Xiaomi Mi 9T: quando si fa sul serio ma a soli 329 euro. La recensione

Xiaomi continua a sfornare smartphone. Ultimo in ordine cronologico è lo Xiaomi Mi 9T che prende quanto di buono fatto con la serie Mi 9, ne propone il design, i materiali, ma sperimenta una fotocamera a pop-up ed una nuova tripla fotocamera di qualità. Il tutto a soli 329€. Ecco la nostra recensione.
di Bruno Mucciarelli pubblicato il 16 Luglio 2019 nel canale TelefoniaXiaomi
Se si riflette un po’ troppo nello scegliere un nuovo smartphone Xiaomi da acquistare è possibile che nel contempo l’azienda cinese ne abbia fatto uscire già uno nuovo con nuove caratteristiche e con un prezzo ancora più aggressivo. L’esempio è proprio quello del nuovo Xiaomi Mi 9T che a distanza di pochi mesi dal suo fratello maggiore Xiaomi Mi 9 - primo dispositivo con il chipset Snapdragon 855 - vede la sua uscita sul mercato con un prezzo e delle peculiarità davvero aggressive.
Xiaomi Mi 9T è in effetti una versione più bilanciata del suo top di gamma e non solo offre uno schermo AMOLED migliore e una batteria più grande, ma costa anche meno e non di poco. Invece del chipset più potente in questo momento - lo Snapdragon 855 - Xiaomi ha optato per una CPU mid-range tra le più potenti ossia il nuovo Snapdragon 730, che si abbina perfettamente ad uno schermo Full HD. Attenzione però perché il nuovo Xiaomi Mi 9T non è una versione modificata del Mi 9 SE lanciato da Xiaomi poco dopo l’ammiraglia anzi può essere definito un Mi 9 migliorato con un punto a suo favore: il display senza alcuna notch grazie alla fotocamera a pop-up molto comoda.
Lo Xiaomi Mi 9T ha un prezzo pronto a posizionarsi tra Mi 9 SE e Mi 9, quindi nessuno dovrebbe realisticamente aspettarsi aggiornamenti importanti come la resistenza all'acqua o uno schermo a più alta risoluzione. Eppure Xiaomi propone un migliore schermo OLED, la batteria più grande e un design rivisto e migliorato per ergonomia. Tutte cose che vanno ad aggiungersi anche alla presenza di un jack audio e di una radio FM che potrebbero permettere di avere un device perfetto per chi cerca queste cose.
A livello di confezionamento il nuovo Xiaomi Mi 9T viene posizionato all'interno di una elegante scatola nera e contiene gli elementi essenziali ossia un cavo USB-C e un caricatore 18W. Proprio come le altre confezioni di vendita Xiaomi anche questo omette le cuffie anche se invece è presente una bella cover rigida.
DESIGN: piace e non poco
Xiaomi Mi 9T si presenta agli occhi dell’utente come uno smartphone dai materiali premium visto che risulta progettato e realizzato come un sandwich di vetro con un pannello sia anteriore che posteriore. A livello dimensionale il nuovo Xiaomi Mi 9T prende spunto dall’ammiraglia Mi 9 anche se qui viene utilizzato un pannello AMOLED da 6.39" senza alcun tipo di notch, lunetta o foro. È protetto da un pannello Gorilla Glass 5 e possiede delle cornici estremamente ridotte segno della volontà di rendere il device fortemente borderless.
La capsula auricolare viene posta tra il vetro e lo schermo ed è difficile da individuare anche se si osserva da vicino il device. Qui il sensore di luce ambientale è posizionato sotto lo schermo e anche in questa posizione rende molto in termini funzionali. Al di sotto dello schermo viene posizionato anche uno scanner per le impronte digitali di tipo ottico migliorato e di molto rispetto a quello di Mi 9 visto che sblocca il device praticamente in modo immediato dal momento della posa del dito su di esso. Al solito scenografica l’illuminazione del sensore nel momento in cui si tocca lo schermo.
