OnePlus 7T Pro: piccoli miglioramenti per un prodotto top di gamma. La recensione

OnePlus continua a fare sul serio e, come negli anni passati, decide di presentare al pubblico una doppia versione del suo OnePlus 7 dopo appena 6 mesi. Ecco che a distanza di qualche settimana arriva sul mercato anche la versione 7T Pro che non cambia nel design ma aumenta le prestazioni. Ecco le differenze con OnePlus 7 Pro.
di Bruno Mucciarelli pubblicato il 09 Ottobre 2019 nel canale TelefoniaOnePlus
Sono passati solo pochi mesi da quando OnePlus proprio a Londra presentava OnePlus 7 Pro, lo smartphone capace di raggiungere elevate prestazioni in molti campi tecnologici. Ora l’azienda ha deciso, come da calendario, di replicare e presenta sempre a Londra il nuovo OnePlus 7T Pro. Uno smartphone identico a quello della generazione precedente da un punto di vista estetico che non cambia introducendo novità riguardanti l’uso dello smartphone stesso nel quotidiano e che di certo non potranno non passare inosservati dagli utenti.
Negli anni l’azienda cinese è riuscita a creare una community da primato con la quale è stato deciso più o meno in simbiosi cosa migliorare e cosa invece non servisse ad uno smartphone moderno ed attuale. OnePlus è cambiata nel corso di questi cinque anni da quando è stata fondata. E’ ora più matura e capace ora di presentare al proprio pubblico uno smartphone “Pro” nel suffisso ma anche nella pratica incrementandone le funzionalità oltre a qualche componente hardware puntando ad ottenere un device Ultra Premium pronto a confrontarsi ancora di più con i veri top di gamma.
Tante le caratteristiche che fanno del nuovo OnePlus 7T Pro un vero flagship. Display da 6.67 pollici denominato “Fluid AMOLED” completamente borderless e capace di lavorare costantemente con un refresh rate a 90Hz invece dei canonici 60Hz della concorrenza. Un plus per chi vuole il massimo soprattutto nel gaming dove l’azienda decide di puntare molto grazie anche allo studio e alla messa in pratica della modalità Fnatic capace di migliorare le prestazioni hardware durante le sessioni di gioco intense.
Sul retro si continua a puntare sulla tripla fotocamera novità assoluta per l’azienda cinese 6 mesi fa. Parliamo da un punto di vista tecnico di un sensore grandangolare primario da 48MP con apertura focale da f/1.6 e stabilizzatore ottico dell’immagine. Quindi un secondo sensore Ultra Grandangolare da 16MP, apertura focale da f/2.4 e angolo di ripresa da 117 gradi. Infine un terzo sensore Teleobiettivo da 8MP con apertura focale da f/2.4 e stabilizzatore ottico dell’immagine. Una triade di qualità che migliora da un punto di vista di algoritmo grazie a nuove funzionalità per gli scatti da primato.
Oltre a questo ci sono da mettere in conto anche un rinnovamento hardware con la versione dello Snapdragon 855+ pronto non solo a far giocare gli utenti ma a realizzare ogni tipo di attività. Il nuovo chipset con processo produttivo a 7-nm non solo viene coadiuvato da una GPU Adreno 640 ma anche da 8GB di RAM di tipo LPDDR4X capaci di rendere ancora più “smooth” ossia “morbido” il telefono nel suo lavoro. OnePlus decide di proporre una sola versione da 256GB che non potranno essere espanse con una MicroSD ma che risultano di ultimissima generazione ossia UFS 3.0 2-LANE e capaci di valori in scrittura da primato.
Vi è poi il medesimo sensore anteriore da 16MP capace di nascondersi all’occorrenza nel frame in metallo della parte superiore dello smartphone. L’azienda cinese lo ha testato per oltre 300 mila movimenti il che significa almeno una vita di 5 anni. Aumentata la batteria che ora risulta di 4.085 mAh ma soprattutto OnePlus propone la ricarica wireless migliorata con un nuovo alimentatore denominato Warp Charge 30T da ben 30W. Presenti anche due speaker stereo posizionati agli antipodi nella parte superiore assieme alla capsula auricolare e nella parte inferiore accanto alla porta USB Type-C che garantisce anche l’uscita audio per le cuffie. OnePlus 7 Pro è un device Dual SIM con un modem LTE di categoria 18 tale da permettere dunque un download fino a 1.2Gbps dove possibile.
