LG Q7 recensione: IP-68 a 210 Euro, ma scarse prestazioni

LG Q7 presenta luci ed ombre, all'interno della fascia dei 200€ circa, con la certificazione IP-68 che è una notevole feature in questa fascia di prezzo. Il tutto però viene abbinato ad una scocca dai materiali di scarsa qualità e a un hardware che non riesce a offrire la reattività che ci si aspetterebbe da un terminale Android nel 2018
di Nino Grasso pubblicato il 11 Settembre 2018 nel canale TelefoniaLG
Recensione LG Q7
Lo scorso mese di maggio LG ha annunciato i nuovi dispositivi della famiglia Q7, che caratterizzano la fascia media del produttore coreano. Il modello LG Q7, che trattiamo in questa recensione, è stato presentato dai fratelli Q7+ e Q7 Alpha (che probabilmente non arriveranno in Italia) che, ad una scocca praticamente identica, presentano solo piccole differenze sul piano delle specifiche tecniche. La nuova famiglia di smartphone introduce nella fascia media l'Intelligenza Artificiale, vero e proprio cavallo di battaglia del marketing 2018 di LG (e non solo), volendo offrire un aspetto di tipo premium anche su smartphone meno costosi. Ad un primo impatto LG Q7 si fa notare soprattutto per il piano estetico, tuttavia sin dal primo approccio sorgono alcuni dubbi riguardo materiali e hardware.
LG Q7 è uno smartphone che introduce un display da 5,5" all'interno di una scocca di dimensioni relativamente compatte. Sin da subito possiamo notare le ottime caratteristiche di peso ed ergonomiche del terminale: si usa bene con una sola mano, non scivola e il peso ridotto è anche molto ben bilanciato. Qualche perplessità si ha sin da subito per quanto riguarda il materiale piuttosto "plasticoso" usato nella scocca posteriore che nella nostra breve prova si è rilevato estremamente delicato nell'uso di tutti i giorni. È stato sufficiente togliere la polvere con uno strofinaccio per avvistare i primi micro-graffi sulla scocca posteriore lucida. Un consiglio spassionato: meglio utilizzare una cover. Inoltre, qualche micro-lag accoglie l'utente anche durante la configurazione iniziale del terminale, risultato dell'uso di un SoC che non è di certo un fulmine di guerra: MediaTek MT6750, con quattro core Cortex-A53 da 1,50 GHz, e i restanti quattro da massimo 1,0 GHz.
Il tutto accompagnato da un comparto memorie non eccezionale. La RAM è di 3 GB, lo storage di 32 GB, ma non manca la possibilità di espanderlo con una microSD da massimo 512 GB. Il tutto si traduce con una leggera lentezza nell'esecuzione delle varie operazioni: anche lo sblocco via impronte digitale è leggermente ritardato rispetto ai più costosi top di gamma delle ultime generazioni, ma è comunque da considerare che qui ci troviamo di fronte ad un dispositivo dal costo ben più contenuto. Sul nostro mercato si può trovare a poco più di 210 € al momento in cui scriviamo, e a questo prezzo il nuovo LG Q7 vuole puntare a vantaggi diversi rispetto a quelli di un top di gamma. Con questo modello LG infatti offre resistenza ai liquidi e agli urti e Audio 3D Surround DTS:X, caratteristiche inconsuete nella fascia media.
LG Q7 | ||
OS (al lancio) | Android 8 Oreo | |
Processore | MediaTek MT6750 Octa-Core Cortex A-53 @ 1.50 GHz Cortex A-53 @ 1.0 GHz |
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RAM | 3 GB | |
Display | LCD IPS 5,5" (18:9) | |
Risoluzione | 2160 x 1080 | |
Storage | 32 GB Espandibili via microSD | |
Fotocamere |
Retro: 13 MP f/2.2 Flash LED Video Full HD @ 30 fps Fronte: 8 MP f/1.9 Video Full HD @ 30 fps |
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Extra |
4G LTE Cat. 6 Wi-Fi 802.11a/b/g/n Bluetooth 4.2 Sensore impronte frontale NFC IP68 |
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Porte | USB Type-C | |
Batteria | 3.000 mAh | |
Dimensioni | 143,8 x 69,3 x 8,4 mm | |
Peso | 145gr |
LG Q7 ha infatti la certificazione IP-68 che lo protegge dalla introduzione non voluta di liquidi e polvere, e ha superato 14 test diversi ottenendo la certificazione MIL-STD-810. Lo smartphone è resistente alle cadute, alle immersioni, alle radiazioni solari e allo shock termico, alle temperature estreme, alle vibrazioni, all'alta umidità, alla pioggia, e molto altro. Caratteristiche che interessano parecchio non solo all'utente più esigente, ma anche e soprattutto al più sbadato utente "di massa". Non ci troviamo di fronte ad un terminale rugged, ovviamente, ma LG Q7 promette una resistenza superiore rispetto al normale. Tornando al display: nei 5,5" di diagonale abbiamo una risoluzione Full HD+ da 2160x1080 pixel, con un aspect-ratio - quindi - di 18:9.