Per rendere completamente borderless lo schermo del Mi 9T, Xiaomi, ha deciso invece di posizionare un intero pannello scorrevole come nel Mi MIX 3, di rendere la fotocamera anteriore con modulo pop-up a scomparsa. Si trova sul lato sinistro della parte superiore, ha un meccanismo motorizzato e si alza automaticamente quando si attiva la fotocamera selfie o quando si preme il pulsante di accensione e si abilita lo sblocco facciale.
Scenografica la luce LED posta ai lati della fotocamera a pop-up che si accende nel momento in cui il congegno si alza o si abbassa per aprire o chiudere appunto il sensore per i selfie. Nel caso di questo modello versione Carbon Black, l’intero modulo si illumina di rosso. Sulla fragilità o meno del meccanismo, Xiaomi, rassicura con la certificazione di averlo testato per oltre 300.000 interazioni prima che potesse creare qualche problematica. Questo significa che per almeno 8 anni la fotocamera pop-up dovrebbe continuare a funzionare come nuova. Oltretutto il modulo tenderà a ritrarsi automaticamente quando il telefono rileva una caduta.
Il nuovo Xiaomi Mi 9T ha una cornice in metallo curvo che permette di unire i due pannelli in vetro. La sua finitura risulta lucida e verniciata della stessa tonalità dello smartphone pronta ad adattarsi al colore del vetro posteriore. E parlando del frame, in alto, accanto alla pop-up selfie cam c'è il jack audio da 3,5 mm mentre nella parte inferiore è stato posizionato il carrellino dual-SIM, la porta USB-C e la griglia dell'altoparlante.
La parte posteriore è molto bella da vedere. Un unico pannello di vetro piega sui lati lunghi rendendo possibile una buona presa in mano. Bella la texture presente al di sotto del pannello in vetro che rende diverso lo smartphone in base alla riflessione della luce su di esso grazie ad un motivo in fibra di carbonio. In alto, Xiaomi, posiziona la triade dei sensori fotografici con un teleobiettivo posto in solitaria con un cerchio rosso cangiante e gli altri due sensori da 48MP (il principale) e 13MP (il grandangolare) posti al di sotto in una specifica sede rialzata rispetto alla back cover. seduto al di fuori del setup distinto.
Lo Xiaomi Mi 9T misura 156,7 x 74,3 x 8,8 mm praticamente identico a Mi 9 ma spesso più di un millimetro e con una batteria più grande che pesa circa 18 grammi in più facendo raggiungere un peso al Mi 9T pari a 191 grammi.
DISPLAY: niente notch e che spettacolo di AMOLED
La caratteristica fondamentale del nuovo Xiaomi Mi 9T è sicuramente lo schermo AMOLED da 6,39" senza tacche e dunque capace di reggere la concorrenza più agguerrita rendendo fruibile al massimo ogni tipo di contenuto. Xiaomi ha scelto la stessa dimensione e la stessa risoluzione di 2.340 x 1.080 pixel (403ppi) per il display 9T come sul Mi 9 ma rimosso la tacca. E guardando i telefoni Xiaomi passati sembra che questo potrebbe essere lo stesso pannello utilizzato dai dispositivi Mi Mix 3. Il display è protetto da un Gorilla Glass 5 di Corning ed è compatibile con HDR10 coprendo interamente lo spazio colore DCI-P3.
A livello pratico lo schermo ha un'eccellente luminosità per un pannello OLED dichiarato a 450 nits e i risultati sono esattamente in linea con ciò che promette Xiaomi. Ci si può spingere anche oltre con una livello massimo di circa 650 nits in piena luce sulla luminosità automatica. Xiaomi offre tre diverse impostazioni Contrasto, ognuna delle quali rappresenta uno spazio colore specifico.
Il contrasto automatico copre completamente lo spazio cromatico DCI-P3 e solo in questa modalità è possibile scegliere la saturazione del colore (tra predefinita, calda e fredda).
