Google Pixel 3a XL: finalmente un medio gamma per i Pixel. Ma che qualità! La recensione

Arrivano sul mercato italiano i nuovi Google Pixel 3a ossia una versione medio gamma dei Pixel di terza generazione presentati a ottobre dello scorso anno. Cambiano le dimensioni, cambia l’hardware e cambia soprattutto il prezzo. Vediamo le differenze con il fratello top di gamma.
di Bruno Mucciarelli pubblicato il 07 Maggio 2019 nel canale TelefoniaGoogleAndroid
L’azienda di Mountain View decide di immettere sul mercato per la prima volta due smartphone di fascia media per caratteristiche ma anche per prezzo. Parliamo dei nuovi Pixel 3a e 3a XL che non sono altro se non la copia esatta dei Pixel 3 e 3 XL presentati durante lo scorso mese di ottobre. La volontà da parte di Google sembra quella di poter ampliare il bacino di utenza ad un’esperienza pulita del proprio sistema operativo e la versione “a” dei Pixel 3 non fa altro che fare questo andando a ridurre il prezzo di vendita proponendo due device dalle specifiche meno elevate ma con peculiarità che faranno parlare di loro.
Abbiamo avuto tra le mani per qualche giorno il più grande dei due ossia il Pixel 3a XL che potrebbe confondersi facilmente ad un primo sguardo con il fratello maggiore Pixel 3 XL se non fosse per l’assenza della notch sul display ma anche di alcune peculiarità che lo rendono sì più economico ma non meno attraente. Un terminale che vi anticipiamo ci è piaciuto molto per la sua costruzione esemplare seppure in policarbonato, per una fotocamera che qualitativamente rimanda al top di gamma ma anche per una batteria che non fa scherzi e soprattutto per quella fluidità di Android che solo Google sui Pixel sa dare.
UNBOXING: anche le cuffie
Il nuovo Google Pixel 3a XL si presenta agli occhi degli utenti nella classica confezione di vendita dei fratelli maggiori e con i soliti accessori che vengono ormai posti in essere dalla maggior parte delle case produttrici di device mobili. In questo caso la dotazione che abbiamo ricevuto vede la presenza chiaramente dello smartphone ma anche del caricabatterie per la ricarica veloce da 18W con una porta USB Type-C, un cavo Type-C, lo strumento per l'espulsione dell'alloggiamento di SIM, un adattatore USB-USB Type-C e un paio di auricolari con connettore classico jack da 3.5mm. Lo smartphone viene posizionato in modo tale che l’utente lo possa vedere immediatamente non appena rimuove il coperchio della confezione di vendita sulla back cover.
In questo caso il suo posizionamento diverso dagli altri produttori permette di avere subito a prima vista la colorazione scelta del device tra il Bianco e il Nero nonché la caratteristica principale che riguarda i Pixel di terza generazione ossia la doppia fascia tra la parte superiore e quella inferiore realizzata con una texture opaca. Ammettiamo che in questa versione bianca il Pixel 3a XL rende davvero molto a livello estetico permettendo di dare eleganza al device a differenza della classica versione “total black”. Chiaramente la questione è puramente soggettiva.
Per quanto riguarda gli auricolari presenti, invece, nessuna sorpresa: la qualità audio risulta in linea con quanto fatto da Google in passato. Possiamo dire però che sono ottimali per le chiamate e soddisfacenti anche per la musica oltretutto l’azienda di Mountain View permette agli utenti di ascoltare la musica sia connettendo delle cuffie con il jack da 3,5mm o anche tramite la porta USB Type-C.
DESIGN: qualità superba seppur policarbonato
Come anticipato il design del nuovo Pixel 3a XL è praticamente identico a quello del suo fratello maggiore. Guardando i due device sulla back cover si potrebbe fare molta fatica a distinguere quale dei due è il più premium. In questo Google ha fatto un ottimo lavoro, a nostro parere, permettendo a chi avrà intenzione di acquistare il Pixel 3a XL di avere fra le mani uno smartphone identico o quasi al device premium della stessa serie. Quello che ci ha colpito positivamente sull’aspetto estetico riguarda soprattutto i materiali. Qui non abbiamo il vetro e l’alluminio che Google aveva posto sul Pixel 3 XL. Il nuovo device di fascia media infatti è stato realizzato con un corpo unibody in policarbonato lucido capace però di proporre un feedback all’utente di qualità elevata che difficilmente è possibile avere con altri concorrenti.
