Huawei P10, la nostra recensione completa

Huawei P10, la nostra recensione completa

Huawei ha annunciato nel corso dell'ultimo Mobile World Congress il nuovo P10, uno smartphone concreto, conferma di quanto di buono fatto finora ma forse troppo poco 'coraggioso', vediamo insieme come si comporta nella nostra recensione

di pubblicato il nel canale Telefonia
Huawei
 

N.B. La versione del software del P10 provato non è quella definitiva, o almeno così dice Huawei. Abbiamo atteso il lancio ufficiale sul mercato sperando in un aggiornamento che migliorasse le criticità emerse ma al momento ancora nulla. Se un eventuale aggiornamento dovesse portare modifiche sostanziali sicuramente aggiorneremo l'articolo.

Nel corso dell'ultimo Mobile World Congress conclusosi ormai da qualche giorno, Huawei è stata chiamata a confermare la propria posizione nel mercato internazionale con l'annuncio dei propri nuovi top di gamma. Parliamo di Huawei P10 e P10 Plus, naturale evoluzione della serie P9 e terminale di punta della casa cinese per i prossimi mesi, almeno fino a quello che sarà l'annuncio del nuovo modello della serie Mate, atteso come sempre per il mese di settembre. Nelle prossime righe vi spieghiamo come mai, tuttavia, questa volta la conferma di quanto di buono fatto finora rischia di non essere sufficiente.

Design

Partiamo dall'aspetto esteriore, ovvero la parte del giudizio che più di tutte è legata al gusto del singolo. Proprio per questo motivo i pareri riportati qui non vanno assolutamente presi come verità assolute. Sta di fatto, tuttavia, che proprio il design sia stato uno degli elementi di questo P10 che più ha fatto discutere al momento del lancio. Troppo simile ad iPhone per alcuni, gemello di Honor 8 per altri. Per noi si tratta di un mix equilibrato di entrambi prodotti, con un pizzico, nemmeno troppo nascosto di personalità.

Parliamo ad esempio della fascia lucida rivestita in vetro nella parte alta della back cover, in contrasto con la finitura satinata del resto della scocca e contenente la doppia fotocamera ingegnerizzata in collaborazione con Leica. Ma anche del tasto frontale con sensore per il riconoscimento delle impronte digitali integrato sotto il display che si distanzia molto dalla scelta stilistica di Honor 8 per il posizionamento e di iPhone per forma e feedback del tasto.

Anche lo spessore è inferiore ad entrambi, solo 6,9 mm. Particolare che contribuisce a conferire una buona ergonomia allo smartphone anche grazie al display da 5,1 pollici che permette di mantenere anche le altre dimensioni entro limiti accettabili e utili ad accontentare anche chi non può contare su mani particolarmente grandi.

Nulla da dire, invece, per quanto riguarda la qualità dei materiali e l'assemblaggio, come ormai da 3 generazioni di prodotto a questa parte. La componente metallica, come anche la parte in vetro Gorilla Glass, sono ben integrate tra loro e le parti mobili, ovvero i tasti sul lato destro, risultano ben salde e rifinite.

Hardware

All'interno del nuovo P10, così come della versione Plus, troviamo un processore HiSilicon Kirin 960. Si tratta dello stesso motore di Mate 9, che quindi ci ha già dimostrato le sue capacità velocistiche. Anche in questo caso la CPU è affiancata da 4 GB di memoria RAM di tipo LPDDR4.

Le prestazioni sono quindi generalmente molto buone. L'avvio delle applicazioni, anche di quelle più impegnative dal punto di vista grafico, è rapido e l'esecuzione senza incertezze. L'interfaccia viene inoltre gestita con disinvoltura e non abbiamo mai registrato impuntamenti o rallentamenti in tutta la nostra settimana di prova. Alla luce di ciò, onestamente, possiamo considerare forse anche eccessivi i 6 GB di RAM che caratterizzano la versione Plus. Sarebbe forse stato meglio risparmiare su questo componente e magari abbassare il prezzo di qualche decina di euro.

