Blackberry KEY 2: la recensione completa dopo 9 mesi di utilizzo

Blackberry KEY 2: la recensione completa dopo 9 mesi di utilizzo

Blackberry KEY 2 è alla sua seconda versione un terminale maturo, capace di raccogliere con successo l'eredità degli storici smartphone canadesi, i primi a portare l'email in mobilità. L'implementazione di Blackberry Mobile (TCL) unisce alla tastiera fisica QWERTY le potenzialità del sistema operativo Android 8, messo al sicuro da un layer di sicurezza nato in collaborazione con la canadese Blackberry Limited. Ecco come si è comportato in nove mesi di uso quotidiano

di pubblicato il nel canale Telefonia
TCLBlackBerry
 

Blackberry KEY 2: la maturità

Rimasto l'unico terminale 'moderno' dotato di tastiera fisica QWERTY Blackberry KEY 2 alla sua seconda generazione ha dimostrato in diversi mesi di utilizzo quotidiano di essere un terminale maturo.

Un po' di storia

Nati come cercapersone in grado di ricevere mail in modalità push (come gli SMS) i dispositivi Blackberry hanno fatto della tastiera fisica il loro punto cardine, da ormai quasi vent'anni. Il primo Blackberry 850 è infatti datato 1999, anche se il primo telefono vero e proprio, il Blackberry 6800 arrivò circa tre anni più tardi. In quel periodo la canadese Research in Motion, abbreviata in RIM, capitalizzò molto il successo dei suoi terminali, diventando un must in ambito aziendale, soprattutto puntando al business dell'installazione dei suoi server di gestione dei servizi presso i clienti, i famosi BES. Si sono poi succeduti terminali con tastiera ridotta SureType, come l'8100 Pearl, ma un passaggio molto importante fu il lancio a partire dal 2007 delle serie Curve e Bold, con smartphone con tastiera QWERTY e completi di tutto.

Un terminale come Bold 9000 era in grado di conquistare sia l'utenza business sia la crescente utenza consumer e a questo punto della sua storia RIM decide di fare una delle prime virate che si riveleranno sbagliate. Con Blackberry 9500 Storm, dotato di un particolare touchscreen elettromeccanico, che doveva essere premuto a fondo per confermare le scelte, si orienta al pubblico consumer, ormai votato ai prodotti full touch come iPhone.

Lo sforzo profuso in un prodotto poco riuscito comincia a mettere in crisi l'azienda. Lo storico fondatore Mike Lazaridis si fa da parte e sotto la guida di Thorsten Heins l'azienda fa il passo più lungo della gamba: lascia il nome RIM e diventa Blackberry e lancia un nuovo sistema operativo, con un terminale full touch. Nascono così Blackberry 10 e Z10.

Dotato di minore risoluzione rispetto allo schermo dei top di gamma degli altri marchi, Blackberry Z10 ha prestato il fianco a molte critiche sul fronte dell'autonomia, settore in cui una volta i BlackBerry primeggiavano. Il flop è stato tale da far ascrivere a bilancio nel 2013 934 milioni di dollari di perdite a causa dei terminali invenduti. Il sistema operativo in sé era molto valido, con un'interfaccia che ancora oggi risulta ineguagliata. Ma non ha convinto gli sviluppatori e anche sui successivi terminali, come il grosso, ma a suo modo azzeccato Passport, la mancanza di app ha sempre rappresentato un tallone d'Achille, solo in parte mitigata dalla possibilità, arrivata poi, di utilizzare le app Android (in una sorta di sand box, sulle prime senza accesso ad hardware importanti, come il Bluetooth).

I risultati negativi fanno allontanare Heins e alla guida arriva John Chen, che è attualmente ancora il CEO della nuova Blackberry Limited, azienda che è tornata alle origini per offrire servizi di comunicazione in ambiti strategici, coprendo il mercato non solo delle aziende, ma anche di governi ed enti pubblici. Blackberry Limited ha smesso di produrre terminali, ma nel 2017 ha concesso in licenza il marchio Blackberry Mobile a TCL, che produce anche gli smartphone a marchio Alcatel, oltre a essere il terzo produttore mondiale di TV. Nasce così Blackberry Key ONE, che abbiamo visto in anteprima al CES e poi al Mobile World Congress di quell'anno.

