 40 Pro ha una batteria da 4.400 mAh, una capacità media per la sua classe. Abbiamo cercato di capire con i nostri soliti test come si potrebbe comportare nell’uso quotidiano. I risultati sono stati buoni arrivando a sera sempre con molta carica residua (parliamo di almeno il 30/35%) anche con uso intenso e misto tra Wi-Fi e rete 4G. Con il 5G abbiamo un 10% in più di consumo mentre se abbassiamo il refresh rate a 60Hz fisso è palese un consumo ancora inferiore. 

Il Mate 40 Pro viene fornito in bundle con un alimentatore Super Charge da 66 W realizzato in casa. Utilizza una tecnologia proprietaria per ottenere tutti i 66 watt necessari per raggiungere velocità incredibili di ricarica. I risultati? Abbiamo registrato una carica completa da zero in 45 minuti raggiungendo l'87% in soli 30 minuti.  Il Mate 40 Pro supporta anche la ricarica wireless fino a 50W, ancora una volta, con hardware interno. È possibile anche la ricarica wireless inversa.

CONCLUSIONI

HUAWEI Mate 40 Pro ci pone una domanda molto spiacevole a cui rispondere: vale la pena pagare il prezzo di 1.249€ per acquistare uno smartphone come questo? Ad un primo sguardo la mancanza dei servizi di Google potrebbe effettivamente frenare gli entusiasmi per uno smartphone sicuramente costoso alla pari della concorrenza. Non è però più possibile fermarsi alle apparenze perché vero non ci sono i servizi di Google ma ora ci sono i servizi di HUAWEI e praticamente quello che possiamo fare con questi è quello che faremmo con quelli di Mountain View. Mancano alcune applicazioni ancora ma quello che solitamente facciamo con uno smartphone odiernamente lo possiamo fare tranquillamente con un device HUAWEI con il vantaggio che qui otteniamo qualcosa in più. 

E parliamo di prestazioni incredibili con il nuovo Kirin 9000 che permette di avere non solo velocità ma anche intelligenza nel fare le cose. Ma c’è di più perché c’è un comparto fotografico da primo della classe soprattutto nell’uso dello zoom grazie ad un sensore a periscopio. Ma c’è anche molto di più come ad esempio un sistema software completo e puntiglioso, una durata della batteria eccellente grazie all’efficienza del processore e della ricarica rapida che non lascia mai a piedi. Il riconoscimento facciale 3D del Mate è così preciso che è difficile da trovare su altri Android. 

Alla fine, la decisione è semplice. Se proprio non si può fare a meno di vivere senza il pieno supporto di Google (e ricordiamo comunque che anche qui si può usare), Mate 40 Pro potrebbe andare stretto. Ma se si vuole il top in tutto sacrificando appena la praticità lato software, almeno per il momento, allora HUAWEI Mate 40 Pro è la risposta più giusta. 

HUAWEI Mate 40 Pro da 8 GB + 256 GB: 1249,00 € 

 

14 Commenti
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al13519 Novembre 2020, 15:39 #1
belle le foto gialle e sfocate su un telefono da 1300 euro senza google
alakin19 Novembre 2020, 15:47 #2

Un po caro

Va bene top di gamma ma 12499,00€... C'e' in dotazione una smart?
]Rik`[19 Novembre 2020, 16:42 #3
1300€ e niente servizi google, aspetta che corro a comprarne ventordici
frankie19 Novembre 2020, 17:49 #4
ma ce l'ha il GGGGG e il KKKK?
Ha l'alimentatore, quindi niente "VIVA l'ambiente"
Utonto_n°119 Novembre 2020, 18:03 #5
Originariamente inviato da: alakin
Va bene top di gamma ma 12499,00€... C'e' in dotazione una smart?


Anch'io ho notato: "HUAWEI Mate 40 Pro da 8 GB + 256 GB: 12499,00 € "
un affarone!
Utonto_n°119 Novembre 2020, 18:04 #6
Originariamente inviato da: al135
belle le foto gialle e sfocate su un telefono da 1300 euro senza google


quindi non è solamente una mia impressione o il mio monitor, tutte le foto sembrano tendere al giallo e i gialli sono accesi... bah
al13519 Novembre 2020, 18:07 #7
Originariamente inviato da: Utonto_n°
quindi non è solamente una mia impressione o il mio monitor, tutte le foto sembrano tendere al giallo e i gialli sono accesi... bah


ci sono molte recensioni in rete è impietoso il confronto... e si spaccia pure per un cameraphone
pengfei19 Novembre 2020, 18:58 #8
Da noto fanboy Huawei del forum devo dire che neanche a me fanno impazzire le foto, oltre ai colori mi danno l'impressione di essere iper processate
gianfrancoc19 Novembre 2020, 19:21 #9

Recensione di parte

Esaminando la recensione del modello PSmart 2021, ed adesso del Mate 40 chiunque con un senso critico, come giustamente fanno notare i commenti che mi precedono, si rende conto che queste recensioni sono pilotate a fare pubblicità a un prodotto omettendo i veri difetti.
In questo caso è proprio sfacciato in quanto in fondo alla recensione c'è il link per acquistarlo a pieno prezzo su Huawei, ASSURDO.
se questa recensione fosse neutra e a difesa dei consumatori oltre ad non omettere le gravi limitazioni avrebbe fornito il link su Amazon dello stesso prodotto per far risparmiare un po' di soldi, non vi pare?
pengfei19 Novembre 2020, 19:30 #10
Originariamente inviato da: gianfrancoc
Esaminando la recensione del modello PSmart 2021, ed adesso del Mate 40 chiunque con un senso critico, come giustamente fanno notare i commenti che mi precedono, si rende conto che queste recensioni sono pilotate a fare pubblicità a un prodotto omettendo i veri difetti.
In questo caso è proprio sfacciato in quanto in fondo alla recensione c'è il link per acquistarlo a pieno prezzo su Huawei, ASSURDO.
se questa recensione fosse neutra e a difesa dei consumatori oltre ad non omettere le gravi limitazioni avrebbe fornito il link su Amazon dello stesso prodotto per far risparmiare un po' di soldi, non vi pare?


Io vedo anche i due link ad Amazon, ma sempre a prezzo pieno e spedizione a 1-2 mesi

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