Samsung Galaxy Note 20 Ultra: il phablet tuttofare che batte la concorrenza. La recensione

Costa 1.329€ nella versione con 12GB di RAM e 256GB di memoria interna. Ha un comparto fotografico da primato e un display AMOLED con refresh rate a 120Hz. Cosa ancora? Scopriamolo nella recensione.
di Bruno Mucciarelli pubblicato il 18 Agosto 2020 nel canale TelefoniaSamsung
Partiamo subito dal prezzo perché il nuovo Samsung Galaxy Note 20 Ultra 5G non è pieghevole ma costa comunque almeno 1.329 euro se non 1.429 euro. Un prezzo elevato che potrebbe difficilmente essere accettato dagli utenti, anche quelli più esigenti, che pretendono un device di ultima generazione con innovazioni tecnologiche ma che di certo non possono spendere così tanto. I prezzi però sono questi anche per altri concorrenti e di fatto Galaxy Note 20 Ultra raggiunge un suo essere tuttofare che pochi altri raggiungono sia a livello fotografico che a livello produttivo.
Samsung Galaxy Note 20 Ultra è massiccio, enorme, potente e ''fotografico''. Un phablet pronto a riproporsi sul mercato come unico strumento di produttività da portare sempre con sé. Ha colorazioni rinnovate ma anche un display ora più ampio e soprattutto con refresh rate a 120Hz, un comparto fotografico da primato oltre ad un hardware da prestazioni record. Quel suo essere ''Ultra'' significa possedere qualcosa che va oltre all’essere ordinario. E qui effettivamente da dire c’è davvero tanto in ogni singola funzionalità del phablet.
Tanti i punti su cui ci si dovrà focalizzare su questo nuovo device di Samsung. Il display ad esempio risulta più ampio con i suoi 6.9 pollici, meno curvatura ai lati, per fortuna, ma con una risoluzione esagerata Quad HD+ ed una caratteristica comune a pochi altri: il refresh rate capace di raggiungere i 120Hz. Vedremo cosa significa questo nell’utilizzo quotidiano.
Fondamentale il comparto fotografico che da sempre rende i Galaxy Note un punto di riferimento per l’azienda e i suoi sostenitori. Qui Samsung decide di porre un insieme di 3 sensori che abbiamo visto lavorare in modo diverso ma simile su Galaxy S20 Ultra. Il principale è un sensore da ben 108MP pronto a catturare maggiori dettagli oltre che maggiore luminosità. Vi è poi un ultra grandangolare da 12MP ma anche un teleobiettivo con caratteristica a periscopio da 12MP ma soprattutto capace di raggiungere zoom fino a 50X.
Il comparto tecnico è quello visto con altri top di gamma dell’azienda: ossia un processore Exynos 990 e non Snapdragon (per l’Europa), che sulla carta dovrebbe al momento battere tutti per potenza ma che vedremo non risulta così ottimizzato come invece lo è il suo concorrente americano. Ci sono poi le memorie, sia RAM che ROM di ultimissima generazione, capaci di segnare record su record. E non dimentichiamo che lo smartphone è 5G ossia garantisce grazie al suo modem integrato di essere pronto alla nuova generazione della rete veloce già in parte presente anche in Italia.
A differenza poi del Galaxy S20 Ultra ci sarà da capire se la batteria da 4.500 mAh, ben diversa da quella record da 5.000 del Galaxy S20 Ultra, permetterà di raggiungere la sera senza troppi problemi anche con un display dal refresh rate a 120Hz. La ricarica rapida è presente e forse il punto di forza in questo campo sarà proprio quello di ricaricare il telefono più velocemente dimenticando dei consumi.
Indice
- Prezzi e Promo lancio
- UNBOXING
- DESIGN: bello soprattutto in colorazione Bronze
- DISPLAY: 120Hz per la massima fluidità
- HARDWARE: Exynos potente ma perché non lo Snapdragon?
- INTERFACCIA GRAFICA: la S Pen è sempre al TOP!
- FOTOCAMERA: quanta risoluzione e che dettagli!
