Huawei Mate X: il futuro è già qui? Abbiamo provato il primo smartphone pieghevole 5G

Huawei lo ha presentato al Mobile World Congress 2019 come il primo smartphone pieghevole 5G più veloce al mondo. La verità? E’ uno smartphone che lascia con il fiato sospeso e che cambia il modo di usare lo smartphone come lo conosciamo oggi. Lo abbiamo provato per qualche minuto e siamo pronti a svelarvi ogni particolare del nuovo Huawei Mate X.
di Bruno Mucciarelli pubblicato il 08 Marzo 2019 nel canale TelefoniaHuawei
"Pieghevole" e "5G" sono sicuramente le parole d'ordine in questo 2019 per il mondo mobile. Entrambe risultano di primaria importanza anche per Huawei che ha deciso di porre un paletto fondamentale nella sua visione del futuro ormai quasi presente. Al Mobile World Congress 2019 ha presentato ufficialmente il suo nuovo Huawei Mate X, un prodotto pronto a rivoluzionare nuovamente il mercato degli smartphone grazie alla presenza di un display completamente pieghevole e al modulo di ultima generazione Balong 5000 per il supporto alla rete veloce 5G. Un qualcosa in più rispetto a quanto fatto vedere da Samsung con il suo Galaxy Fold che non possiede, almeno per il momento, il supporto alla rete veloce in arrivo e non solo.
Durante l’intero Mobile World Congress abbiamo potuto osservarlo a debita distanza, posto lì, in varie teche con una versione demo sul display. Una specie di prototipo nelle mani degli alti dirigenti dell’azienda nelle sue prime prove sul campo. Una sorta di limbo che è toccato anche al Galaxy Fold di Samsung il quale risultava ancora più “sigillato” negli armadi di plastica trasparente allo stand della fiera di Barcellona. Sintomo questo che siamo ancora davvero alle prime avvisaglie di una nuova categoria tecnologica pronta però ad esplodere su vari fronti e tramite varie aziende produttrici.
Huawei Mate X: com’è fatto il primo pieghevole
Finalmente abbiamo avuto modo di toccare con le nostre mani il nuovo Huawei Mate X “giocandoci” per alcuni minuti e soprattutto cercando di capire se effettivamente è pronto per arrivare sul mercato quanto prima. Inutile negare l’entusiasmo nel muovere tra le mani il primo smartphone con display pieghevole. Un approccio completamente diverso quello di questo Mate X di Huawei rispetto al Galaxy Fold di Samsung. Qui il display pieghevole è posizionato esternamente nel momento in cui il dispositivo non è aperto a differenza invece del pieghevole di Samsung che possiede il pannello internamente con l’aggiunta di un secondo pannello di più piccole dimensione esterno.
Indipendentemente dal fatto che possa risultare un approccio migliore o peggiore nel suo complesso, resta da capire a lungo termine se la soluzione potrà essere più comoda per gli utenti e se chiaramente la superficie resisterà agli agenti esterni come tavoli o tasche. Al momento le informazioni sono davvero poche così come una reale esperienza pratica. Toccando la superficie del nuovo Mate X la sensazione è chiaramente quella di avere a che fare con un pannello ben diverso da quello in vetro e duro a cui siamo abituati.
Qui si sente una superficie un po’ più "setosa" se potete passarmi il termine. Attenzione però ad equipararlo alla plastica perché tutto è fuorché una superficie plasticosa. Per ora ci limitiamo a questo, ma vale la pena notare che Huawei offrirà una cover “Full” che permetterà di ricoprire completamente lo smartphone sperando però che questo non sia un appunto sulla sua durabilità.
Una delle cose che ci siamo chiesti sin da quando sono uscite le prime indiscrezioni sui display pieghevole riguardava senza dubbio la resa qualitativa di questa componente. Soprattutto pensando ad una distorsione delle immagini dovute appunto alla diversa tecnologia del display. Da quello che abbiamo potuto vedere nei video di presentazione del Galaxy Fold di Samsung anche con il pannello completamente aperto una piccola “piega” rimaneva comunque presente su di esso.
Tutto questo non è presente sul Mate X di Huawei: il pannello è praticamente del tutto piatto e privo di distorsioni nell’uso e nella visione dei contenuti. Nel momento in cui però il display va a realizzare la piegatura per richiudersi questo crea, per una questione fisica, una curvatura che tende palesemente a proporre delle distorsioni. Huawei ne è consapevole ed ecco perché nel momento della chiusura dello smartphone pieghevole va a disabilitare proprio lo schermo sulla piega stessa.
