Samsung Galaxy Tab S2 recensione: SuperAMOLED e metallo per mordere la Mela

Samsung Galaxy Tab S2 recensione: SuperAMOLED e metallo per mordere la Mela

La famiglia di tablet Samsung con display SuperAMOLED si rinnova con alcuni accorgimenti estetici e un form factor completamente rivoluzionato. Il display diventa 4:3 e la risoluzione quindi passa a 2048x1536 pixel, mentre la scocca presenta alcune parti in metallo. Il tutto condito da una piattaforma hardware migliore e un software più ottimizzato rispetto al modello precedente. Basterà per superare iPad Air 2?

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Display SuperAMOLED impressionante, analisi al colorimetro

Come abbiamo scritto in precedenza, i modelli originali della famiglia Galaxy Tab S si facevano comprare soprattutto per un motivo: il display integrato. I due dispositivi erano gli unici sul mercato con display AMOLED, con Samsung che ci riprovava dopo un tentativo sfortunato effettuato qualche anno addietro. I motivi per acquistare il tablet di seconda generazione dovrebbero essere più di uno, ma ciò non toglie che le unità integrate non siano di pari livello e parimenti sbalorditive. Già ad una prima occhiata l'effetto del display è infatti impressionante, con colori volutamente saturi in maniera oltremodo evidente, con una massiccia tendenza all'esasperazione delle tonalità fredde.

Samsung Galaxy Tab S2

Sebbene la tecnologia produttiva sia la medesima dei predecessori, la acclamatissima SuperAMOLED proprietaria, i nuovi Galaxy Tab S2 cambiano drasticamente nell'aspect-ratio che diventa di 4:3. La scelta deriva da analisi di mercato condotte dalla stessa società per vagliare le modalità d'uso dei propri prodotti: Samsung ha così scoperto che i propri utenti utilizzano i tablet soprattutto per la navigazione sul web, la consultazione di riviste online o per la lettura in generale. Passano quindi in secondo piano film e contenuti multimediali in genere, con i primi modelli con display 16:10 (quindi una via di mezzo fra i 4:3 e i 16:9) che a nostro parere rimangono superiori se si usano i tablet con finalità multimediali.

I colori di Samsung sono "sparati". Lo erano sui primi dispositivi Galaxy S, lo erano sui primi Galaxy Tab S. È un problema? Sì, se ragioniamo in maniera oggettiva e consideriamo le impostazioni di default. La fedeltà cromatica è a bassissimi livelli, la saturazione dei colori freddi è troppo estremizzata e in alcune circostanze l'output del display si discosta troppo dal reale risultando posticcio. Tuttavia, Samsung offre nei suoi dispositivi di fascia alta una serie di profili per la calibrazione cromatica del display, profili che cercano di accogliere i gusti della maggior parte degli utenti. Oltre a quello di default, la cosiddetta modalità Adattiva e con una gestione dei colori dinamica e aggressiva, troviamo Di Base, calibrato per far fede agli standard più diffusi. I risultati, che riportiamo di seguito, sono agli antipodi.

Galaxy Tab S2, test display

Galaxy Tab S2, test display

L'analisi al colorimetro della modalità adattiva è abbastanza impietosa. Il punto del bianco è spostato in maniera evidente verso le tonalità fredde, ciano e verde sono estremamente saturi rispetto allo standard HDTV. Più fedeli giallo, rosso e magenta, con il blu che risulta più caldo se confrontato con lo standard. La situazione cambia radicalmente se valutiamo la modalità Di Base, una fra le meno aggressive sul piano della saturazione dei colori. In questo caso il risultato è ottimo, con giallo e verde un po' freddi, ma ciano, blu, magenta e rosso estremamente vicini allo standard. Anche il punto del bianco in questo caso è ottimo, con una fedeltà cromatica che si avvicina a quella degli LCD IPS di buona (ma non ottima) fattura. Samsung ha quindi la possibilità di fare il bello e il cattivo tempo con i propri display, scegliendo ancora una volta volontariamente di ammaliare i propri utenti con colori estremamente accattivanti e un po' fasulli. L'utente più accorto può comunque modificare dalle impostazioni il "carattere" del display, scegliendo il profilo a sua totale discrezione. Scommettiamo però che molti utenti siano più inclini a mantenere la modalità adattiva.

Samsung Galaxy Tab S2, test display

Come abbiamo scritto nelle pagine precedenti, i display supportano una risoluzione nativa di 2048x1536 pixel. Nella nostra breve visita al Samsung District siamo riusciti a valutare anche la luminosità massima del display, che sfiora i 380cd/m². Si tratta di un valore molto elevato nella categoria dei tablet, fra i più alti in assoluto e leggermente superiore rispetto al suo diretto concorrente. iPad Air 2 supera di poco le 300cd/m², mentre Galaxy Tab S2 sfiora addirittura le 400. Questo si traduce in una migliore leggibilità negli ambienti esterni, che migliora sensibilmente se consideriamo anche il contrasto elevatissimo garantito dai pannelli a LED organici, i quali possono spegnere singolarmente i pixel neri della schermata. Analizzando i dati del colorimetro l'impressione è che la fedeltà cromatica sia stata un po' sacrificata su entrambe le modalità rispetto ai predecessori, favorendo la luminosità massima del pannello. Ad un'analisi empirica il display di Galaxy Tab S2 rimane una gioia per gli occhi, senza mezzi termini. E chi non gradisce i colori estremizzati può comunque abilitare i profili meno aggressivi.

 
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