- AUTONOMIA: si poteva fare di meglio
- Conclusioni
Samsung Galaxy S20 Ultra: Prezzi e Promo lancio
Il Samsung Galaxy Note 20 Ultra dunque viene messo in vendita in una doppia versione che vede nelle uniche differenze quelle della memoria di archiviazione. In questo caso infatti gli utenti possono pre-ordinare lo smartphone con la spedizione che si concretizzerà dal prossimo 21 agosto. Ecco i prezzi ufficiali di vendita:
Samsung Galaxy Note 20 Ultra 5G
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Versione 5G da 12GB di RAM + 256GB - Colori Mystic Black e Bronze - PREZZO 1.329€
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Versione 5G da 12GB di RAM + 256GB - Colore Mystic White - PREZZO 1.329€ solo su Samsung.com
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Versione 5G da 12GB di RAM + 512GB - Colori Mystic Black, Bronze e White - PREZZO 1.429€ solo su Samsung.com
Con il preordine sarà possibile scegliere tra MUSIC PACK e GAMING PACK. Ecco la differenza:
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MUSIC PACK: Galaxy Buds Live colore Bronze (prezzo equivalente 189€)
oppure
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GAMING PACK: 3 mesi X Pass + Game Controller + Wireless Charger (prezzo equivalente 185.37€)
UNBOXING
Il Samsung Galaxy Note 20 Ultra viene fornito in una classica scatola di vendita con i soliti manuali utente, un cavo da USB-C a USB-C per la ricarica e il trasferimento dei dati. Questo supporta lo standard di ricarica USB Power Delivery 3.0 con l’alimentatore da 25 W incluso nella confezione.
Presente il connettore PC con USB-C o un cavo da USB-C a USB-A per rendere possibile il collegamento del telefono al computer che oltretutto potrà avvenire anche in modalità wireless grazie al Wireless DeX. Per il resto ci sono chiaramente le cuffie che però non sono wireless ma risultano le classiche marcate AKG con cavo anche se di buona qualità.
DESIGN: bello soprattutto in colorazione Bronze
Quando si prende in mano un Samsung della serie Note si sa già che si andrà incontro ad un device assolutamente premium sia per quanto concerne i materiali che per quanto riguarda l’hardware. La filosofia alla base di questa serie è quella della massima produttività grazie anche all'onnipresente S Pen, il pennino divenuto un simbolo nel panorama del mercato mobile anche per la sua vera unicità nell’uso su di uno smartphone.
Le sue forme e il suo aspetto in qualche modo rispecchiano la precedente serie di Note 10 ma è palese la volontà da parte di Samsung di rendere il Note 20 Ultra ancora più massiccio e ancora più prezioso. Come? Partendo innanzitutto dalla sua colorazione: la Mystic Bronze è la colorazione di punta della serie ed effettivamente rende molto in termini di qualità. Il telefono trasuda qualità costruttiva e adotta due lastre di vetro curvo nella parte anteriore e posteriore unite in una cornice laterale in metallo che le tiene insieme. La particolarità in questo caso è di avere una cover posteriore in vetro sì ma opaco e questo rende praticamente impossibile lasciare impronte. E direi finalmente.
Note 20 Ultra è indiscutibilmente un artefatto di lusso. Raffinato ed equilibrato in ogni suo aspetto ed è quasi un peccato posizionare una custodia su quel design così premium e ben fatto. Retro con vetro smerigliato che rende l’illusione di una finitura in metallo spazzolato che conferisce ancora più robustezza coniungandosi alla perfezione con la struttura prepotente del comparto fotografico costituito da 3 sensori di grandi dimensioni sia in grandezza che in spessore. La scelta di esaltarli esteticamente permette di trasmettere ancora più un senso da primato.
Rispetto a quanto fatto con la precedente generazione qui Samsung decide di arrotondare ancora di più le curve del proprio Galaxy Note 20 Ultra nella parte posteriore che dunque garantisce una buona presa in mano, seppur con l’incognita della dimensione davvero importante e per certi versi esagerata dello smartphone. Le dimensioni qui contano e devono essere prese in considerazione perché parliamo di 164,8 x 77,2 x 8,1 millimetri che se rapportati a quelle del Galaxy Note 10+ (che ricordiamo sono di 162,3 x 77,2 x 7,9 millimetri) di certo vedono un ingrandimento davvero poco incisivo. Così come il peso che qui raggiunge i 208 grammi contro i 196 grammi di Note 10+ e addirittura i 220 grammi di S20 Ultra. Certamente va considerata la parte fotografica che aumenta con una batteria che raggiunge i 4.500 mAh.
Samsung Galaxy Note 20 Ultra ci piace e anche molto. L’azienda ha realizzato un ottimo lavoro da un punto di vista dell’equilibrio dello smartphone perché Note 20 Ultra non si sbilancia nell’uso quotidiano e la parte posteriore non scivola praticamente mai.