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Blackberry KEY ONE ha avuto la capacità di richiamare molti utenti fedeli al marchio e ha avuto un successo al di là delle aspettative in ambito consumer. Un terminale però poco maturo, con alcuni difetti che faticavano a renderlo all'altezza dei prodotti Blackberry di un tempo. Firmware che a volte portavano l'autonomia a livelli molto bassi troppo in fretta (di contro con quelli buoni si facevano 2 giorni pieni senza ricarica) e quantitativo di memoria ridotto per le esigenze degli utenti sono state due pecche a volte difficili da digerire, anche per i più fedeli al marchio, categoria a cui appartiene anche il sottoscritto. Anche l'estetica e i materiali non erano azzeccatissimi.

Con Blackberry KEY TWO è però già arrivata la piena maturità, come vi racconto nelle prossime pagine, frutto di nove mesi di utilizzo del terminale come telefono personale e di lavoro.

Blackberry Key2 - Maturo alla seconda generazione

Blackberry KEY2 in livrea nera e argento, a cui si è recentemente aggiunta quella rossa

La scheda tecnica ha fatto capire subito alla presentazione del terminale che Blackberry Mobile aveva deciso di cambiare marcia per il suo prodotto di punta. Non solo la scheda tecnica, anche nel maneggiarlo da spento Key2 regala sensazioni decisamente migliori del primo modello. A fronte di un Key ONE spesso, un po' goffo nel design e nei particolari, Key2 con il corpo unibody in metallo, lo spessore diminuito, la tastiera leggermente rivista e la finitura posteriore migliorata si presenta molto meglio già al primo impatto.

Il vecchio e il nuovo a confronto

Netti i miglioramenti anche sotto la scocca, con l'adozione di un chipset Qualcomm 660 (a fronte del precedente 625) e con una RAM cresciuta a 6GB, il doppio del modello precedente. Anche lo storage raddoppia, con memoria integrata di 64GB nel taglio minimo. Nell'uso questo si fa sentire in modo netto: il primo modello era un buon telefono appena estratto dalla scatola, ma andava in crisi ben presto con l'installazione di molte app e andava incontro a 'freeze' a causa dell'eccessiva occupazione della memoria. Sotto questo profilo il nuovo BlackBerry KEY 2 è sia molto più reattivo da nuovo, ma resta perfettamente utilizzabile anche quando popolato da una pletora di applicazioni, senza temere il multitasking spinto. La batteria resta della medesima capacità del modello precedente e accreditata di 3500 mAh. Raddoppia anche la fotocamera posteriore, guadagnando qualità ed effetti bokeh, oltre ad aver ottenuto anche miglioramenti software e avere tempi di risposta più immediati: la lentezza della fotocamera era infatti uno dei difetti più fastidiosi di Key ONE. Le due fotocamere hanno entrambe una risoluzione di 12 megapixel, ma differiscono nell'ottica: quella principale da 28mm equivalenti ha apertura F1.8, mentre la seconda (circa 50mm di focale equivalente) ha apertura F2.6.

Il primo modello adottava diversi accorgimenti di sicurezza, come la suite di protezione DTEK, studiati da Blackberry Ltd in Canada, ma ora con Key2 queste tecnologie sono divenute maggiormente user friendly, più facilmente sfruttabili e - quindi - anche più sicure. Non c'è come sprecare un ottimo software di sicurezza rendendolo troppo poco utilizzabile nella vita quotidiana. Grazie a una dashboard rivista e a controlli più semplici e completi, DTEK è ora davvero uno dei punti di forza di Blackberry Key 2, terminale che viene definito dal produttore il più sicuro tra i terminali Android. Utile la presenza del Locker, zona 'privata' in cui nascondere alla vista app e documenti importanti, protetti da una seconda barriera d'accesso.

