5G e salute: facciamo il punto fra fake news e ricerche reali

5G e salute: facciamo il punto fra fake news e ricerche reali

Si sente di tutto, parlando di 5G e potenziali conseguenze sulla salute. Abbiamo chiesto il parere di un esperto con grande esperienza e preparazione, che trovate in questo articolo non certo breve ma sicuramente ben argomentato e con un solo punto di riferimento: la scienza

di pubblicato il nel canale Telefonia
5G
 

Le ricerche

Parliamo ora di ricerche che hanno provato a studiare questi effetti a lungo termine. Una delle ricerche internazionali più a ampio spettro che possiamo trovare è stata quella prodotta dall’autorevole IARC nel 2013. L’IARC (International Agency for Research on Cancer) è l’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro e l’articolo si chiama "Radiazioni non Ionizzanti, parte II : Campi elettromagnetici in radiofrequenza" ( "Non-Ionizing radiation, Part II: Radiofrequency Electromagnetic Fields"). Nel titolo non nomina le microonde, ma come ho cercato di spiegarvi è lo stesso principio. L’articolo parla dei rischi di cancerogenicità dei campi elettromagnetici in radiofrequenza emessi dai cellulari, dalle antenne dei ripetitori tv, dalle antenne per i cellulari e da apparecchiature industriali.

Tale studio NON supporta l’idea che un campo elettromagnetico possa generare un cancro. Con un’eccezione. Uno dei tanti studi della ricerca chiedeva ai soggetti (malati e sani di controllo), mediante un questionario, di quantificare il numero e durata delle conversazioni telefoniche a distanza di anni. Personalmente non saprei rispondere correttamente: non mi ricordo esattamente quanto ho chiamato già l’anno scorso e questo dubbio, che non credo di avere solo io, può falsare il test. Siamo poi sicuri che un soggetto malato non calchi la mano per evidenziare un suo sospetto?
In alcuni di questi test, con ampio margine di soggettività, si evidenziava una certa correlazione, non presente però in tutti gli altri.

Il risultato di tutto questo è che l’IARC ha classificato questo tipo di radiazioni come "possibilmente cancerogene per gli esseri umani". Nel linguaggio tecnico vuol dire che se c’è una relazione non è stata trovata perché non è evidente dai numeri.

Questo tipo di radiazioni sono state quindi inserite in un gruppo - definito gruppo 2B - ritenuto abbastanza sicuro. Il grado successivo è infatti il "probabilmente cancerogene per gli esseri umani" - gruppo 2A - e poi c’è “cancerogene per gli esseri umani” - gruppo A - , a cui appartengono quelle emesse dal radioattivo Radon ecc.

Recentemente però, tra i tanti studi concorrenti, 2 diversi istituti, di cui uno italiano, il Ramazzini di Bologna e il National Toxicology Program (NTP) statunitense sono giunti a conclusioni leggermente differenti da quelle dell’IARC.

Le due ricerche "Report of final results regarding brain and heart tumors in Sprague-Dawley rats exposed from prenatal life until natural death to mobile phone radiofrequency field representative of a 1.8 GHz GSM base station environmental emission" sono state effettuate sui topi. Sui topi, continuamente soggetti a radiazione su tutto il corpo, si è visto l’aumento statistico non dei tumori in generale, ma di specifici tumori specialmente con la banda GSM. Per di più con prevalenza di un sesso su un altro (i maschi). Sono risultati che dovrebbero farci porre qualche domanda. Soprattutto per il fatto che 50 altri studi sull’argomento che riguardavano animali da laboratorio non hanno avuto nessuna conseguenza.

Ma queste domande vanno poste con attenzione, soprattutto quando l’argomento è la salute. Se fosse per questioni di minore importanza quei 50 studi prenderebbero il sopravvento e si potrebbe dichiarare che l’evidenza di una correlazione diretta non c’è. Ma possiamo farlo quando si tratta da salute ? Non credo, almeno personalmente, sia una scelta razionalmente saggia, non solo eticamente. Questo non significa fidarsi più di quei due esperimenti rispetto a tutti gli altri, vuole semplicemente dire che è necessario, e con urgenza, indagare più a fondo il problema.

Certo, vuole anche dire un’altra cosa: se questa correlazione esiste, non è quella tremenda e latrice di morte su vasta scala che ci dipingono i peggiori scenari complottisti, secondo i quali moriremo tutti e il mondo si trasformerà in un deserto radioattivo post apocalittico.

Bisogna fare attenzione all’eccessiva demonizzazione dell’invisibile, alimentata dalla lente mediatica e da complottismo senza basi scientifiche.