UNBOXING: tutto come sempre
Il nuovo OnePlus 7T Pro si presenta agli occhi degli utenti in una nuova confezione di vendita completamente vestita di rosso. Sono presenti tutti gli accessori che vengono ormai posti in essere dalla maggior parte delle case produttrici di device mobili. In questo caso la dotazione che abbiamo ricevuto vede la presenza chiaramente dello smartphone ma anche:
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un caricabatterie per la ricarica veloce Warp Charge 30T da 30W, un cavo Type-C, lo strumento per l'espulsione dell'alloggiamento della doppia SIM ed una custodia trasparente protettiva.
Lo smartphone viene posizionato in modo tale che l’utente lo possa vedere immediatamente non appena rimuove il coperchio della confezione di vendita.
DESIGN: ancora più bello con Haze Blue
L’azienda cinese ha lavorato sodo nel corso dell’anno per riuscire a migliorare quanto di buono era stato fatto con la versione 6T. Partendo proprio da questo ha migliorato l’aspetto estetico del nuovo 7T Pro che possiede le medesime sembianze del precedente 7 Pro tanto piaciuto alla community di OnePlus. Ottima ergonomia grazie ad una riduzione dello spessore rastremato fortemente sui lati lunghi divenuti, sia anteriormente che posteriormente, curvi. L’eleganza la fa da padrona soprattutto in questa versione con la nuova colorazione Haze Blue che risulta completamente opaca ma cangiante in base ai riflessi della luce.
Posizionamento solito dei pulsanti anche per questo nuovo 7T Pro che vede sulla parte destra l’ormai onnipresente selettore delle suonerie a scorrimento al di sopra del pulsante di accensione e spegnimento. Nella parte opposta presente il bilanciere del volume che OnePlus propone in un unico pulsante non separato. Quindi nella parte inferiore viene posizionato il carrellino per la doppia SIM in formato nano a destra della porta USB Type-C 3.1 e alla feritoia dove viene nascosto il primo altoparlante assieme al microfono. Diciamo primo altoparlante perché OnePlus per la prima volta propone un doppio speaker, uno appunto nella parte inferiore ed uno invece in quella superiore proprio a filo con il display, tra il frame e il pannello anteriore.
Non cambia nemmeno la parte superiore che vede il posizionamento della fotocamera anteriore a pop-up: un piccolo frame in metallo si alza a comando preservando stile e display a tutto schermo che non deve dare spazio ad una notch. La fotocamera anteriore garantisce il riconoscimento facciale e sblocca in modo veloce e sicuro lo smartphone.
A livello dimensionale OnePlus 7T Pro non cambia con il suo spessore da 8.8 millimetri, quell’altezza importante di 162 e passa millimetri ed un peso di oltre 200 grammi. 206 grammi per la precisione. Ma in fin dei conti squadra vincente non si cambia e dunque l’azienda cinese decide di mantenere la stessa scocca esternamente parlando per modificare e migliorare l’hardware di questo OnePlus 7T Pro.
DISPLAY: 90 Hz e niente bordi!
Il display del nuovo OnePlus 7T Pro è il medesimo visto con la versione 7T. Un display con assenza totale di notch dando spazio completo alla superficie utilizzabile grazie anche a cornici estremamente sottili. OnePlus lo chiama Fluid AMOLED e tecnicamente è un display da 6.67 pollici con risoluzione Quad HD+ in formato 19.5:9 e con una densità di pixel pari a 516PPI. Quello che risulta diverso rispetto alla concorrenza è il refresh rate ossia la frequenza di aggiornamento delle immagini che invece di essere a 60Hz come nella maggior parte degli smartphone qui si alza a 90Hz.
Cosa significa avere un refresh rate a 90Hz? Come detto in precedenza la frequenza di refresh è un valore capace di indicare quante volte in un secondo il display questo significa che più alto sarà il valore in Hertz e più fluidi saranno i contenuti riprodotti. In questo OnePlus permette agli utenti di settare tale parametro andando a decidere se utilizzare il pannello alla massima frequenza di aggiornamento (90Hz) oppure settarlo al valore più basso (60Hz).
