Samsung Galaxy S20 Ultra: quando si va ''oltre'' in tutto (anche nel prezzo). La recensione 

Samsung Galaxy S20 Ultra: quando si va ''oltre'' in tutto (anche nel prezzo). La recensione 

Costa 1.379€ nella versione con 12GB di RAM e 128GB di memoria interna di ultima generazione. Ha un comparto fotografico mai visto ad oggi e un display AMOLED con refresh rate a 120Hz. Cosa ancora? Scopritelo nella nostra recensione. 

di pubblicato il nel canale Telefonia
Samsung
 

Partiamo subito dal prezzo perché il nuovo Samsung Galaxy S20 Ultra 5G non si piega in nessun modo ma costa comunque almeno 1.379 euro. Un prezzo elevato che potrebbe difficilmente essere accettato dagli utenti, anche quelli più esigenti, che pretendono un device di ultima generazione con innovazioni tecnologiche ma che di certo non possono spendere più di un notebook. I prezzi però sono questi anche per altri concorrenti e di fatto l’azienda sudcoreana con Galaxy S20 Ultra raggiunge un livello fotografico mai ottenuto prima che la pone sul gradino più alto, almeno al momento.

[HWUVIDEO="2904"]Samsung Galaxy S20 Ultra: quando si può andare OLTRE! La recensione[/HWUVIDEO]

Quel suo essere ''Ultra'' significa possedere qualcosa che va oltre l’ordinario. Un termine che enfatizza il suo essere ''ultra veloce'', ''ultra potente'' ma anche ''ultra grande''. Mai suffisso più indovinato per uno smartphone che riesce in tutto o quasi. Non è assolutamente perfetto anzi il suo design lo rende forse il più anonimo dei Galaxy S da quando questi sono stati introdotti per la prima volta sul mercato. Quella struttura della fotocamera non è bella da vedere seppur Samsung abbia tentato di rimediare esteticamente ponendo una doppia tonalità nella parte più bassa. E non dimentichiamoci che il telefono possiede uno spessore di quasi nove millimetri con un peso, senza cover, di 222 grammi. Sono lontani i tempi dei device sottili e leggeri qui per garantire un comparto tecnologicamente avanzato ormai non abbiamo scelta se non quella abbandonare forse l’idea di portare in tasca il telefono.

Tecnicamente però quello che fa Samsung con il Galaxy S20 Ultra rispetto allo scorso anno è senza dubbio un salto generazionale importante. Sono tanti i punti su cui ci si dovrà focalizzare in questa recensione: il display che risulta ampio da ben 6.9 pollici con meno curvatura ai lati, per fortuna, ma con una risoluzione immensa Quad HD+ ed una caratteristica comune a pochi altri. Un refresh rate capace di raggiungere i 120Hz. E vedremo cosa significa questo nell’utilizzo quotidiano.

Altro punto da mettere sotto esame è il comparto fotografico che da sempre rende i Galaxy S dell’azienda un punto di riferimento per molti utenti. Qui Samsung decide di porre un insieme di 4 sensori che non hanno mai finora lavorato in questo modo su di uno smartphone sudcoreano. Il principale è addirittura da 108MP pronto a catturare maggiori dettagli oltre che maggiore luminosità. Vi è poi un ultra grandangolare da 12MP quindi un teleobiettivo con caratteristica a periscopio da 48MP ma soprattutto capace di raggiungere zoom fino a 100X (come vedremo però un po’ inutili). Infine il quarto sensore che altro non è se non un classico ToF per la profondità e i dettagli di scatto.

Il comparto tecnico nuovo di zecca con un processore Exynos e non Snapdragon (per l’Europa), qui abbiamo il 990, che sulla carta dovrebbe al momento battere tutti per potenza. Ma anche delle memorie sia RAM che ROM di ultimissima generazione e capaci di segnare record su record. E non dimentichiamo che lo smartphone è 5G ossia garantisce grazie al suo modem integrato di essere pronto alla nuova generazione della rete veloce già in parte presente anche in Italia. Ci sarà da capire anche se effettivamente la batteria da 5.000 mAh, mai vista così potente su di un Galaxy S, permetta di guadagnare in autonomia o se il display con refresh rate a 120Hz non permette di aumentarne l’uso per più ore. La ricarica rapida è presente e forse il punto di forza in questo campo sarà proprio quello di ricaricare il telefono più velocemente dimenticando dei consumi.

UNBOXING

Il Samsung Galaxy S20 Ultra viene fornito in una classica scatola di vendita con i soliti manuali utente, un cavo da USB-C a USB-C per la ricarica e il trasferimento dei dati. Questo supporta lo standard di ricarica USB Power Delivery 3.0 con l’alimentatore da 25 W incluso nella confezione.