Si ha in mano un prodotto più economico del Pixel 3 XL ma di fatto la qualità dell’assemblaggio puntuale di Google è davvero elevata e la fascia doppia che siamo abituati ad avere sui Pixel è presente e lo rende oltre che bello da vedere anche peculiare grazie alla texture opaca incisa sul policarbonato piacevole al tatto. Le giunture tra il vetro anteriore e il policarbonato, il pulsante di accensione e spegnimento colorato ma anche il sensore per le impronte digitali al posteriore quasi invisibile sono piccole combinazioni che permettono al Pixel 3a XL di proporsi in modo differente rispetto ad altri concorrenti della stessa fascia di prezzo.
Il resto è un design minimale che riprende come detto tutto quello che Google ha fatto con il Pixel 3 XL. Il pulsante del volume è posto nella parte destra della scocca al di sotto del pulsante on/off mentre sulla sinistra troviamo questa volta il carrellino per la singola nanoSIM che non possiede l’espansore della memoria. In basso troviamo poi una doppia feritoia, ai lati della porta USB Type-C 2.0, dove sono nascosti il microfono e l’altoparlante. Superiormente invece presente il foro per le cuffie classiche da 3,5 mm che Google ha deciso qui di implementare.
DISPLAY: OLED senza notch
Parliamo ora del display perché rispetto al Pixel 3 XL qui non troviamo alcuna notch nella parte superiore. Il pannello da 6.0 pollici gOLED non è completamente borderless anzi si ripropone con le due cornici in alto e in basso proprio come sul Pixel 3 e sui Pixel di seconda generazione. In questo caso però sarà per la dimensione dello smartphone sarà per l’assenza di un altoparlante sulla cornice inferiore ma di fatto il fastidio che si poteva avere in passato con queste due cornici è ora sorpassato e l’usabilità del device non ne risente affatto. Oltretutto, a parere nostro, meglio forse questa piccola cornice che la notch dalle dimensioni importanti vista sul Pixel 3 XL.
A livello tecnico il display è un pannello con risoluzione Full HD+ ossia da 2160x1080 pixel con una densità pari a 402 PPI. In questo caso, numeri a parte, la differenza con il top di gamma c’è e si vede ma sulla pratica il pannello del Pixel 3a XL permette la visione ottimale dei contenuti multimediali dai film alle foto passando per le letture sul web. Non abbiamo problematiche di colorazioni strane come avvenuto sul Pixel 2 XL e la luminosità dello schermo è davvero importante permettendo agli utenti di vedere più che bene anche alla luce diretta del sole.
Presente anche qui la luminosità “adattiva” che permette di regolare automaticamente all’algoritmo di Google la luminosità in base all’ambiente e alle attività che vengono svolte dall’utente. Risulta comunque possibile modificare manualmente in base alle preferenze modificando i colori del display grazie a tre diversi preset: “Naturali”, “Migliorati” e “Adattivi” garantendo allo smartphone di adattarsi al meglio alle prerogative dell’utente.
HARDWARE: fluidità da top di gamma (o quasi)
A livello prestazionale Google ha deciso di porre all’interno di questo nuovo Pixel 3a XL una CPU di non ultimissima generazione ossia lo Snapdragon 670. Un processore comunque ben collaudato soprattutto da Oppo e Vivo che dalla sua possiede alte prestazioni grazie agli otto core Kryo 360, suddivisi in 2 core Gold ad alte prestazioni con frequenza massima a 2,0GHz e 6 core Silver ad alta efficienza a 1,7GHz, il tutto realizzato con processo produttivo a 10nm. Il comparto grafico è affidato ad una GPU Adreno 615, in grado di offrire tutta la potenza grafica necessaria a gestire con facilità anche i titoli più recenti a dettagli elevati, grazie al supporto a Unity e alle API Vulkan.