Nel primo caso le prove realizzate non hanno fatto altro che evidenziare la numerica differenza permettendo di avere una maggiore fluidità delle immagini. I contenuti vengono visualizzati in modo più fluido rispetto a quanto siamo abituati normalmente visto che viene aumentato il numero di volte in un secondo in cui viene ridisegnata l'immagine sul display. Ed è effettivamente vero con una evidente differenza rispetto ai 60 Hz della concorrenza osservabile soprattutto nello scroll delle pagine web che risultano più morbide, se mi passate il termine.
A livello tecnico come visto per la versione 7 Pro anche in questa il Fluid AMOLED garantisce un’ottima visibilità dei contenuti multimediali soprattutto per il suo rapporto tra corpo e schermo. La fedeltà cromatica risulta davvero elevata e come sempre OnePlus permette di gestire al meglio il pannello in base alle personali esigenze tramite i settaggi presenti nelle impostazioni. Tre le scelte da poter gestire:
- “Vivido” che permette di avere una gestione dei colori maggiormente intensa e soprattutto con colorazioni tipiche da AMOLED e dunque neri profondi e gamma cromatica intensa.
- "Natura” si propone invece come un profilo più reale con colori meno aggressivi e meno impattanti agli occhi degli utenti. Si cerca di mantenere importante il rapporto con quello che è possibile osservare nella realtà e quello che viene riprodotto sullo schermo dello smartphone.
- “Avanzate” è invece una modalità fortemente personalizzante. Qui OnePlus garantisce la massima flessibilità all’utente che può modificare a proprio piacimento la gamma dei colori AMOLED tra il Freddo e il Caldo, quindi il parametro sRGB nonché il Display-P3.
Da sottolineare la possibilità di impostare il Tema che prevede tre diverse voci: Tinte Vivaci, Tinte di illuminazione e Scuro Sfumato. Questi tre temi preimpostati dispongono di un’ampia gamma di sfondi, colori evidenziatore, sfumature eccetera. Una specie di Tema “Scuro” che Android 10 ha implementato e che la OxygenOS 10 ha voluto al solito personalizzare come solo OnePlus sa fare.
Da non dimenticare anche le altre impostazioni della OxygenOS con cui è possibile attivare Modalità Notturna, capace di mitigare i classici colori del pannello andando a modificarne la temperatura del colore come anche l’intensità. La Modalità di lettura che permette di ottimizzare la visualizzazione dello schermo e del testo, rendendo l’esperienza di lettura confortevole al pari di un lettore e-book e la tecnologia Video Enhancer che propone all’utente una modalità di visione dei video migliorata per quanto concerne il colore.
HARDWARE: di meglio non si può (o quasi)
OnePlus 7T Pro è ancora pura potenza grazie al più potente chipset del momento. Presente qui il nuovo Qualcomm Snapdragon 855+. Lo conosciamo grazie ad altri device ma qui l’octa core con processo produttivo a 7 nm viene coadiuvato da 8GB di RAM.
Dati alla mano sappiamo che il nuovo processore Snapdragon 855+ offre tangibili incrementi prestazionali per le componenti CPU e GPU. La prima è quella Kyro 485 e implementa un'architettura che è evoluzione della big.LITTLE con 3 differenti livelli di core con il Prime a 2,96 GHz di clock. A livello prestazionale la superiorità dello Snapdragon 855+ raggiunge anche il 4% rispetto a quanto offerto in Snapdragon 855, mentre più consistente è l'incremento nella componente GPU: parliamo in questo caso di un aumento sino al 15% nel chip Adreno 640.
