Gli SSD ieri e oggi: analisi dopo un anno dell'SSD Patriot Viper VPN100 e pensieri in libertà

Gli SSD ieri e oggi: analisi dopo un anno dell'SSD Patriot Viper VPN100 e pensieri in libertà

Come sono cambiati i Solid State Drive e come orientarsi nella scelta in fase di acquisto? Inoltre: è cambiato qualcosa nell'utilizzo continuativo per un anno del Solid State Drive Patriot Viper VPN100? Sono tutti spunti per un discorso ampio che ci permette di discutere, con ampio respiro, di uno dei settori più caldi del panorama informativo degli ultimi anni.

di pubblicato il nel canale Storage
Patriot
 

Ci saranno ben pochi test ma molte considerazioni, in questo articolo-editoriale, cercando di fare il punto sugli SSD oggi e prendendo un po' come scusa l'analisi di un Solid State Drive giunto in redazione un po' di tempo fa, sottoposto a nuovi test (Patriot Viper VPN100 1TB) . Si parlerà "in amicizia", seguendo una sorta di eccezione che talvolta facciamo, evitando solo i freddi numeri e optando per una conversazione "da bar", come quelle che si fanno con gli amici.

SSD Intel X25-M: nel 2008 il modello da 80GB costava 600 Dollari.

Chi scrive ha vissuto la storia degli SSD consumer fin dall'esordio. Sia chiaro: quelli che oggi chiamiamo SSD, ovvero i sostituti degli hard disk meccanici, esistevano già da tempo ma costavano cifre esorbitanti ed erano utilizzati in ben pochi server. Il primo SSD consumer che ha varcato la soglia di Hardware Upgrade, nel 2008, è stato un Intel X25-M nel taglio da 80GB. Un "mostro" (ridicolo oggi), che costava qualcosa tipo 600 Dollari USA, prestazioni (folli per l'epoca) di 250MB/s in lettura e 90MB/s in scrittura rilevate, tempi di accesso da fantascienza. Poteva cadere dal tavolo senza che succedesse nulla. Deve essere ancora in giro da qualche parte. Questa premessa serve anche a capire che di passi, in poco più di 10 anni, ne sono stati fatti tantissimi e lo si capisce non guardando il passo alla volta (ci si accorge ben poco), quanto sorvolando il cammino nella sua interezza. Oggi, spendendo un sesto di quella cifra, si va 20 volte di più, con una capienza quasi 15 volte maggiore. C'è da dire però che in questo percorso i marchi prestigiosi sono stati bene o male gli stessi per moltissimo tempo: Intel, Samsung, Crucial e poi via via Kingston e altri.

Bisogna considerare la tecnologia al nostro servizio e non viceversa.

Una cosa che ritengo fondamentale in questo mestiere, anche se talvolta non è semplice comunicarlo bene, è il considerare la tecnologia al nostro servizio e non viceversa. Un esempio di viceversa? Parteggiare a priori per un marchio (Apple o Samsung, Mac o PC, AMD o Intel e via dicendo), quasi ne fossimo sudditi psicologici, dimenticandoci che tutto ma proprio tutto è un ammasso di ferraglia, più o meno costoso, che dovrebbe venire incontro alle nostre esigenze. Personalmente ho cambiato idea almeno mille volte su questo o quel brand ma non per volubilità; mi piace pensare di non aver mai smarrito un certo senso pratico, il tutto rapportato al prezzo per soddisfare una determinata esigenza. Insomma, un modello di un certo marchio non è per forza buono o pessimo a prescindere, me lo deve dimostrare di volta in volta.

Nel 2008 c'erano anche molti produttori di hard disk in più. Oggi si contano sulle dita di una mano, a riprova di come sia complesso e dispendioso raggiungere le adeguate economie di scala per portare sul mercato modelli sempre più capienti ma al contempo sempre più economici (in termini di costo per GB) e affidabili. Per gli SSD è sempre stato tutto molto diverso. In comune con gli hard disk hanno la forma (ora nemmeno quella, se pensiamo agli M.2), ma tutto si può semplicisticamente ricondurre a chip memoria, controller, firmware. Il tutto in diverse combinazioni, che nel tempo però si sono fatte via via più simili.