Molto utile anche il Centro per il Risparmio di Energia, console di controllo che permette di avere sott'occhio i consumi e le app che maggiormente impattano sul consumo della batteria, con la possibilità di impostare profili preimpostati per ogni app, scegliendo tra 'Massime Prestazioni', 'Bilanciato' e 'Basso Consumo', ma personalizzando l'uso delle risorse per ogni singola applicazione. Le app possono girare con luminosità abbassata, risoluzione ridotta e frequenza del display tagliata a 30 fps invece di 60 fps. È possibile poi gestire singolarmente l'apertura automatica di app in background e ottimizzare l'utilizzo della batteria per alcune applicazioni. Molto interessante è la funzione che ci avverte per tempo se rileva che il nostro comportamento (e il consumo attuale dello smartphone) ci porteranno a esaurire la batteria prima dell'orario a cui mettiamo solitamente il nostro telefono in carica. È utile per correre ai ripari prima che sia troppo tardi, cercando una presa elettrica, un powerbank o attivando per tempo la modalità di massimo risparmio energetico. Non solo, con l'accesso al calendario il sistema può anche avvertirci se rileva che l'accumulatore interno potrebbe esaurire la sua energia nel bel mezzo di un blocco di appuntamenti. In generale l'autonomia è buona e permette di arrivare a fine giornata nonostante un utilizzo intenso. Con un utilizzo parsimonioso mi è capitato di riuscire a fare una trasferta con notte fuori casa senza caricatore. Il primo Key ONE era stato molto altalenante da questo punto di vista, con alcuni firmware decisamente poco riusciti sotto il profilo del controllo del consumo della batteria. Nel caso del primo modello, il processore Snapdragon 625, sebbene meno performante, riusciva a essere però di base più parsimonioso ed era più facile fare due giorni pieni senza dover ricaricare.

La personalizzazione dell'interfaccia ha cercato di prendere la base di Android e di introdurre alcune delle funzionalità più apprezzate del sistema operativo Blackberry OS 10. Una è la scheda produttività, una linguetta sempre presente a bordo schermo per accedere in modo rapido a Blackberry Hub. Mima lo swipe dal bordo sinistro che apriva la scheda dell'hub da qualunque schermata in BB OS 10, funzione ho utilizzato tantissimo nella mia vita con Blackberry Passport e che permetteva di accedere alla mail e al calendario in un tocco da qualunque app. La scheda produttività fa qualcosa di simile, ma non bene quanto l'interfaccia multitasking di BB OS 10. La linguetta va presa nel punto giusto, a volte si apre in modo indesiderato quando ci si avvicina al bordo dove si è deciso di posizionarla: in sintesi l'esperienza non è altrettanto soddisfacente. Personalmente, pur amando la funzione di multitasking su BB OS 10, non la utilizzo quasi mai.

Meglio studiato è il tasto comodità, presente sul lato destro sotto il pulsante di accensione, che dà accesso a tre scorciatoie. Non solo app in generale, ma anche a percorsi più profondi come la chat Whatsapp con un certo contatto, una determinata etichetta di Gmail, l'apertura di una nuova nota. Non solo, il tasto può assumere comportamenti e scorciatoie diverse a seconda del contesto. Si possono personalizzare le scorciatoie per Auto, Riunione, Casa. La prima situazione viene attivata quando il telefono si aggancia alle connessioni Bluetooth della/e prorpria/e auto. La seconda se in calendario è segnata una riunione per quel momento e l'ultima quando il telefono aggancia il Wi-Fi di casa.