Il resto vede la presenza di una cornice in alluminio lucido, in tinta con la colorazione del device, e che corre lungo tutto il contorno dello smartphone e dove vengono inseriti i pulsanti di accensione e spegnimento, il bilanciere del volume quindi una feritoia per l’altoparlante di sistema, una porta USB Type-C, la S Pen e il carrellino per la nanoSIM e la MicroSD. Importante lo scalino per il comparto fotografico che inevitabilmente rialza lo smartphone sulla scrivania facendolo “dondolare” inavvertitamente, un po’ come avviene con quasi tutti i device premium del momento. Lucide sulla back cover invece le altre due versioni di colore che Samsung ha deciso di proporre: Mystic Grey e Mystic White che rimangono comunque eleganti e molto premium.
DISPLAY: 120Hz per la massima fluidità
Il display è una di quelle cose che con Samsung non si dimenticano facilmente una volta osservate. Qui ancora una volta l’azienda sudcoreana si esalta con il Galaxy Note 20 Ultra che si presenta con un pannello Dynamic AMOLED 2X con bordi curvi anche se meno rispetto al passato su di una dimensione pari a 6,9 pollici. Certificazioni HDR10+ ma anche una densità di pixel sopra ai 500 PPI che permettono all’utente di avere una visione dei contenuti superiore grazie anche alla riduzione praticamente totale delle cornici. Impressiona la fluidità del pannello che lo ricordiamo per la prima volta in Samsung nella serie Note raggiunge un refresh rate a 120Hz. Questo significa avere una maggiore fluidità nello sfogliare i contenuti come nel realizzare swipe su pagine web o nei giochi graficamente più elaborati.
A livello tecnico il Dynamic AMOLED 2X di Samsung Galaxy Note 20 Ultra vede una diagonale da 6,9 pollici con risoluzione da 3088 x 1440 pixel con form factor 19.3:9. Di certo non è la caratteristica principale del display la sua risoluzione o la sua densità di pixel: la frequenza di aggiornamento è il grande salto in avanti del nuovo pannello di Samsung che lo rende anche l’unico della serie ad averlo visto che Note 20 possiede un pannello classico da questo punto di vista.
Assolutamente ottima la visibilità dei contenuti multimediali grazie alle nuove tecnologie inserite. La fedeltà cromatica risulta efficace e Samsung permette di gestire al meglio il pannello in base alle personali esigenze tramite i settaggi presenti nelle impostazioni. In questo caso nel menu è possibile ottenere due diverse opzioni da poter settare:
- “Vivida” che permette di avere una gestione dei colori maggiormente intensa e soprattutto con colorazioni tipiche da AMOLED e dunque neri profondi e gamma cromatica intensa. Qui è possibile modificare il Bilanciamento del bianco tra colori ‘’Freddi’’ e ‘’Caldi’’ oltre ad impostazioni avanzate dove è possibile agire sul Rosso, Verde e Blue.
- “Naturale” si propone invece come un profilo più reale con colori meno aggressivi e meno impattanti agli occhi degli utenti. Si cerca di mantenere importante il rapporto con quello che è possibile osservare nella realtà e quello che viene riprodotto sullo schermo dello smartphone. In questo caso però l’utente non potrà agire in nessun modo sui parametri dello schermo.
HARDWARE: Exynos potente ma perché non lo Snapdragon?
Come sempre in questi ultimi tempi, Samsung, decide di optare per una doppia versione a livello hardware. Anche per il nuovo Galaxy Note 20 Ultra esiste una doppia variante di chipset in base al mercato in cui viene venduto. L'opzione per gli USA è quella che racchiude lo Snapdragon 865+, mentre l'opzione per l’Europa è quella che vede la presenza dell’Exynos 990 di Samsung.
Entrambi i chipset sono prodotti su un processo a 7nm ed entrambi dispongono di un modem esterno per quanto concerne la rete 5G più veloce. A livello tecnico il chipset Exynos 990 che viene qui dotato di ben 12GB di RAM di tipo DDR5 ma anche di 256GB o 512GB di ROM di tipo UFS 3.0 (espandibili con MicroSD fino a 1TB) che fa un lavoro inattaccabile. E’ un octa core da 2.73GHz di ultima generazione con risultati potenziali. In Italia, Samsung, continua a proporre la versione con questo processore a discapito dello Snapdragon 865+ e questo forse per molti potrebbe essere ancora una volta un passo falso dell’azienda che potrebbe invece mirare al vero massimo scegliendo la controparte americana sicuramente più ottimizzata e performante.