Se con l'Intel X25-M sembrava pura magia (ricordo ancora i tempi di caricamento dopo la prima installazione  passando da hard disk a SSD, 45 secondi contro 11 secondi), oggi tutto è più chiaro e consolidato. Il vero salto è stato quello fra hard disk e SSD, molto meno fra SSD lenti e SSD veloci. Spenderò ora qualche parola per il Patriot Viper VPN100, anche perché serve a continuare il discorso.


AS SSD, pattern 1GB e 10GB


CrystalDiskMark, pattern 1GB e 16GB

Patriot Viper VPN100, nel taglio da 1TB, anche dopo essere stato strapazzato per un anno, non ha perso la sua verve. Prestazioni costanti, sempre, sia con pattern da 1GB che ben più elevati. I dati dichiarati, da SSD PCIe Gen3 x4 di fascia alta, sono confermati anche dopo molto tempo. Questa affermazione apre il campo a una, anzi, a diverse considerazioni, che sono poi quelle che hanno portato alla scelta di scrivere un articolo abbastanza inusuale.

Questa unità adotta un controller Phison PS5012-E12, chip Toshiba BiCS 3 da 64 layer TLC e un firmware evidentemente ben realizzato. Fino a qualche tempo fa, se me lo avessero chiesto, avrei consigliato quasi sicuramente unità Samsung o Crucial (soprattutto per unità SATA III da 2,5 pollici), in virtù del prezzo molto concorrenziale e delle prestazioni elevate (per essere SATA III, quindi limitate a 600 MB/s teorici, 550 MB/s reali). Perché non Intel? Semplice: vanno benissimo uguale, ma costano mediamente di più.

Samsung, così come Intel per il settore più professionale, hanno avuto per anni una marcia in più in quanto producevano (e producono) tutto in casa: chip, controller, firmware. Essendo poi dei colossi, hanno saputo fare economia di scala ognuno nei rispettivi mercati, lasciando ai concorrenti le briciole (ad eccezione di Crucial, che però ha una via preferenziale, essendo imparentata con Micron).

Con gli SSD PCIe M.2 sta cambiando un po' tutto. Samsung ha ottimi prodotti, ma non più concorrenziali come un tempo. Inoltre ha differenziato molto la propria offerta, con quelli ad alte prestazioni che sono oggi fuori mercato. Intel sicuramente è maggiormente concentrata su altro (così come Samsung), Crucial non ha un'offerta così convincente sul lato prestazionale, sempre rapportata al prezzo.

Morale: oggi sono molto più interessanti SSD PCIe con brand anche insoliti o sconosciuti o poco considerati fino a poco tempo fa. I controller sono quelli, con i chip memoria non c'è tutta questa variabilità (se non si scende troppo nel dettaglio tecnico ma, credetemi, ha meno senso di un tempo). Non è un caso che molti SSD siano virtualmente identici, ad eccezione per l'etichetta. Il caso più eclatante, attualmente, è quello degli SSD PCIe Gen4 x4, utilizzabili su piattaforme AMD recenti: Gigabyte Aorus, Corsair MP600, Seagate FireCuda 520, Sabrent Rocket Gen4 sono tutti uguali, con lo stesso controller e lo stesso chip.

Passando agli M.2 PCIe Gen3 x4, siamo in una situazione in cui sono presenti due categorie. La prima è dei cosiddetti "value", ovvero più economici, gli altri sono "pro" o di fascia alta. Per quest'ultima si trovano indicazioni come, appunto PRO (Samsung), ma anche Gaming o la più recente trovata marketing "Creator". Cosa cambia? Le prestazioni: nei primi, solitamente, le velocità di scrittura sono anche la metà (o inferiori) dei 3000 MB/s che vediamo sui modelli pro / enthusiast. Come? Talvolta il controller utilizza, ad esempio, 4 canali invece che 8, oppure ne ne utilizza uno più economico che 8 canali proprio non li ha.

