Samsung T7 Touch, SSD portatile veloce e sicuro che sta in un tasca

I tempi sono maturi per valutare l'acquisto di un SSD portatile, poiché i prezzi sono scesi nel tempo al livello di accessibilità. Ecco i motivi per cui un dispositivo di questo tipo può essere preso seriamente in considerazione, corredati da alcuni veloci test prestazionali
di Alessandro Bordin pubblicato il 28 Febbraio 2020 nel canale StorageSamsung
Oggi, più che mai, esiste una scelta veramente vasta di dispositivi per archiviare i nostri dati e contemporaneamente portarli ovunque. Esistono hard disk esterni di generose dimensioni e altrettanta capienza che sono per loro natura destinati a stare su una scrivania, certo, ma già nei dischi "meccanici" troviamo moltissimi modelli fino a 5TB che sono piccoli, trasportabili e che non necessitano di alimentazione esterna tramite alimentatore, poiché basta la porta USB.
Poi abbiamo quel mondo a parte costituito dai dongle USB, o chiavette che dir si voglia: massima portabilità, capienze generose (fino a 1TB e anche oltre, in certi casi), grandissime incognite sul fronte prestazioni, poiché ne esistono di velocissime ma anche di lentissime. Da qualche anno però esistono anche gli SSD portatili, sui quali occorre aprire una piccola parentesi di carattere etimologico. A livello tecnico in generale, fra una chiavetta USB e un SSD esterno non cambia apparentemente nulla: chip memoria, un controller, interfaccia (quasi sempre USB di qualche tipo), forma a piacere.
Con "SSD" però si sottintende da sempre una componentistica di questo tipo ma di elevate prestazioni, sempre e comunque. Parlando quindi di SSD esterno si devono dare per scontate prestazioni che sono molto più elevate rispetto a quelle della quasi totalità delle chiavette. Un fattore, quello della velocità di trasferimento, che può costituire un plus indispensabile in molti contesti, ovviamente rapportati alle proprie esigenze. I primi SSD esterni costavano davvero molto, oggi invece ci sono sicuramente molte più possibilità di potersene permettere uno.
Samsung T7 Touch
Ci è stata offerta la possibilità di analizzare questa unità e cogliamo l'occasione per fare qualche considerazione generale che vale per tutte le unità simili, anche di brand diversi, meglio chiarirlo subito. Samsung, che ricordiamo essere praticamente l'unica a produrre SSD dal primo componente all'ultimo (anche Intel in alcuni casi ma non in questo settore), offre una gamma di SSD esterni pensati per diverse esigenze e tasche. Vediamole in breve.
Samsung Portable SSD X5 Thunderbolt 3
La serie Samsung Portable SSD X5 è al top della gamma ed è top in tutto: prestazioni, capienze e ovviamente prezzi. Dotata di interfaccia Thunderbolt 3 e capienza di 500GB, 1TB e 2TB, raggiunge velocità massime di trasferimento dati fino a 2800MB/s. Per intenderci, può trasferire file di 20GB in poco più di 10 secondi, a patto che il PC a cui è collegata disponga di un sottosistema storage altrettanto performante. Ideale per i professionisti che lavorano con video (si può lavorare direttamente con file sorgenti nell'SSD esterno, ad esempio, senza mezzo rallentamento). Prezzi? Su Amazon si trovano a circa 800-850 Euro i modelli da 2TB. Per l'utente che non ha queste esigenze c'è altro.
Samsung Portable SSD T5
A costituire la gamma di primo prezzo c'è la serie Samsung Portable SSD T5, con interfaccia USB 3.1 e velocità fino a circa 540MB/s in lettura e un po' meno in scrittura. Dimensioni veramente ridotte, peso idem. Possono essere considerati di fatto le comuni versioni di SSD Samsung SATA 6Gbps in versione portatile, dei QVO/EVO a cui è stata cambiata la forma e l'interfaccia. Si trovano da 500GB e 1TB, con prezzi massimi nell'ordine dei 140 Euro per la versione più capiente. Nemmeno tanto diversa la cifra per la versione interna, quindi già questi costituiscono una soluzione niente male per l'utente comune.
Samsung Portabile T7 Touch
Il modello che attualmente riteniamo possa essere ritenuto più interessante è però il recente Samsung Portabile T7 Touch, oggetto del nostro approfondimento nel taglio da 500GB. Poco più lungo del T5 (siamo a 85mm per il lato più lungo e soli 58 grammi di peso), porta in dote due migliorie che non sono di poco conto. La prima è l'interfaccia USB 3.2 NVMe 10Gbit/s, che porta le prestazioni su livelli doppi rispetto al modello T5. Da nostri test con CrystalDiskMark, siamo sui 1025MB/s in lettura e valori fra i 450 e gli 800MB/s in scrittura a seconda dei pattern, ma sono valori comunque ottimi. Vale la considerazione fatta per il modello X5: questo modello ha senso nel caso in cui si disponga di un PC con sottosistema storage altrettanto performante, ma è vero che ormai sono abbastanza diffusi su macchine recenti gli SSD PCIe NVMe di prima installazione.
