Huawei Mate 20X 5G: il migliore pronto per la rete veloce 5G. La recensione

Huawei Mate 20X 5G: il migliore pronto per la rete veloce 5G. La recensione

Huawei porta sul mercato il suo primo smartphone con il modem Balong 5000 che permette la connessione (dove presente) del 5G. Un device già visto precedentemente su altri mercati ma senza il 5G e soprattutto con una batteria più performante. Grande nelle dimensioni ma anche nelle prestazioni. Lo abbiamo provato in modo approfondito e ve lo diciamo qui.

di pubblicato il nel canale Telefonia
Huawei
 

Arriva a pochi mesi di distanza dal resto dei telefoni della serie Mate 20, ma per certi versi può essere considerato come il miglior telefono della famiglia. Parliamo del nuovo Huawei Mate 20 X 5G che dalla sua non offre agli utenti solamente il primo device supportante la nuova rete veloce lanciata da Vodafone e TIM in molte città italiane ma anche un telefono fortemente performante con un display da 7.2 pollici decisamente più ampio di altri concorrenti.

[HWUVIDEO="2797"]Huawei Mate 20X 5G: il TOP della serie Mate ed è anche 5G! La recensione[/HWUVIDEO]
 

Meglio tardi che mai, come dice il vecchio proverbio. Il Mate 20X era tra i telefoni della serie Mate 20 più interessanti, ma non ha mai visto la luce del giorno al di fuori dei paesi del sud-est asiatico prima di oggi. Lo smartphone è invece arrivato anche in Europa e soprattutto in Italia dove ha permesso a Huawei di dare il primo vero segnale di una sua presenza intoccata dal ban degli USA e mostrando ai suoi utenti che l’azienda è sempre stata a lavoro e anzi è più pronta che mai visto che anche il Mate X – secondo device che vede la presenza del modem 5G Balong 5000 - è pronto ad arrivare sul mercato durante il prossimo mese di settembre con il suo display completamente pieghevole.

Tante le specifiche tecniche che portano in alto il livello di questo Huawei Mate 20X 5G e parliamo del display ampio AMOLED con la sola notch a goccia nella parte superiore che lascia dunque ampio margine alla visione dei contenuti multimediali. Il processore più potente del momento sul parco “macchine” dell’azienda cinese di Richard Yu capace di proporre un device capace a livello professionale per il business ma anche nel gaming grazie alla GPU Turbo. Non solo perché è presente anche una triade di fotocamere ottimizzate in collaborazione con Leica che garantiscono scatti di primissimo ordine con algoritmo sempre pronto ad alterare i parametri al meglio grazie anche all’Intelligenza Artificiale. Inevitabile non nominare poi la presenza del nuovo modem Balong 5000 pronto a indirizzare l’utente nella nuova era del 5G, operatori permettendo.

Un po’ più nello specifico Huawei Mate 20 X gode di un ampio display AMOLED da 7,2 pollici in risoluzione Full HD+, il potente chipset Kirin 980 con la Neural Processing Unit di seconda generazione ma anche ben 8GB di RAM ed uno storage interno da 256GB per ogni tipo di archiviazione dei dati. Una performante camera tripla al posteriore con zoom ottico 3x ma anche un sensore Ultra Grandangolare per ampliare l’angolo di visione della scena. Infine una batteria da 4.200 mAh con Super Charge che vi porta a sera con qualche prerogativa. Cosa potrebbe far storcere il naso sul Mate 20X 5G? Forse la mancanza di una certificazione di impermeabilità o l’assenza di un jack classico da 3.5mm che per alcuni rimane ancora una componente imprescindibile.

Huawei Mate 20X 5G, prezzi e promo lancio

Huawei Mate 20X 5G, nella colorazione Emerald Green, è disponibile in preordine su Amazon.it, negli online store di MediaWorld, Unieuro e presso il Huawei Experience Store al prezzo consigliato di 1.099,90€.

Insieme al prodotto sarà possibile avere anche le Huawei FreeLace, le nuove cuffie wireless dall’elegante design che offrono all’utente una connettività intelligente, un audio potente e una batteria a lunga durata.