Se dovessi quindi rispondere ad una domanda, oggi, su quale M.2 acquistare, vedrei cadere tutte le certezze, preconcetti o sensazioni accumulate negli anni passati. Oggi cercherei di far vincere quella perplessità che possono incontrare diversi utenti, trovandosi di fronte brand di SSD come Silicon Power, Patriot, Sabrent, per citarne alcuni. Un po' come per certi allestimenti di auto (stesso motore, potenze differenti, cambia la programmazione della centralina...), oggi tutto è più uniformato e standard, tanto che al "pacchetto all inclusive" chip+controller+firmware (a cui dare qualche ritocco, al massimo) fanno ricorso moltissimi, ormai. Recentemente, dopo averli analizzati, si può temporaneamente concludere che non ci deve essere una sorta di "sudditanza psicologica" in campo SSD per questo o quel marchio, perché è sempre più frequente trovare ottimi prodotti con prezzo veramente competitivo senza un "cognome" importante.

42 Commenti
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Mparlav09 Giugno 2020, 17:54 #1
Che ironia che l'unico ssd che abbia mai dovuto rimandare indietro in garanzia, sia stato l'Intel x25-m 80GB, acquistato a luglio 2010 a 210 euro e mandato indietro 3 mesi dopo
All'epoca era dato come il migliore sul mercato ed anche il più affidabile.

A me si spense all'improvviso e decise di "scomparire" al boot.
Me lo rimborsarono senza problemi e con 20 euro di differenza presi il Crucial C300 128GB, che funziona ancora.

Adesso ho un Silicon Power 512GB m.2 pcie 3.0 comprato l'anno scorso a 55 euro e che fa' il suo "sporco lavoro".

Oggi come allora una cosa si può dire sugli ssd: le prestazioni sono relative, specie in ambito consumer, ciò che conta davvero è la capacità, quella finisce per non bastare mai.

Siamo poco sotto gli 0.10 euro/GB e si può fare molto di più con le nand QLC
John_Mat8209 Giugno 2020, 19:08 #2
Nell'articolo un poco quasi mi spiace non sia stata citata OCZ.. quelli che più hanno spinto per sparare fuori SSD a prezzi + bassi poi morti e smembrati (divisione alimentatori e il resto a Toshiba, mi pare?), forse anche per le indecenti serie Octane e Petrol (provate sulla mia pelle.. Ho ancora un Octane 128Gb e va in freeze una volta ogni 2 pure usandolo come "grossa pendrive" e OCZ mi mandò l'octane dopo che mi si brickarono non uno, non due ma 3 Petrol 128 nell'arco ognuno di meno di una settimana).

Lato marche -specialmente sui sata- sono ancora affezionato a Crucial (ho ancora un C300 128Gb perfettamente funzionante, il mio primo SSD per fortuna non ricordo cosa l'ho pagato xD), e monto/consiglio ancora spesso i Samsung, però per primo sugli NVME sono finito sul Sabrent Rocket in firma (e non avrei disdegnato a trovarli i vari Adata XPG o altri brand).. i vari Crucial P1 e relativo clone 660p di Intel non mi hanno mai troppo convinto, P2/665p li ho visti raramente. Samsung è diventata forse un po' troppo "premium" sui 970 evo e pure col Plus..
batfed09 Giugno 2020, 20:13 #3

Ocz

Ricordo ancora il mio primo SSD OCZ VERTEX 2 pagato 100€
All’epoca sembrava una cosa aliena vedere bootare il PC in 10 secondi
frankie09 Giugno 2020, 20:29 #4
Da qualche parte l'intel X-25M da 40G è ancora vivo e vegeto e lavora bene.
Sarebbe bello vedere le prestazioni se son calate.

Non era nemmeno il primo SSD, il primo era un Boh? con il controller Physion, che in riscrittura faceva totalmente schifo. Oggi diciamo che si è riguadagnato un nome.
bonzoxxx09 Giugno 2020, 23:14 #5
"l primo SSD consumer che ha varcato la soglia di Hardware Upgrade, nel 2008, è stato un Intel X25-M nel taglio da 80GB. Un "mostro" (ridicolo oggi), che costava qualcosa tipo 600 Dollari USA, prestazioni (folli per l'epoca) di 250MB/s in lettura e 90MB/s in scrittura rilevate, tempi di accesso da fantascienza. "

Mio, nel sistema in firma come disco OS e programmi, fa ancora il suo sporco lavoro con 22119 GB scriti, 15419 ore, 3871 accensioni e salute al 94 percento: semplicemente immortale. Ho pure lo scontrino e la scatola originali, un giorno varranno qualcosa

Originariamente inviato da: John_Mat82
Nell'articolo un poco quasi mi spiace non sia stata citata OCZ.. quelli che più hanno spinto per sparare fuori SSD a prezzi + bassi poi morti e smembrati (divisione alimentatori e il resto a Toshiba, mi pare?), forse anche per le indecenti serie Octane e Petrol (provate sulla mia pelle.. Ho ancora un Octane 128Gb e va in freeze una volta ogni 2 pure usandolo come "grossa pendrive" e OCZ mi mandò l'octane dopo che mi si brickarono non uno, non due ma 3 Petrol 128 nell'arco ognuno di meno di una settimana).