GOOGLE Pixel 3a XL | GOOGLE Pixel 3a | ||
OS (al lancio) | Android 9.0 Pie |
||
Processore | Qualcomm Snapdragon 670 4 x Kryo 360 @ 2.0 GHz 4 x Kryo 360 @ 1.7 GHz |
||
RAM | 4 GB LPDDR4X |
||
Display | gOLED 6,0" (18:9, 402 PPI) | gOLED 5,6" (18:9, 441 PPI) | |
Risoluzione | 2220 x 1080 | 2160 x 1080 | |
Storage | 64 GB | 64 GB | |
Fotocamere | Retro: Fronte: |
Retro: Fronte: |
|
Extra | 4G LTE Cat.11 (600 / 75 Mbps) |
4G LTE Cat.12 (600 / 75 Mbps) |
|
Porte | USB 2.0 Type-C Porta audio 3,5 mm |
||
Batteria | 3.700 mAh Ricarica rapida |
3.000 mAh Ricarica rapida |
|
Dimensioni | 160,1 x 76,1 x 8,2 mm | 151,3 x 70,1 x 8,2 mm | |
Peso | 167 gr | 147 gr |
A questo si devono aggiungere i 4GB di RAM, ossia la stessa presente nel Pixel 3 XL, permettendo allo smartphone di avere la massima fluidità nelle attività di sistema. Il Google Pixel 3a XL si muove sempre e comunque in modo fluido, praticamente immediato, scattante e senza alcun impuntamento o ritardo. Stiamo parlando di un medio gamma ma ammettiamo che anche stressandolo non è facile metterlo in crisi e grazie anche ad Android 9.0 Pie sembra possedere una maturità praticamente da primo della classe.
In uno smartphone vale sempre di più il discorso dell’ottimizzazione tra sistema operativo e hardware. Lo sa bene Apple con i propri iPhone e iOS ma lo sa bene anche Google che dopo anni di sviluppo ha finalmente raggiunto una maturità elevata con il proprio Android sui Pixel. La terza generazione ne era stato l’emblema e questo piccolo 3a XL non fa che portare tutto il bene del lavoro anche nel medio gamma senza se e senza ma. Complimenti a Google.
INTERFACCIA GRAFICA: Android Stock. Che altro!
Android Q è in fase di sviluppo ed è stato già rilasciato proprio sui Pixel in versione di test. Android Pie invece è una versione fortemente stabile che ha portato alcuni cambiamenti estetici come anche di funzionamento rispetto alla precedente release. La nuova versione del sistema operativo del robottino verde è eccellente ed è una parte fondamentale del rinnovamento della visione futuristica di Google.
Il sistema operativo presente su questo Google Pixel 3a XL è il medesimo che troveremo sui più importanti Pixel 3 e 3 XL. Nessuna modifica nei settaggi, nelle impostazioni o nelle funzionalità. Android stock è Android Stock e in questo l’utente potrà avere la massima esperienza funzionale che con altri device della concorrenza “personalizzati” sicuramente non potrà avere in seno alla fluidità e alla ricercatezza del minimalismo.
Tante le novità che l’azienda ha introdotto con Android 9.0 Pie e che riguardano dapprima l’uso dello smartphone che viene ora controllato con i gesti. Via i pulsanti a schermo che vengono ora sostituiti da swipe nella barra inferiore anche se rimane il pulsante per tornare indietro come quello centrale per richiamare la Home o accedere a Google Assistant tenendolo premuto.
Presente anche la nuova suite di funzionalità che Google chiama Benessere Digitale ossia una vera e propria “dashboard” capace di fornire informazioni specifiche sul telefono e sull’utilizzo che l’utente ha fatto con le applicazioni durante la giornata.