P10 P10 Plus
OS (al lancio) Android 7.0 Nougat Android 7.0 Nougat
Processore HiSilicon Kirin 960
Octa-core (4x2.4 GHz Cortex-A73 & 4x1.8 GHz Cortex-A53)
HiSilicon Kirin 960
Octa-core (4x2.4 GHz Cortex-A73 & 4x1.8 GHz Cortex-A53)
RAM 4 GB 6 GB
Display LCD IPS 5.1" LCD IPS 5.5"
Risoluzione 1920x1080 (432 PPI) 1440 x 2560 (540 PPI)
Storage 64 GB
Espandibili via microSD
128 GB
Espandibili via microSD
Fotocamere Retro

Dual 20 MP + 12 MP, f/2.2, OIS
Autofocus
Flash LED
Video 2160p@30fps, 1080p@60fps

Dual 20 MP + 12 MP, f/1.8, OIS
Autofocus
Flash LED
Video 2160p@30fps, 1080p@60fps
Fronte 8 MP, f/1.9
Video 1080p
8 MP, f/1.9
Video 1080p
Feature 4G LTE
Wi-Fi 802.11n
Bluetooth 4.1
GPS / A-GPS / GLONASS
NFC
FM Radio
Sensore di impronte

4G LTE
Wi-Fi 802.11n
Bluetooth 4.1
GPS / A-GPS / GLONASS
NFC
FM Radio
Sensore di impronte
Water resistant

Porte USB Type C
3,5mm
USB Type C
3,5mm
Batteria 3.2000 mAh non rimovibile
3.750 mAh non rimovibile
Dimensioni 145.3 x 69.3 x 7 mm 153.5 x 74.2 x 7 mm
Peso 145 g 165 g

Per quanto riguarda la memoria dedicata allo storage, Huawei non si è voluta risparmiare e ha dotato il suo P10, nella versione più economica, di ben 64 GB di memoria interna, espandibili tramite schede di memoria microSD.

Il reparto connettività è caratterizzato dalla presenza di un nuovo modem e di 4 antenne che garantiscono la compatibilità con lo standard 4.5 G e una velocità in download fino a 300 Mbps. Un comparto che riesce a essere veramente molto efficace in fase di ricezione. Abbiamo infatti riscontrato una capacità di agganciare la rete e mantenere la connettività sopra la media in diverse occasioni, accompagnata da una qualità complessiva dell'audio in chiamata molto buona, sia per quanto riguarda il microfono che per la capsula auricolare.

Display

Il pannello in dote a questo Huawei P10 è un IPS LCD da 5,1 pollici di diagonale, dotato di una risoluzine di 1920x1080 pixel e, di conseguenza, di una densità pari a 432 ppi, sicuramente molto buona.

Da apprezzare la scelta di mantenere una risoluzione "solo" fullHD, senza sfociare nell'inutilità di un display 2K che avrebbe contribuito solamente ad aumentare il dispendio energetico. Così come sono apprezzabili gli sforzi nell'offrire una serie di controlli per la calibrazione personalizzata del display che, tuttavia, avrebbe avuto forse bisogno di una calibrazione corretta a priori. Di default, infatti, come possiamo vedere dal grafico generato dalla misurazione tramite colorimetro, le coordinate dei colori nello spettro non sono sicuramente precise, per quanto ad occhio nudo sia difficile percepire l'errore.

Molto buona la luminosità massima ottenibile, che si attesta intorno alle 550 cd/mq, mentre risulta sicuramente migliorabile la profondità del nero: 0,5 cd/mq al 100% di luminosità. Nel complesso comunque il rapporto di contrasto ottenuto è buono con un valore che si attesta intorno a 1100:1, dato ottenuto principalmente grazie alla retroilluminazione davvero ottima.

Questo contrasto particolarmente elevato e la buona qualità del display in generale permettono di avere poi un angolo di visione decisamente ampio.

Fotocamera

A partire dalla scorsa generazione di dispositivi della serie P, Huawei ha iniziato a sviluppare hardware e software del proprio comparto fotografico in collaborazione con Leica. Uno dei marchi storici sulla scena della fotografia internazionale che lega il proprio nome ad uno dei produttori emergenti in ambito smartphone è un evento che lascia pensare ad una vera e propria rivoluzione nel mondo della fotografia su smartphone. Rivoluzione tuttavia non è stata, con P9 ma nemmeno con questo P10.

Per quanto ottime le premesse, infatti, la fotocamera del prodotto oggetto della recensione non ci ha per nulla stupito. Intendiamoci bene, non si tratta di una brutta fotocamera ma, come appena detto, una partnership così altisonante avrebbe dovuto, a nostro parere, essere seguita da risultati sul campo sicuramente migliori, specie nel momento in cui siamo già alla seconda generazione di prodotti che possono godere dei frutti della collaborazione.

La fotocamera di questo P10, invece, non impressiona, pur mantenendo dei risultati sicuramente buoni. Le foto realizzate con un quantiativo di luce discreto sono nitide e ben definite. Forse un po' eccessivo l'utilizzo della maschera di contrasto applicata in automatico dopo lo scatto, che rende alcuni particolari "finti" proprio per la loro eccessiva nitidezza.