Non è presente il connettore PC con USB-C o un cavo da USB-C a USB-A, quindi non sarà possibile collegare il telefono al computer a meno che non si disponga di un cavo aggiuntivo. Per il resto ci sono chiaramente le cuffie che però non sono wireless ma risultano le classiche marcate AKG con cavo anche se di buona qualità.

DESIGN: bel colore ma un po' anonimo

A guardarlo bene nel suo aspetto estetico il nuovo Samsung Galaxy S20 Ultra possiede forse il design meno accattivante degli ultimi tempi. Dopo anni passati ad alzare sempre di più l’asticella ritoccando ogni singolo particolare, cambiando i materiali, modificandone le texture al posteriore, cercando di modificare l’orientamento delle fotocamere ecco che rispetto allo scorso Galaxy S10+ qui siamo di fronte forse ad un appiattimento delle novità.

Rispetto a quanto fatto con la precedente generazione qui Samsung decide di arrotondare ancora di più le curve del proprio Galaxy S20 Ultra nella parte posteriore che dunque garantisce una buona presa in mano, seppur con l’incognita della dimensione davvero esagerata dello smartphone. Le dimensioni qui contano e devono essere prese in considerazione perché parliamo addirittura di 166,9 x 76 x 8,8 millimetri che se rapportati a quelle del Galaxy S10+ (che ricordiamo sono di 157,6 x 74,1 x 7,8 millimetri) di certo non possono non lasciare a bocca aperta. Così come il peso che qui raggiunge addirittura i 220 grammi e che aumenta dunque di ben 45 grammi rispetto al passato. Certamente va considerata la parte fotografica che aumenta ma soprattutto la presenza di una batteria da 5.000 mAh ma di fatto quasi 50 grammi in più non sono pochi.

Samsung ha comunque realizzato un ottimo lavoro da un punto di vista dell’equilibrio dello smartphone perché il Galaxy S20 Ultra non si sbilancia nell’uso quotidiano e la parte posteriore seppur non esageratamente oleofobica, non risulta per nulla scivolosa. Anteriormente deve essere considerata fortemente positiva, almeno secondo il nostro punto di vista, l’importante diminuzione della curvatura laterale del display. I contenuti si vedono meglio e comunque la presenza di una display comunque curvo permette l’utilizzo di swipe e azioni funzionali.

Il resto vede la presenza di una cornice in alluminio lucido che corre lungo tutto il contorno dello smartphone e dove vengono inseriti i pulsanti di accensione e spegnimento, il bilanciere del volume quindi una feritoia per l’altoparlante di sistema, una porta USB Type-C e il carrellino per la nanoSIM e la MicroSD. Importante lo scalino per il comparto fotografico che inevitabilmente rialza lo smartphone sulla scrivania anche se non lo fa ''dondolare'' inavvertitamente. Seriosi le due versioni di colore che Samsung ha deciso di proporre: Cosmic Black e Cosmic Grey. La seconda è quella della prova che effettivamente ci è piaciuta molto.

DISPLAY: mai visto un pannello così luminoso e fluido

Il Galaxy S20 Ultra viene fornito con il display più grande mai visto su uno smartphone Galaxy serie S. Addirittura i suoi 6,9 pollici superano quelli del Galaxy Note 10+. Possiede una risoluzione nativa di 3200 x 1440 pixel con un rapporto di forma pari a 20:9 e con una densità di pixel pari a 511 PPI.

Di certo non è la caratteristica principale del display la sua risoluzione o la sua densità di pixel: la frequenza di aggiornamento è il grande salto in avanti del nuovo pannello di Samsung. Tutti i Galaxy S20 posseggono infatti frequenze di aggiornamento pari a 120Hz, Ultra incluso. L'unica avvertenza, almeno per ora, è che per avere la frequenza di aggiornamento così elevata si dovrà necessariamente avere la risoluzione a 2400 x 1080 pixel con solo 60 Hz disponibili invece alla massima risoluzione.

Una passaggio che non desterà poi troppe preoccupazioni perché se la stragrande maggioranza delle persone non sarà in grado di notare la differenza tra un pannello in Full HD+ e quello in Quad HD+ mentre sulla frequenza di aggiornamento l’evidenza a vista è più che palese anche ai meno esperti. Sì, perché l’impostazione di refresh maggiore chiaramente conferisce una fluidità incredibile che in qualche modo deve essere vista per essere creduta.