UNBOXING

Il nuovo Huawei Mate 20 X 5G, proprio come il top di gamma della serie Mate 20 Pro, viene proposto dall’azienda in una confezione di carta completamente nera. All'interno sarà possibile trovare oltre allo smartphone, chiaramente, anche un alimentatore di ricarica veloce da 22,5 W, lo speciale cavo USB Type-C che servirà proprio per ricaricare più velocemente lo smartphone e un paio di auricolari di buona fattura di tipo in ear e con cavo USB Type-C.

La scatola contiene anche una custodia di gomma trasparente che permetterà di avere nell’immediato una protezione per il device che viene oltretutto provvisto di una pellicola protettiva pre-applicata sul display.

DESIGN: bello come gli altri ''Mate'' ma enorme

Huawei Mate 20X 5G possiede un design assolutamente in linea con quanto realizzato dall’azienda con la famiglia Mate 20. Una versione maggiorata del Mate 20 e 20 Pro con un doppio vetro sia nella parte anteriore che posteriore dove viene proposto una trama originale che rende la backcover satinata che non solo rende originale l’aspetto ma migliora anche il grip in mano. La cornice è completamente in metallo in tinta con la colorazione del device che viene proposto solamente nella versione verde scura cangiante con il riflesso della luce.

Le dimensioni importanti chiaramente contano in questo caso e Huawei decide di puntare per il 5G su di uno smartphone molto grande rispetto alla concorrenza. A farla da padrona dunque nella parte anteriore è senza dubbio il gigante schermo AMOLED da 7,2" in diagonale. Un pannello con angoli arrotondati che si abbinano alle curve del telaio e soprattutto con cornici davvero ridotte all’osso per la migliore visibilità dei contenuti. Presente qui una tacca a goccia nella parte superiore del display dalle dimensioni decisamente minute. Il notch a goccia permette chiaramente di posizionare una fotocamera per i selfie da 24MP con obiettivo f/2.0 a fuoco fisso proprio come negli altri device della serie Mate 20.

Appena sopra la tacca si trova una griglia sottile che funziona non solo da capsula auricolare ma anche da secondo altoparlante per una buona esperienza di ascolto per potenza e per qualità. Huawei Mate 20 X manca invece di un LED di notifica e l’unico modo per percepire l’arrivo di una notifica, oltre alla suoneria e alla vibrazione, è quello di abilitare l'opzione di visualizzazione sempre attiva del display che permette ora di avere le notifiche sempre a portata di “occhio”.

Da menzionare lo schermo sensibile alla pressione e capace di registrare fino a 4.096 livelli di pressione. Supporta l'esclusiva M-Pen per Mate 20X anche se la stilo non è inclusa nella confezione di vendita e non possiede un vero e proprio alloggiamento come potrebbe essere quello su di un Samsung Galaxy Note con la sua S Pen.

La parte superiore del frame vede la presenza oltre al microfono del sensore ad infrarossi mentre la parte inferiore vede la presenza di una porta USB-C, il microfono e l'altro altoparlante. Mate 20X ha lo stesso slot SIM ibrido degli altri Mate - un vassoio dual-nanoSIM, in cui è avere connettività 5G solo con una delle due SIM lasciando l’altra sempre in 4G. Da non sottovalutare come lo slot SIM sia protetto da una guarnizione in gomma contro polvere e acqua, che è l'unica vera prova della certificazione IP53 appunto contro polvere e schizzi. Il Mate 20 Pro è l'unico phablet Huawei finora completamente impermeabile.

Al posteriore presente la configurazione della fotocamera a forma quadrata, anch’essa in linea con quella di Mate 20 Pro. Tecnicamente presenti un obiettivo da 40MP classico, un sensore Ultra Grandangolare da 20MP ed un più piccolo sensore da 8MP ''tele'' con stabilizzazione ottica dell’immagine OIS. Infine il flash dual-LED dual-tone. Anche se il Mate 20X è più grande del resto della serie, il device risulta ancora piuttosto sottile e questo permette di avere la struttura della videocamera con un leggero scalino rispetto al resto della scocca. Uno scalino che non rende però problematico l’utilizzo e il posizionamento su superfici o in tasca. Infine, Mate 20X dispone di un sensore per la scansione delle impronte digitali sempre attivo montato sotto la struttura della fotocamera tripla sul retro.