Stesso problema che riscontriamo anche con le immagini riprese in caso di illuminazione non ottimale. Rispetto alla concorrenza si nota un utilizzo più incisivo dell'algoritmo per la cancellazione del rumore che, se da un lato contribuisce alla riduzione di quest'ultimo in maniera efficace, dall'altro spalma l'immgine rendendo poco leggibili molti dei dettagli. Un problema comune a molti smartphone ma che, con le premesse dettate da Huawei, ci saremmo aspettati meno evidente negli scatti di questo P10.

In entrambi i casi, ovvero sia in condizioni di luce ottimale che in caso di scarsa illuminazione, abbiamo poi notato che la semplice conversione in .jpg del file RAW che è possibile ottenere dallo smartphone, senza alcun tipo di elaborazione, offre un risultato migliore della corrispettiva immagine convertita ed elaborata dall'algoritmo del telefono. Chiaro ed evidente segno di come probabilmente si tratti di problemi risolvibili con aggiornamenti software dedicati.

Foto standard e con modalità ritratto attiva

Foto standard e con modalità apertura ampia attiva

Interessanti restano le funzioni dedicate allo scatto in bianco e nero, di una qualità superiore a qualsiasi filtro possiate applicare in post produzione su altri prodotti, e le funzioni di defocus che permettono di simulare una maggior profondita degli scatti. In questo caso abbiamo sicuramente trovato migliorato l'algoritmo che riconosce e "scontorna" il soggetto; non siamo ancora ai livelli di iPhone ma poco ci manca.

Autonomia

Anche per quanto riguarda l'autonomia nessuna sorpresa. La batteria è in grado di garantire una durata discreta, con una differenza di consumo abbastanza marcata tra l'utilizzo sotto rete WiFi e quello sotto rete dati, ovviamente a sfavore di quest'ultima situazione. Un altro problema probabilmente dovuto al software acerbo e ad una gestione dei cambi cella e della ricerca del segnale ancora in via di ottimizzazione.

Possiamo comunque affermare che con un utilizzo da ufficio o da casa, presumibilmente attaccati a una rete WiFi per la maggior parte del tempo, si riesce ad arrivare a sera senza alcun problema, avanzando anche un discreto quantitativo di carica. In caso invece di una giornata di utilizzo intenso al di fuori delle quattro mura domestiche diventa difficile riuscire a coprire anche il dopo cena.

In nostro soccorso viene comunque il caricatore che troviamo in confezione, dotato di tecnologia di ricarica rapida Super Charge, è in grado di erogare fino a 4,5V e di caricare il nostro smartphone in maniera estremamente rapida. Parliamo del 50% di carica in circa 20 minuti. Il tempo quindi di una doccia e si possono dormire sonni tranquilli.

Software

Siamo in casa Huawei e se parliamo di software parliamo di EMUI, giunto con questo P10 alla versione 5.1 e basata su Android Nougat. Cosa cambia? A livello di app preinstallate e dal punto di vista grafico sicuramente ben poco. Dal momento in cui accendiamo lo smartphone è ben chiara l'identità che l'interfaccia di cui la stessa Huawei è proprietaria si è costruita nel corso degli anni. Manca il drawer ma, se vogliamo, possiamo aggiungerlo dalle impostazioni.

Sicuramente più interessanti sono le funzioni del tasto per il riconoscimento delle impronte digitali che sostituisce i tasti di navigazione a schermo tramite una serie di gesture: un tocco singolo per tornare alla scheramata precedente, una pressione prolungata per tornare alla home e uno swipe da destra verso sinistra o viceversa per aprire il multitasking.

Per il resto è la solita EMUI, con tutte le gesture che l'hanno caratterizzata da qualche anno a questa parte e con la possibilità di cambiare aspetto attraverso una serie di temi reperibili direttamente tramite l'app Temi già installata al momento dell'acquisto.

Considerazioni

In attesa di provare P10 Plus che giungerà con alcune novità sicuramente più interessanti e sostanziose, e in questo caso non apprezziamo la scelta di Huawei di penalizzare chi preferisce uno smartphone di dimensioni più contenute, possiamo affermare che P10 si limita a fare il suo compito senza stupire.

Anche perchè il prezzo è cresciuto ancora, parliamo ora di 679 euro per la versione base, 80 euro in più rispetto al predecessore. 80 euro che forse avevano bisogno di essere giustificati in maniera più eclatante. Insomma, da Huawei quest'anno ci si aspettava l'effetto "wow" che non c'è stato.

E con questo non siamo a dire di essere davanti ad uno smartphone brutto. Funziona, a noi piace esteticamente, fa tutto quello che deve e lo fa bene, ma manca sicuramente quel qualcosa che faccia dire anche quest'anno "compra Huawei".

