Hard disk EIDE Maxtor DiamondMax Plus 9

Maxtor ha annunciato la produzione di dischi SerialATA appartenenti alla serie DiamondMax Plus 9: pur con interfacca EIDE, ecco la recensione di un disco appartenente alla stessa famiglia
di Alessandro Bordin pubblicato il 12 Dicembre 2002 nel canale StorageCaratteristiche tecniche
La serie DiamondMax Plus 9 di Maxtor è dotata di caratteristiche di alto livello, con rotazione di 7.200 giri al minuto, 2 Mb di buffer (8 su alcuni modelli), interfaccia ATA133 (in futuro anche SerialATA) e tagli compresi tra i 60GB e i 160GB.
Maxtor DiamondMax Plus 9 |
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capacità (GB) | 60, 80, 120, 160 |
capacità piatti (GB) | 80GB |
n. testine di lettura | in base ai tagli |
data buffer size (MB) | 2 o 8 |
Read average seek time (msec) | 8.5 |
Interfaccia | ATA 133 o Serial ATA |
Velocità di rotazione (giri/min) | 7200 |
La serie a cui appartiene il disco è disponibile in quattro tagli, che vanno da 60GB a 160GB. Questo è possibile utilizzando un numero variabile di piatti e testine in base alla capienza che caratterizza il disco: un piatto e due testine (una per faccia del piatto) per il modello da 80GB, due piatti e 4 testine per il modello da 160GB ecc ecc.
Nonostante la serie preveda dischi con 4 diverse capienze, esistono ben 11 modelli nella famiglia "Plus 9": ciò è dovuto alla differente dotazione di memoria cache e dal tipo di interfaccia. Attualmente è possibile trovare tutti i dischi EIDE con dotazione di 2 o 8 MB di cache (unica eccezione il modello entry level, quello oggetto della prova), mentre in futuro si potrà usufruire di dischi SerialATA con 8MB di cache sull'intera gamma.
L'estetica di un hard disk non viene certo ritenuta importante dalle case; la scelta è ovvia, essendo il disco destinato all'interno del case. L'importanza viene data soprattutto all'efficienza e talvolta alla dissipazione termica (sono presenti in questo modello delle alette nella parte inferiore). Un confronto però con l'ottimo modello DiamondMax Plus D740X è necessario.
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Entriamo nell'ipotetico con alcune personali considerazioni. La serie precedente, la diffusa D740X, il modello a sinistra, ricorda in tutto e per tutto i modelli Quantum, tanto da far supporre che si trattasse di un modello progettato da Quantum ma messo in commercio da Maxtor solo dopo l'acquisizione (da qui il marchio Maxtor).
Il modello recensito in questa prova invece risulta esteticamente diverso, tanto da ricordare la classica produzione Maxtor degli ultimi anni (l'etichetta bianca con marchio in blu si può trovare anche su modelli Maxtor di qualche anno fa). Ciò fa pensare che qualcosa è cambiato. Sospetto accresciuto dai risultati di questa prova, che vedremo in seguito.
La parte posteriore dell'hard disk presenta le classiche connessioni tipiche di tutti i dischi EIDE, ovvero il connettore EIDE, la presa per l'alimentazione e il selettore di modalità configurabile attraverso jumpers.
La configurazione della modalità master, slave o cable select è indicata in una legenda riportata sull'etichetta cartacea che ricopre il disco: nella figura i piedini e relativo jumper sono quelli che si trovano fra il connettore EIDE e la presa per l'alimentazione.