ASUS ZenFone 5 recensione: un midrange vestito da top di gamma

ASUS ZenFone 5 recensione: un midrange vestito da top di gamma

Abbiamo provato uno degli smartphone più convincenti del Mobile World Congress 2018, con ASUS ZenFone 5 che è riuscito a confermare quanto di buono era trapelato durante la kermesse catalana. Nella recensione trovate i nostri test effettuati con il terminale, insieme all'analisi tecnica oggettiva di display e autonomia operativa, e delle prestazioni di Snapdragon 636

di pubblicato il nel canale Telefonia
ASUSZenfone
 

ASUS ZenFone 5 recensione

ASUS ZenFone 5 non è il primo smartphone con questo nome della società: i più attenti ricorderanno infatti lo ZenFone 5 del 2014, uno smartphone dal design piuttosto anonimo e dall'estetica cheap. Sono passati meno di quattro anni da allora, eppure sembra un'eternità se consideriamo l'abisso che c'è fra i due terminali. I passi in avanti compiuti da ASUS in queste ultime generazioni sono stati indiscutibilmente enormi, alla ricerca della riduzione del gap formatosi con i colossi blasonati del settore pur mantenendo fin quanto possibile invariati i prezzi. L'ultima bomba è stata lo ZenFone 5Z del Mobile World Congress, un dispositivo paragonabile ai capisaldi del settore venduto alla metà del prezzo.

In questa recensione di ASUS ZenFone 5 non possiamo non fare i paragoni con il fratellino maggiore che arriverà nei prossimi mesi, visto che i due smartphone sono praticamente l'uno la copia dell'altro ad eccezione del SoC che ruggisce sotto la scocca: da una parte troviamo il top di gamma di Qualcomm, il potente Snapdragon 845, dall'altra una Mobile Platform di fascia media, lo Snapdragon 636. Si tratta, quest'ultimo, di un ottimo processore, tuttavia con una differenza di prezzo che potrebbe essere (ancora non è confermata in Italia) inferiore ai 100 euro, è chiaro che il fratellino minore risulta difficile da preferire. Ne abbiamo parlato con un rappresentante di ASUS, che ci ha dato una risposta in parte sensata.

Non tutti gli utenti vogliono il massimo delle prestazioni: ASUS ZenFone 5Z si rivolge all'utente più esigente, mentre il modello "liscio", il 5, a chi invece preferisce risparmiare 80/90 euro ottenendo qualche compromesso. A questi utenti non importerebbe se un ipotetico rapporto prezzo/prestazioni fosse a vantaggio del modello Z.


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Ci sentiamo di appoggiare il punto di vista della società perché ASUS ZenFone 5 non è uno smartphone pessimo, anzi. Racchiude al suo interno tutto quanto di buono c'è sul top di gamma, ad eccezione - come abbiamo scritto sopra - della Mobile Platform. Rimangono invariati display, fotocamera, batteria, scocca, materiali, finiture, e c'è anche la notch in entrambi i modelli. Si tratta di una caratteristica che non può mancare, ormai, su un terminale del 2018, con ASUS che cerca di renderne il compromesso meno pesante (a nostro avviso un po' invano).

ASUS ZenFone 5
OS (al lancio) Android 8 Oreo con ZenUI 5.0
Processore Qualcomm Snapdragon 636
4 x Kryo 260 @ 1,6 GHz
4 x Kryo 260 @ 1,8 GHz
RAM 4 GB
Display LCD IPS 6,2" (19:9 - 84%)
Risoluzione 2246 x 1080 (403 PPI)
Storage (al lancio) 64 GB - Espandibili via micro SD
Fotocamere

Retro:
12 MP f/1.7 24mm OIS / EIS
+ 8 MP f/2.0 12mm
Autofocus PDAF
Flash Dual LED
Video 4K @ 30 fps - Full HD @ 60 fps

Fronte:
8 MP f/2.0 - Video 1080p

Extra

4G LTE-A Cat. 12 (600/150 Mbps)
Wi-Fi 802.11ac dual-band
Bluetooth 5.0
Sensore impronte sul retro
Sblocco facciale
Dual-SIM

Porte USB Type-C
Porta audio da 3,5 mm
Batteria 3.300 mAh con Ricarica rapida AI
Dimensioni 153 x 75,7 x 7,9 mm
Peso 155 gr

Il display è un Full HD IPS di ottima fattura dalla risoluzione Full HD+, con un aspect-ratio ancora più allungato rispetto ad altri dispositivi di pari generazione, pari a 19:9. Il computo dei pixel diventa quindi di 2246x1080 pixel, all'interno di una diagonale da 6,2 pollici. Il comparto memorie si compone in Italia di un'unica versione da 4 GB di RAM e 64 GB di storage, mentre il tutto viene alimentato da una batteria da 3.300 mAh con supporto alla ricarica rapida. Lo smartphone sfrutta uno dei trend del momento per definire le varie funzionalità offerte: l'intelligenza artificiale. Su ZenFone 5 tutto è curato dall'algoritmo intelligente.

