Asus Transformer Prime TF201, largo ai quattro core

Asus Transformer Prime TF201, largo ai quattro core

Nell'analisi odierna andremo ad osservare Asus Transformer Prime, sigla identificativa TF201, il primo tablet ad arrivare sul mercato caratterizzato dalla presenza della piattaforma hardware NVIDIA Tegra 3. Dotato di 4 core e di una GPU rinnovata, la soluzione, rappresenta il nuovo riferimento prestazionale del segmento

di pubblicato il nel canale Tablet
NVIDIAASUSTegra
 

Conclusioni

Andare a tirare le somme, quando ci si trova di fronte ad un prodotto innovativo e che rappresenta, come in questo caso, il capostipite di una nuova generazione di prodotti non è cosa semplice. Quello che possiamo fare è allora, procedendo passo dopo passo, analizzare le principali caratteristiche di Asus Transformer Prime, esaminando cosa ha convinto di più e cosa meno.

Asus Transformer Prime è, lo ricordiamo, il primo tablet ad arrivare sul mercato con piattaforma NVIDIA Tegra 3, soluzione quad-core in grado di andare a fornire un interessante livello prestazionale, fino a poco tempo fa impensabile per soluzioni di questo tipo. La potenza di calcolo e le prestazioni che offre la soluzione dell'azienda taiwanese sono, nemmeno a dirlo, degne di nota e consentono di avere una esperienza di utilizzo particolarmente interessante, che permette, in molti casi, di andare a sostituire in tutto e per tutto un comune PC. Se il segmento netbook, già da qualche mese, soffriva una sensibile flessione, l'arrivo in volumi di proposte come Transformer Prime decreta la fine di tali soluzioni.

Dal punto di vista puramente estetico e strutturale Asus Transformer Prime è stato in grado di andare a migliorare il lavoro già fatto precedentemente per il modello che lo ha anticipato: ci troviamo ora di fronte ad una proposta più sottile e, nonostante l'aspetto sia molto simile, capace di fornire anche una solidità maggiore. Il sistema di aggancio del tablet alla docking station è stato sensibilmente migliorato e questo permette di poter collegare il dispotivo senza doversi preoccupare eccessivamente.

La tastiera, oltre a permettere di andare a raddoppiare l'autonomia operativa del dispositivo, rappresenta un vero valore aggiunto alla soluzione di Asus: poter prendere appunti, editare del testo e gestire presentazioni sono operazioni che su di un tablet non risulterebbero comode tanto quanto risultano su Transformer Prime grazie alla presenza di una tastiera fisica e di un touchpad. Le shortcut consentono inoltre di avere un controllo completo del dispositivo, senza dover andare nel pannello impostazioni.

Dell'esperienza di utilizzo abbiamo parlato, nel corso delle precedenti pagine in modo piuttosto esaustivo e, per quanto possa essere un elemento puramente soggettivo, la nuova versione del sistema operativo Android permette di fornire una serie di funzionalità che, rispetto alla precedente versione, risultano un importante passo in avanti. A questo vanno anche affiancate le ottimizzazioni che Asus ha apportato al sistema operativo, come ad esempio la possibilità di andare a gestire le modalità di gestione della batteria (risparmio energetico, bilanciato e normale) e quella di attivare la funzionalità IPS+ (che consente di aumentare la luminosità dello schermo per l'utilizzo in ambienti esterni). Merita anche di essere sottolineata la suite software con cui Asus commercializza la soluzione e che comprende soluzioni come App Locker e App Backup, dedicate alla protezione e al backup della appllicazioni, oltre a SuperNote e Polaris Office, soluzioni dedicate all'editing di testo. A queste inoltre si vanno ad aggiungere le cosiddette applicazioni cloud come MyDesktop (basata sulla tecnologia Splashtop Remote desktop HD) che permette di controllare in remoto PC o Mac e gestire così lo streaming dei contenuti presenti su tali sistemi.

Uno degli aspetti, a nostro avviso, che permette di avere una interessante cartina al tornasole del reale valore di Asus Transformer Prime è però l'ambito videoludico: la potenza di calcolo messa a disposizione da Tegra 3 permette di far girare titoli dal dettaglio grafico particolarmente interessante. A questo elemento va aggiunta, inoltre, la possibilità di collegare uno dei più comuni controller da console per migliorare l'esperienza di gioco oltre alla possibilità di interfacciare, via micro-HDMI il dispositivo ad un televisore di grandi dimensioni. Questo scenario, utilizzato come esempio, permette di capire in modo diretto quali siano le potenzialità di un dipositivo simile: grazie ad un corretto supporto e allo sviluppo di applicazioni, sono ben pochi gli ambiti di utilizzo in cui Transformer Prime non possa essere inserito.

Qualche elemento su cui lavorare, per Asus e Google, c'è ancora e riguarda principalmente i dettagli: già, perchè se la soluzione convince pienamente nel suo complesso, l'esperienza di utilizzo di un tablet deve, giocoforza, scontrarsi con quello che al momento è il re indiscusso di questo segmento, iPad di Apple. E l'esperienza di navigazione, vuoi per la mancata ottimizzazione del sistema operativo, non è ancora ai livelli di immediatezza che la proposta della mela morsicata è in grado di offrire. Così come, non si capisce, per quale motivo disattivando il dispositivo da tastiera, attraverso l'apposito pulsante, non sia possibile riaccenderlo e sia invece necessario ricorrere al tasto collocato direttamente sul tablet. Dettagli, certo, ma importanti da valutare in una analisi a 360°. Così come da tenere in considerazione è la nota, stonata, del modulo GPS.