Lasciare il display a 120Hz chiaramente non permette di avere la medesima durata della batteria e magari anche sulle prestazioni se si mantiene una risoluzione Quad HD+ per questo Samsung ha deciso di compiere il passo di eliminarla in questo frangente. Indipendentemente dal ragionamento che ha portato alla relazione risoluzione / frequenza di aggiornamento, tuttavia, apprezziamo comunque che ci sia la possibilità di avere una serie completa di tre diversi smartphone, tutti e tre con refresh rate a 120Hz.

La tabella del valore massimo di luminanza nelle diverse modalità a disposizione dell'utente parla chiaro: Galaxy S20 Ultra monta il pannello più luminoso mai visto su smartphone. Con 1210nits di luminanza massima c'è poco da dire: potete utilizzare questo smartphone ovunque e comunque, senza alcuna limitazione. Aiuta anche l'uso di un pannello OLED, che assicura un rapporto di contrasto elevatissimo (non misurabile) in qualsiasi ambiente.


Galaxy S20 Ultra - Modalità Vivida


Galaxy S20 Ultra - Modalità Naturale

L'analisi del gamut ci mostra un quadro diverso per le due modalità presenti sullo smartphone in maniera predefinita. La modalità Vivida si basa sullo standard DCI-P3, con il gamut di riferimento che è coperto nella sua interezza ed anche più esteso. Questo contribuisce a rendere l'immagine ancor più vivida di come è pensata in origine, andando anche oltre lo standard. Buono il punto di bianco, mentre c'è qualche incertezza solo su ciano e verde. La modalità Naturale è invece precisissima in termini di saturazione, ma si basa sul triangolo di riferimento del gamut sRGB: la saturazione massima dei colori è quindi meno estesa.


Galaxy S20 Ultra - Modalità Vivida


Galaxy S20 Ultra - Modalità Naturale

L'analisi del punto del bianco mostra una buona calibrazione di fabbrica per entrambe le modalità: nella modalità Vivida abbiamo blu e verde estremamente precisi, e una leggera "timidezza" da parte della componente rossa; mentre in modalità Naturale blu e rosso sono leggermente meno incisivi rispetto al verde. Nel complesso i risultati sono ottimi in entrambe le modalità: il bianco è molto, molto preciso.


Galaxy S20 Ultra - Modalità Vivida


Galaxy S20 Ultra - Modalità Naturale

Per quanto riguarda la fedeltà cromatica entrambe le modalità non eccellono, presentando colori un po' distanti dal riferimento. Sorprende la modalità Naturale: ci aspettavamo un comportamento migliore in questo ambito dal pannello del super top di gamma Samsung.


Galaxy S20 Ultra - Curva di gamma con contenuto HDR

La modalità HDR di Galaxy S20 Ultra è la migliore che abbiamo mai visto su smartphone fino ad oggi. Come sappiamo tutti i dispositivi OLED, per preservare l'autonomia, abilitano la luminosità massima possibile dal pannello solo in condizioni di luce ambientale molto elevate. Questo avviene su quasi tutti gli smartphone anche in modalità HDR, ma non per Galaxy S20 Ultra. Quando viene riprodotto un contenuto HDR, infatti, il flagship coreano spinge il pannello alle sue capacità massime, se necessario. Il risultato è una resa HDR ineccepibile, con una curva del gamma che arriva al clipping al 75%, assicurando un risultato fedele all'originale fino a circa 1000 nits. Nessuno smartphone ci era riuscito fino ad oggi nei nostri test condotti in laboratorio. La fedeltà cromatica in HDR è simile a quella ottenuta in SDR nella modalità Vivida: non ineccepibile per l'editing professionale, ma comunque ottima per la riproduzione di contenuti.

HARDWARE: che velocità!

Come sempre in questi ultimi tempi, Samsung, decide di optare per una doppia versione a livello hardware. Il nuovo Galaxy S20 Ultra infatti esiste in due varianti di chipset in base al mercato in cui viene venduto. L'opzione per gli USA è quella che racchiude lo Snapdragon 865, mentre l'opzione per l’Europa è quella che vede la presenza dell’Exynos 990 di Samsung.

Entrambi i chipset sono prodotti su un processo a 7nm ed entrambi dispongono di un modem esterno per quanto concerne la rete 5G più veloce. A livello tecnico il chipset Exynos 990 che viene qui dotato di ben 12GB di RAM di tipo DDR5 ma anche di 128GB di ROM di tipo UFS 3.0 fa un lavoro inattaccabile. E’ un octa core da 2.73GHz di ultima generazione con risultati potenziali mai visti fino ad oggi da altri.