Abbiamo provato a verificare le specifiche rilasciate dal produttore e siamo rimasti piacevolmente sorpresi dalla loro veridicità. Xiaomi ha infatti dichiarato i valori di luminanza massima che si possono ottenere forzando una schermata totalmente bianca (APL del 100%), mentre solitamente i produttori utilizzano un APL molto più contenuto. Noi abbiamo scelto per i nostri test su smartphone un APL del 15%, ovvero il bianco occupa solo il 15% della schermata mentre il resto è composto da pixel neri. Abbiamo misurato infatti una luminanza superiore ad 800 cd/m² nella nostra suite di test, con Mi 9T che riesce a superare in questo specifico ambito molti top di gamma di pari generazione o delle scorse generazioni.
Sono decisamente interessanti anche i valori misurati relativi al gamut, ovvero l'estensione cromatica del pannello in termini di saturazione. Due le modalità principali presenti:
- Contrasto Elevato, che si basa sullo standard DCI-P3 e che propone un triangolo addirittura più esteso rispetto al gamut di riferimento. L'immagine appare, secondo il grafico, leggermente traslata verso le tonalità fredde, così come anche il punto di bianco.
- Normale, che si basa sullo standard sRGB. In questo caso abbiamo una precisione superiore rispetto al riferimento, con la calibrazione di fabbrica che è particolarmente accurata e non necessita di alcuna calibrazione, neanche per un uso di tipo professionale (editing di foto o video al volo, ad esempio).
Xiaomi Mi 9T - Modalità Contrasto Elevato
Xiaomi Mi 9T - Modalità Normale
L'analisi del bilanciamento cromatico ai valori intermedi di bianco esalta quello che abbiamo appena scritto nell'analisi del gamut. La modalità Contrasto Elevato è leggermente imprecisa, con una dominante del colore del blu abbastanza percepibile anche ad occhio nudo e una leggera timidezza nei colori caldi. È invece molto più accurato, quasi perfetto, il bilanciamento del bianco nella modalità Normale.
Xiaomi Mi 9T - Modalità Contrasto Elevato
Xiaomi Mi 9T - Modalità Normale
Il gamma medio è in entrambi i casi di 2.6 circa, un valore leggermente superiore rispetto al riferimento (2.2) soprattutto per quanto riguarda la modalità sRGB. Xiaomi ha scelto probabilmente una calibrazione più aggressiva per quanto riguarda le zone d'ombra, presentando così colori leggermente più contrastati rispetto al normale in modo da offrire una resa teoricamente più sbilanciata, ma praticamente più gradevole.
HARDWARE: tutto nella norma e senza lag
Xiaomi Mi 9T utilizza il chip Snapdragon 730, il processore medio gamma più potente di Qualcomm. È basato su un processo produttivo a 8 nm e dispone di una CPU octa-core in configurazione 2 Core Kryo 470 Gold da 2,2 GHz (basata su Cortex-A76) e 6 Core Kryo 470 Silver da 1,8 GHz (basata su Cortex-A55). Una GPU Adreno 618 e ben 6 GB di memoria RAM.
XIAOMI Mi 9T | |
OS (al lancio) | Android 9.0 Pie con MIUI 10 |
Processore | Qualcomm Snapdragon 730 |
RAM | 6 GB |
Display | AMOLED 6.39" Full HD+ |
Risoluzione | 2340x1080 px |
Storage (al lancio) | 64 GB |
Fotocamera Posteriore | Tripla Camera: |
Fotocamera Anteriore | 20MP (f/2.2) |
Extra |
4G LTE |
Porte | USB Type-C + jack da 3.5mm |
Batteria | 4.000 mAh + Ricarica rapida 18W |
Dimensioni | 156.7 x 74.3 x 8.8 mm |
Peso | 191 gr |
Per quanto riguarda il suo utilizzo e dunque le sue prestazioni, lo Xiaomi Mi 9T, ottiene punteggi nei test single-core abbastanza sorprendenti così come nelle prestazioni multi-core entrambi superati solo dal fratello maggiore Snapdragon 855, chiaramente. Snapdragon 730 offre una superiorità di elaborazione rispetto allo Snapdragon 710 del Mi 9 SE e la GPU Adreno 618 risulta più che adeguata per gestire tutti i contenuti a 1080p.