SAMSUNG Galaxy Note 20 | SAMSUNG Galaxy Note 20 Ultra 5G | ||
OS (al lancio) | Samsung One UI 2.1 con Android 10 |
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Processore | Exynos 990 2 x Mongoose M5 @ 2.73 GHz 2 x Cortex-A76 @ 2.50 GHz 4 x Cortex-A55 @ 2.0 GHz |
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RAM | 8 GB | 12 GB | |
Display | Dynamic AMOLED 6,7" (20:9, 394 PPI) |
Dyanamic AMOLED 6.9" (19.3:9, 496 PPI) |
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Risoluzione | 2.400 x 1.080 | 3.088 x 1.440 | |
Storage | 256 GB (no MicroSD) | 256 GB - 512 GB (MicroSD fino a 1TB) | |
Fotocamere | Retro: Fronte: |
Retro: Fronte: |
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Extra | 4G LTE + 5G Ultra Veloce |
5G Ultra Veloce |
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Porte | USB 3.2 Type-C |
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Batteria | 4.300 mAh Ricarica rapida |
4.500 mAh Ricarica rapida |
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Dimensioni | 161,6 x 75,2 x 8,3 mm | 164,8 x 77,2 x 8,1 mm | |
Peso | 192 gr | 208 gr |
Il resto della connettività è quella da top di gamma con possibilità di avere l’uso dual sim con anche la eSIM e soprattutto usare lo smartphone anche sotto rete 5G per chi se lo può permettere. C’è anche il Wireless DeX e questo garantisce una marcia in più con la possibilità di avere uno smartphone trasformato in PC senza dover per forza collegare alcun cavo.
Sensore delle impronte digitali ultrasonico e questa volta veloce, preciso e senza pecche. La sicurezza è ai massimi livelli e non solo per la presenza appunto del riconoscimento biometrico ma anche per quello del volto, sempre preciso ed affidabile. Per quanto concerne poi il resto della connettività l’utente deve attendersi quella da top di gamma con possibilità di utilizzare la Dual SIM ma con slot di eSIM ossia la SIM virtuale. Inevitabile non parlare della rete 5G che viene supportata dallo smartphone e che potrà dunque essere sfruttata da chi potrà permetterselo in giro per l’Italia o il mondo. In questo caso ottima la tecnologia che permette allo smartphone di cercare e automaticamente connettersi alle reti ad alta velocità come anche alle reti Wi-Fi 6 stabili, con una latenza ottimizzata per vari servizi di streaming.
Disponibile per la prima volta su un dispositivo Galaxy con tecnologia UWB, la funzionalità Nearby Share renderà la condivisione ancora più facile e veloce. In questo caso basterà puntare Galaxy Note 20 Ultra 5G verso un altro dispositivo Galaxy abilitato per UWB e Nearby Share elencherà automaticamente le persone di fronte nella parte superiore del pannello di condivisione. La funzionalità UWB aiuterà in futuro anche a trovare le cose in modo più accurato grazie alla tecnologia AR e ad aprire la porta di casa come una chiave digitale.
E a livello dei giochi? Samsung sta sfruttando la propria partnership con Microsoft sul lato dell’intrattenimento, portando sulla serie Galaxy Note 20 il gioco virtuale a un livello superiore. E’ possibile immergersi completamente nella più potente esperienza di gaming mobile mai progettata da Samsung per uno smartphone. Come? La serie Galaxy Note 20 offre prestazioni superiori, una connettività avanzata e il miglior display mai realizzato da Samsung. Questo permette di giocare con i giochi Xbox preferiti sulla serie Galaxy Note 20 grazie ad Xbox Game Pass Ultimate, che offre un accesso immediato a una libreria selezionata di oltre 100 popolari giochi cloud, tra cui Minecraft Dungeons, Forza Horizon 4 e Gears of War 5: Ultimate Edition entro la fine dell’anno. Ogni livello e ogni combattimento è supportato dalla connettività 5G e Wi-Fi 6, ultra-veloci e con una latenza ottimizzata.
INTERFACCIA GRAFICA: la S Pen è sempre al TOP!
Sul software Samsung propone una One UI 2.5 tramite Android 10 vista su altri smartphone ma qui personalizzata con le peculiarità della S Pen. Tante le personalizzazioni come tante sono le funzionalità extra che l’azienda propone per garantire la massima efficienza ed efficacia nell’uso del device. One UI negli anni è divenuta una tra le migliori interfacce utente con implementazioni per ogni tipo di attività e con la possibilità di ottenere il massimo dallo smartphone in questo caso utilizzando proprio il pennino.