A livello dimensionale il nuovo Mate 20X 5G possiede una lunghezza di 174,6 mm per un’altezza di 85,4 mm ed uno spessore di 8,2 mm. Grande e su questo non vi è dubbio ma non il più grande visto che ad esempio la concorrenza fa peggio con Xiaomi ed il suo Mi MIX 3 che risulta maggiore con un display da 6.9 pollici. Per il peso il Mate 20X 5G pesa 232 grammi che non è poco ma in linea con le dimensioni.

DISPLAY: una meraviglia in ''Full HD+''

Il fulcro di Huawei Mate 20X 5G è lo schermo AMOLED da 7,2" con la sua piccola tacca simile ad una goccia. Nonostante la diagonale ampia, il display ha una risoluzione di 1.080 x 2.244 pixel o 346ppi. Lontano, è vero, da una densità di pixel da top di gamma, ma ancora sufficiente per un utilizzo classico quotidiano con uno smartphone multimediale. In effetti, lo schermo da 1080p del Mate 20X 5G risulta ideale per i giochi ed è effettivamente uno dei punti chiave di vendita dei questo phablet soprattutto con il modulo 5G.

Il pannello OLED ha una matrice Diamond PenTile, come la maggior parte degli OLED di questi ultimi tempi. Lo schermo possiede due modalità Colore: Normale e Vivace dove ognuno di questi ha anche tre sotto-modalità: Predefinito, Caldo e Freddo. L'opzione Vivid rappresenta lo spazio colore DCI-P3, mentre quello Normale passa alla conformità dello spazio colore sRGB. Di fatto posizionando il device sulla modalità Vivid il device offrirà fino a 460 nits di luminosità in modo manuale arrivando fino a 655 nits in condizioni di luce intensa se lo si lascia in automatico.

Sulla pratica il device possiede un pannello di ottima qualità con valori nella norma rispetto agli smartphone della concorrenza a matrice AMOLED e soprattutto un pannello che permette di osservare sempre ottimamente i contenuti anche in condizioni estreme di luce come quelle in esterno con la luce solare diretta. Assente un sensore delle impronte digitali al di sotto del display. Huawei decide di posizionarne uno classico circolare nella parte posteriore al di sotto dei tre diversi sensori fotografici. Un sensore comunque di ottima fattura, veloce e sempre sicuro. Oltretutto il sensore posteriore viene affiancato in questo suo compito dal riconoscimento del volto che Huawei implementa e che risulta funzionante praticamente sempre anche in condizioni di buio.

HARDWARE: 8GB di RAM e Kirin 980. Che altro?

Huawei Mate 20X, 5G proprio come il resto della famiglia Mate 20, utilizza l'ultimo chip Kirin 980 di HiSilicon. Questo è il primo chipset di un telefono Android basato sul processo produttivo a 7 nm e promette guadagni in termini di potenza ed efficienza rispetto al suo predecessore e ad altri chipset a 10 nm.

Kirin 980 utilizza otto Core con 2x ad alte prestazioni Cortex-A76 a 2,6 GHz e due nuclei 2x Cortex-A76 clock a 1.92GHz oltre a 4x core Cortex-A55 power-efficient che vanno fino a 1,8GHz. Il processore utilizza l'architettura DynamIQ di ARM, che è l'evoluzione della conosciuta big.LITTLE e consente a qualsiasi sottoinsieme di core (o tutti insieme) di funzionare simultaneamente a seconda del carico di lavoro. Kirin 980 viene affiancato da una Mali-G76 MP10 appunto a dieci core. Una GPU capace di offrire enormi guadagni in prestazioni ed efficienza rispetto alla precedente Mali-G72 del Kirin 970.