I telefoni pieghevoli presentano naturalmente altre sfide oltre a quella del display stesso. Finora abbiamo avuto a che fare con dei dispositivi praticamente piatti che aveva lasciato da parte qualsiasi tipo di “invenzione” meccanica. Uno smartphone pieghevole invece ha bisogno di una componente imprescindibile: la cerniera. In questo caso Huawei chiama il design della sua cerniera “ala di falco” indirizzando il design all’ala del volatile presente in natura.
Tecnicamente possiede cinque articolazioni che offrono un movimento il più possibile fluente. Questo inedito sistema a cardine allungabile scompare all’interno del dispositivo per offrire una finitura liscia e piatta su entrambi i lati. Il suo design sembra essere così resistente da non permettere allo schermo di allungarsi troppo una volta piegato o magari creando dei rigonfiamenti una volta aperto. Una soluzione davvero impegnativa da un punto di vista ingegneristico ma che di fatto sembra funzionare più che bene. Oltretutto non è necessario esercitare troppa forza per aprire completamente il display grazie anche alla presenza del pulsante che “sgancia” il pannello quando totalmente chiuso.
A livello estetico Huawei ha deciso forse di optare per la comodità di utilizzo e nel farlo ha realizzato un lato leggermente più spesso permettendo non solo di agganciare il display una volta piegato ma anche di rendere comoda la presa una volta completamente aperto. Forse è un aspetto soggettivo ma di fatto avere una cornice con un certo spessore potrebbe rendere più agevole l’uso del device durante la quotidianità.
Come detto tutto piuttosto relativo ma di fatto il Mate X ha un segmento leggermente più spesso su di un'estremità, luogo in cui sono state posizionate anche le tre fotocamere del device, un sensore per le impronte digitali che fa anche da pulsante di accensione e spegnimento ed una porta Type-C. Parliamo di uno spessore di 11 mm che rappresenta esattamente lo spessore totale del Mate X da chiuso visto che “spiegato” il display il suo spessore si riduce a soli 5,4 mm.
Huawei Mate X: le specifiche tecniche
Non tutte le specifiche tecniche sono state esternate da Huawei alla presentazione del nuovo Mate X. Di fatto però conosciamo quelle più importanti per avere una prima impressione anche sulla scheda tecnica. Partiamo innanzitutto dal display che è chiaramente l’elemento più importante. Da chiuso Huawei Mate X può essere definito un classico smartphone a doppio display. Da una parte una parte di pannello più estesa da 6,6 pollici con un form factor 19,5:9 ed una risoluzione di 2.480 x 1.148 pixel. Dall’altra invece la porzione di pannello più piccola ossia un 6,38 pollici in formato 25:9 e risoluzione di 2.480 x 892 pixel. Una volta aperto però ecco che il Mate X di Huawei batte ogni record con la bellezza di un pannello da ben 8 pollici in formato 8:7.1 ed una risoluzione di 2.480 x 2.038 pixel. Praticamente un vero e proprio tablet.
In questo caso è inevitabile avere un effetto di "wow” nel momento dell’apertura del pannello soprattutto per il fatto che la superficie garantirà agli utenti un utilizzo da tablet piuttosto che da smartphone. Ecco che l’interfaccia grafica di Huawei si adatterà ed amplierà permettendo ad esempio di agire sulla posta elettronica da una parte e sugli allegati dall’altra. Non solo perché la maggiore superficie garantirà una visione dei contenuti multimediali di un altro livello rispetto a quella di un ormai più piccolo smartphone. Un device che dunque potrebbe divenire molto professionale grazie ad un utilizzo estremo del multitasking.
Altro aspetto tecnico da non sottovalutare è senza dubbio la sua connettività 5G. Huawei Mate X possiede non solo un display pieghevole ma anche il nuovo modem Balong 5000, un chipset multimodale a 7nm, capace di supportare le reti veloce del 5G in arrivo. La particolarità di Balong 5000? Non la compatibilità con tutte le reti 5G, 4G, 3G e 2G per la massima diffusione mondiale ma anche una velocità in download fino a 4.6Gbps ossia più del doppio di quello che ad oggi riescono a fare i concorrenti.