Concludiamo con il prezzo che caratterizza Asus Transformer Prime sul mercato italiano: 599 euro, tastiera/docking station inclusa. Un costo che porta la nuova soluzione a non scalzare il modello di precedente generazione dal mercato, ma che anzi la affianca, andando così a completare l'offerta con una soluzione destinata alla fascia più alta. Il confronto, considerato il prezzo, va ovviamente fatto con iPad 2 di Apple.

La versione al momento in commercio, così come avviene a livello mondiale, esclude la presenza di un modulo 3G; per l'inizio della commercializzazione, infatti, Asus ha preferito arrivare sul mercato solo con il modello WiFi. La soluzione con modulo 3G, secondo le ultime indiscrezioni, dovrebbe arrivare nei mesi a venire, andando inoltre a risolvere il problema di ricezione del modulo GPS.

[HWUVIDEO="1072"]Asus Transformer Prime TF201, il primo con Tegra 3[/HWUVIDEO]
56 Commenti
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Opteranium08 Febbraio 2012, 12:44 #1
tutto bellino, ma mi pare nato sotto una cattiva stella

http://www.gadgetblog.it/post/15847...ausano-problemi
theraizen08 Febbraio 2012, 12:55 #2
Assolutamente non vale il prezzo. Mi aspettavo molto di più dalla piattaforma Tegra 3.

A paragone, un tegra 2 (come il motorola atrix) + dock station e opportune ottimizzazioni rende molto, molto, molto di più.

(parlo da possessore di atrix con volontà di cambiarlo con il transformer prime).


Sicuramente dovremo aspettare le varie mod per avere una usabilità decente (gps a parte). Vediamo quelli di Cyanogen che combinano..
Linus08 Febbraio 2012, 13:04 #3
allora mi prendo il vecchio transformer appena esce l'aggiornameno a ICS...
CubeDs08 Febbraio 2012, 13:10 #4
Sicuramente a livello hw è il miglior tablet del momento, ma deve ancora essere ottimizzato per benino prima di poter sfruttare al meglio l'hw. Inoltre il prezzo è sicuramente alto(anche se va considerato che la dock è obbligatoria).
legno08 Febbraio 2012, 13:12 #5
Non capisco il senso di avere 4 core che durano 4 ore se utilizzati!!!

Finchè i tablet dureranno mezza giornata lavorativa per me non hanno
senso rispetto ad un notebook.

ciao
CubeDs08 Febbraio 2012, 13:17 #6
Originariamente inviato da: Opteranium
tutto bellino, ma mi pare nato sotto una cattiva stella

http://www.gadgetblog.it/post/15847...ausano-problemi


Proprio ieri ho letto una news fresca dove si evinceva che Clove aveva preso più ordini del previsto e non riuscendo a soddisfare la richiesta, anzichè ammettere i propri problemi, ha preferito cavalcare i difetti del tablet noti sul web...tra l'altro recesnioni negative sul tablet in questione non ne ho viste.
Stappern08 Febbraio 2012, 13:19 #7
evvai si comincia la corsa ai core anche sui tablet
Marko#8808 Febbraio 2012, 13:30 #8
Prodotto che potrebbe essere interessante se ne facessero anche una versione 3G. Ok, si può usare il cellulare come modem ma a quel punto il traffico mensile (spesso attorno ai 2gb, non è che siano tantissimi) si divide fra due dispositivi, la batteria del cellulare va al diavolo, è scomoda come soluzione etc...
Non mi piace l'andazzo che sta prendendo l'hw di smartphone e tablet, sembra la corsa ai mp delle fotocamere qualche tempo fa...piuttosto che continuare a presentare terminali sempre più propensi mi piacerebbe vedere più ottimizzazione dal lato sotfware e sopratutto qualche casa impegnata nello sviluppo delle batterie visto che ormai stanno diventando il tallone d'achille di qualunque dispositivo...
Rikardobari08 Febbraio 2012, 13:31 #9
Domani mi arriva u.u
CrapaDiLegno08 Febbraio 2012, 13:36 #10
Un solo dubbio sul benchmark di durata: se impostate la luminosità al massimo, un tablet con la capacità di avere maggiore retroilluminazione (quindi una feature in più che può essere usata in determinati casi in cui serva a discapito dell'autonomia) viene penalizzato.
Cioè, nella modalità con cui è condotto quel test, un tablet con un display scrauso e illuminazione insufficiente riuscirebbe meglio, cosa veramente assurda.
Il metodo corretto sarebbe impostare la luminosità ad un valore uguale per tutti i tablet in prova, valore normale di uso di tutti i giorni in ambiente chiuso.

In generale condurre un benchmark in cui si sfruttano tutte le caratteristiche aggiuntive di un dispositivo per valutarne altre è completamente sbagliato. La cosa si può estendere al benchmark audio con il volume impostato al massimo. Nessuno sente la musica al massimo e ancora un dispositivo che permette di arrivare là dove gli altri non arrivano (per motivi particolari, tipo contenere le distorsioni ai livelli standard di ascolto) sono inutilmente penalizzati.

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