Una tastiera QWERTY, non solo per scrivere

Punto centrale di forza e di differenziazione nel panorama degli smartphone per Blackberry Key 2 è certamente la tastiera fisica QWERTY sotto il display. La primaria funzione a cui assolve è quella della scrittura. Si tratta di una tastiera ibrida, che ai tasti fisici aggiunge un layer virtuale a schermo con le correzioni, i suggerimenti e l'accesso a caratteri speciali ed emoticon, oltre che alla dettatura. Migliorata nella dimensione e profilo dei tasti rispetto al primo modello non raggiunge ancora la perfezione dei Blackberry di un tempo, come l'indimenticato Bold, ma è uno strumento di scrittura davvero efficace. Avendo utilizzato Key 2 come mio telefono personale per diversi mesi ho utilizzato la tastiera non solo per le chat e le email, ma per prendere appunti durante conferenze e interviste, per scrivere articoli in aeroporto e sui mezzi di trasporto (senza dover estrarre il PC portatile dallo zaino). Parte di questo articolo è stato scritto proprio sulla tastiera di Key 2 in aereo.

La tastiera è touch e con uno scorrimento del dito sui tasti verso sinistra è possibile cancellare un'intera parola in modo molto rapido. Quando si impugna il telefono è possibile fa scivolare il pollice sulla tastiera per scorrere le pagine web e menu, senza occupare spazio sul display con il dito.

La tastiera è poi una gigantesca fonte di scorciatoie. Con la pressione breve o prolungata è possibile accedere dalla schermata home alle diverse shortcut assegnate. Tali scorciatoie sono accessibili da ogni app e schermata con la combinazione di Speed Key (il tasto con nove quadratini in basso a destra) e di pressione breve o prolungata. Passare tra diverse app senza aprire la finestra multitasking del launcher è una funzione davvero comoda, unica per questo tipo di terminale.

La fotocamera

L'utilizzo di una doppia fotocamera da 12 megapixel ha elevato in modo netto la qualità fotografica rispetto al primo modello, introducendo anche la possibilità di applicare effetti di sfocato basati sulla mappa di profondità. La resa è molto buona se lo si considera un terminale di stampo business: l'ho utilizzato molto per foto a eventi e prodotti e per riprendere le slide delle presentazioni a cui partecipo. In questi casi la possibilità di regolare manualmente tempi di esposizione, bilanciamento del bianco e sensibilità risulta molto utile, oltre al comando di compensazione dell'esposizione sempre a portata di mano. Le foto nel tempo libero sono anch'esse ben sfruttabili e mi è capitato anche di stamparne in fotolibri più d'una. La seconda fotocamera offre anche la possiblità di avere zoom 2x senza perdita di dettagli.

Non siamo certamente a livello dei top di gamma degli altri marchi, che fanno del comparto fotografico e dell'utilizzo di un numero più elevato di fotocamere uno dei punti di forza. Non troviamo funzioni come il Light Painting e le lunghe esposizioni notturne e bisogna accontentarsi dei più semplici HDR, ma l'esperienza è più che sufficiente nella gran parte delle situazioni. In ambito video il telefono mette a disposizione invece anche i formati 4K a 30p e 24p.

Messo alla prova sulle mire in laboratorio, il potere risolvente di questa fotocamera si conferma non al top: la completa estinzione del pattern si osserva nell'intorno delle 1800 linee, con buon livello di leggibilità dei dettagli fino a 1600. L'analisi numerica colloca il Blackberry KEY2 in fondo al gruppo dei cameraphone top di gamma con un punteggio MTF50 di 1700 LW/PH. Ciò non significa che il livello di dettaglio sia scarso in termini assoluti – la leggibilità di molti dettagli fini del nostro still-life, un test impegnativo, lo dimostra.

Altri concorrenti si sono dimostrati però superiori. Del Blackberry KEY2 abbiamo apprezzato il trattamento in-camera non esasperato, tanto dal punto di vista della risoluzione quanto da quello cromatico. Le immagini non appaiono le più nitide del gruppo, ma il loro aspetto è equilibrato e naturale. Buona tenuta complessiva fino a 800 ISO compresi. Come per tutti gli smartphone (non solo), anche in questo caso i risultati migliori si ottengono con la modalità Auto.