Sta comodamente nel taschino piccolo dei normali jeans (qui inserito solo in
parte per mostrarlo).
Ma c'è un'altra funzione, ancora più importante, che riguarda la sicurezza. Samsung Portable T7 Touch è dotato di un lettore di impronte di tipo capacitivo (come quello sugli smartphone e diversi PC portatili) che permette di utilizzare l'SSD in grande sicurezza e con una semplicità d'uso davvero alla portata di tutti. Alla base c'è una cifratura hardware AES a 256 bit per bloccare i dati biometrici e il contenuto dell'unità. Il software di gestione fornito a corredo e gratuito, anche nel caso della app per Android, permette di registrare fino a 4 impronte.
Si potrà quindi scegliere di registrare una o più impronte del diretto proprietario o optare per la condivisone con un piccolo gruppo di lavoro o familiari, con accesso precluso a chiunque altro. Utile in caso di smarrimento e/o contenuti sensibili, siano essi aziendali o personali. Esiste in ogni caso la possibilità di accedere anche con password, inserita all'atto della registrazione delle impronte.
Cose da sapere o ripetere
- Per ottenere velocità prossime a quelle massime dichiarate occorre pensare a cosa lo si collega. Se lo collegate allo smartphone scordatevele, ovviamente. Il sottosistema storage anche dello smartphone più performante non sarà mai a quei livelli. Samsung T7 Touch di Samsung utilizza l' interfaccia USB 3.2 Gen 2, banda massima passante 10 Gbps, quindi il PC collegato dovrà avere una porta USB Tipo A o USB-C che supporta l'interfaccia USB 3.2 Gen 2 o superiore, e contemporaneamente un'unità PCIe NVMe all'interno, non una SATA.
- Non esiste, ad oggi, una app per iOS, sul resto degli apparecchi (anche desktop o laptop Apple che hanno porta fisicamente compatibile) tutto ok.
- Non c'è un reset hardware dell'unità, si passa sempre dal software. Vero è che ci sono numerose opzioni per accedere (impronte e password), difficilmente le si perderanno tutte contemporaneamente.
Considerazioni
Samsung Portable T7 Touch ci è parsa una soluzione intelligente e in linea con l'utente appassionato, ma non solo. Da una parte supera i limiti prestazionali dei modelli T5, con velocità praticamente doppie, dall'altra è sicuramente apprezzabile la cifratura e l'accesso tramite impronta digitale. Quasi tutti gli SSD permettono di cifrare il contenuto ma passando da software e password, a volte chiedendo di scegliere diverse opzioni che l'utente comune non sa. Morale: non lo fa quasi nessuno. In questo caso è semplice e comodo come impostare l'impronta per accedere allo smartphone, con un surplus di sicurezza notevole e pochissimo sforzo.
Costa più del T5, certo, ma non tanto quanto i modelli X5, che sono per giunta sfruttabili da pochi professionisti e macchine costose e iper performanti. Una via di mezzo gradita, che strizza l'occhio alla sicurezza. Se siete alla ricerca di qualcosa che sia più performante del T5 ma vi lascia indifferenti la presenza della cifratura e impronta digitale di accesso, Samsung ha promesso un modello senza sensore biometrico per la seconda metà dell'anno.
10 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infono meglio Crucial X8
il sandisk però ha un cavo in meno e il case siliconato che nel tempo diventerà appiccicoso.
questo t7 ha prezzi alti in assoluto ma se la funzione di riconoscimento impronte e abbastanza intuittiva potrebbe essere la soluzione ideale per certe situazioni.
in pratica il Samsung T5 andrebbe r/w a 400MB/s reali (max 500)
mentre il Crucial X8 andrebbe sia read che write a 900MB/s reali massimi, in pratica sfrutta al massimo la sua USB 3.1
taglio da 1TB costano uguale, quindi vince X8
taglio da 500gb il T5 a 98€ e il X8 a 131€, il 33% in più di prezzo (ma anche il doppio di prestazioni), quindi vince sempre il X8
ok mi hai convinto
è sempre un piacere
mentre il Crucial X8 andrebbe sia read che write a 900MB/s reali massimi, in pratica sfrutta al massimo la sua USB 3.1
taglio da 1TB costano uguale, quindi vince X8
taglio da 500gb il T5 a 98€ e il X8 a 131€, il 33% in più di prezzo (ma anche il doppio di prestazioni), quindi vince sempre il X8
ok mi hai convinto
Il mio T5 da 1 Tb supera i 500 MB/s reali in read e write.
Non so perche' dici che si fermi a 400...
Questo senza voler mettere in discussione la maggior validità' della soluzione Crucial, sia ben chiaro.
ho scritto sui 400 perché i benchmark visti in giro sono così, qualcuno anche 500, per quello avevo scritto (max 500) ma indicativi
Certo se mi servissero >500GB da trasportare la cosa sarebbe diversa.
In effetti girare spesso con la pendrive in chiaro non è il massimo.
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