AnTuTu non mente mai e il test in effetti ha messo in luce il Mi 9T al di sopra di ogni altro concorrente. L'unico capace di batterlo è il fratello maggiore Mi 9. Snapdragon 730 sembra dunque colmare il divario tra le classi di fascia media e quelle di punta, con grande successo. Ottima fluidità sulla pratica con nessun tipo di lag, ritardo o impuntamento nelle operazioni classiche come in quelle più importanti di stress. Giochi riprodotti in modo impeccabile con alcun tipo di surriscaldamento del device che rimane abbastanza freddo anche alle massime prestazioni sintomo del processore di alto livello ma anche del grande lavoro di Xiaomi.
INTERFACCIA GRAFICA: ''solita'' MIUI su Android 9
Xiaomi Mi 9T viene messo in commercio con l'ultima ROM MIUI 10 basata su Android 9 Pie. Questa ormai la conosciamo e risulta rispetto alle altre molto ottimizzata nel suo essere personalizzata con molteplici menu e tante funzionalità che di certo si discostano e non poco dall’Android stock presente in altri device. Mi 9T supporta il display Always-on che può essere programmato in un range orario oppure può essere lasciato sempre acceso. Tanti gli stili dell’orologio preinstallati con semplici orari digitali o anche con immagini personalizzate.
Xiaomi Mi 9T possiede anche una modalità Dark, che tanto va di moda ultimamente, e che permetterà di cambiare la colorazione dell’interfaccia dal bianco al nero. In questo modo è possibile risparmiare un po' di batteria sfruttando al meglio lo schermo AMOLED ad alta efficienza energetica. Non tutte le app supportano la modalità dark, ma la maggioranza lo fa e questo è senza dubbio un vantaggio magari nei momenti di maggiore stress dello smartphone. Non c'è alcun app drawer per le app che dunque vengono poste tutte sulle varie pagine della homescreen e possono essere chiaramente raggruppate anche in varie cartelle.
MIUI offre varie applicazioni proprietarie tra cui un'app di sicurezza che permette di scansionare lo smartphone alla ricerca di malware, gestire la cosiddetta “lista nera” delle applicazioni, gestire o limitare l'utilizzo dei dati, configurare il comportamento della batteria e liberare la RAM in situazioni estreme. L’interfaccia è ormai quella che abbia visto e rivisto negli altri device e di fatto questo permette a chi conosce già l’azienda di ritrovarsi “a casa”.
Chi invece arriverà su di uno Xiaomi per la prima volta dovrà fare i conti con qualche menu e sottomenu, forse, di troppo ma tanta ottimizzazione e quasi sempre app o funzionalità utili per il quotidiano.
FOTOCAMERA: una triade davvero buona
Xiaomi Mi 9T possiede una tripla fotocamera sul retro con la stessa logica del Mi 9. Ha diversi sensori per queste tre sue fotocamere, ma dovrebbe comunque essere in grado di abbinare la qualità della fotografia del Mi 9 almeno nel complesso. A livello tecnico la fotocamera principale Mi 9T ha un enorme sensore da 48MP da 1/2" con apertura focale da f/1.75 non stabilizzato come nessun altro sensore della triade. Come immaginerete il sensore tende a generare immagini “croppate” a 12 MP. Nella parte alta e separato dagli altri vi è un sensore teleobiettivo da 8MP (1/4") con apertura da f/2.4 e zoom ottico 2x. Al di sotto invece viene posizionato il sensore ultimo da 13 MP (1/3 ") con obiettivo da f/2.4 capace di allargare la scena essendo un sensore ultra grandangolare.
L'app fotocamera predefinita non è cambiata rispetto agli altri device dell’azienda cinese. Lo scorrimento verso sinistra e verso destra permette di modificare le varie modalità della fotocamera, inclusa quella da 48MP che permetterà maggiore dettaglio anche se al solito preferiamo sempre lo scatto a 12MP per completezza dello stesso.