La ricarica dispone infatti di tecnologie AI per la gestione in modo da preservare l'efficienza nel tempo e ottimizzare le tempistiche, mentre la fotocamera si fonda massicciamente sul machine learning. Lo vedremo in seguito nel "capitolo" dedicato. Lo smartphone è compatibile con reti 4G LTE con VoLTE, ha un sensore d'impronte posizionato sul retro per massimizzare il rapporto schermo-cornici, e non mancano sblocco facciale, Radio FM e supporto al Dual-SIM. Il connettore per la ricarica è un Type-C reversibile, e c'è anche un connettore audio da 3,5 millimetri.


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Le fotocamere posteriori sporgono leggermente sul retro, che è caratterizzato da una finitura in vetro con i riflessi che si diffondono a cerchi concentrici, come del resto avviene sull'alluminio dei portatili di fascia alta della compagnia. Il frame laterale è in alluminio, mentre di fronte troviamo la notch e cornici davvero ridotte all'osso. L'estetica non è curata come quella di un Galaxy S9 o di un Huawei P20 Pro, ma si può confrontare senza troppa vergogna per ASUS. E, se consideriamo che ci troviamo di fronte ad un dispositivo che - alla meglio - costa la metà, possiamo dire che i taiwanesi non ne escono proprio male.

Parlando di numeri, le fotocamere sono da 12 MP per il posteriore (con stabilizzazione OIS/EIS), con un modulo aggiuntivo che consente di effettuare scatti grandangolari con campo di visione da 120°, e da 8 MP per quella frontale. Non manca lo sfondo sfocato per i selfie, che viene ovviamente realizzato via software con una tecnica di intelligenza artificiale.

Software ed esperienza d'uso

ZenFone 5 viene proposto da ASUS con una versione di Android radicalmente personalizzata e fondata su Oreo. Si tratta di un approccio che può piacere o meno, anche se sono notevoli gli sforzi compiuti per ridurre il bloatware. Troviamo qualche app strana, come Selfie Master, e alcune applicazioni ASUS estremamente basilari, come Calcolatrice, Orologio, Persone, un Registratore audio, un'app per il Meteo e il servizio WebStorage per il backup dei dati personali. Il tutto all'interno di una grafica diversa rispetto a quella "pura" di Android, ma che non si discosta poi di molto dai canoni stilistici del SO.


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Le tinte di Centro Notifiche o delle varie schermate dell'interfaccia utente sono chiare e piacevoli, ben lontane dalla personalizzazione troppo massiccia - quasi barocca - dei vecchi dispositivi della famiglia ZenFone. Il tutto viene impreziosito da diverse funzionalità accessorie, che possono essere attivate dalla tendina del Centro Notifiche: troviamo AI Boost, che si può attivare per aumentare le prestazioni dello smartphone, Pulizia memoria per eliminare le app in background, una modalità di funzionamento ad una mano, e la possibilità di gestire la temperatura dei colori in maniera automatica in base alla luce circostante.

Nelle Impostazioni la scelta è ancora più ampia, per non dire letteralmente sterminata: oltre alle funzioni Android di base troviamo ad esempio una schermata intera per gestire i colori del display (sia con dei preset, che con delle impostazioni fini), c'è inoltre la possibilità di impostare temi altamente personalizzabili, o se nascondere quando non serve la barra di navigazione on-screen di Android. Non mancano delle Impostazioni Avanzate per i più esperti, così come anche una Modalità Bambini, e certamente non possono mancare neanche le ZeniMoji: piccoli avatar che ripetono le mosse che facciamo di fronte alla videocamera e che possono essere condivisi con diverse app di messaggistica.


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Da segnalare anche la possibilità di premere sulla barra di stato superiore, senza lasciar scorrere il dito per tirar giù il menu a tendina. In questo modo le icone delle app che hanno inviato una notifica verranno presentate tutte in una riga sottostante. Si tratta di una funzione voluta per la presenza della notch, che comunque non si fa sentire poi così tanto durante l'uso quotidiano (a meno che non la si osservi in maniera ossessiva). Non manca, ovviamente, la possibilità di nasconderla rendendo la barra nera.

Lo smartphone è piuttosto leggero e bilanciato nell'uso di tutti i giorni, con un'ottima ergonomia e un esemplare bilanciamento dei pesi. Unico appunto sulla posizione del sensore d'impronte, che è troppo in alto per un comodo utilizzo durante lo sblocco. Il gradino sotto il quale è stato posizionato, tuttavia, lo rende facile da individuare al tatto.