Android 9.0 Pie è anche Intelligenza predittiva come ad esempio con la batteria adattiva che pone priorità per l’uso della batteria alle app più utilizzate.
Abbiamo visto già con il più importante Pixel 3 XL come l’interfaccia grafica sia piacevole, morbida, rotondeggiante al punto giusto, con colorazioni tipiche del Material Design e con tanti livelli di opacità che regalano movimenti piacevoli nei menu e non solo. Un sistema operativo semplice da capire e da usare con una puntigliosa integrazione dei servizi di Google.
FOTOCAMERA: un solo sensore ma ottimo
Quando si parla di smartphone medio gamma si potrebbe pensare ad un device che deve per forza di cose abbassare la qualità in alcune funzionalità per ovviare al prezzo più basso. In questo caso Google non bada a spese e decide di porre la medesima fotocamera singola dei Pixel 3 e 3 XL anche in questo nuovo Pixel 3a XL. Siamo dunque in presenza di una cam posteriore singola da 12,2 MPx con un obiettivo con apertura focale da f/1.8, stabilizzazione ottica dell’immagine e legato al chip Pixel Visual Core per un’elaborazione migliore delle immagini.
Ciò che davvero conta per Google è il software. Qui l’azienda riesce a mitigare la presenza di un unico sensore al posteriore agendo fortemente sull’algoritmo di scatto. Ecco che il “trucco” dell’HDR+ ossia di scattare più foto e combinandole tra di loro per crearne una sola immagine permette di ottenere degli scatti magistrali. Non solo perché Google Pixel 3a XL riesce a tirare fuori dalla scena molteplici dettagli anche e soprattutto nelle situazioni di ombra ossia con luce non diretta sul soggetto. Scattare in ogni situazione senza doversi preoccupare della luce, dell’ambiente e del soggetto.
I colori risultano piacevoli, reali e con un’ottima gamma dinamica. Elevati anche i contrasti dove il rumore risulta basso anche in condizioni di luce non ottimali e di minore intensità. Da non sottovalutare in questo caso il fatto di avere un sensore fotografico da top di gamma su di un telefono medio gamma.
Google chiaramente non limita le funzionalità dello smartphone negli scatti e sono presenti anche qui sul Pixel 3a XL la modalità “Night Shot”, che Google ha implementato e che illumina a giorno scatti con bassa luminosità, quindi la funzionalità “Miglior Scatto” che suggerisce in modo completamente automatico il migliore scatto tra le diverse sequenze di foto realizzati sulla stessa scena prima e dopo quello originale. Ma anche “Zoom ad alta definizione” che altro non è se non la risposta software di Google all’assenza di un sensore teleobiettivo presente invece in altri device dual cam. Quindi la funzionalità “Ritratto” pronta a sfuocare gli scatti come una vera reflex.
Zoom e Modalità Notturna - Clicca per ingrandire
Zoom e Modalità Notturna - Clicca per ingrandire
Zoom e Modalità Notturna - Clicca per ingrandire
Interessante la novità del Time Lapse che Google introduce proprio con questi nuovi medio gamma. Qui si avrà la possibilità di catturare le intere fasi di un tramonto in pochi secondi di video condividendole poi con i propri amici. Time Lapse registra un video catturando dai 6 fotogrammi al secondo a un fotogramma ogni 4 secondi creando in automatico l'effetto di un video accelerato a 30 fotogrammi al secondo.
Anteriormente il Pixel 3a XL propone una singola fotocamera che è la medesima vista sul Pixel 3. Un sensore ottimo da 8MP con apertura focale da f/2.0 che lavora in modo egregio. Anche qui varie modalità da quella “Cogli l’attimo” che garantisce all’utente di realizzare autoscatti senza dover tappare sul pulsante dello scatto. Il Pixel 3 XL infatti riconoscerà il momento migliore in cui il soggetto o i soggetti sono sulla scena e automaticamente tenderà a scattare la foto.