Ecco le specifiche tecniche delle tre diverse versioni:

Samsung Galaxy S20 Ultra 5G Samsung Galaxy S20+ 5G Samsung Galaxy S20 5G
OS Android 10 con One UI 2.0 Android 10 con One UI 2.0 Android 10 con One UI 2.0
Processore Exynos 990 7nm Exynos 990 7nm Exynos 990 7nm
RAM 12 - 16GB 8 - 12GB 8 - 12GB
Display Infinity-O Dynamic AMOLED 120Hz - 6.9'' formato 20:9 Infinity-O Dynamic AMOLED 120Hz - 6.7'' formato 20:9 Infinity-O Dynamic AMOLED 120Hz - 6.2'' formato 20:9
Risoluzione 3.200x1.440px
WQHD+ (511PPI)
3.200x1.440px
WQHD+ (525PPI)
3.200x1.440px
WQHD+ (563PPI)
Storage 128GB - 512GB
Espandibili MicroSD 1TB
128 - 512GB
Espandibili MicroSD 1TB
128GB
Espandibili MicroSD 1TB
Fotocamera
Posteriore
108MP Wide
48MP Teleobiettivo
12MP Ultra Wide
ToF Profondità
Video fino 8K 30 FPS
Zoom ottico 10X
Zoom Digitale 100X
12MP Wide
64MP Teleobiettivo
12MP Ultra Wide
ToF Profondità
Video fino 8K 30 FPS
Zoom ottico 3X
Zoom Digitale 30X
12MP Wide
64MP Teleobiettivo
12MP Ultra Wide
ToF Profondità
Video fino 8K 30 FPS
Zoom ottico 3X
Zoom Digitale 30X
Fotocamera
Anteriore
40MP Wide
Video fino a 4K 60 FPS
40MP Wide
Video fino a 4K 60 FPS
40MP Wide
Video fino a 4K 60 FPS
Connettività 5G
Certificazione IP-68
Dolby Atmos
Stereo Speaker AKG
5G
Certificazione IP-68
Dolby Atmos
Stereo Speaker AKG
5G
Certificazione IP-68
Dolby Atmos
Stereo Speaker AKG
Batteria 5.000 mAh 4.500 mAh 4.000 mAh
Dimensioni 166.9 x 76 x 8.8 mm 161.9 x 73.7 x 7.8 mm 151.7 x 69.1 x 7.9 mm
Peso 220 gr 186 gr 163 gr

Otteniamo circa il 10-20% di prestazioni migliori in single-core rispetto al Galaxy Note10+ con un aumento addirittura del 20-25% sulle situazioni di multi-core. Non solo perché anche su altri benchmark come 3DMark si registra un importante miglioramento di circa il 30-35%. Questo si tramuta nel poter sfruttare il Galaxy in ogni situazione o attività garantendo sempre un comportamento perfetto che si stia navigando, giocando o lavorando.

Benchmark

Di seguito riportiamo i benchmark che abbiamo eseguito con il terminale.

Le prestazioni di Galaxy S20 Ultra sono a livelli altissimi in tutti i sottosistemi, sia per quanto riguarda la CPU sia - soprattutto - per la GPU. Exynos 990 si configura però leggermente inferiore rispetto a Qualcomm Snapdragon 865, anche se nell'uso di tutti i giorni dovrebbero essere indistinguibili le differenze fra le due piattaforme hardware. Sono solide anche le prestazioni lato storage, con una delle migliori memorie che possiamo trovare attualmente su smartphone.

Sensore delle impronte digitali ultrasonico è questa volta veloce, preciso e senza pecche. E direi finalmente. La sicurezza è ai massimi livelli e non solo per la presenza appunto del riconoscimento biometrico ma anche per quello del volto, sempre preciso ed affidabile. Per quanto concerne poi il resto della connettività l’utente deve attendersi quella da top di gamma con possibilità di utilizzare la Dual SIM ma con slot di eSIM ossia la SIM virtuale. Inevitabile non parlare della rete 5G che viene supportata dallo smartphone e che potrà dunque essere sfruttata da chi potrà permetterselo in giro per l’Italia o il mondo.

INTERFACCIA GRAFICA: One UI 2.1 finalmente al top

Sul software quello che Samsung ha realizzato con la One UI 2.1 tramite Android 10 visto su altri smartphone è quello che ritroviamo qui sul Galaxy S20 Ultra. Tante le personalizzazioni come tante sono le funzionalità extra che l’azienda propone per garantire la massima efficienza ed efficacia nell’uso del device. Sicuramente una tra le migliori interfacce utente degli ultimi tempi con implementazioni per ogni tipo di attività e con la possibilità di ottenere il massimo dallo smartphone anche trasformandolo in PC. Bixby sta crescendo, Samsung Pay permette di pagare con lo smartphone e il Game Launcher garantisce di giocare senza disturbo e alla massima potenza mantenendo però intatta la batteria.