Difetti

Sebbene maturato rispetto alla prima versione Blackberry Key 2 non è esente da difetti. Per molti, ormai abituati a display da quasi 6", lo schermo da 4,5" di diagonale (risoluzione 1620x1080 pixel) è troppo piccolo. Confesso che io stesso ho un secondo telefono che utilizzo maggiormente con alcune app, prime fra tutte i giochi come Fifa Mobile o PES. Perché un secondo telefono? Principalmente perché non porto con me Key 2 quando vado a correre come dispositivo per consultare mappe e per chiamate d'emergenza, a causa di un'altra piccola mancanza: lo smartphone Blackberry, infatti, non ha nessuna certificazione per quanto riguarda la protezione contro acqua e polvere, cosa che invece (anche se in forma limitata) altri top di gamma offrono.

Sempre rimanendo in tema di piccole mancanze: se avesse avuto la ricarica wireless sarebbe stato uno smartphone ancora più interessante. Il comparto audio è migliorato rispetto al modello precedente, che faticava a pilotare con un volume decente cuffie che non fossero gli auricolari in-ear inclusi in confezione. Key 2 ha migliorato in questo campo, ma potrebbe offrire qualcosa di più: spesso mi sono affidato a un piccolo amplificatore portatile o a un DAC/AMP per migliorare la qualità delle sessioni di ascolto musicale. Anche per quanto riguarda le chiamate telefoniche la qualità è decente, ma non raggiunge quella degli storici terminali Blackberry, a un capo della telefonata e all'altro. La fotocamera è migliorata in termini di reattività e resa, ma mostra ancora il fianco quando la quantità di luce a disposizione comincia a scendere.

Conclusioni

In sintesi: da schiavo della tastiera fisica ho utilizzato in modo decisamente proficuo Blackberry Key 2 come cellulare da lavoro (giornalistico). La tastiera non è solo ottima per scrivere, ma offre anche scorciatoie per utilizzare in modo più veloce il multitasking.Si tratta di uno smartphone maturo e affidabile, con diverse funzionalità software interessanti, sia sul fronte della sicurezza, sia su quello dell'interfaccia e del risparmio energetico. Detto francamente per la tastiera fisica è oggi ancora talmente irrinunciabile che non cambierei questo Blackberry con nulla al mondo, se non con un ipotetico Key 3 impermeabile e con ricarica wireless.

Con un prezzo di listino di 649€ per la versione da 64GB di storage costa decisamente meno del resto dei top di gamma. A 699€ è disponibile la versione dual SIM con memoria di storage di 128GB. Per chi volesse risparmiare sono ancora in vendita online esemplari della prima versione (con le limitazioni di cui abbiamo parlato), oppure è possibile optare per la versione Blackberry KEY2 LE, presentata a IFA l'anno scorso, che rinuncia al metallo per il corpo e a un paio di Giga di RAM, ma con un prezzo a partire da meno di 400€.

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28 Commenti
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jepessen01 Aprile 2019, 15:55 #1
Non mi sarebbe dispiaciuto un launcher stile BB10... A parte questo lo reputo un buon cellulare. Non uso molto i giochi (ogni tanto ne scarico qualcuno, ci gioco qualche giorno e poi me ne scordo), quindi la dimensione dello schermo per giocare non e' uno dei difetti per me. Inoltre e' vero che lo schermo e' piu' piccolo, ma in altri smartphone parte dello schermo viene utilizzato dalla tastiera quando si scrive, quindi alla fine in fase di scrittura la dimensione di schermo utilizzabile e' sempre quella. Non e' un telefono per bimbiminkia che giocano a fortnite mobile, ma secondo me tutti gli altri dovrebbero darci un'occhiata…

OT: Spero che la pasta nel piatto serviva solo a capire se era cotta...
nickmot01 Aprile 2019, 16:27 #2
Il problema di questo smartphone è il prezzo.
Ok l'esclusività della tastiera e dei servizi BB+supporto, ma l'HW è da fascia medio bassa, non puoi proporlo a 650€.
Nuovo a 500€ poteva pure starci (sempre tantissimo, ma paghi l'assenza di alternative), ma oggi un cifra del genere è palesemente fuori mercato.
I top di gamma dello scorso anno si trovano a 350€ in negozio fisico e questo non è un top di gamma.
floc01 Aprile 2019, 17:20 #3
"non cambierei questo Blackberry con nulla al mondo, se non con un ipotetico Key 3 impermeabile e con ricarica wireless."