Per il comparto fotografico LG ha scelto un hardware particolarmente tradizionale: piuttosto che introdurre un secondo sensore dalla risoluzione minuscola sul retro, come fanno molti altri in questo segmento di mercato, ha optato per un modulo singolo a risoluzione 13 MP con obiettivo f/2.2 e supporto all'auto-focus a rilevamento di fase, mentre il modulo anteriore può sfruttare un sensore da 8 MP con obiettivo luminoso f/1.9 e supporto alla modalità Ritratto per applicare lo sfondo sfocato anche nei selfie. LG Q7 ha inoltre altre chicche tipiche degli smartphone premium, come il connettore USB Type-C 1.0 per la ricarica e l'abbondante uso dell'Intelligenza Artificiale, presente ad esempio nella modalità QLens della fotocamera.
Lo smartphone può ad esempio riconoscere gli oggetti che abbiamo di fronte semplicemente inquadrandoli, con la possibilità di scansionare QR Code e avviare eventuali acquisti sugli e-commerce senza nemmeno conoscere il modello che ci troviamo di fronte. Completano le specifiche tecniche il supporto alla Radio FM, alle reti Wi-Fi 802.11n e al Bluetooth 4.2, mentre la batteria ha un amperaggio di 3.000 mAh.
Software, prestazioni, display, autonomia
L'interfaccia utente del nuovo LG Q7 è molto simile a quella tipica dei terminali top di gamma del produttore, con tinte chiare, un launcher personalizzabile (che può contenere tutte le app sulla Home, alla iPhone, oppure sfruttare una schermata ad-hoc), e la possibilità di accedere ad una schermata che contiene diverse informazioni utili (con uno swipe dall'alto verso il basso sul launcher): da qui è possibile cercare su Google o nei contenuti personali del terminale, e avere un riassunto su quelli che sono i contatti più usati, le ultime conversazioni nelle varie app di messaggistica o e-mail, gli appuntamenti sul calendario, le app più utilizzate, le ultime pagine web e le attività recenti svolte con le app compatibili installate sul cellulare.
Al primo avvio c'è una corposa quantità di app preinstallate, conservate in maniera ordinata in cartelle apposite. C'è la cartella Google, con tutti i servizi di Big G, l'app QuickMemo+ per prendere appunti in maniera rapida, la cartella Essenziali, con Rubrica, Orologio, Attività, Musica, Calcolatrice, Registratore Audio, Radio FM ed Email, e ci sono anche le cartelle Gestione e Servizi. Nelle Impostazioni l'utente può regolare diverse caratteristiche del terminale, oltre alla personalizzazione estetica anche grazie ai Temi: ad esempio sono configurabili i pulsanti anteriori a sfioramento, la dimensione degli elementi dell'interfaccia, c'è la Vista comfort che riduce l'emissione delle luci blu, ma è assente la possibilità di calibrare la tonalità dello schermo in maniera fine.
Molto interessante il sensore d'impronte sul retro che può essere usato sia per lo sblocco del terminale, sia per l'esecuzione di diverse operazioni: con uno scorro verso il basso si tira giù il centro notifiche, con un tocco si scatta un selfie e con due tocchi si cattura la schermata.
Sul piano dell'esperienza d'uso LG Q7 si verifica come un terminale onesto, e niente più. La tecnologia MediaTek a 28-nm non è la più recente, né la più performante, e costringe l'utente a qualche attesa di troppo. Non manca qualche micro-lag di tanto in tanto, come nella navigazione online tramite Chrome o quando si cerca di compiere diversa azioni rapidamente. Lo smartphone è comunque discretamente piacevole da utilizzare, e la reattività generale sufficiente per usare il dispositivo senza troppe restrizioni. Non abbiamo apprezzato troppo il motore per le vibrazioni, che offre una sensazione tattile piuttosto cheap quando si attiva o nella scrittura di testi da tastiera.