Chi ha utilizzato un Samsung Galaxy Note sa bene che la peculiarità del phablet della casa sudcoreana è senza dubbio la sua S Pen. Qui il pennino è simile a quello degli anni passati per ovvi motivi di spazio ma di fatto cambia nei materiali e nella forma, anche se leggermente, permettendo un’impugnatura ancora migliore e dunque un utilizzo più facile ed immediato anche per chi non ha mai avuto familiarità con esso.
Qui le novità riguardano la minore latenza nella scrittura che passa a soli 9 ms contro i 42 precedenti e la reattività della S Pen effettivamente si vede nel suo utilizzo. Le gesture con la S Pen sono state nuovamente aggiornate e bastano alcuni movimenti per passare tra le varie videate. E’ sempre uno spettacolo utilizzare un piccolo pennino per fare di tutto. Presenti le Air Action che permettono di utilizzare una miriade di funzionalità con il solo movimento della S Pen. Ecco che premendo il pulsante presente nel pennino è possibile effettuare delle azioni di movimento per tornare Indietro, tornare alla Home, aprire le applicazioni recenti o ancora realizzare la selezione intelligente o scrivere sullo schermo. Non solo perché è possibile anche scegliere le operazioni da eseguire quando si preme il tasto sulla S Pen con alcune applicazioni specifiche. Chiaramente ancora presenti i controlli sempre tramite la S Pen nelle operazioni sulla fotocamera o ancora sui contenuti multimediali. Vedremo in uno specifico approfondimento tutte queste novità.
Grazie alla curvatura del display sono presenti anche gli ormai noti pannelli “Tag Edge” ossia i pannelli multifunzione che rimangono a lato dello smartphone e possono essere richiamati con uno swipe proprio sulla curvatura. Presentati per la prima volta con Galaxy S6 Edge, per alcuni utenti risultano ancora comodi mentre per altri non vengono minimamente utilizzati. Tanti i modelli che possono essere inseriti dal pannello per le applicazioni a quello delle persone, passando anche per i messaggi live, la selezione intelligente sullo schermo, il Meteo, gli strumenti rapidi o ancora i promemoria o gli appunti.
Presente la funzionalità dell’Always-on Display. Samsung l'ha nascosto nel menu della schermata di blocco e ha permette di personalizzarlo con diversi stili tra orologi digitali, calendari, agende e molto altro ancora. Un sistema sempre ottimo per la visualizzazione delle notifiche a display spento.
Bixby sta crescendo, Samsung Pay permette di pagare con lo smartphone e il Game Launcher garantisce di giocare senza disturbo e alla massima potenza mantenendo però intatta la batteria. Più nello specifico troviamo una modalità scura a livello di sistema che permette di avere un'interfaccia utente in tutte le applicazioni o menu proprio grazie ad Android 10. L'ultimo sistema operativo ha portato ad un miglioramento della navigazione a gesti che si sposa molto bene con il grande schermo presente su Galaxy Note 20 Ultra.
FOTOCAMERA: quanta risoluzione e che dettagli!
Samsung Galaxy Note 20 Ultra
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Principale
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Sensore da 108 MP
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Obiettivo grandangolare con apertura f/1.8
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Pixel Size - 0.8 µm (4 in 1)
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Laser AF + OIS
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Ultra - Grandangolare
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Sensore da 12 MP
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Obiettivo 120° di visione con apertura f/2.2
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Tele Photo Periscope
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Sensore da 12 MP
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Apertura f/3.0
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PDAF OIS - Zoom 5X Ottico
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Anteriore
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Sensore da 10 MP - 0.8 µm - f/2.2 dual Pixel PDAF
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Video 8K @ 24 fps - 4K @ 30/60 fps
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Super Slow-motion HD @ 960 fps
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Time Lapse
Sul comparto fotografico del nuovo Galaxy Note 20 Ultra c’è davvero molto da raccontare. Innanzitutto partendo ha un sistema di fotocamere leggermente diverso rispetto a quello che abbiamo visto con S20 Ultra. La fotocamera principale vede un sensore nominale da 108 MP di Samsung. Il sensore è fisicamente grande e garantisce non solo buone capacità di raccolta della luce ma anche una profondità di campo più bassa, il che è desiderabile per l'isolamento del soggetto. Abbinato ad un obiettivo con apertura focale f/1.8 è palese che il risultato sugli scatti “sfocati” sia elevato permettendo di dire addio al sensore con apertura focale variabile che non permette variazioni sul tema di luminosità e dettaglio.
