BlackBerry Bold 9700, più autonomia e minor ingombro

BlackBerry, con il modello Bold 9700, rinnova la propria gamma di terminali destinati all'utenza business, presentando un prodotto che punta molto sull'autonomia. Attenzione dedicata anche a ingombri e peso, inferiori rispetto alla generazione precedente.
di Roberto Colombo pubblicato il 23 Marzo 2010 nel canale TelefoniaBlackBerry
Impressioni d'uso
Chi passa dal vecchio Bold al nuovo BlackBerry Bold 9700 ne apprezza fin da subito la compattezza e la leggerezza, elementi che lo differenziano in modo evidente dal predecessore. La tastiera adotta lo stesso design e risulta comoda e veloce nella scrittura a due pollici, offrendo il supporto necessario a chi fa della messaggistica istantanea e email uno dei punti di forza della mobilità. I tasti sono uniti gli uni agli altri, ma la sagomatura e il profilo rendono la digitazione agevole, anche se forse il tipo ad elementi isolati (come quello del Curve 8900) risulta avere un gradino in più di usabilità.
La trackball è stata sostituita da un trackpad ottica, seguendo il trend inaugurato con il BalckBerry Curve 8520; l'uso inizialmente richiede un po' di apprendistato per abituarsi al mezzo di puntamento (in ogni caso molto personalizzabile in merito a velocità e sensibilità dal menu impostazioni), ma ben presto risulta pienamente convincente. Ci si accorge della facilità d'uso di questo elemento soprattutto tornado a terminali dotati di trackball: in questo frangente la "pallina" risulta meno comoda, più incerta e meno precisa e, soprattutto più soggetta a infiltrazioni di polvere. In questo ambito l'evoluzione è pienamente convincente.
Il resto dei tasti è posizionato in maniera ergonomica e si è sempre presentato a portata di mano al momento all'evenienza; i tasti gommati di volume e fotocamera forse sono fin troppo inseriti nel profilo del telefono e a volte risultano un po' difficili da premere.I tasti Mute e Standby adottano la ormai classica soluzione di integrazione all'interno della scossa flessibile: risultano così discreti, perfettamente integrati nel design del dispositivo e comodi da utilizzare. Diventano quasi superflui con l'uso della custodia fornita di serie, che tramite un magnete avverte il cellulare dell'inserimento, portandolo in modo automatico a bloccare i tasti, spegnere il display e (in base a quanto impostato dall'utente) cambiare il modo d'uso.
Il display si conferma di qualità come sul precedente Bold e sul Curve 8900: la risoluzione rispetto a quest'ultimo non è variata, ma considerate le dimensioni del display non è un punto a sfavore, le immagini risultano brillanti, nitide e molto ben definite. La lettura in pieno sole, anche grazie all'ottima regolazione automatica grazie al sensore di luminosità ambientale, è sempre ottima, con un adattamento molto veloce nei passaggi luce/ombra. Il comparto audio offre un altoparlante interno utile per l'uso del sistema vivavoce e ben udibile anche in abitacoli rumorosi e un connettore jack da 3,5mm compatibile con periferiche dotate di microfono.
L'autonomia è la caratteristica che si apprezza maggiormente del nuovo BlackBerry Bold 9700. L'accumulatore è leggermente meno "capiente" di quello del primo Bold, ma le ore di conversazione e soprattutto quelle di standby hanno visto un deciso incremento, anche nei confronti del Curve 8900, che utilizza solo reti 2G. Utilizzando il telefono con il classico profilo da professionista in mobilità (chiamate, sms, instant messaging, navigazione web e navigazione GPS) su rete 3G e su rete Wi-Fi in casa o ufficio, la durata della batteria è praticamente raddoppiata rispetto ai modelli precedenti. Se con il Bold 9000 si arrivava a fine giornata con agio e con il Curve 8900 ci si teneva una tacca abbondante sopra la zona rossa nello stesso lasso di tempo, il Bold 9700 permette di effettuare uscite per affari di due giorni senza la necessità di avere con sé il caricabatterie.
Il merito è da addebitare molto probabilmente al nuovo sistema operativo, veloce e reattivo, ma probabilmente anche meno avido di risorse. Il software permette un avvio dopo spegnimento, nel caso di BalckBerry si tratta di uno stato di standby "profondo", è praticamente istantaneo, in confronto al paio di secondi richiesti dai modelli precedente. Anche l'avvio da spegnimento completo (ad esempio dopo rimozione batteria), che richiede il caricamento del sistema operativo, pur continuando ad essere un lasso di tempo "lungo" ha guadagnato diversi secondi rispetto al primo Bold e al Curve 8900.
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La fotocamera non pare esseresi evoluta dal modulo di pari risoluzione (3,2 megapixel) del Curve 8900. Le immagini in piena luce risultano da passabili a discrete, con grana e artefatti JPEG ben visibili anche nelle zone chiare e con ombre abbastanza chiuse. La lente che copre il modulo fotocamera è molto sensibile allo sporco, essendo montata praticamente a filo dello chassis; in ogni caso la fotocamera offre una resa buona al centro che degrada ben presto, con calo di nitidezza e comparsa di aberrazioni abbastanza evidenti. Rispetto a molti altri cellulari la resa macro offre un rapporto di ingrandimento apparente elevato, con una messa a fuoco che parte da pochissimi centimetri. Un altro dei punti di forza del modulo è la presenza di un flash LED, utilizzabile solo a corto raggio, ma utile per ritratti notturni in locali, feste e ambienti chiusi.