Bisogna anche fare attenzione all’eccessiva demonizzazione dell’invisibile, alimentata dalla lente mediatica del giornalismo che deve cavalcare le paure per vendere i giornali. I pericoli per la nostra salute sono ovunque, ad esempio nelle microplastiche, nelle micropolveri nell’aria, nell’eccesso di prodotti chimici per la pulizia, nelle sostanze chimiche usate per l’agricoltura o peggio depositatesi nel tempo nei terreni che poi le stesse piante assorbono. Cosa si può fare nel mentre che la ricerca prosegue ? La cosa più intelligente: usare la testa. Indipendentemente da 3G, 4G, 5G, il mio suggerimento è quello di non non tenere mai troppo il vostro cellulare o il vostro router wifi vicini a voi durante la giornata, magari spegnetelo di notte, non può che farvi bene. Se dovete cambiare casa evitate, magari, quelle sotto un’antenna o un gruppo di antenne. Inoltre, a titolo informativo, il valore di 6 V/m vale per tutta la penisola, e difficilmente verrà diminuito visti i soldi che la vendita delle licenze ha portato. Ciò non toglie che qualsiasi comune può, armato del giusto numero di specialisti, abbassarlo sul suo territorio.

98 Commenti
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ellerix29 Luglio 2019, 16:12 #1
Ci sono due "fregnacce" abbastanza importanti in questo articolo:

1) il 5g ha lo stesso problema del 4G, con l'aumento del numero di utenti la qualità cala. È inevitabile.

2) all'aumentare della frequenza aumenta la potenza di un'onda. La potenza di un onda dipende da un solo parametro, la potenza stessa. Onestamente spero in un refuso, sarebbe una fregnaccia troppo grossa (è una di quelle cose che quando le dici ad un esame ti fanno guadagnare molto velocemente un viaggio in cortile a raccogliere il libretto).
Axel.vv29 Luglio 2019, 16:52 #2
Vero, a meno che non cambi la costante di Planck :P
x_term29 Luglio 2019, 17:38 #3
Fregnaccia #3: "Se dovete cambiare casa evitate, magari, quelle sotto un’antenna o un gruppo di antenne."

L'appartamento sotto è più sicuro di certo di quello che si trova di fronte, dato che le antenne a pannello utilizzate in telefonia mobile non irradiano sotto di sè ma solamente in maniera perpendicolare al proprio posizionamento, come si può vedere in questo datasheet (Kathrein è un produttore tedesco assai famoso nelle antenne per stazioni radiobase cellulari)
https://it.scribd.com/doc/59491677/80010456V02
supertigrotto29 Luglio 2019, 19:56 #4

alla fine sono rischi semicalcolati

Vogliamo la comodità,ci dobbiamo accollare il pacchetto completo.
Questo in molti campi,come la medicina,quando abbiamo farmaci che possono causare effetti collaterali,nel trasporto,con auto che emettono gas nocivi,negli alimenti,con conservanti che non farebbero tanto bene e gli incarti che inquinano,alla fine un po' di rischio ce lo dobbiamo accollare.
Vogliamo un mondo sempre connesso?
O giriamo con 10 km di cavi cadauno o utilizziamo le radioonde!
cicastol29 Luglio 2019, 20:11 #5
Una radiazione ionizzante è un tipo di radiazione che ha abbastanza energia da levare un elettrone a un atomo trasformando il bersaglio in uno ione. Questo tipo di radiazioni [COLOR="Red"](a cui per esempio appartengono i raggi UV)[/COLOR], sono senza ombra di dubbio radiazioni pericolosissime.

Ricordate quando, i primi giorni di sole d’estate al mare, vi esponete al sole, magari senza crema, e diventate rossi come un’aragosta brillando al buio? Non diventate rossi perché il sole vi ha bruciato. [COLOR="Red"]Diventate rossi perché le vostre cellule sanno di essere state esposte per troppo tempo ad una pericolosa radiazione [/COLOR]