Più nello specifico troviamo una modalità scura a livello di sistema che permette di avere un'interfaccia utente in tutte le applicazioni o menu proprio grazie ad Android 10. L'ultimo sistema operativo ha portato ad un miglioramento della navigazione a gesti che si sposa molto bene con il grande schermo presente su Galaxy S20 Ultra.

Il multi window funziona come sempre anche se Samsung ci ha messo del suo a livello grafico permettendo comunque una buona interazione e velocità. Presenti i pannelli ''Edge'' che sono ormai una caratteristica ben nota e di vecchia data ridisegnati, meno invadenti ma allo stesso tempo molto utili per chi è abituato a questo tipo di interazione.

Permettono un accesso rapido accesso ad applicazioni personalizzate, attività o anche strumenti. Interessante anche la possibilità di personalizzare al massimo l’illuminazione dei bordi dello smartphone. Qui sarà possibile giocare sui colori o anche sulle varie animazioni della cornice illuminata per dare vita allo smartphone garantendo una visione perenne sulle notifiche.

FOTOCAMERA: si può fare di tutto o quasi

Sul comparto fotografico del nuovo Galaxy S20 Ultra c’è davvero molto da raccontare. Innanzitutto partendo ha un sistema di fotocamere completamente nuovo per l’azienda. Cominciando dalla fotocamera principale che vede un sensore Isocell Bright HM1 di Samsung, un imager nominale da 108 MP che Samsung chiama Nonacell. 'Nona' deriva dalla parola latina che sta per numero nove ossia l'array di filtri colorati Bayer raggruppa nove pixel adiacenti per catturare lo stesso colore primario.

Questo porta un ulteriore passo avanti rispetto all'approccio Quad Bayer prevalente sugli smartphone odierni e dovrebbe offrire ulteriori vantaggi in termini di prestazioni del rumore, nonché un' uscita HDR potenzialmente superiore.I singoli fotositi, ossia il più piccolo spazio all’interno di un sensore di immagini, sono grandi 0,8 µm, proprio come nella stragrande maggioranza dei Quad Bayer sul mercato, e raggrupparli in quadrati 3 per 3 capaci di produrre pixel risultanti di 2,4 µm: le stesse dimensioni dei pixel che si otterrebbe su di un sensore da 20 MP da 1 presente in una macchina fotografica compatta.

Il sensore è anche fisicamente più grande, che garantisce non solo buone capacità di raccolta della luce ma anche una profondità di campo più bassa, il che è desiderabile per l'isolamento del soggetto. Abbinato ad un obiettivo con apertura focale f/1.8 è palese che il risultato sugli scatti ''sfocati'' sia elevato permettendo di dire addio al sensore con apertura focale variabile che non permette variazioni sul tema di luminosità e dettaglio.

Samsung Galaxy S20 Ultra possiede poi un teleobiettivo a periscopio. Lo abbiamo conosciuto prima con Huawei P30 Pro e poi con OPPO Reno Zoom 10X. In questo caso i sensori a periscoio adattati agli smartphone funzionano posizionando il sensore su un piano perpendicolare a quello del telefono e con un prisma rifrangente la luce in entrata di 90 gradi lateralmente e al suo interno. In questo modo si ottiene più spazio per diffondere un obiettivo fisicamente più lungo - nessuno vuole che un obiettivo da 2 cm sporga dai telefoni.

La differenza tra il teleobiettivo di Ultra e gli altri periscopi è che al suo interno è inserito un sensore molto grande: un'unità Quad Bayer da 1/2" da 48MP come quella usata da molti telefoni di fascia media per le fotocamere primarie. L'obiettivo nella parte anteriore offre uno zoom ottico 4x con una lunghezza focale equivalente di 103 mm. Sebbene non sia nominalmente molto luminoso visto che possiede un’apertura focale da f/3.5, in combinazione con un sensore così grande, rende la configurazione davvero ottimale. Il modulo ultra grandangolare è il meno innovativo dei tre. L'obiettivo da 12MP con apertura f/2.2 equivalente a 13 mm è molto largo e veloce. Nulla di esaltante ma buono nel suo essere il terzo di una coppia esaltante. C'è anche una coppia di sensori ToF, che probabilmente fa parlare, ma che alla fine dei conti non porta a qualcosa di veramente imprescindibile.