OnePlus 7T |
OnePlus 7T Pro |
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OS (al lancio) | Android 10 con OxygenOS 10 |
Android 10 con OxygenOS 10 |
|
Processore | Snapdragon 855+ a 7-nm 4 x Kyro 485 @ 2,96 GHz 4 x Kyro 485 @ 1,80GHz |
Snapdragon 855+ a 7-nm 4 x Kyro 485 @ 2,96 GHz 4 x Kyro 485 @ 1,80 GHz |
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Memorie | 8 GB di RAM 128 GB |
8 GB di RAM 256 GB |
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Display | 6,55" Fluid AMOLED (20:9) 2400x1080 px |
6,67" Fluid AMOLED (19.5:9) 3120x1440 px |
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Fotocamere | Retro: Fronte: |
Retro: Sensori Sony - Flash LED Fronte (a scomparsa): |
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Extra | 4G LTE Cat. 18 |
4G LTE Cat. 18 |
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Porte | USB Type-C |
USB Type-C |
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Batteria | 3.800 mAh Ricarica rapida 30W Warp Charge |
4.085 mAh Ricarica rapida 30W Warp Charge |
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Dimensioni | 160,9 x 74,4 x 8,1 mm |
162,6 x 75,9 x 8,8 mm |
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Peso | 190 grammi |
206 grammi |
Da un punto di vista hardware viene predisposta una specifica modalità Gaming capace di implementare alcune peculiarità importanti per vivere al massimo le sessioni di gioco. Queste riguardano:
- Vibrazione Aptica: lo smartphone presenta un livello multiplo di vibrazione capace di rendere un feedback all’utente con zero ritardi rispetto all’esperienza reale sul gioco.
- RAM Boost: l’intelligenza artificiale dello smartphone permette di studiare e capire gli usi del device da parte dell’utente permettendo di agire sulla RAM in modo intelligente, abilitando o disabilitando un quantitativo giustificato della memoria.
- Sistema di raffreddamento a liquido: tecnologia a 10 strati a liquido di nuova generazione che permettono di far rimanere lo smartphone sempre freddo anche in situazioni di stress elevato a livello di hardware.
INTERFACCIA GRAFICA: Android 10 quasi ''stock''
OxygenOS è la ROM proprietaria di OnePlus giunta alla versione 10 basandosi sul nuovo Android 10. Nel corso degli anni ha subito molti cambiamenti riuscendo ad ottenere una maturità ad oggi davvero importante per reattività, fluidità ma anche sicurezza. La volontà di mantenere un sistema operativo stabile e soprattutto performante è una prerogativa dell’azienda dalla sua prima release.
La OxygenOS presenta un'interfaccia simile ad Android Stock, con qualche aggiunta come la personalizzazione dei colori, le gestures a schermo spento, Shelf e le sue app proprietarie. Da un punto di vista pratico è senza dubbio una delle ROM Android migliori sul mercato grazie alla sua reattività e alla costanza negli aggiornamenti. Importanti nell’uso quotidiano l’implementazione delle Gesture ossia la possibilità di far scomparire ogni tipo di pulsante a schermo nella parte bassa del device per utilizzare completamente le dita. Niente Barra di Navigazione classica di Android e delega alle dita per la realizzazione delle gesture capaci di eseguire specifiche operazioni:
- Home: l'operazione tipica del tasto Home può essere eseguita con uno swipe dal basso verso l'alto nella parte inferiore/centrale della schermata.
- Indietro: per andare indietro nelle schermate di un'app è invece sufficiente eseguire la stessa gesture, quindi uno swipe dal basso verso l'alto, ma questa volta nelle due estremità destra e sinistra della parte inferiore del terminale.
- App recenti: per accedere alla schermata delle app recenti si può eseguire uno swipe dal basso verso l'alto nella parte inferiore/centrale della schermata mantenendo premuto il dito per qualche istante in più.
Da non sottovalutare poi la Modalità di Gioco denominata Fnatic che, come visto già su OnePlus 7T Pro, oltre ad implementare le tre tecnologie di nuova generazione viste sopra garantisce agli utenti di impostare alcune particolari funzioni per non creare problemi in fase di gioco. Lo abbiamo già viste le sue funzionalità con le chiamate in arrivo instradate all’altoparlante quando è attiva la modalità di Gioco ma anche possibilità di bloccare le notifiche di chiamata, migliorare i dettagli della visualizzazione di gioco, migliorare il feedback aptico sui giochi supportati e disattivare la luminosità automatica.