Ad alimentare il nuovo Huawei Mate X poi ci sarà il processore già visto in passato con altri device dell’azienda ossia il Kirin 980. Un chipset potente ma anche intelligente grazie alla presenza di una Neural Processing Unit di seconda generazione ma anche ad un processore produttivo a 7nm che garantisce non solo maggiore efficienza ma anche un elevato risparmio energetico durante le situazioni di maggiore stress. Oltretutto saranno presenti 8GB di RAM ed uno storage interno da 512GB.
Una delle maggiori preoccupazioni di un dispositivo del genere è senza dubbio la batteria che dovrà non solo sostenere il carico del nuovo 5G ma anche e soprattutto la presenza di un pannello da ben 8 pollici. Huawei ha dunque inserito nel nuovo Mate X una batteria da 4.500 mAh. In questo caso il particolare design dello smartphone ha obbligato gli ingegneri cinesi a dividerla ponendola in parte a destra e in parte a sinistra della cerniera. Palese il fatto di non avere dati sull’autonomia ma di fatto sappiamo che il Mate X possiede la conosciuta tecnologia proprietaria SuperCharge che per l'occasione raggiunge addirittura i 55W. Questo garantirà a detta dell’azienda di ricaricare la batteria da 0 all’85% in soli 30 minuti. Un record anche per Huawei stessa che toglie forse ogni dubbio sull’autonomia rimediando con la carica ultra rapida.
Ultima, ma non meno importante, la questione delle fotocamere. Huawei continua nella collaborazione con Leica da questo punto di vista. Ecco che in questo nuovo Mate X decide di porre una tripla fotocamera con sensori da 40MPx (di tipo grandangolare) a cui si aggiunge unsensore da 16MPx (di tipo ultra grandangolare) ed infine un sensore da 8MPx (di tipo teleobiettivo). Ciò che risulta interessante è comunque la capacità del display flessibile di cambiare anche questo aspetto. Il design a doppio schermo infatti permette di guardare lo scatto in anteprima e in tempo reale da entrambi i lati garantendo la massima efficacia.
Huawei Mate X: unico anche nel suo prezzo (2.299€)
Huawei Mate X è dunque tutto questo almeno per il momento. Sì, perché inevitabile ribadire che lo smartphone arriverà sul mercato, secondo previsioni dell’azienda, nella seconda metà di quest’anno ad un prezzo di 2.299€. In questi mesi gli ingegneri potranno affinare quello che ancora risulta primordiale in quello che abbiamo visto. Mancano all’appello molte specifiche tecniche ma di fatto abbiamo potuto osservare più da vicino quello che sarà effettivamente il futuro degli smartphone, pieghevoli e con il 5G.
Inutile nascondere l’entusiasmo verso questa nuova generazione di device che cambiano il modo di approcciarsi al classico telefono o smartphone che dir si voglia. Quello che speriamo è che non sia solo pura eccitazione per una realtà nuova ma che effettivamente con un Huawei Mate X o un Samsung Galaxy Fold si possa cambiare l’uso quotidiano che si fa con un dispositivo mobile permettendo miglioramenti in termini di produttività. Huawei con il Mate X è in prima fila, forse in prima posizione, e chissà cosa potrà arrivare in questo 2019 all’insegna dei pieghevoli.
39 Commenti
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2300 euro ?
N' attimo
Mi sa che sono un po' troppi questi money
[...] Fold di Samsung anche con il pannello completamente aperto una piccola “piega” rimaneva comunque presente su di esso.
Tutto questo non è presente sul Mate X di Huawei: il pannello è praticamente del tutto piatto e privo di distorsioni [...]
Questo scritto chiaramente nell'articolo.
Tuttavia nei primi video che ho visto rete mi è sembrato di vedere proprio dei brutti riflessi e zona "spiegata" male in prossimità della curvatura. Boh..
Cento volte più interessanti dei tablet tradizionali.
Certo, poi ci sarà da vedere come si comportano dal punto di vista della resistenza ecc.
A questo punto non è più un sogno pensare ad un dispositivo che si pieghi in 4 e che sia un tablet davvero utilizzabile.
A questo punto non è più un sogno pensare ad un dispositivo che si pieghi in 4 e che sia un tablet davvero utilizzabile.
hai idea di cosa voglia dire piegare una cosa in 4? prova con un foglio di carta, poi mi dici
Fosse facile l'avrebbero già fatto
Se posso sognare (ma spero per poco), vorrei un bel tablet da riporre in tasca.. Ma non un 8 pollici, un 12!
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