Allucinante leggere queste fregnacce, spero non le abbia scritte l'ing di turno menzionato all'inizio articolo, voler far passare i raggi UV del sole che giungono a terra per radiazione ionizzante vuole dire non avere capito un emerito caxxo.
E poi si parla di fake news........
SempreVerde29 Luglio 2019, 20:17 #6
Vorrei aggiungere due punti di riflessione:
- sicuramente il fattore tempo di esposizione è un elemento importante. Oggi, con il 4G in tasca a tutte le persone, provate ad andare in un bar affollato o a un ristorante portandovi dietro un misuratore di campo elettrico. Io ho provato in una baita in alta montagna e l'intensità del campo superava tranquillamente i 20 V/m. Stare in luoghi affollati vuol dire essere esposti a più di 6 V/m.
Se incominciamo a spargere dispositivi sempre connessi ovunque, non è che i posti con più di 6V/m poi aumentano esponenzialmente e quindi ci troviamo sempre esposti a un campo che la legge ritiene da evitare?
- la seconda e ultima osservazione riguarda la pericolosità dei campi. Sicuramente la pericolosità delle onde elettromagnetiche dal punto di vista cancerogeno è tutta da studiare e dimostrare. Vorrei però far notare che un cancro è la cosa peggiore che si possa prendere. In mezzo possono esserci tante altre cose come ad esempio un bel mal di testa.
L'esposizione prolungata a campi di bassa potenza potrebbe provocare tanti disturbi che non sfociano necessariamente in un cancro. C'è chi sostiene che anche campi elettrici poco potenti possono alterare il funzionamento di alcuni processi metabolici. Ci si dovrebbe chiedere se l'utilità di queste innovazioni sia superiore ai "disagi" che questa può provocare.
Se dal passaggio al 4G ho visto notevoli miglioramenti a fronte di possibili "disagi", con il 5G vedo solo probabili "disagi" a fronte di poco.
Ma voi ce lo vedete un chirurgo operare in telemedicina connesso a un telefono? Secondo me useranno tutti una bella linea fissa a banda garantita....
La connessione tra le automobili avrebbe più senso farla con tecnologie autonome come il wifi. Sono applicazioni critiche e farle dipendere dal funzionamento di un'antenna non mi sembra ragionevole. Se si guasta cosa succede? Smettono di andare le automobili? Sono libere di avere incidenti?
Mi sembra più sicura una connessione automobile a automobili vicine senza la dipendenza ad un nodo "critico". Si sente spesso di rete telefoniche down in mezza Italia, non poter telefonare o navigare è fastidioso, avere un incidente in macchina mi sembra peggio.
Se non ci fosse il problema economico (questa cosa farà girare un sacco di soldi), bisognerebbe applicare un principio maggiore di cautela.
fraussantin29 Luglio 2019, 22:12 #7
Articolo interessante.

Originariamente inviato da: ellerix
Ci sono due "fregnacce" abbastanza importanti in questo articolo:

1) il 5g ha lo stesso problema del 4G, con l'aumento del numero di utenti la qualità cala. È inevitabile.

2) all'aumentare della frequenza aumenta la potenza di un'onda. La potenza di un onda dipende da un solo parametro, la potenza stessa. Onestamente spero in un refuso, sarebbe una fregnaccia troppo grossa (è una di quelle cose che quando le dici ad un esame ti fanno guadagnare molto velocemente un viaggio in cortile a raccogliere il libretto).


2 forse intendevano : aumentando la frequenza si riduce la distanza di funzionamento e gli ostacoli diventano più fastidiosi , quindi per avere un risultato decente o si aumenta la potenza o si aumenta il numero di antenne .
ellerix29 Luglio 2019, 22:16 #8
Frau, potevano intendere diverse cose, di certo da un ricercatore mi aspetto un minimo di rigore in più
Qarboz29 Luglio 2019, 22:36 #9
Originariamente inviato da: ellerix
Ci sono due "fregnacce" abbastanza importanti in questo articolo:

1) il 5g ha lo stesso problema del 4G, con l'aumento del numero di utenti la qualità cala. È inevitabile.

2) all'aumentare della frequenza aumenta la potenza di un'onda. La potenza di un onda dipende da un solo parametro, la potenza stessa. Onestamente spero in un refuso, sarebbe una fregnaccia troppo grossa (è una di quelle cose che quando le dici ad un esame ti fanno guadagnare molto velocemente un viaggio in cortile a raccogliere il libretto).


Anche affermare che il 3G e il 4G hanno la lunghezza d'onda "sul metro" non è che sia corretto...

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E comunque personalmente non vedo perché il forno debba comunicare con la lavatrice tramite il 5G; se proprio non è possibile usare un cavo dedicato (ethernet o altra tecnologia), esiste il Powerline, o al massimo il wifi. Cioè, ma veramente ci sarà qualcuno disposto a pagare gli abbonamenti per traffico dati per gli elettrodomestici per avere chissà quale comodità?
BrightSoul29 Luglio 2019, 22:52 #10
Anche la questione dell'auto che sta per investire il pedone non è chiara: perché dovrebbe usare 5G anziché far affidamento sui suoi sensori? Casomai il 5G gli serve per informare le auto dietro che sta per iniziare una brusca frenata.

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