14 Commenti
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Arioch30 Marzo 2017, 15:56 #1
Embè si certo, se manca l'effetto wow è giusto che rimanga sullo scaffale. Io lo metterei tra le feature nella scheda tecnica....
DIDAC30 Marzo 2017, 15:58 #2
Sul P9 di Leica c'era solo la scritta sulla scocca.
Il modulo fotografico è prodotto dalla azienda cinese Sunny Optical Technology.
Leica ha participato allos viluppo (almeno cosi dicono) di p9 e p9plus.
Probabilmente anche per il p10 vale la stessa regola.
pcmachine30 Marzo 2017, 17:34 #3
'In nostro soccorso viene comunque il caricatore che troviamo in confezione, dotato di tecnologia di ricarica rapida Super Charge, è in grado di erogare fino a 4,5V e di caricare il nostro smartphone in maniera estremamente rapida'

forse 4,5Ampere o 45watt ???
pcmachine30 Marzo 2017, 17:36 #4
Originariamente inviato da: Arioch
Embè si certo, se manca l'effetto wow è giusto che rimanga sullo scaffale. Io lo metterei tra le feature nella scheda tecnica....


senza contare chi reputa inutile il 2k senza aver provato oculus cinema per esempio ... capisco che su ips lo è assolutamente per via dei fenomeni collaterali inevitabili su un visore, ghosting, clouding etc.
FedNat30 Marzo 2017, 19:04 #5
x la redazione

Avete avuto modo di provare la compatibilità con Android Auto?

La serie P9 aveva delle incompatibilità ed ero interessato a sapere se sono state risolte
Lateo30 Marzo 2017, 20:44 #6
Originariamente inviato da: pcmachine
'In nostro soccorso viene comunque il caricatore che troviamo in confezione, dotato di tecnologia di ricarica rapida Super Charge, è in grado di erogare fino a 4,5V e di caricare il nostro smartphone in maniera estremamente rapida'

forse 4,5Ampere o 45watt ???


Probabilmente 4,5 ampere, se parliamo di Super Charge. Se ci riferiamo invece alla tensione, generalmente i caricabatterie da cellulare erogano corrente nei dintorni dei 5 volt (almeno quelli che solitamente maneggio io).
Portocala31 Marzo 2017, 09:11 #7
Se prima aveva comunque un aspetto un pelo più unico (con il lettore dietro), a vederlo davanti sa di iPhone, Galaxy S6 ... Sto andare controtendenza (Lg, Samsung e probabilmente anche Apple con sensore dietro) non lo capisco dato che non è verso il meglio ma verso il peggio.
pcmachine31 Marzo 2017, 12:10 #8
su galaxy ha senso eccome, visto che lo sblocco con sensore d'impronta è secondario; la scansione dell'iride a livello di sicurezza è comunque superiore inclusa la comodità di poterlo sbloccare anche avendo mani bagnate.samsung lo sa bene, difatti ha perfettamente implementato un password manager nelle app e browser che consente di usare l'iride invece della password stessa.praticamente l'accesso ai siti che richiedono password sarà seamless ed immediato cosa che nessuno ha pensato.
l'impronta è destinata a diventare obsoleta
pcmachine31 Marzo 2017, 12:17 #9
Originariamente inviato da: Lateo
Probabilmente 4,5 ampere, se parliamo di Super Charge. Se ci riferiamo invece alla tensione, generalmente i caricabatterie da cellulare erogano corrente nei dintorni dei 5 volt (almeno quelli che solitamente maneggio io).


potrebbero essere entrambi,
i supercharge adottano un voltaggio superiore a fronte di un amperaggio costante rispetto alla 5v usb (di norma 2Ampere) per poter ridurre l'effetto joule e di conseguenza lo spessore del cavo stesso.
molti adottano 9v ed alcuni persino voltaggi superiori per poi essere convertiti dal circuito di alimentazione switching del telefono in 5v e amperaggio superiore bypassando così i limiti della sezione del cavo.
45watt potrebbero esser dati da 15 volt x 3 ampere ,
4,5 ampere sono davvero tanti per mantenere un cavo flessibile che non incida sul connettore usb c stesso esattamente come avviene sui notebook dove si cerca di non eccedere con l'amperaggio pompando i volt.
Lateo31 Marzo 2017, 12:50 #10
@ pcmachine: grazie per la delucidazione. Confesso di non aver approfondito la questione, ma di aver semplicemente dedotto in base ai prodotti che normalmente circolano nel negozio di telefonia in cui lavoro: alcuni caricabatterie arrivano ad erogare fino a 4 ampère con 20 watt di potenza, da cui ho pensato che i nuovi Super Charge avessero semplicemente alzato l'asticella di mezzo ampère.

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