Le immagini da 12 MP scattate per impostazione predefinita dalla fotocamera principale hanno un livello davvero elevato di dettagli con colori fortemente realistici. Il contrasto è davvero ottimo così come la gamma dinamica molto ampia. Esiste, come detto, una modalità da 48MP dedicata che permette di scattare proprio a 48MP con tantissima risoluzione anche se il dettaglio incontra alcuni difetti e alcuni artefatti che sporcano l’immagine.
Non c'è un vantaggio concreto di scattare in 48MP e ridimensionare manualmente fino a 12MP non permette di ottenere più dettagli o immagini più nitide di uno scatto realizzato direttamente in automatico con l’algoritmo di Xiaomi. Oltretutto il salvataggio in 48MP avviene in modo più lento e costoso in termini di spazio visto che un'immagine pesa circa 30 MB.
Per quanto riguarda invece il sensore teleobiettivo da 8 MP riesce a produrre delle ottime immagini con molteplici dettagli. Qualche rumorosità in più rispetto al sensore principale, ma per quanto riguarda i sensori teleobiettivi in circolazione si può ritenere uno dei migliori. La fotocamera ultra grandangolare da 13 MP permette di ampliare la scena e non solo perché la qualità dello scatto in questa modalità risulta ottimo anche se leggermente inferiore agli altri due sensori ma i colori sono ancora belli e i livelli di rumore sono davvero bassi. C'è una morbidezza degli angoli evidente che è principalmente attribuita alla correzione automatica della distorsione. È possibile disattivare questa correzione dell'obiettivo ottenendo angoli più nitidi a scapito però di edifici distorti attorno ai bordi dello scatto.
Xiaomi ha un pulsante per attivare l’Intelligenza Artificiale AI, che è un semplice sistema di riconoscimento di scena capace di migliorare il tutto modificando a proprio piacimento i parametri principali.
Gli scatti realizzati al buio risultano nella norma anche se forse l'aggressiva riduzione del rumore comporta qualche perdita di dettaglio. Di fatto il rumore è piuttosto basso, ma di pari passo tende ad abbassarsi anche il dettaglio. Nonostante l'apertura ad f/1,75, il Mi 9T spesso non riesce a catturare esposizioni sufficientemente luminose. La mancanza di stabilizzazione ottica lo costringe a mantenere velocità dell'otturatore sopra a 1/14s e compensare con ISO più elevati. Gli ISO più alti però tendono ad aumentare il rumore, che viene quindi elaborato portando i dettagli a livelli più bassi.
La modalità Notte (impiega circa un secondo per scattare) fa la differenza essendo in grado di ottenere un'esposizione corretta anche negli ambienti più bui. Il risultato è piacevolmente equilibrato, e i soggetti sembrano maggiormente dettagliati. Non è la migliore implementazione che abbiamo visto, ma funziona molto più velocemente di quella degli smartphone Huawei anche se questi ultimi realizzano scatti in notturna da primato.
La fotocamera anteriore a pop-up risulta poi da 20 MP e si è rivelata davvero buona. I dettagli sono più che sufficienti, i colori sono buoni e le immagini abbastanza nitide. Certo, si ha una gamma limitata a causa della messa a fuoco, ma buono risulta il margine di manovra per coprire le diverse lunghezze del braccio allo scatto.
Xiaomi Mi 9T registra poi video fino a 4K a 30fps con tutte le altre modalità più comuni come la registrazione a 1080p a 30 fps e a 60 fps. Sono disponibili anche le registrazioni in Slow-motion rispettivamente a 1080p a 120fps e a 720p a 960 fps oltre che a 240 fps. Abbiamo trovato video 4K nitidi e dettagliati, anche se non da primato. Il rumore è mantenuto ragionevolmente basso. Il contrasto è buono e la resa cromatica è abbastanza fedele alla realtà.
AUTONOMIA: ottima soprattutto in standby
Xiaomi Mi 9T è alimentato da una batteria agli ioni di litio da 4.000 mAh, circa il 20% più grande della batteria da 3.300 mAh presente all'interno del Mi 9. A livello tecnologico il Mi 9T supporta la ricarica rapida e il caricabatterie in dotazione risulta quella da 18W. Quest’ultimo permette di ricaricare il 45% di batteria scarica in soli 30 minuti . Una ricarica completa richiede circa 100 minuti.