  HUAWEI Mate 20 X 5G
OS (al lancio) Android 9.0 Pie con EMUI 9.0
Processore Kirin 980 Octa-Core a 2.6GHz
RAM 8 GB
Display AMOLED 7.2" Full HD+
Risoluzione 2244x1080 px
Storage (al lancio) 256 GB
Fotocamera Posteriore

Tripla Camera:
Principale 40MP Grandangolare (f/1.8) OIS +
Ultra Grandangolare 20MP (f/2.2)
Teleobiettivo 8MP (f/2.4)
Video 4K UHD @30fps

Fotocamera Anteriore 24MP (f/2.0)
Extra

5G con modem Balong 5000
NFC
Sensore impronte digitali sul retro
Certificazione IP-53

Porte USB Type-C
Batteria 4.200 mAh + Ricarica rapida
Dimensioni 174,6 x 85,4 x 8,38 mm 
Peso 233 gr 

La GPU Turbo 2.0 di EMUI 9 è supportata da sei giochi in totale per il momento. Permette a tutti questi di funzionare senza problemi e con una velocità di 60 fps a piena risoluzione. GPU Turbo 2.0 è nuovo e dunque poco sfruttato ma Huawei sta collaborando al massimo con gli sviluppatori dei giochi per renderlo ancora più popolare.

Il processo di produzione 7nm non è la sola affermazione di Kirin 980. Il chipset è anche il primo a supportare la memoria LPDDR4X a 2133 MHz e incorpora un doppio chip NPU dedicato. Huawei chiama quest'ultimo "Dual-Brain Power" e può aiutare a riconoscere fino a 4.500 immagini al minuto, ossia circa il 120% più velocemente rispetto al singolo chip NPU dello scorso anno sul Kirin 970. Presenti anche 8GB di RAM grazie ai quali l’azienda affida tra le mani degli utenti un device così potente da battere per certi versi anche qualche PC.

Punteggi dei benchmark alla mano si possono raggiungere benefici di circa il 10-12% di incremento su tutti i test in prima esecuzione rispetto al top di gamma Mate 20 Pro. Mate 20X 5G, indipendentemente dalla modalità normale o prestazionale, si trova in cima alla classifica degli smartphone Android, quando si tratta di prestazioni del processore in multi-core.

Il risultato in single-core della CPU di Mate 20X 5G è invece inferiore ai core Mongoose del Galaxy Note 9 anche se la modalità performance aiuta un po'. In termini di potenza pura, il Mate 20X 5G è più potente rispetto a quanto fatto dalla GPU Adreno dello Snapdragon 845. Le prestazioni sullo schermo sono di prim'ordine, in quanto il Mate 20X ha un vantaggio sulla minore risoluzione del display.

Il benchmark AnTuTu conferma la natura di punta del chipset Kirin 980. Se la modalità prestazioni è abilitata si possono ottenere risultati maggiori rispetto alla concorrenza anche del 10% in più posizionando in cima alla classifica lo smartphone. 

 Benchmark  
AnTuTu 7 280339
Geekbench 4 (ST) 3245
Geekbench 4 (MT) 9700
Androbench 844 MB/s
SunSpider 1.0.2 446.5 ms

Kirin 980 scalda il giusto a livello termico durante situazioni di stress lavorativo. Una quantità ragionevole di calore che risulta rapportata anche alle maggiori dimensioni del corpo rispetto a quelle degli altri device della serie Mate 20. Di fatto nessun tipo di rallentamento come alcun tipo di lag o problematica di questo genere viene percepita sul device anche durante sessioni di gioco importanti o di stress di elevato livello.

La modalità performance permette di sbloccare tutto il potenziale del Kirin 980, aumentando addirittura del 10% i punteggi dei benchmark. Il Mate 20 X gira in maniera completamente fluida anche con giochi importanti a livello risolutivo. Nel complesso, Kirin 980 è uno di quei chipset che vale la pena avere nel telefono per velocità di impiego e non solo.

INTERFACCIA GRAFICA: solita EMUI con Android 9

Huawei Mate 20 X esegue Android 9 Pie con la solita interfaccia grafica completamente personalizzata EMUI versione 9.0. I puristi di Android sicuramente non potranno apprezzare questa combinazione, ma Huawei ha lavorato da anni a questa personalizzazione e se a livello grafico il sistema dovrebbe considerare una vera e proprio riprogettazione per avere un migliore impatto moderno sugli utenti, è palese che a livello lavorativo il tutto si propone in modo completo, esaustivo e anche molto utile nella maggior parte delle operazioni.

Huawei ha ripulito l'interfaccia generale e il pannello delle impostazioni utilizzate meno. Le app proprietarie realizzate da Huawei hanno ricevuto nuovi menu di navigazione nella parte inferiore dello schermo rendendoli più facili da raggiungere.