Lato marche -specialmente sui sata- sono ancora affezionato a Crucial (ho ancora un C300 128Gb perfettamente funzionante, il mio primo SSD per fortuna non ricordo cosa l'ho pagato xD), e monto/consiglio ancora spesso i Samsung, però per primo sugli NVME sono finito sul Sabrent Rocket in firma (e non avrei disdegnato a trovarli i vari Adata XPG o altri brand).. i vari Crucial P1 e relativo clone 660p di Intel non mi hanno mai troppo convinto, P2/665p li ho visti raramente. Samsung è diventata forse un po' troppo "premium" sui 970 evo e pure col Plus..


OCZ vertex 120GB, si ruppe dopo una settimana di nottate a fare bench, deluso ho venduto tutto e ho smesso di occare.
ronthalas10 Giugno 2020, 09:51 #6
il pioniere degli SSD, l'Intel X25-M è ancora vivo in un muletto pc, dopo aver sostituito il defunto stracotto Raptor 74 della WD, dopo essere passato di stecca da un pc all'altro, a un portatile e ora a un pc riesumato. Ancora efficace, ancora scattante, seppure ormai un po' angusto di spazio.
radeon_snorky10 Giugno 2020, 09:51 #7
Originariamente inviato da: Mparlav
Che ironia che l'unico ssd che abbia mai dovuto rimandare indietro in garanzia, sia stato l'Intel x25-m 80GB, acquistato a luglio 2010 a 210 euro e mandato indietro 3 mesi dopo
All'epoca era dato come il migliore sul mercato ed anche il più affidabile.

A me si spense all'improvviso e decise di "scomparire" al boot.
Me lo rimborsarono senza problemi e con 20 euro di differenza presi il Crucial C300 128GB, che funziona ancora.

Adesso ho un Silicon Power 512GB m.2 pcie 3.0 comprato l'anno scorso a 55 euro e che fa' il suo "sporco lavoro".

Oggi come allora una cosa si può dire sugli ssd: le prestazioni sono relative, specie in ambito consumer, ciò che conta davvero è la capacità, quella finisce per non bastare mai.

Siamo poco sotto gli 0.10 euro/GB e si può fare molto di più con le nand QLC

gran ssd, preso a 74€ un gen3x4 e dire che non lo sfrutto nemmeno perché ho una delle prime asus con m2 pcie
per lo spazio basta dotarsi di 4 red 6tb ora sono al 76%
piani10 Giugno 2020, 11:42 #8
Originariamente inviato da: Mparlav
Che ironia che l'unico ssd che abbia mai dovuto rimandare indietro in garanzia, sia stato l'Intel x25-m 80GB, acquistato a luglio 2010 a 210 euro e mandato indietro 3 mesi dopo
All'epoca era dato come il migliore sul mercato ed anche il più affidabile.

A me si spense all'improvviso e decise di "scomparire" al boot.
Me lo rimborsarono senza problemi e con 20 euro di differenza presi il Crucial C300 128GB, che funziona ancora.


Anche a me l'unico SSD morto di colpo è un Intel 330 da 180GB, per fortuna era installlato nel Qnap come cache, perciò nessun disagio.
bonzoxxx10 Giugno 2020, 11:44 #9
Originariamente inviato da: radeon_snorky
gran ssd, preso a 74€ un gen3x4 e dire che non lo sfrutto nemmeno perché ho una delle prime asus con m2 pcie
per lo spazio basta dotarsi di 4 red 6tb ora sono al 76%


Azzo c'hai a casa, una sede staccata di dropbox?
radeon_snorky10 Giugno 2020, 11:59 #10
Originariamente inviato da: bonzoxxx
Azzo c'hai a casa, una sede staccata di dropbox?
mica tengo film 1:1 in BR.... per lavoro ogni commessa son minimo 10gb di dati

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