LG Q7 | ||
Browser | Sunspider | 1729,6 ms |
Octane | 3473 punti | |
CPU | Geekbench | Single-core: 644 Multi-core: 2151 |
Generico | AnTuTu | 53321 punti |
Storage | Androbench | Lettura seq.: 244,26 MB/s Scrittura seq.: 127,28 MB/s |
Il display di LG Q7 non fa gridare al miracolo se corrisposto ai top di gamma, ma solo perché l'asticella in ambito smartphone si è alzata tantissimo in queste ultime generazioni. Si tratta infatti di un buon LCD IPS caratterizzato da un'ottima densità di pixel, pari a 442 PPI, un'eccellente fedeltà cromatica e un elevatissimo rapporto di contrasto. Rispetto ai display che circolavano fino a pochissimi anni fa sui notebook, o ai monitor economici per PC, siamo comunque di fronte a un livello qualitativo molto superiore. Anche la luminosità massima, inferiore rispetto a smartphone più costosi, è soddisfacente anche sotto la luce del sole, e sono soddisfacenti anche gli angoli di visione. Come possiamo vedere dalle immagini che riportiamo qui di seguito, il gamut dello standard sRGB è pienamente coperto, e quasi tutti i colori ben bilanciati. Il pannello è nella media per un midrange attuale.
Nemmeno per quanto riguarda l'autonomia Wi-Fi ci troviamo di fronte a risultati di eccellenza, pur tuttavia nel nostro test abbiamo sfiorato le 10 ore in navigazione Web continua. Si tratta di un risultato solo soddisfacente, e arrivare a fine giornata potrebbe rivelarsi un po' difficile soprattutto con un uso aggressivo del terminale. Per il nostro test, lo ricordiamo, utilizziamo uno script che simula l'interazione umana con il browser web (in questo caso Chrome), con tempi di permanenza nelle pagine variabile da un sito all'altro.
Fotocamera
I dispositivi di fascia media non brillano solitamente per qualità della fotocamera, anche se negli ultimi anni abbiamo visto alcuni esempi di come sia possibile introdurre un modulo performante all'interno di uno smartphone che non costa un'esagerazione. Mancano però le feature più costose in fase di progettazione, come la stabilizzazione ottica o i metodi più efficaci per la messa a fuoco. Vige la regola anche per LG Q7, che dispone di un solo modulo al posteriore da 13 MP con obiettivo non troppo luminoso ad apertura f/2.2. Per i selfie ci si può affidare ad un sensore da 8 MP con obiettivo ad apertura f/1.9 e supporto alla modalità Ritratto per compiere in post-produzione l'effetto sfocato per lo sfondo. Entrambi i moduli possono registrare in Full HD ad un massimo di 30 fps, mentre solo quello posteriore può sfruttare un Flash LED nelle scene a più scarsa illuminazione ambientale.
Modulo principale
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Il comparto fotografico di LG Q7 non è eclatante, anche in relazione ad altri dispositivi di pari fascia di mercato. Consente di eseguire scatti accettabili sotto la luce del sole e in interni, ma pecca un po' quando la luce è poca. Sono più sfruttabili i selfie, con una qualità più che soddisfacente per la condivisione sui social.
Considerazioni
Con un prezzo di 210€ circa, nessuno si aspetterebbe prestazioni fulminee da LG Q7, tuttavia nel 2018 avremmo desiderato qualcosa di più. La componentistica hardware rappresenta il più grande difetto di uno smartphone che per altri versi è molto interessante. Il nuovo Q7 offre dimensioni ridotte e un peso particolarmente contenuto, ponendosi come uno smartphone estremamente maneggevole per chi non pretende molto. Le prestazioni sono però deludenti, soprattutto in un momento in cui altri produttori a molto meno riescono ad inserire processori più potenti ed offrire prestazioni di un altro livello.
Dalla sua LG Q7 ha la resistenza ai liquidi e alla polvere attraverso la certificazione IP68, una caratteristica notevole per uno smartphone di questa fascia di mercato. Allo stesso tempo la plastica della scocca posteriore non è però di grande qualità e, durante le nostre prove, ha mostrato evidenti segni di usura. Si tratta di uno smartphone da utilizzare con una cover, soprattutto se graffi e segni permanenti sullo smartphone non vi fanno dormire la notte. L'aspetto fotografico è standard, e dà soddisfazioni solo di giorno.
Insomma, LG Q7 è consigliabile a chi vuole un terminale IP68 e vuole spendere il minimo indispensabile. A chi non serve la resistenza ai liquidi, invece, trova nella concorrenza cinese prodotti indubbiamente più allettanti sul fronte del rapporto qualità-prezzo.
8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMi chiedo solo se lo avessi realmente immerso nell'acqua cosa sarebbe successo!
Mi chiedo solo se lo avessi realmente immerso nell'acqua cosa sarebbe successo!
Hai provato a sciacquare la presa usb con acqua del rubinetto? Per togliere eventuali residui di sabbia e sale.
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