Navigazione e gesture
Sul nuovo smartphone di Huawei sono disponibili tre sistemi per la navigazione. Per impostare quello di vostro gradimento è sufficiente accedere alle Impostazioni del dispositivo, selezionare la voce Sistema (l'ultima della lista) e poi premere su "Navigazione di sistema". Qui è possibile scegliere fra tre voci:

  • Gesture: la navigazione via Gesture, che avevamo già visto sui Mate 20, consente di sfruttare tutto lo schermo nella sua interezza, anche la parte che tipicamente viene occupata e resa indisponibile dall'interfaccia standard di Android. Con questa tutte le operazioni essenziali del sistema operativo possono essere effettuate con una gesture: per tornare Indietro si usa uno swipe orizzontale da uno dei due bordi laterali; per tornare alla Home uno swipe verticale dal bordo basso verso l'alto; per le app in background lo stesso swipe ma lasciando il dito sullo schermo per qualche istante in più.

  • Navigazione a Tre tasti: la Navigazione a Tre tasti consente invece di impartire i comandi essenziali del sistema operativo (Indietro, Home, Attività recenti) attraverso tre tasti personalizzabili posizionati sulla parte inferiore dello schermo. Di default la barra di navigazione è sempre attiva e quella porzione dello schermo occupata, ma si può nascondere abilitando l'opzione apposita. In questo caso per richiamarla è sufficiente effettuare uno swipe dal basso verso l'alto.

  • Menu veloce: il Menu veloce è un sistema particolarmente artificioso, a nostro avviso, per navigare fra le schermate del sistema operativo. Una volta attivato compare un piccolo tasto circolare sullo schermo che può essere posizionato dove si vuole: premendo sul tasto si torna Indietro; tenendolo premuto nella schermata Home; trascinandolo verso destra o sinistra si va nelle Attività recenti. Questo sistema può essere utilizzato in parallelo a uno degli altri due che abbiamo già segnalato.

I vantaggi della EMUI 9.0 includono anche il supporto alla GPU Turbo 2.0, l'avvio più rapido delle app e un nuovo sistema di gestione delle password. Si ottiene anche una migliore gestione per la condivisione dei contenuti grazie al nuovo Huawei Share, che permetterà di condividere file con un PC o con una stampare direttamente in modalità wireless.

C'è ovviamente la possibilità di gestire la tacca, che qui è a goccia, nascondendola ad esempio con una barra nera, oppure se mostrare la velocità della rete in ogni momento. Il launcher poi è impostato "alla iPhone" al primo avvio, quindi tutte le app saranno riversate sulla Home, insieme ai widget e alle cartelle. Si può comunque scegliere di utilizzare l'app drawer tipico di Android e quindi mettere in Home solo le preferite.

 

Dalla Home si può accedere alla schermata di Google Assistant e si può accedere anche ad HiSearch per la ricerca profonda all'interno del sistema. La grande personalizzazione è abbinata a diverse funzioni per la gestione del consumo energetico per prediligere prestazioni o durata della batteria e c'è la possibilità di attivare le ottime gesture di Huawei per navigare nel terminale.

FOTOCAMERA: che qualità!

Huawei Mate 20X 5G possiede la stessa tripla fotocamera che l’azienda aveva deciso di proporre sul Mate 20 Pro. Ciò significa che la principale fotocamera possiede un sensore da 40MP con obiettivo ad apertura focale da f/1.8. In questo caso, come capita spesso, per impostazione predefinita le immagini vengono realizzate a 10 MP grazie al sistema Quad-Bayer anche se il tutto può essere modificato scegliendo di salvare l'immagine a 40 MP.

Presente anche un sensore da 8MP con obiettivo a lungo raggio di 80mm ed apertura focale da f/2.4 e stabilizzazione ottica. Infine, la fotocamera monocromatica scelta in passato da Huawei viene qui sostituita con un sensore da 16mm da 20MP di tipo ultra-grandangolare ad apertura focale da f/2.2.

