Asus PadFone 2, smartphone, tablet o tutti e due?

Nel corso del mese di ottobre dello scorso anno, Asus ha presentato al mondo il proprio PadFone 2, una soluzione che integra in uno stesso prodotto smartphone e tablet, eccola alla prova
di Davide Fasola pubblicato il 27 Marzo 2013 nel canale TelefoniaASUS
Introduzione
Come già affermato nel corso della recensione del Samsung Galaxy Note 10.1 uno dei settori in maggiore sviluppo per quanto riguarda l'universo mobile è, senza ombra di dubbio, quello legato al mondo dei tablet. Se, infatti, almeno inizialmente questa tipologia di terminali aveva faticato a prendere piede, con il passare del tempo ci accorgiamo che sono sempre di più gli utenti che ne possiedono uno. Emblema della categoria, e sicuramente la soluzione che gode della reputazione migliore è iPad di Apple, il cui predominio, al contrario di quanto accade per gli smartphone, è qui ancora evidente.
Tra i maggiori concorrenti del colosso di Cupertino troviamo proprio la compagnia coreana Samsung e il produttore taiwanese Asus. Entrambi dotati di una gamma di soluzioni molto ampia, i due colossi della teconologia hanno studiato nel corso di questi ultimi anni delle soluzioni alternative per quanto riguarda form-factor e metodo d'utilizzo, ovviamente per cercare di attrarre sempre più pubblico verso di sé.
Per quanto riguarda Asus la soluzione di riferimento parlando di differenziazione non può che essere PadFone. Annunciato per la prima volta all'inizio del 2012, lo smartphone che si trasforma in Tablet è giunto sul finire dello scorso anno alla sua seconda edizione, di cui abbiamo avuto occasione di testare un sample in queste settimane. Non cambia il modello d'uso rispetto alla prima generazione di PadFone presentata lo scorso mese di Febbraio: troviamo quindi uno smartphone Android con display da 4,7 pollici di diagonale che può venir innestato su un tablet appositamente sviluppato, dotato di display da 10,1 pollici.
Il cuore della piattaforma rimane ovviamente lo smartphone, che condivide con la componente tablet CPU e GPU. La componente tablet, indicata con il nome di PadFone 2 Station, è di fatto composta dal pannello con interfaccia touch e da una batteria, necessaria per l'alimentazione del display oltre che per alimentare in modo supplementare lo smartphone nel momento in cui questo viene innestato nella dock posteriore.
Si tratta nel complesso di uno smartphone dalle caratteristiche tecniche decisamente interessanti e che, al momento del lancio, rappresentavano quanto di meglio era in grado di offrire il mercato hardware nel mondo mobile. Allo stato attuale, nonostante la rapidissima evoluzione in qualsiasi settore, possiamo ancora considerare PadFone 2 uno smartphone di fascia alta, certo non al livello degli ultimi top di gamma annunciati di recente, ma comunque in grado di soddisfare a pieno le esigenze di qualsiasi utente.
Di seguito riportiamo una tabella nella quale sono riassunte le principali caratteristiche tecniche della soluzione.
Specifiche |
Asus Padfone 2 |
Dimensioni e peso | 137.9 x 68.9 x 9 mm 135 grammi |
Batteria | Rimovibile Lithium Ion (Li-Ion) 2140 mAh |
Sistema operativo | Android 4.1 Jelly Bean |
Reti | Tri-band HSPA+: 850, 900, 2100, 1900 |
Display | Supe IPS+ 4,7 pollici di diagonale Risoluzione 1280x720 pixel |
Processore | Qualcomm SnapDragon S4 Pro quad core (1,5 GHz) |
Memoria | RAM 2GB ROM 16/32/64 GB +50 GB Asus Webstorage gratis 2 anni |
Fotocamera | Fotocamera 13 Flash LED singolo Scatto continuo fino a 100 frame Autofocus |
GPS | Si |
Sensori | Accelerometri Sensore di prossimità Giroscopio Barometro Bussola digitale Sensore luce ambientale |
Connessioni | Jack audio stereo da 3.5 mm Connettore proprietario con supporto Micro-USB |
In abbinamento allo smartphone troviamo ovviamente la cosiddetta PadFone Station, ovvero una sorta di tablet nella cui parte posteriore troviamo l'alloggiamento per lo smartphone che, come detto in precedenza, costituisce il vero motore della soluzione. La dock pesa 514 grammi, è dotata di tutte le connessioni necessarie e offre al suo interno una batteria aggiuntiva da circa 5000 mAh, in grado di garantire un discreto apporto energetico supplementare alla soluzione.