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Display, prestazioni, autonomia

Entriamo nel vivo dell'analisi tecnica con i nostri test effettuati al bel display da 6,2 pollici con notch. La risoluzione di 2246x1080 pixel è piuttosto atipica nella categoria, ed è dovuta all'aspect-ratio di 19:9 del pannello scelto da ASUS su questo modello. Ad una prima analisi empirica ci troviamo di fronte ad un display di qualità, anche se non è un AMOLED: come risultato ci attendiamo neri meno profondi e colori meno sgargianti, ma più fedeli. Dire che ZenFone 5 ha un display con colori poco vividi, però, sarebbe un'eresia a nostro avviso.

Le qualità dello smartphone sono evidenti nei grafici che abbiamo riportato: il gamut di riferimento è interamente coperto, con una spiccata sovrasaturazione di alcuni dei colori primari e complementari, mentre il punto di bianco è sufficiente fedele, benché leggermente traslato verso il ciano (si tratta di un comportamento che vediamo spesso sugli smartphone). Luminosità e rapporto di contrasto sono entrambi elevatissimi, con lo smartphone che può essere utilizzato ovunque senza problemi di visibilità, anche sotto la luce del sole di mezzogiorno.

ZenFone 5 è uno smartphone molto fluido e reattivo, ulteriore elemento che dimostra come ASUS abbia cercato di migliorarsi in questi anni andando a recuperare il terreno nei confronti della concorrenza. Non vuole essere una macchina da benchmark e non può essere paragonato ad un flagship di questa generazione - o delle ultime - in termini di potenza bruta. Questo non significa che l'esperienza d'uso sia costellata da impuntamenti e lag: quei periodi sono per fortuna passati, e Android in queste ultime generazioni ha svolto balzi da gigante in termini di ottimizzazione software. Ciò detto, non è facile assistere a lag e impuntamenti con questo smartphone a meno che non ci siano operazioni pesanti in esecuzione in background.

Per quanto invece concerne l'autonomia operativa, ASUS ZenFone 5 offre una batteria da 3.300 mAh abbinata ad un SoC di fascia media di ultima generazione, stampato a 14-nm. Nei nostri test di laboratorio abbiamo raggiunto 13 ore di durata in navigazione Wi-Fi, che si traducono in un risultato di buon livello per la soluzione taiwanese, leggermente sopra la media della categoria. Nonostante il display di grosse dimensioni, quindi, e la batteria non esagerata, si può arrivare a sera senza problemi anche con un uso massiccio (ma non troppo) del terminale.


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Fotocamera

La fotocamera posteriore di ASUS ZenFone 5 utilizza un doppio modulo con sensori e obiettivi diversi: il principale è un Sony Exmor RS da 12 MP, capace di registrare video in 4K Ultra HD o Full HD a 60 fps, ed è abbinato ad un obiettivo normale con apertura focale f/1.8 stabilizzato OIS/EIS (in maniera esemplare). A supporto del modulo primario c'è un secondo modulo che usa un sensore Omnivision OV8856 [Fonte] da 8 MP con obiettivo ultra-grandangolare: se il principale ha una lunghezza focale di 24mm equivalente, il secondario lo ha di 12mm. Consente di effettuare scatti a più ampio respiro, ideali ad esempio per le foto di estesi panorama o per immortalare un'inquadratura più ampia. Sulla parte frontale troviamo invece una fotocamera da 8 MP, con sensore ancora una volta Omnivision, capace di effettuare ritratti con sfondo sfocato (via software).


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Lo smartphone utilizza anche una serie di tecnologie di intelligenza artificiale per migliorare la resa delle fotografie: AI Scene Detection rileva gli elementi dell'ambiente circostante per attivare uno fra i 16 scenari disponibili in maniera del tutto automatica (e non serve che l'utente faccia niente); AI Photo Learning invece modifica le foto sulla base dello storico delle scelte fatte nel corso del tempo. Ci sono anche Real-Time Portrait, per i selfie con sfondo sfocato, come scrivevamo poco sopra, e Real-Time Beautification, per migliorare i volti dei soggetti inquadrati, in tempo reale e con possibilità di personalizzazione molto capillare (si può ad esempio rendere più esili i volti, ingrandire gli occhi e, banalmente, eliminare le imperfezioni della pelle). Non manca la modalità Pro, che consente di controllare tutte le impostazioni di scatto prima di eseguirlo.