Huawei ama sottolineare come lo zoom presente sia ottico per ingrandimenti 3x e ibrido per ingrandimenti 5x. Queste due opzioni saranno presenti nell’applicazione della fotocamera a favore degli utenti. L'app della fotocamera è stata migliorata grazie all’Intelligenza Artificiale di Huawei arrivata alla seconda generazione e capace di riconoscere e comandare le impostazioni degli scatti a livello dei parametri per un massimo di 1.500 scene diverse. Huawei lo ha reso meno aggressivo sugli alberi e sui cieli, dopo il feedback ricevuto per il P20 Pro in cui le modalità Greenery e Blue Sky erano esagerate. 

Ottimi i preset usati su Mate 20X 5G anche se spesso potrebbe risultare più convenienti agire sul campo eliminando questa funzionalità. A livello di impostazioni, l’app della fotocamera, non è cambiata molto e l’utente possiede dunque un selettore di modalità in basso. Scorrendo verso sinistra o verso destra sarà possibile cambiare appunto la modalità. Per quanto riguarda lo zoom, un tocco sul pulsante "1x" nel mirino alterna consecutivamente le telecamere "3x" (80mm), 5x (135mm) e 0.6x (16mm).

C'è chiaramente una modalità Pro dove sarà possibile regolare i parametri in modo del tutto manuale. Parliamo di ISO (da 50 a 102.400), tempo di posa (da 1/4000 a 30 secondi), compensazione dell'esposizione (da -4 a + 4EV con incrementi di 1/3 di step) e bilanciamento del bianco (temperatura della luce). È inoltre possibile scegliere la modalità di misurazione (matrice, ponderata centrale e spot) e la modalità di messa a fuoco (singola, continua e manuale). Huawei offre anche il cosiddetto assistente intelligente HiVision come parte dell'app della fotocamera. È fondamentalmente un obiettivo intelligente, che riconosce automaticamente tramite punti di riferimento un oggetto ricercandolo su internet.  

Gli scatti catturati durante il giorno sono come al solito il fiore all'occhiello. Presente una moltitudine di dettagli, una gamma dinamica impressionante, colori vivaci e precisi, un contrasto eccellente e, nel complesso, una resa davvero elevata. Se si ha davvero, e ripetiamo davvero, la necessità di scattare a 40MP è chiaramente possibile farlo ma quello che si ottiene non è poi così impressionante rispetto a quanto è possibile fare con il “crop” a 10MP ottenuto in automatico dall’algoritmo dello smartphone. Vero, i dettagli sono maggiori ma le immagini risultano morbide e un po’ rumorose oltre al fatto che parliamo di file di almeno 20 o 30MB.


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La fotocamera con sensore in teleobiettivo risulta da 80 mm ed è “solo” da 8MP anche se gli scatti vengono processati a 10MP con il sospetto che il sensore da 40MP dia una mano nel realizzare l’immagine finale. Oltretutto gli scatti con zoom "3x" risultano davvero incredibili grazie ad un alto livello di nitidezza ma anche ai numerosi dettagli presenti. Colore, contrasto e gamma dinamica sono brillanti, anche se i livelli di rumore sono leggermente più alti. Utilizzando lo zoom ibrido 5x che è come detto digitale, Huawei si migliora sotto questo punto di vista combinando le informazioni dei due zoom (ottico e digitale) e rendendo migliori gli scatti. Infine, abbiamo realizzato anche alcune scatti con la cam da 20 MP che ricordiamo risulta ultra grandangolare. Qui ancora una volta tanti i dettagli nello scatto per una resa cromatica eccellente, fedele alla realtà, con livelli di rumore tollerabili e una gamma dinamica spesso superba. Interessante poter usare la camera ultra grandangolare anche per le riprese macro come con gli altri sensori. 


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Huawei ha sempre cercato di eccellere nella fotografia in condizioni di scarsa illuminazione e il Mate 20X 5G ha le impostazioni e gli algoritmi più avanzati del produttore realizzati ad oggi. Le foto con poca luminosità realizzate con la cam principale risultano ancora una volta impressionanti. L’ apertura da f/1.8 consente di aumentare la presa di luce e anche se manca la stabilizzazione ottica, la velocità dell'otturatore non scenderà al di sotto di 1/20 permettendo dunque immagini sempre al top. 