Anteriormente Galaxy S20 Ultra si discosta notevolmente rispetto agli altri S20 che posseggono un sensore da 10 MP. L'Ultra ne utilizza uno Quad Bayer da 40 MP con pixel ancora più piccoli (0,7 µm ciascuno) raggruppati assieme a 4. L'obiettivo equivalente da 26 mm è appena abbastanza largo e abbastanza brillante (f/2.2) e soprattutto possiede l’autofocus.

Il Galaxy S20 Ultra utilizza una versione leggermente modificata (o adattata che dir si voglia) dell’applicazione della fotocamera che Samsung pone in tutti i suoi smartphone con One UI 1 o 2. Tutto risulta comunque famigliare: scorrere a sinistra e a destra per passare da una modalità disponibile all'altra. Quindi un'opzione per riorganizzare, aggiungere o rimuovere alcune modalità dalla barra principale. Scorrimenti verticali in entrambe le direzioni alternano le fotocamere anteriore e posteriore.

I livelli di zoom sono stati rivalutati e ridisegnati chiaramente. Sempre presenti le icone degli alberi: tre alberi per la modalità Ultra Grandangolare, due alberi per il sensore principale ed un singolo albero per il teleobiettivo. Una volta premuta l’icona di un albero, viene visualizzato un set aggiuntivo di pulsanti, con livelli di zoom preimpostati aggiuntivi a 2x, 4x, 10x, 30x e 100x. Presente comunque anche la classica ruota dentata per porre impostazioni diverse dello zoom.

Interessante la nuova funzionalità di quest'anno che prende il nome di Single take. Questa nuova modalità permette di registrare fino a 10 secondi con tutti i sensori presenti al posteriore. Automaticamente i momenti migliori vengono resi dall’Intelligenza Artificiale che permette di produrre brevi video clip o anche immagini fisse con filtri appropriati applicati automaticamente.


Come scatta allora questo nuovo Samsung Galaxy S20 Ultra? La qualità dell'immagine realizzata con la fotocamera principale in pieno giorno decisamente buona. Il numero elevato di megapixel permette simultaneamente di avere maggiori dettagli e maggiore quantità di luce. Ed effettivamente è così perché gli scatti in diurna sono davvero di qualità elevata per gamma dinamica e bilanciamento dei colori. Ingrandendo lo scatto, che sia esso a 12MP o a 108 MP, si vedono i particolari che altri device non sempre raccolgono. Palese la necessità di migliorare in alcune situazioni non perfette di scatto ma è chiaro che il telefono debba ancora arrivare sul mercato e questo dunque delinea una sorta di gioventù primordiale dell’algoritmo di post produzione. Il rumore è praticamente inesistente nelle aree di colore ad unica tonalità come il cielo. Cielo che viene contrastato bene e soprattutto viene esaltato in modo non esagerato come è capitato spesso con device dell’azienda.


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La lente ultra grandangolare, spesso debole su smartphone, qui produce scatti con colori incisivi e con buona gamma dinamica anche in condizioni di luce non perfette. Buona la correzione dell’effetto a barilotto con qualche normale perdita di dettaglio negli angoli. Ben fatta anche la modalità con effetto bokeh che l’utente ottiene grazie ad un puntigliosa elaborazione da parte dell’algoritmo made in Samsung. Niente sbavature ed effetto sfocato praticamente reale.


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Fotocamera Ultra Grandangolare - Clicca per ingrandire


Fotocamera Principale - Clicca per ingrandire


Zoom 4X - Clicca per ingrandire


Zoom 30X - Clicca per ingrandire


Zoom 100X - Clicca per ingrandire

Il sensore teleobiettivo da 48 MP con zoom ottico 4X ma in grado anche di raggiungere un digitale fino a 100X grazie alla sua concezione a periscopio garantisce risultati davvero esaltanti che possiamo equiparare a quelli ottenuti con Huawei P30 Pro. Il dettaglio è eccellente con praticamente assenza di rumore, colori piacevoli, gamma dinamica ampia e contrasto alto. Tanti step di zoom 2, 4, 5, 10, 30 o 100x per acquisire una moltitudine di scatti capaci di raggiungere quasi sempre una qualità ottimale. Andando con lo zoom 5x otteniamo un ingrandimento ibrido (ottico+digitale) che comunque mantiene alti i risultati. Stesso risultato con lo zoom 10x che mantiene gli scatti ancora buoni con dettaglio e soprattutto una morbidezza che non da fastidio all’occhio. Da qui in poi si parla di zoom 30x o 100x che forse risultano un po’ inutili ma che comunque fa numero. L’intelligenza artificiale aiuta molto nelle oscillazioni delle mani durante lo scatto con l’uso dello zoom e l’implementazione di un mirino capace di orientare l'utente durante lo scatto è un plus non indifferente.