Clicca sulle immagini per visualizzare la foto originale nella sua interezza

La qualità della fotocamera di ZenFone 5 è decisamente elevata, soprattutto se consideriamo il posizionamento di mercato del dispositivo. In condizioni di elevata luminosità abbiamo un enorme quantitativo di dettaglio e un'ottima fedeltà nella riproduzione cromatica, e siamo rimasti assolutamente colpiti anche dalla qualità degli scatti al buio, complice una stabilizzazione di altissimo livello. Nelle circostanze più difficili è visibile un evidente rumore, mentre nel caso della fotografia dell'ape con il flash, l'esposizione non è stata calibrata in maniera ottimale con la foto finale che ha alcuni dettagli bruciati.

Anche la fotocamera posteriore grandangolare si è dimostrata all'altezza delle nostre aspettative, e anche un po' oltre. Nonostante il sensore supporti una risoluzione minore, il livello di dettaglio appare molto elevato e la foto molto interessante per via del suggestivo campo di visione offerto dall'obiettivo grandangolare. Il selfie con sfondo sfocato risulta certamente d'impatto, ma è evidente un deciso effetto "ritaglio" che separa il soggetto dal resto dell'inquadratura, che viene sfocata con una certa veemenza.

Considerazioni

ASUS ZenFone 5 è un medio di gamma vestito da smartphone premium, e non è solo questione di abito esteriore. A parte la CPU integrata le differenze con un top di gamma vero e proprio sono veramente marginali. La qualità costruttiva è ad alti livelli, l'attenzione ai dettagli pure, il software è parecchio rifinito, e il display è di qualità elevatissima nonostante la risoluzione sia solo una derivata dalla modesta Full HD. Abbiamo lasciato volutamente per ultima la fotocamera, che è probabilmente la caratteristica peculiare del dispositivo: sforna scatti di qualità molto elevata ed è supportata da un'ottima tecnologia di stabilizzazione, sia digitale che ottica.


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Lo smartphone ASUS non ha note dolenti davvero gravi. Al prezzo di listino di 399 euro è un acquisto sicuramente interessante. Fra i difetti: manca la protezione da liquidi e polvere e l'intelligenza artificiale sembra ancora una volta una mera operazione di marketing. Certo, la selezione automatica dei profili nell'applicazione fotografica è comoda e non richiede interazione da parte dell'utente, e le varie funzionalità di gestione della batteria potrebbero essere molto interessanti se valide (ma non bastano i pochi giorni di prova che abbiamo avuto a nostra disposizione per verificarne l'affidabilità). Tuttavia ci sembra che il termine AI sia in questi tempi sin troppo abusato.

Ma il problema più grande è un altro, a nostro avviso: sin dal Mobile World Congress 2018 ci siamo accorti che questo ASUS ZenFone 5 potesse dire la sua a gran voce fra gli smartphone di questa generazione, tuttavia lo smartphone è stato annunciato insieme a ZenFone 5Z, il vero e proprio top di gamma che avrà dalla sua un processore ben più potente, lo Snapdragon 845. La scarsa differenza di prezzo, probabilmente inferiore a 100 Euro, rende difficile consigliare il modello standard allo Z, ed è proprio a quest'ultimo che andrebbe molto probabilmente la nostra preferenza dopo averlo provato.

Insomma, meglio aspettare qualche mese e acquistare ZenFone 5Z se volete rimanere in casa ASUS, a meno che non vi facciano più comodo 80/100 euro in tasca rispetto alle prestazioni in più offerte dallo Snapdragon top di gamma.

PRO

  • Fra i migliori display LCD su smartphone
  • Software di molto migliorato
  • Estetica curata, ottimi materiali
  • Grande fotocamera in questa fascia di prezzo

CONTRO

  • ZenFone 5Z sarà più conveniente
  • L'IA sembra ancora un'operazione di marketing
  • No certificazione IP
5 Commenti
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nickname8808 Maggio 2018, 15:18 #1
Capolavoro
riuzasan08 Maggio 2018, 15:33 #2
Il cellulare è bello, la recensione scritta pure ... quella Video l'ho staccata al terzo:
... eeeee ...eeeee... eeee
Anderaz08 Maggio 2018, 16:47 #3
Era ora che l'obiettivo grandangolare si iniziasse a vedere su altri telefoni oltre agli LG: è davvero divertente. Utile in tante occasioni.

Ma la storia che i display AMOLED sono meno fedeli non è roba di anni fa?
sbaffo08 Maggio 2018, 19:35 #4
nel grafico gfxbench Manhattan c’è due volte il P10plus.
PsychoWood09 Maggio 2018, 10:25 #5
Si può dire che il titolo "un midrange vestito da top di gamma" lascia intendere il contrario di quel che probabilmente vuole far trapelare la recensione? L'avevo interpretato come "venduto come top di gamma ma con prestazioni da midrange".

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