Samsung Galaxy Note 20 Ultra possiede poi un teleobiettivo a periscopio. Lo abbiamo conosciuto già sul fratello S20 Ultra ma qui l’azienda decide di cambiare l’obiettivo proponendo un sensore da 12MP e non da 48MP come prima. In questo caso i sensori a periscopio adattati agli smartphone funzionano posizionando il sensore su un piano perpendicolare a quello del telefono e con un prisma rifrangente la luce in entrata di 90 gradi lateralmente e al suo interno. In questo modo si ottiene più spazio per diffondere un obiettivo fisicamente più lungo - nessuno vuole che un obiettivo da 2 cm sporga dai loro telefoni.
C’è poi un obiettivo da 12MP con apertura f/2.2 equivalente a 13 mm è molto largo e veloce. Nulla di esagerato ma buono nel suo essere il terzo di una coppia esaltante. Anteriormente Galaxy Note 20 Ultra vede la presenza di un sensore da 10 MP. L'obiettivo equivalente da 26 mm è abbastanza largo e abbastanza brillante (f/2.2) e soprattutto possiede l’autofocus.
Il Galaxy Note 20 Ultra utilizza una versione leggermente modificata (o adattata che dir si voglia) dell’applicazione della fotocamera che Samsung pone in tutti i suoi smartphone con One UI 1 o 2. Tutto risulta comunque famigliare: scorrere a sinistra e a destra per passare da una modalità disponibile all'altra. Quindi un'opzione per riorganizzare, aggiungere o rimuovere alcune modalità dalla barra principale. Scorrimenti verticali in entrambe le direzioni alternano le fotocamere anteriore e posteriore.
I livelli di zoom sono stati rivalutati e ridisegnati chiaramente. Sempre presenti le icone degli alberi: tre alberi per la modalità Ultra Grandangolare, due alberi per il sensore principale ed un singolo albero per il teleobiettivo. Una volta premuta l’icona di un albero, viene visualizzato un set aggiuntivo di pulsanti, con livelli di zoom preimpostati aggiuntivi a 2x, 4x, 10x, 20x e 50x. Presente comunque anche la classica ruota dentata per porre impostazioni diverse dello zoom.
Interessante la nuova funzionalità introdotta con S20 Ultra che prende il nome di Single take. Questa nuova modalità permette di registrare fino a 10 secondi con tutti i sensori presenti al posteriore. Automaticamente i momenti migliori vengono resi dall’Intelligenza Artificiale che permette di produrre brevi video clip o anche immagini fisse con filtri appropriati applicati automaticamente.
Come scatta Samsung Galaxy Note 20 Ultra?
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Foto di giorno: nelle foto di giorno lo smartphone ci piace e anche molto. L’elevato numero di megapixel permette simultaneamente di avere maggiori dettagli e maggiore quantità di luce. Ed effettivamente è così perché gli scatti in diurna sono davvero di qualità elevata per gamma dinamica e bilanciamento dei colori. Ingrandendo lo scatto si vedono i particolari che altri device non sempre raccolgono. Palese la necessità di migliorare in alcune situazioni non perfette di scatto ma è chiaro che il telefono debba ancora arrivare sul mercato e questo dunque delinea una sorta di gioventù primordiale dell’algoritmo di post produzione. Il rumore è praticamente inesistente nelle aree di colore ad unica tonalità come il cielo. Cielo che viene contrastato bene e soprattutto viene esaltato in modo non esagerato come è capitato spesso con device dell’azienda.
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Foto al buio: con la cam principale le immagini possiedono dettagli piacevoli e rumore ben contenuto. Anche la resa cromatica è un punto di forza e l'Ultra mantiene la saturazione in scenari in cui gli altri potrebbero iniziare a perdere. La modalità Notte fa miracoli nelle aree buie. Contiene il bagliore attorno alle sorgenti luminose puntiformi. I colori aumentano la saturazione mentre il rumore viene quasi del tutto pulito. Ancora una volta, la modalità Notte “aumenta” le ombre in situazioni in cui la singola esposizione non è in grado di fare. Lo zoom in notturna è forse la modalità meno utile per l’utente. Una situazione in qualche modo comunque prevedibile.
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Modulo ultra-wide: il modulo ultra-grandangolare del device offre una resa decisamente buona. La lente ultra grandangolare, spesso debole su smartphone, qui produce scatti con colori incisivi e con buona gamma dinamica anche in condizioni di luce non perfette. Buona la correzione dell’effetto a barilotto con qualche normale perdita di dettaglio negli angoli.