A livello di autonomia non possiamo che elogiare il nuovo Mi 9T visto che ha registrato un autonomia di oltre 11 ore nel nostro classico test di navigazione sul Web. Non solo perché nella vita reale siamo riusciti ad arrivare a sera sempre con almeno il 30% di carica residua anche in situazioni di stress lavorativo importante. Da sottolineare come le prestazioni in standby siano migliorate e migliori rispetto a Mi 9, probabilmente grazie ad una migliore ottimizzazione dello Snapdragon 730 proprio in standby.
CONCLUSIONI
Non è mai facile affiancare a posteriori ad un top di gamma degli smartphone della stessa seria che non passino come device ridicoli e di poco conto. Xiaomi con la serie Mi 9 ha realizzato un ottimo lavoro visto che entrambi i modelli SE e T permettono di avere quel qualcosa in più anche se su di un livello di prezzo inferiore magari anche ponendo qualche “toppa” risolutrice scappata con il modello di punta.
Il Mi 9T offre uno schermo ininterrotto differente rispetto a quello di Mi 9, una batteria più grande e probabilmente un corpo più elegante. Presente un jack audio e una radio FM - entrambi non disponibili sul Mi 9. Su Mi 9T abbiamo chiaramente un chipset inferiore, ma per quanto riguarda le prestazioni difficilmente si potrà essere in grado di distinguere differenze. Di fatto il Mi 9T è più economico del Mi 9 e questo è senza dubbio un punto a suo favore.
Xiaomi Mi 9T è un telefono che si distingue per il suo aspetto e per quel suo schermo avvolgente senza alcuna discontinuità. Lo smartphone possiede un ottimo chipset, quattro telecamere capaci di realizzare ottimi scatti ed una batteria che porta a sera senza alcuna preoccupazione. È uno smartphone molto bilanciato che eccelle in quasi tutto soprattutto nel prezzo a cui viene venduto che risulta pari addirittura a 329€ direttamente su Amazon. Insomma uno Xiaomi, l’ennesimo, da consigliare.
PRO
- Eccellente display AMOLED da 6,39" ad alta luminosità, con supporto HDR10, senza tacca
- Scanner per impronte digitali sotto lo schermo rapido e preciso
- Snapdragon 730 con grandi prestazioni
- Ottima autonomia compresa la ricarica rapida
- Design elegante e presenza del jack audio
- Ottima esperienza con la tripla fotocamera
CONTRO
- Scatti in notturna non esaltanti
- Un po’ scivoloso senza la custodia (che è in dotazione)
- Bello grande in mano
30 Commenti
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Onestamente è il prezzo di un vice top di gamma, come lo sono per huawei la varianti lite dei top di gamma.
Onestamente è il prezzo di un vice top di gamma, come lo sono per huawei la varianti lite dei top di gamma.
mitico il tipo del tuo avatar
vengo da un honor 7 che terrei ancora, se venisse aggiornato... perciò la mia principale preoccupazione è:
- per quanto verrà aggiornato questo modello? fra 18 mesi mi troverò senza supporto?
e poi, qualche altra domanda:
- confermata la radio FM e il jack audio 3.5"? su alcune schede tecniche online dicono che non ci siano
- qualità del segnale e dell'audio? a me, al contrario di tanti altri, il telefono serve sopratutto per telefonare...
- android auto: ho letto che non funziona, un prossimo aggiornamento potrebbe risolvere il problema?
grazie mille
-sicuramente andriod Q e R
-sì per entrambi
-non ho letto di problemi di segnale o audio, unica cosa la capsula auricolare è tra vetro e schermo quindi l'orecchio va posto in posizione consona per avere la resa migliore.
-sì potrebbe come su altri modelli
Visto che nella recensione non se ne fa cenno chiedo a voi che l'avete:
è presente il double tap to wake?
funzionano bene miracast e mhl?
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