Sulla carta, il Galaxy S20 Ultra possiede tutte le carte per giocarsela ad alti livelli anche sulle modalità notturne o in situazioni di poca illuminazione. Sulla pratica con la cam principale le immagini possiedono dettagli piacevoli e rumore ben contenuto. Anche la resa cromatica è un punto di forza e l'Ultra mantiene la saturazione in scenari in cui gli altri potrebbero iniziare a perdere. La modalità Notte fa miracoli nelle aree buie. Contiene il bagliore attorno alle sorgenti luminose puntiformi. I colori aumentano la saturazione mentre il rumore viene quasi del tutto pulito.


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Anche gli scatti ultra grandangolari risultano ottimi e rappresentano un passo in avanti rispetto agli sforzi precedenti. Ancora una volta, la modalità Notte “aumenta” le ombre in situazioni in cui la singola esposizione non è in grado di fare. Lo zoom in notturna è forse la modalità meno utile per l’utente. Una situazione in qualche modo prevedibile che permette di scattare foto fino a zoom 4x capaci di essere ben ''viste''.

Sui video il Galaxy S20 Ultra raggiunge un record ossia quello della ripresa a risoluzione 8K. Nello specifico il Galaxy S20 Ultra ha una serie di opzioni di registrazione video. La principale è la capacità appunto di registrazione video 8K (a 24 fps). Quindi video in 4K a 30 fps (con tutte le fotocamere) o 60 fps (qui solo dalla fotocamera principale). La stabilizzazione è disponibile in tutte le modalità. I video in 8K sono forse un aspetto secondario visto che in pochi potranno replicare i video a questa risoluzione. Di fatto il comparto riesce a stabilizzare molto bene la ripresa che sia essa in 8K, in 4K o in Full HD. I colori come anche la percezione del girato risulta equilibrato e praticamente cinematografico.

AUTONOMIA: ottimo lavoro da migliorare

La batteria è senza dubbio un punto interessante di questo nuovo Galaxy S20 Ultra almeno sulla carta visto che non si era mai vista sulla serie Galaxy S una 5.000 mAh. Due le ragioni principali di questa grande batteria: la connettività 5G e il display con refresh rate a 120Hz.

Il risultato al momento è, a nostro parere, inferiore alle aspettative anche se molto buono. Sicuramente lo smartphone manca di ottimizzazione che non permette di capire effettivamente il vero consumo del device. Samsung deve ancora mettere sul mercato ufficialmente il Galaxy S20 Ultra e siamo sicuri che prima della sua messa in campo l’azienda rilascerà qualche aggiornamento capace di migliorare drasticamente questo risultato. Di fatto arriviamo a sera anche se con impostazione di refresh a 120Hz il consumo è chiaramente maggiore. Passare alla visualizzazione con refresh rate a 60Hz migliora drasticamente la situazione, come possiamo vedere nel grafico del nostro test eseguito in laboratorio, ma è palese che se si spende così tanto per uno smartphone è necessario poterlo usare alle massime prestazioni. Qualche dubbio viene anche sulla gestione dell'idle: quando il device è a riposo il consumo ci è sembrato fin troppo esagerato rispetto ad altri dispositivi che si basano sullo stesso sistema operativo.

Quello che però ci è piaciuto di più riguarda la ricarica veloce che migliora ancora con supporto ai 45W anche se in confezione viene posta l’alimentatore da 25W. Di fatto con soli 27 minuti si ottiene il 50% di carica mentre il 100% arriva in soli 62 minuti.

CONCLUSIONI

Samsung Galaxy S20 Ultra è senza dubbio quello che le aziende possono fare oggi, tecnologicamente parlando, senza guardare al problema del prezzo. Ci vogliono 1.379€ per portarlo a casa e di certo non sono pochi. A nostro modo di vedere, così tanti soldi potrebbero essere spesi per un Galaxy Z Flip che seppur meno performante di certo proietta l’utente vero il futuro dei pieghevoli.

Di fatto lo smartphone eccelle in tutto con un comparto tecnico potentissimo, un display mai visto su altri smartphone (a meno di puntare sui fratelli Galaxy S20 o S20+) e soprattutto una quad camera da primato con i suoi 108MP e zoom 100X. Non è il telefono per tutti ma è chiaro che se si vuole andare ''oltre'' con Galaxy S20 Ultra lo si può fare, anche nel prezzo.