Stessa fotocamera e stessi video che mantengono alto il livello dello smartphone con stabilizzazione ottimale anche in risoluzione di 4K a 30 fps. Buoni i colori molto reali come anche elevati sono i contrasti e la gamma dinamica del girato. Possibilità qui di utilizzare la messa a fuoco in movimento che garantirà di seguire un determinato soggetto anche in movimento senza perderlo di vista.
AUTONOMIA: un giorno e mezzo e forse più
Sull’autonomia Google ha lavorato davvero bene con il nuovo Pixel 3a XL. Non solo perché è riuscita a porne un’unità da 3.700 mAh ma perché lato software permette di avere un’ottimizzazione impeccabile che garantisce agli utenti di usare lo smartphone senza paure e soprattutto per più di una giornata sotto rete Wi-Fi o anche molto spesso sotto rete 4G, ascoltando musica sia in streaming che offline con cuffie bluetooth quindi anche con applicazioni di navigazione ed uso stressante del GPS.
Impeccabile anche l’uso dell’Ambient Display per le notifiche che non fa diminuire la batteria dello smartphone sintomo che Android 9.0 Pie riesce a reprimere i consumi da questo punto di vista. Manca, chiaramente, la ricarica via wireless ma in questo senso Google proponendo una porta USB Type-C di ultima generazione garantendo la ricarica rapida via cavo con il caricatore da 18W in dotazione.
CONCLUSIONI
Google dunque si affaccia per la prima volta dopo il Nexus 5 sul mercato della fascia media. Lo fa però in modo decisamente differente rispetto al 2013 perché oggi propone un device di livello superiore non solo nella costruzione e nella scelta dei materiali ma anche nell’uso di alcune componenti presenti sui top di gamma. Il piccolo, per modo di dire, Pixel 3a XL propone la medesima fotocamera del Pixel 3 XL abbiamo elogiato negli scatti sempre facili da realizzare ma ottimi soprattutto rispetto ai concorrenti che si impongono almeno tre sensori. Qui l’algoritmo fa la differenza e basterà un punta e scatta per ottenere foto da primato.
Non solo perché la mancanza del vetro al posteriore non si farà sentire grazie ad una costruzione esemplare con il policarbonato che oltretutto donerà al Pixel 3a XL un peso decisamente inferiore rispetto al fratello maggiore. Tanta autonomia grazie ad una batteria maggiorata e all’utilizzo di un display Full HD+ senza alcuna notch ma con bordi leggermente più ridotti dei precedenti Pixel.
Il prezzo di 479€ risulta pari a meno della metà del fratello maggiore Pixel 3 XL. Un prezzo a nostro parere interessante per quello che lo smartphone propone ma soprattutto per quello a cui questo medio gamma ambisce. Questa fascia di mercato è agguerritissima ma è anche palese che Google ha intenzione di entrare primeggiando in tale fascia con uno smartphone che non vuole lasciare al caso nulla e la fotocamera ne è l’esatto esempio. L’azienda di Mountain View è pronta ancora una volta a stupire con la sua esperienza utente che premierà soprattutto chi vuole vivere lo smartphone andando al sodo e vuole avere la migliore esperienza Android con una delle migliori fotocamere del momento.
27 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIl Mi8 Lite cn snap 660 4gb 64gb a 145 allora è regalato? No xkè l'ho sto utilizzando in questo momento ed è perfetto, tra l'altro difficilmente si torna indietro dopo avere testato la miui
ma che impatti può avere sui costi rispetto ad una USB 3... 10 centesimi?
p.s. per la redazione, nella scheda tecnica comparativa, che senso ha mettere alcune caratteristiche COMUNI separate?
Il telefono è dotato di un vecchio schermo 18: 9 e il risultato della fotocamera sembra un telefono entry level.
Fascia media
Fascia cinesi bavboni
( ma che funzionano anche meglio della "fascia media" )
Col passare del tempo la differenza di prestazioni e di caratteristiche tra le varie fasce si riduce mentre la differenza di prezzo aumenta.
Io ho letto che non dovrebbe averlo.
Si salva solo per la stabilizzazione ottica. Però mi sembra un po' uno spottone questo articolo
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".