FOTOCAMERA: migliorato l'algoritmo
Nessun cambiamento lato hardware anche per quanto concerne il comparto fotografico. Era stata una delle più importanti novità che OnePlus aveva posto sul suo 7 Pro e chiaramente i miglioramenti da questo punto di vista dovevano essere fatti lato software. OnePlus aveva deciso di seguire la moda del momento e di aggiungere un sensore alla doppia fotocamera che aveva posto su OnePlus 6T. Da un punto di vista tecnico parliamo di un sensore grandangolare principale da 48MP con apertura focale da f/1.6 e stabilizzatore ottico dell’immagine. Quindi un secondo sensore Ultra Grandangolare da 16MP, apertura focale da f/2.4 e angolo di ripresa da 117 gradi. Infine l’ultimo terzo sensore Teleobiettivo da 8MP con apertura focale da f/2.4 e stabilizzatore ottico dell’immagine.
- Principale
- Sensore SONY IMX586 da 48 MP
- Obiettivo grandangolare con apertura f/1.6
- Pixel Size - 1.6 µm (4 in 1)
- OIS + EIS
- Ultra - Grandangolare
- Sensore da 16 MP
- Obiettivo 117° di visione con apertura f/2.2
- Teleobiettivo
- Sensore da 8 MP
- Obiettivo 3x Optical Zoom con apertura f/2.4
- OIS
- Zoom digitale 10x
-
Video 4K Ultra HD @ 60 fps
-
Super Slow-motion Full HD @ 240 fps / HD @ 480 fps
-
Time Lapse
Con il nuovo OnePlus 7 Pro l’azienda aveva cercato di elevarsi da un punto di vista fotografico visto che in passato non aveva poi cosi tanto brillato. Sulla carta la triade risulta di tutto rispetto e nella realtà si poteva fare ancora meglio. Per questo con OnePlus 7T Pro l’azienda ha cercato di concentrarsi più sul software. Ecco che il nuovo OnePlus 7T Pro scatta foto migliori rispetto al passato e rispetto ad 7 Pro. L’effetto del triplo sensore si fa sentire così come il miglioramento lato software.
UltraShot è la prima novità pronta ad unire HDR+ e la Super Resolution per garantire il migliore scatto in qualsiasi situazione soprattutto quella a bassa luminosità. HDR+ controlla il valore di esposizione di ciascun pixel e raccoglie dati fino a quattro volte rispetto a prima, offrendo a ciascun fotogramma un trattamento di "multi-frame". Super Resolution, d'altra parte, estrae i dati da più foto e combina i migliori elementi per "arricchire" e "sovrapporre" la foto finale con maggiori dettagli. Il risultato è palese e gli scatti sono effettivamente migliorati in alcune situazioni estreme rispetto al 7 Pro.
Migliorata anche la modalità Ritratto che permette di avere due diverse opzioni di scatto con più o meno scena grazie all’uso delle tre lenti posteriori. Migliorata anche la modalità Notte che garantisce risultati più chiari, nitidi, con maggiori dettagli e meno rumore. Il tutto anche con la lente ultra grandangolare.
A livello di interfaccia grafica, OnePlus non modifica il sistema visto che aveva già integrato le novità della terza fotocamera con la versione 7 Pro. Presente ogni tipo di modalità di scatto con la possibilità di scattare con il Ritratto capendo di essere alla giusta distanza dal soggetto grazie ad un piccolo form che diventa verde, quindi la cosiddetta “Nightscape” ossia la modalità notturna che lavora molto di algoritmo per stabilizzare e rendere “chiara” l’immagine in post produzione. Presenti poi come sempre tutte le altre possibilità di scatto in modalità “Pro” ossia manuale, “Panorama” per scatti ampliati a 360 gradi, lo “Slow Motion” ed infine anche il “Time Lapse”.
Come scatta questo nuovo OnePlus 7T Pro? Nelle foto di giorno lo smartphone riesce a dare il suo meglio ottenendo degli scatti di buona qualità, con una gamma dinamica importante, colori reali ed un buon lavoro di HDR+ grazie all’UltraShot. Come con 7 Pro lo scatto con la camera principale seppur da 48MP viene realizzato poi al 12MP se in automatico mentre lo scatto in modalità Pro garantisce l’estensione ai veri 48MP anche se non vi è il lavoro di miglioramento dell’immagine, in tal caso, tramite algoritmo.
