Sony Xperia Z5 recensione: gran design ma con un grosso compromesso

Abbiamo provato l'ultimo top di gamma Sony nella sua versione standard, Xperia Z5. Affianca nella line-up giapponese di fascia alta il modello Compact, con display leggermente più piccolo, e Premium con un display a risoluzione 4K. Sony Xperia Z5 è un dispositivo Android abbastanza tradizionale, fra i pochi di fascia alta di ultima generazione a vantare la certificazione IP per la resistenza ad intrusione di polvere e liquidi
di Nino Grasso pubblicato il 07 Gennaio 2016 nel canale TelefoniaSonyXperia
Analisi fotocamera posteriore, da 23 megapixel
Per il top di gamma di attuale generazione Sony ha scelto una fotocamera da 23 megapixel. A differenza di altre società, come Google con i nuovi Nexus e Apple con i nuovi iPhone, i giapponesi continuano la rincorsa ai megapixel, offrendo gli scatti più definiti dell'attuale generazione di smartphone. Xperia X5 può inoltre registrare fino alla risoluzione 4K a 30 fps e in Full HD a 60fps, supportando inoltre modalità di slow-motion a 120fps alla risoluzione HD (720p). La fotocamera anteriore si ferma inece a 5,1 MP.
Fotocamera posteriore
- Dimensione sensore 1/2,3"
- Risoluzione massima: 23 megapixel
- Auto-focus ibrido, a rilevamento di fase
- Flash LED
- Obiettivo 24mm f/2.4
- Video: 2160p@30fps
Fotocamera anteriore
- Risoluzione massima: 5,1 megapixel
- Obiettivo f/2.0
- Video: 1080p@30fps
Sony è la società leader quando si parla di sensori per smartphone e su Xperia Z5 ha implementato quello che ritiene sia il massimo che può offrire. Tuttavia, gli scatti di Xperia Z5 non sono della stessa qualità di altri smartphone top di gamma come Galaxy S6, iPhone 6S o i nuovi Nexus. L'ottica non è stabilizzata e la qualità delle lenti, abbinata ad un'apertura di diaframma molto estesa, sono due elementi che non garantiscono sempre la buona riuscita dello scatto. Se aggiungiamo anche la postproduzione troppo marcata possiamo affermare che avremmo di certo preferito un sensore meno definito ma una maggiore cura in tutti questi piccoli dettagli.
Il sistema ibrido per l'auto-focus invece si è rivelato estremamente efficace su Xperia Z5: unisce un sistema a rilevamento di contrasto al più preciso a rilevamento di fase e funziona in maniera egregia sia prima dello scatto di una fotografia che durante i video. Molto curata anche l'applicazione della Fotocamera, che si può richiamare in ogni momento attraverso il tasto fisico apposito che si trova sulla scocca. Sono molte le modalità per eseguire gli scatti e interagendo con le varie impostazioni è possibile aumentare di molto la qualità del prodotto finale.
Di seguito alcuni crop dei nostri sample fotografici, con un crop al 100% e l'immagine per intero poco sotto.
Il software riesce ad elaborare bene la luce dello scatto, offrendo un'ottima fedeltà nei colori e nella rappresentazione delle alte luci e delle zone d'ombra. Nonostante la definizione del sensore, tuttavia, è proprio nei dettagli che le fotografie di Xperia Z5 appaiono un po' grossolane. Non tanto al centro (prima foto) in cui le persiane vengono riprodotte magistralmente quasi una per una se escludiamo un leggero ma visibile over-sharpening, quanto nei bordi. Qui l'immagine appare più sfocata e rumorosa, difetto che si fa sempre più evidente con diaframmi così aperti.
In questo caso la distorsione ai bordi è leggermente meno evidente, ma comunque presente. L'immagine è leggermente sovraesposta, ma le case sono riprodotte in maniera fine, con un livello di dettaglio impressionante (da notare le mollette da bucato sullo stendino) soprattutto per quanto riguarda le zone centrali. Interagendo con l'applicazione avremmo potuto correggere l'esposizione in maniera estremamente semplice e ottenere uno scatto superiore in qualità e del tutto ottimale.
In condizioni di luminosità non ottimali, lo smartphone riesce ad offrire scatti di qualità più che soddisfacente, soprattutto se si considera l'enorme quantitativo di dettaglio che il sensore riesce ad offrire. Si sente leggermente l'assenza di un modulo OIS per l'obiettivo integrato, con il micromosso che a risoluzioni così spinte è decisamente visibile e facile da verificarsi. Aumentando la sensibilità ISO non tutti i dettagli vengono però preservati, con l'immagine che ne mostra in quantità inferiore rispetto ad altre soluzioni con un numero inferiore di megapixel sul sensore (ad esempio i nuovi Nexus).
Spegnendo la luce della stanza e attivando il flash la situazione migliora drasticamente, nonostante le condizioni di penombra. Il bilanciamento del bianco è eseguito in maniera esemplare, così come l'esposizione. Il sistema ha accorciato i tempi di esposizione evitando il micromosso e ha diminuito la sensibilità ISO offrendo così molti più dettagli e diminuendo il rumore. La trama dei petali gialli ritorna a vedersi e l'immagine è priva di alcuna imperfezione evidente.