Presente anche su Mate 20X 5G la modalità notturna che conosciamo bene. La creazione di esposizioni pseudo lunghe impilando più fotogrammi e raccogliendo luce lungo la strada non è più un segreto e Huawei riesce bene nella sua realizzazione. Stiamo parlando di esposizioni da 3 o 5 secondi che permettono di realizzare scatti portentosi rispetto al normale, illuminando la scena e stabilizzando lo scatto che altrimenti risulterebbe sicuramente mosso.  

La fotocamera da 20MP ha un'apertura f/2.2 e non è stabilizzata otticamente, quindi le normali foto in condizioni di scarsa illuminazione non promettono chissà cosa. La modalità notturna funziona anche con la fotocamera ultra grandangolare, ma le immagini non sono impressionanti come quelle con il sensore classico e il consiglio è quello di tenere proprio la modalità standard per gli scatti in notturna. 

 

Per quanto concerne poi la fotocamera anteriore ecco che il nuovo Huawei Mate 20X 5G presenta una fotocamera selfie molto familiare: è un sensore da 24MP con apertura focale da f/2.0 e messa a fuoco fissa. Un classico sensore da selfie preso in prestito dalla serie P20 capace però di lavorare bene chiaramente sul fisso e senza esagerare nella scena. I colori sono rappresentati fedelmente e la gamma dinamica è buona per una fotocamera selfie.

Infine a livello video nulla di nuovo con un Huawei Mate 20X 5G capace di registrare alla massima risoluzione del 4K a 30fps mentre doppia scelta (30 o 60fps) se si decide di girare il video a 1080p. C'è una stabilizzazione elettronica sempre attiva disponibile in ogni modalità che lavora bene ma che potrebbe però fare ancora di meglio. 

AUTONOMIA: velocissima la ricarica

Huawei Mate 20X 5G è alimentato da una batteria grande ma che di fatto risulta più piccola del fratello 20X giunto su altri mercati qualche tempo fa. Parliamo infatti di una batteria da 4.200 mAh differente dalla 5.000 mAh del Mate 20X. Di fatto sul campo l’ottimizzazione di Huawei è sempre al top e seppure con un display esagerato da 7.2 pollici riusciamo ad arrivare a sempre quasi sempre a patto di non avere problematiche di rete.

Sì perché se utilizziamo il 5G, ancora all’inizio e per nulla stabile, lo “switchare” - passatemi il termine - della rete tra la vecchia e la nuova generazione farà perdere notevole energia allo smartphone in termini di batteria. Questo si tramuterà in un consumo importante del device che potrebbe spegnersi anche in tardo pomeriggio. La problematica è più dovuta chiaramente all’acerba rete 5G presente nelle prime città italiane piuttosto che al Mate 20X 5G che sotto rete Wi-Fi o con rete 4G+ stabile non ha problemi di sorta o consumi anomali. 

Huawei Mate 20X 5G supporta la ricarica SuperCharge proprietaria a 5V e 4,5A. Il cavo e il caricabatterie necessari sono rilasciati in bundle nella scatola e possono permettere di ottenere una ricarica pari al 47% della batteria completamente scarica in soli 30 minuti raggiungendo addirittura il 100% in circa 100 minuti. Dimenticate invece la ricarica wireless che Huawei non pone in questo device. 

Il 5G secondo Huawei

Huawei Mate 20X 5G è il primo vero smartphone 5G di Huawei ad essere realmente venduto al pubblico. Non è il primo smartphone in assoluto sul mercato ma di fatto possiede un asso da giocare per farsi strada nell'emergente mercato dei terminali compatibili con la rete mobile di ultima generazione: il modem Balong 5000, è effettivamente il primo chipset multi-mode 5G al mondo a 7 nanometri. 

Questo cosa significa? Significa che tale componente supporta tutte le reti dal 2G al 5G passando anche per la consolidata rete 4G (4G+), garantendo una commutazione a bassa latenza e a basso consumo energetico. Non solo perché il Balong 5000 di Huawei è anche compatibile con le modalità 5G standalone (SA) e non-standalone (NSA) dunque un modem già proiettato al futuro. Lo smartphone infatti potrà beneficiare del prossimo step evolutivo delle infrastrutture di rete 5G che nei prossimi anni non avranno più bisogno del collegamento alla rete 4G, come invece succede oggi, migliorando di gran lunga le prestazioni.