Anteriormente sempre presente un sensore da 16MP con struttura a pop-up. OnePlus dichiara oltre 300 mila movimenti della fotocamera e questo significa che per almeno 5 anni non dovrebbero esserci problemi. Oltretutto in caso di accidentale caduta dello smartphone, la fotocamera, grazie ai sensori di movimento tende immediatamente a rientrare, evitando il peggio. Qui tecnicamente il sensore risulta da 16MP (è un Sony IMX471) con apertura focale da f/2.0 e con possibilità di registrare anche video a 1080p. a 30 fps oltre al Time Lapse. Sulla pratica gli scatti sono ben fatti soprattutto per gamma dinamica, colori reali e poco rumore. Da migliorare l’effetto sfocatura del ritratto che non sempre riesce a scontornare in modo ottimale il soggetto e il bokeh è un po’ palesemente artificiale.
AUTONOMIA: leggermente meglio
La batteria vede un incremento minimale rispetto al modello OnePlus 7 Pro. Abbiamo ora 85 mAh in più ossia una 4.085 mAh in totale che ci hanno regalato qualche decina di minuti in più di utilizzo. Siamo riusciti a raggiungere senza difficoltà le quasi 6 ore di display attivo e chiudere non solo la giornata stress ma anche avere qualche residuo di batteria per il giorno seguente.
Da sottolineare il fatto che non abbiamo appurato consumi anomali, segno che lo smartphone risulta già ben ottimizzato con la sua OxygenOS basata su Android 10. Non solo, perché il display seppur a 90Hz non realizza poi un consumo esagerato della batteria rispetto a quello a 60Hz: qui abbiamo un consumo maggiore del 10% che effettivamente è un prezzo piacevolmente da pagare per avere la fluidità di un pannello a 90Hz che speriamo possa divenire uno standard tra i top di gamma.
In confezione troviamo anche il nuovo alimentatore per la ricarica veloce Warp Charge 30T. Non si ha ricarica senza fili ma di fatto l’azienda migliora quanto ancora possibile la ricarica tramite appunto l’alimentatore Warp Charge 3.0 che garantisce uno step da 0 a 100% di ricarica in un’ora e 10 minuti. Non solo perché in soli 30 minuti è possibile ottenere già più del 60% di ricarica.
CONCLUSIONI
Insomma OnePlus rinnova dopo soli 6 mesi il suo modello di punta. OnePlus 7T Pro è uno smartphone poco diverso dal suo predecessore sia nel design che nel comparto hardware anche se chiaramente qualcosa migliora mantenendo ad un livello elevato il device sicuramente capace di concorrere con i più grandi.
Presente un importante display AMOLED completamente borderless e capace di refresh rate pari a 90Hz che diventano importanti per le sessioni di gioco a grafica di un certo livello. Vi è un upgrade dell’algoritmo a livello fotocamera che permette ora migliori prestazioni soprattutto negli scatti con ambientazioni scure o comunque meno luminose. Vi è il nuovo Android 10 che viene implementato con la OxygenOS 10 che permette di avere nuove funzionalità.
Di certo chi ha in mano il “vecchio” 7 Pro non dovrà preoccuparsi di un ipotetico rinnovo al nuovo 7T Pro perché potrà contare ancora su di un device praticamente nuovo ed attuale e forse l’azienda potrebbe pensare di rinnovare i suoi top di gamma una volta l’anno e non ogni 6 mesi visto il prezzo comunque importante seppur inferiore alla concorrenza.
4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNon ha la ricarica a induzione
Non ha il 5g
Non ha il wi-fi 802.11ax (o wi-fi 6 che dir si voglia)
Non ha la certificazione dell'impermeabilità
Ha un corredo di fotocamere nella media e di certo non al top
Mi sembra un po' troppo carente per declamarlo con toni entusiastici, sia pur considerato che probabilmente è il più veloce smartphone android e che ha un display eccelso.
O meglio, sono cose che si potevano "perdonare" sicuramente quando veniva venduto a meno di 400 euro come all'inizio della sua storia, o al massimo 500 euro.
Ma ora bohhh...
Non ha la ricarica a induzione
Tale ricarica è solo marketing perché lo fa lentamente è si consuma una marea di corrente ha una efficienza del 40%, quindi consumi 100W in casa per caricarne 40.