La chiusura riassume anche il mio pensiero.

Terminale perfetto, per quanto mi riguarda anche la ricarica wireless non è fondamentale. Non condivido però i commenti sulla camera, venendo da S8 è semplicemente scarsa purtroppo, soprattutto di notte, anche se il 2x è comodo
rug2201 Aprile 2019, 18:48 #4
Stavo trattando per un keyone 4gb 64 gb ma il recensore me l'ha ucciso.

é veramente così scarso?
.Diablo.01 Aprile 2019, 19:42 #5
Da possessore di KeyOne segnalo due refusi:
Avete scritto che il SoC del KeyOne è, prima, uno Snapdragon 635 e, poi, uno Snapdragon 435.
Il SoC esatto però è lo Snapdragon 625.
sbaffo01 Aprile 2019, 21:22 #6
Finalmente una recensione fatta da uno che lo usa davvero e sa di cosa parla, non come altri siti che lo fanno provare a un millennial che non ha mai visto un tastierino.
Apprezziamo anche il long run, ma nove mesi sono troppi, tra un po esce il key3.
Originariamente inviato da: rug22
Stavo trattando per un keyone 4gb 64 gb ma il recensore me l'ha ucciso.

é veramente così scarso?


Originariamente inviato da: .Diablo.
Da possessore di KeyOne segnalo due refusi:
Avete scritto che il SoC del KeyOne è, prima, uno Snapdragon 635 e, poi, uno Snapdragon 435.
Il SoC esatto però è lo Snapdragon 625.

@rug, ti ha già risposto diablo tra le righe, il recensore il keyone non l’ha mai usato visto che le prova tutte ma non ne azzecca una.
Poi ci saranno stati degli esemplari sfortunati come dice, e probabilmente gliene è capitato uno, perché i freeze per 3GB di ram mi sembrano strani, casomai si chiudono le app in background. Considera che S9 ha 4GB, non 6 o 8, e nessuno parla di freeze. Sarà quel giga a fare la differenza? (domanda retorica)

Altra piccola imprecisione, al key2 LE manca soprattutto la tastiera touch.
Poi la foto in mano spento mentre parla delle interazioni tra tastiera e schermo è un altra chicca di (in)utilità.
rug2201 Aprile 2019, 21:43 #7
Originariamente inviato da: sbaffo
Finalmente una recensione fatta da uno che lo usa davvero e sa di cosa parla, non come altri siti che lo fanno provare a un millennial che non ha mai visto un tastierino.
Apprezziamo anche il long run, ma nove mesi sono troppi, tra un po esce il key3.



@rug, ti ha risposto diablo tra le righe, il recensore il keyone non l’ha mai usato visto che le prova tutte ma non ne azzecca una.
Poi ci saranno stati degli esemplari sfortunati come dice, e probabilmente gliene è capitato uno, perché i freeze per 3GB di ram mi sembrano strani, casomai si chiudono le app in background. Considera che S9 ha 4GB, non 6 o 8, e nessuno parla di freeze. Sarà quel giga a fare la differenza? (domanda retorica)

Altra piccola imprecisione, al key2 LE manca soprattutto la tastiera touch.
Poi la foto in mano spento mentre parla delle interazioni tra tastiera e schermo è un altra chicca di utilità.


We ciao,
purtroppo per appena 17 anni ho avuto un nokia 6510 e quindi passare allo smartphone per me è stato un trauma.