Nella pratica però il 5G e il Huawei Mate 20X 5G come si comportano? La nuova rete 5G è appunto una nuova rete completamente diversa da quella ormai consolidata del 4G. In alcune città (Milano e Roma quelle dove l’abbiamo provato) risulta ancora un “work in progress” ed effettivamente non è semplice trovare il segnale stabile per lungo tempo e capire quanti vantaggi possa donare ai nuovi smartphone. Lo switch tra la rete 5G e quella 4G porta, come è normale, ad un surriscaldamento del device e conseguentemente anche ad un consumo eccessivo della batteria che dunque non garantisce la giornata come invece avviene se il device rimane su rete 4G classica. 

Un problema non tanto dello smartphone ma piuttosto della rete 5G che ancora non ha assolutamente le sembianze di quello che sarà tra qualche anno. Di fatto però lo smartphone è pronto al futuro e nei vari speedtest effettuati siamo riusciti (rete 5G permettendo) a raggiungere picchi anche di 300 Mbps in download con una latenza pari a 14ms ed un upload invece di soli 20Mbps, ma sappiamo che la rete 5G in queste prime fasi non raggiungerà upload elevati per sua natura.    

CONCLUSIONI

Non siamo mai stati entusiasti della frammentazione degli smartphone che ogni serie, soprattutto con Huawei, porta. Mai successo con la serie Mate che sembra nell’ultimo periodo raccordarsi alla serie P che invece da sempre ha visto top di gamma, modello basico e una versione Lite. Di fatto il nuovo Huawei Mate 20X 5G lo dice il nome stesso possiede dalla sua una novità davvero importante ed unica: il supporto alla nuova rete veloce 5G. Il Mate 20X 5G si è rivelato sicuramente il miglior telefono della serie grazie al suo enorme schermo AMOLED, alle sue capacità di gioco, alla fotocamera all'avanguardia e alla possibilità di navigare più velocemente (se possibile). 

Chiaramente si deve considerare che il nuovo Huawei Mate 20X 5G non è lo smartphone per tutti. Ma non tanto per il prezzo importante di 1.099€ di listino piuttosto per le dimensioni comunque davvero importanti con un pannello da 7,2 pollici che sicuramente possono fare la differenza a chi cerca uno schermo così per giocare ma che di certo non possono essere la scelta giusta per chi invece vuole mobilità estrema.  

Se però la dimensioni non interessa, il resto dello smartphone è davvero di alto livello. Partendo dalla potenza estrema grazie al chipset Kirin 980, senza dubbi uno dei migliori, ma anche la tripla telecamera sul retro che garantisce ogni tipo di scatto anche e soprattutto un notturna e perché no anche l’interfaccia grafica che certo ha bisogno di una svecchiata ma che può davvero dire la sua in fatto di utilità quotidiana. 

Nel complesso dunque il nuovo Huawei Mate 20 X è un vero top di gamma, grande in tutti i sensi (soprattutto nelle dimensioni) ma anche per modernità del suo modem di rete che garantisce il supporto non univoco al 5G grazie al Balong 5000. Huawei è decisamente pronta alla caccia delle nuove opportunità del 5G e con il Mate 20X 5G lo ha fatto per ora solo percepire anche se di fatto ha voluto ribadire che c’è e il ban americano l’ha solo resa più competitiva. 

PRO

  • Eccellente schermo AMOLED da 7,2"
  • Batteria a lunga durata, ricarica rapida disponibile
  • Chipset e prestazioni di classe superiore
  • Una delle migliori fotocamere
  • Modem 5G Standalone (il primo in assoluto)

CONTRO

  • Non è impermeabile, solo resistente agli schizzi
  • Nessuna ricarica wireless
  • Non è un device per tutti
  • Nessun LED di notifica
2 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
CarmackDocet27 Luglio 2019, 16:29 #1
per il prezzo ed il target... i contro a fine recensione sono mancanze gravi!
Hackman31 Luglio 2019, 12:52 #2
Originariamente inviato da: CarmackDocet
per il prezzo ed il target... i contro a fine recensione sono mancanze gravi!


Da ex possessore di P20 pro aggiungerei anche l'Emui...

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