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Zoom: il sensore teleobiettivo da 12 MP con zoom ottico 5X ma in grado anche di raggiungere un digitale fino a 50X grazie alla sua concezione a periscopio garantisce risultati davvero esaltanti che possiamo equiparare a quelli ottenuti con Galaxy S20 con altri device come HUAWEI P40 Pro. Rispetto a S20 Ultra qui il sensore riduce la dimensione ma aumenta la luminosità. Ecco che il risultato è di avere un dettaglio ottimale con praticamente assenza di rumore, colori piacevoli, gamma dinamica ampia e contrasto alto. Tanti step di zoom 2, 4, 10, 20 o 50x per acquisire una moltitudine di scatti capaci di raggiungere quasi sempre una qualità ottimale. Andando con lo zoom 5x otteniamo un ingrandimento ottico che mantiene alti i risultati. Stesso risultato con lo zoom 10x che mantiene gli scatti ancora buoni con dettaglio e soprattutto una morbidezza che non da fastidio all’occhio. Da qui in poi si parla di zoom fino a 50x che forse risultano un po’ inutili ma che comunque fanno numero e in alcuni casi permettono di rimanere utili. Da sottolineare l’uso dell’intelligenza artificiale che aiuta molto nelle oscillazioni delle mani durante lo scatto con l’uso dello zoom e l’implementazione di un mirino capace di orientare l'utente durante lo scatto è un plus non indifferente.
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Macro: interessanti i risultati con le foto macro che l’utente può realizzare ottenendo degli scatti ben fatti e soprattutto di qualità. I colori destano sicuramente e garantiscono non solo la realtà dello scatto ma anche un ottimo risultato a posteriori senza artefatti.
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Ritratti: sui ritratti seppure Samsung non si affidi ad un sensore specifico riesce a lavorare molto bene. Il risultato è ottimo e il sensore, in questo caso principale, riesce a lavorare bene con un distacco dallo sfondo da manuale e praticamente mai artificioso. La qualità e l’esperienza della casa madre si fanno sentire e gli scatti solitamente sono ottimi.
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Video: sui video il Galaxy Note 20 Ultra raggiunge un record ossia quello della ripresa a risoluzione 8K. Nello specifico ha una serie di opzioni di registrazione video. La principale è la capacità appunto di registrazione video 8K (a 24 fps). Quindi video in 4K a 30 fps o 60 fps. La stabilizzazione è disponibile in tutte le modalità.I video in 8K sono forse un aspetto secondario visto che in pochi potranno replicare i video a questa risoluzione. Di fatto il comparto riesce a stabilizzare molto bene la ripresa che sia essa in 8K, in 4K o in Full HD. I colori come anche la percezione del girato risulta equilibrato e praticamente cinematografico.
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Selfie: anteriormente gli scatti con la fotocamera sono realisticamente buoni. I colori sempre accesi e quasi sempre reali.
AUTONOMIA: si poteva fare di meglio
La batteria è senza dubbio un punto interessante per tutti gli utenti fedeli alla serie Note. Con Note 20 Ultra Samsung fa un passo in avanti rispetto a Note 10+ ma anche uno indietro rispetto a S20 Ultra. Il phablet possiede una batteria da 4.500 mAh che risulta mediocre forse per l’amperaggio numericamente parlando o forse anche per l’ottimizzazione con l’Exynos non perfetta.
Il risultato al momento è, a nostro parere, inferiore alle aspettative. Sicuramente lo smartphone manca di ottimizzazione che non permette di capire effettivamente il vero consumo del device. Samsung deve ancora mettere sul mercato ufficialmente il Galaxy Note 20 Ultra e siamo sicuri che prima della sua messa in campo l’azienda rilascerà qualche aggiornamento capace di migliorare drasticamente questo risultato.
Di fatto arriviamo a sera anche se con impostazione di refresh a 120Hz il consumo è chiaramente maggiore. Usandolo soprattutto lato fotocamera e video il phablet ci porta sera con qualche difficoltà o con i risparmi energetici attivi. Con un utilizzo meno stressante da questo punto di vista invece si fa di meglio.
Quello che però ci è piaciuto di più riguarda la ricarica veloce che migliora ancora con supporto ai 45W anche se in confezione viene posta l’alimentatore da 25W. Di fatto con soli 30 minuti si ottiene il 55% di carica mentre il 100% arriva meno di un’ora.