Ho un s3 neo e uno yotaphone 2, però mi manca troppo la tastiera...ho mandato un pvt a diablo, mi saprà dire (spero) meglio
Qarboz01 Aprile 2019, 22:07 #8
In azienda mi avevano affidato il BB Curve e prima il modello precedente (non ricordo il tipo esatto). Erano eccezionali per le email coadiuvati, ovviamente, dal sw lato server (che abbiamo in ditta) che fa la differenza rispetto ai client email classici. Addirittura io preferivo il vecchio modello anche se era solo 2G in quanto il Curve aveva il display touch oltre alla tastiera, ed era facile sfiorarlo involontariamente, oltre al fatto che, IMHO, era ottimizzato peggio del predecessore (come interfaccia).
Poi un qualche anno fa hanno deciso di passare ad iPhone; alcuni miei colleghi erano "estasiati" ("wow, l'iPhone, che figo!" ma personalmente rimpiango il BB (parlando sempre per utilizzo aziendale); senza la tastiera fisica per me è un delirio scrivere email e messaggistica in generale, oltre al fatto che il client email dell'iPhone è tremendo (per dirne una non è possibile allegare una foto nella email ma solo includerla nel body)
sbaffo01 Aprile 2019, 23:09 #9
Originariamente inviato da: rug22
We ciao,
purtroppo per appena 17 anni ho avuto un nokia 6510 e quindi passare allo smartphone per me è stato un trauma.

Ho un s3 neo e uno yotaphone 2, però mi manca troppo la tastiera...ho mandato un pvt a diablo, mi saprà dire (spero) meglio

non dirlo a me, io non ci sono proprio passato, uso ancora un nokia N86. Per la parte smart uso ipad.
Dì a diablo di mettere la risposta nel thread che interessa a tutti.
Ci sono molti più nostalgici di quanto si creda, anche in questo forum, solo che non si fanno vivi, saranno timidi. Devo fare i nomi?
Originariamente inviato da: Qarboz
Poi un qualche anno fa hanno deciso di passare ad iPhone; alcuni miei colleghi erano "estasiati" ("wow, l'iPhone, che figo!" ma personalmente rimpiango il BB (parlando sempre per utilizzo aziendale); senza la tastiera fisica per me è un delirio scrivere email e messaggistica in generale, oltre al fatto che il client email dell'iPhone è tremendo (per dirne una non è possibile allegare una foto nella email ma solo includerla nel body)

esatto, sarò imbranato io ma anche sull ipad sbaglio a digitare più che col numpad del vecchio nokia. E anche nei messaggi che ricevo i typo non mancano di certo.
Concordo anche sul client email apple tremendo, oltre ai casini con gli allegati, peggiorati dalla mancanza di un file sistem, è impossibile stampare una mail senza una stampante airprint.

In azienda non ti fanno usare un BB key1/2 se te lo compri tu? o un Q5/Q10/Classic se hanno paura di android
Qarboz01 Aprile 2019, 23:29 #10
Originariamente inviato da: sbaffo
non dirlo a me, io non ci sono proprio passato, uso ancora un nokia N86. Per la parte smart uso ipad.
Dì a diablo di mettere la risposta nel thread che interessa a tutti.
Ci sono molti più nostalgici di quanto si creda, anche in questo forum, solo che non si fanno vivi, saranno timidi. Devo fare i nomi?

esatto, sarò imbranato io ma anche sull ipad sbaglio a digitare più che col numpad del vecchio nokia. E anche nei messaggi che ricevo i typo non mancano di certo.
Concordo anche sul client email apple tremendo, oltre ai casini con gli allegati, peggiorati dalla mancanza di un file sistem, è impossibile stampare una mail senza una stampante airprint.

In azienda non ti fanno usare un BB key1/2 se te lo compri tu? o un Q5/Q10/Classic se hanno paura di android


Non ci penso nemmeno ad acquistare personalmente un qualsiasi cosa che utilizzo al lavoro * (oltre al fatto che non spendo più di 200 euro ogni 3-4 anni per uno smartphone...); se hanno deciso di spendere (molti) più soldi per i cellulari aziendali diminuendo la produttività saranno ca..i loro


*
In realtà un paio d'anni fa ho acquistato un mouse wireless che utilizzo in ufficio, ma l'ho fatto per comodità mia ed avevo speso meno di 20 euro

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