Anche qui marketing, il %G sui top di Oggi non funzionerà con il 5G vero, cioè quello che vedremo in rete forse a partire dalla fine dell'anno prossimo, più probabilmente a 2021 inoltrato.
Quello di oggi è un 4G sul 3.7Ghz con bitrate e latenze identiche al 4G, anzi vai anche meno, perché l'LTE cat 18 ti permette di raggiungere 1.2Gbps grazie all'agregazione di 4 canali 1800 e 4 canali 2600, con i soli 4 canali 3700 si arriva a 600Mbps
Avrò in casa una 30'ina di apparati WiFi dovrei cambiarli tutti, se vuoi usare il wifi6 ti serve un nuovo router in casa che costa almeno 200€ e poi devi cambiare tutti gli apparati in casa. In ogni caso il WiFi5 già super il Gbps, e almeno che non hai una connessione internet in fibra che va a 10Gbps il wifi6 non serve a niente.
In 30'anni quante volte ti è cascato il telefono nella vasca, nel lavandino o in piscina? A me mai. La certificazione costa 50/60€ sono soldi buttati che finirebbero sul prezzo finale del telefono
Il corredo è sicuramente al TOP, spendere 500€ in più solo per migliorare di un po' la qualità delle foto è ridicolo, ti ci compri una macchina fotografica che è molto meglio di qualsiasi top di gamma.
O meglio, sono cose che si potevano "perdonare" sicuramente quando veniva venduto a meno di 400 euro come all'inizio della sua storia, o al massimo 500 euro.
Ma ora bohhh...
Se ci vuoi aggiungere queste cavolate il prezzo diventa sui 1000, preferisco One plus proprio perché non ci mette queste cavolate che farebbero volare il prezzo.
Anche qui marketing, il %G sui top di Oggi non funzionerà con il 5G vero, cioè quello che vedremo in rete forse a partire dalla fine dell'anno prossimo, più probabilmente a 2021 inoltrato.
Quello di oggi è un 4G sul 3.7Ghz con bitrate e latenze identiche al 4G, anzi vai anche meno, perché l'LTE cat 18 ti permette di raggiungere 1.2Gbps grazie all'agregazione di 4 canali 1800 e 4 canali 2600, con i soli 4 canali 3700 si arriva a 600Mbps
Avrò in casa una 30'ina di apparati WiFi dovrei cambiarli tutti, se vuoi usare il wifi6 ti serve un nuovo router in casa che costa almeno 200€ e poi devi cambiare tutti gli apparati in casa. In ogni caso il WiFi5 già super il Gbps, e almeno che non hai una connessione internet in fibra che va a 10Gbps il wifi6 non serve a niente.
In 30'anni quante volte ti è cascato il telefono nella vasca, nel lavandino o in piscina? A me mai. La certificazione costa 50/60€ sono soldi buttati che finirebbero sul prezzo finale del telefono
Il corredo è sicuramente al TOP, spendere 500€ in più solo per migliorare di un po' la qualità delle foto è ridicolo, ti ci compri una macchina fotografica che è molto meglio di qualsiasi top di gamma.
Se ci vuoi aggiungere queste cavolate il prezzo diventa sui 1000, preferisco One plus proprio perché non ci mette queste cavolate che farebbero volare il prezzo.
lavori per oneplus?
questo brand un tempo avevo senso, ora non più. ci sono smartphone che allo stesso prezzo (e anche meno) offrono di più e vengono supportati più a lungo.
l'ultimo oneplus che ho preso è stato il 5t; acquistato al day one. data la scarsa qualità delle foto all'uscita, hanno promesso di rilasciare per mesi un update volto a migliorarne la qualità; niente di tutto ciò. appena sono usciti i primi rumors sul 6, il 5t è stato messo in un angolo. per fare delle foto decenti, dovevi scaricare la google camera di arnova.
non mi venire a dire del supporto alle nuove versioni di android, perchè ora come ora, con project treble, lo fanno praticamente tutti i produttori.
per quanto mi riguarda mai più oneplus (il oneplus one, quella si che era una rivoluzione, lo rimpiango ancora)
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