29 Commenti
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al13509 Marzo 2020, 14:50 #1
220 grammi, brutto come lo schifo, batteria da 5000 durata 5 minuti di piu di un iphone .
pero' è il 15 % piu veloce (ma de che?) e ha il super refresccccc di 120 , utilissimo negli smartphone.
il tutto al modico costo di quasi 1400 euro vabbuo'
gd350turbo09 Marzo 2020, 15:19 #2
E' sempre stato e presumibilmente, lo sarà sempre, vedere come cambiano le risposte a seconda del device in oggetto.
demon7709 Marzo 2020, 15:20 #3
Originariamente inviato da: al135
220 grammi, brutto come lo schifo, batteria da 5000 durata 5 minuti di piu di un iphone .
pero' è il 15 % piu veloce (ma de che?) e ha il super refresccccc di 120 , utilissimo negli smartphone.
il tutto al modico costo di quasi 1400 euro vabbuo'


Ah ma allora se non c'è una mela stampata sopra le cose le sai valutare in modo obiettivo..
al13509 Marzo 2020, 16:03 #4
Originariamente inviato da: demon77
Ah ma allora se non c'è una mela stampata sopra le cose le sai valutare in modo obiettivo..


Ma infatti manco io spendo 1400 per uno smartphone,mela o no, piuttosto me lo prendo usato a molto meno
demon7709 Marzo 2020, 16:18 #5
Originariamente inviato da: al135
Ma infatti manco io spendo 1400 per uno smartphone,mela o no, piuttosto me lo prendo usato a molto meno


Io parto dal presupposto (assolutamente oggettivo) che il vantaggio pratico dell'avere un top di gamma di questo tipo rispetto ad uno smartphone che ne costa un terzo o meno è talmente misero da essere quasi inesistente.

Lo dico da anni.
monster.fx09 Marzo 2020, 16:35 #6
Da possessore di un ex Top di gamma Xiaomi(Mi6) con 6Gb di RAM, mi chiedo a che serve avere 8/12 gb di memoria volatile?
Io personalmente non arrivo mai oltre i 3gb di memoria occupata.Un amico ha un Samsung Note 9 con 8Gb e non arriva mai oltre i 4gb .

Sicuramente il launcher e l'OS sono i primi a ciucciare memoria … per il resto?
La Miui ha una splendida App ,simil Afterburner, che ti dice memoria,GPU e CPU utilizzata nelle app(giochi in primis), e non si va mai oltre il 25% di utilizzo.
Per cui mi continuo a chiedere … perché avere una super CPU/GPU e non venire sfruttati?

Boh.
al13509 Marzo 2020, 19:38 #7
Originariamente inviato da: demon77
Io parto dal presupposto (assolutamente oggettivo) che il vantaggio pratico dell'avere un top di gamma di questo tipo rispetto ad uno smartphone che ne costa un terzo o meno è talmente misero da essere quasi inesistente.

Lo dico da anni.


si è vero,è che fondamentalmente non è che ci sia molto da migliorare... la cosa che al massimo cambia di piu è la qualita della fotocamera, per il resto siamo li...
Bradiper09 Marzo 2020, 20:50 #8
300 euro per un cell decente, e col resto una reflex con 2 ⚽⚽ così!
Ma fatemi il piacere..
È tra 2 anni è già vecchio..
jepessen10 Marzo 2020, 09:14 #9
Originariamente inviato da: demon77
Io parto dal presupposto (assolutamente oggettivo) che il vantaggio pratico dell'avere un top di gamma di questo tipo rispetto ad uno smartphone che ne costa un terzo o meno è talmente misero da essere quasi inesistente.

Lo dico da anni.


Ovvio che sia cosi'. Uno non si compra il top di gamma per perche' oggettivamente gli serve e fa cose che non puo' fare con un medio gamma (la differenza con il basso gamma comunque c'e').
La gente se lo compra perche' cosi' puo' vantarsene, lo puo' utilizzare come status symbol e mostrare di avere piu' risorse ed essere piu' figo degli altri. E' lo stesso concetto della moda: a cosa ti serve una borsa Vuitton rispetto ad una di Carpisa? Cammini meglio con le Loubotin rispetto alle Geox? La gente compra roba costosa non perche' gli serva quella costosa, ma perche' possa identificarla socialmente rispetto agli altri. Per i telefonini ormai e' lo stesso, solo che non potendo puntare sul marchio (tranne forse Apple, non a caso fino a poco tempo fa risaliva la china con Angela Ahrendts, ex amministratore delegato di Burberry), puntano su piu' megapixel o su piu' RAM per poter dire agli altri "il mio smartphone e' il piu' meglio del tuo".
Max(IT)10 Marzo 2020, 11:06 #10
l'unico vero difetto che ci trovo sono le dimensioni, decisamente eccessive.
Il prezzo e' davvero fuori dal mondo, come del resto purtroppo Apple e Samsung ci hanno abituato negli ultimi anni..

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