CONCLUSIONI
Samsung Galaxy Note 20 Ultra è tutto questo. E’ un phablet dall’aspetto lussurioso grazie anche alla colorazione Bronze ma anche un device con un display esagerato per qualità e dimensioni che garantisce ora fluidità massima grazie al refresh rate a 120Hz. Phablet potente grazie alla scheda tecnica da primato anche se lo ammettiamo la presenza di un chipset Qualcomm ci avrebbe maggiormente aggradato. Ma anche un vero cameraphone che sembra migliorarsi rispetto alle prestazioni del fratello S20 Ultra per qualità di scatti con un potenziale estremo grazie al sensore a periscopio che stabilizza anche alle lunghe distanze. E poi la sua S Pen che ancora una volta è un plus incredibile nell’uso di tutti i giorni e non solo per i professionisti.
Nota dolente? Il prezzo. Partiamo da 1.329€ per la versione da 256GB di memoria salendo a 1.429€ per quella da 512GB. Sono davvero tanti e non è sempre facile giustificare una cifra del genere. Qui però siamo al massimo livello per uno smartphone che possiede potenzialità estreme con la peculiarità di trasformarsi in qualunque momento in una macchina fotografica, in un PC o ancora in un vero e proprio strumento di note intelligente.
24 Commenti
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Haha, un aspetto lussurioso! Il primo telefono V.M.18. No commentCi compri uno smartphone di fascia medio bassa + Sony A7 + ottica.
Ognuno però è libero di scegliere.
Invece "la struttura prepotente del comparto fotografico costituito da 3 sensori di grandi dimensioni sia in grandezza che in spessore. La scelta di esaltarli esteticamente permette di trasmettere ancora più un senso da primato"
A me non trasmette un senso da primato ma piuttosto l'idea di qualcosa di posticcio, che non si sapeva o poteva integrare nella struttura, il tutto rendendo impossibile usare il telefono appoggiato a una superficie e i vetri delle lenti ancora più esposti ai danni. E più sporgono più peggiora il difetto. Insomma un abominio stilistico e tecnico (cosa comune a tutti i terminali con camere sporgenti messe oltretutto di lato, da quelli a 4 cifre a quelli a solo 2).
Per il resto tutto bellissimo.
Un oretta in meno di durata della batteria
Effetto Scaldamani dopo una qualunque sessione che non sia fare tap sullo schermo
Disarmonia sulla risoluzione O scegli QUAD o scegli i 120hz
Prezzo SUPERIORE agli USA (128GB in meno ma non è quello che fa il prezzo)
Potenza leggermente superiore al Mediatek e Nettamente inferiore allo SnapDragon
lo batte pure l'OPPO in prestazioni....ed è tutto un dire.
Solo se costava almeno il 25% in meno che negli usa si poteva farci un pensierino
ma a quai 1500€ dispiace ma lo scaffale è il miglior posto...se sostenuto, perchè
se lo appoggi.... balla.
assolutamente si, te ne accorgi quando muovi le schermate, usi la penna o scrolli ovviamente (oppure quando giochi) non quando stai a guardare una foto
....Traduzione mal fatta dal foglio inviato da Samsung, forse era in coreano..
Si tratta di un App/Software che quando lanci un game, se usa alcune caratteristiche, questo lo intercetta e permette all'utente di scegliere l'output video, quindi puoi scegliere un output tipo 24fps/480p e risparmi sulla batteria, o puoi mettere QuadHD e scaldarti le mani questo inverno, e altra cosa che non specificano è, che sul note 10 potevi escludere i bordi "FORO" dall'area di rendering, mentre su quei pochi video che ho visto, in game hai il foro. (Bella scelta di M...argherite)
Mi rifiuto di acquistare smartphone Samsung finché utilizzerà gli Exynos!
Non è questo, alla fine è un bel telefono, ma è lo smacco,
il prezzo deve essere proporzionato al prodotto, è come vendere un computer alla fine, non mi puoi vendere:
in USA - Surface Pro Core i7 3.2Ghz
in EUR - Surface Pro Core i5 2.7Ghz
Allo stesso prezzo e dire FANTASTICO
e mi rifilano una mezza sola, se non puoi (Vuoi) vendermi lo Snapdragon,
devi almeno abbassarmi il prezzo in tutte le prestazioni perse.
Che in toto è un onesto -20% del valore usa sommando tutti i problemi introdotti.
(-128GB della usa sono 50€ anche troppo)
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