Intel SSD Optane SSD 800P, ecco le cose da sapere e test sintetici

Intel SSD Optane SSD 800P, ecco le cose da sapere e test sintetici

Abbiamo già avuto modo di presentare, nella giornata di ieri, la nuova famiglia Intel Optane SSD 800P, Solid State Drive dalla ridotta capienza ma con grandi potenzialità in termini di prestazioni e reattività. Intel fornisce qualche dettaglio per meglio conoscere un prodotto decisamente particolare

di pubblicato il nel canale Storage
IntelOptane
 

Ieri sera, dalle ore 18:30, è stato possibile per la stampa parlare della nuova famiglia di SSD Intel pensata per i PC domestici, che va sotto il nome di Optane SSD 800P. Lo abbiamo fatto in maniera sintetica in una apposita notizia, nella quale abbiamo delineato le caratteristiche principali. Come già ribadito ieri, la tecnologia Optane applicata allo storage da parte di Intel viene declinata in due modi differenti, per quanto accomunati dalla presenza di chip  del tipo 3D XPoint.

"Optane Technology" non basta a definire un prodotto: Optane Memory e Optane SSD sono rispettivamente SSD di caching (da abbinare ad un normale hard disk meccanico) e SSD veri e propri. Ma anche in questo secondo caso le cose non sono così semplici e immediate. Sul mercato è già presente la famiglia Intel Optane SSD 900P, un "mostro" nel formato HHHL e interfaccia PCIe e protocollo NVMe (ma anche formato U.2), con tagli da 280GB e 480GB. Capienze molto interessanti, insomma, il tutto abbinato a prestazioni molto elevate. E Intel Optane SSD 800P?

 

Ora arriva Intel Optane SSD 800P con tagli da 58GB e 118GB. Ed occorre riflettere un attimo. Un breve ripasso: il form factor è di tipo M.2 2280 con interfaccia PCIe 3.0 x2, con una velocità di lettura massima di 1450MB/s e scritture fino a 640MB/s. Velocità basse, se confrontate con i 2500MB/s e 2000MB/s rispettivamente in lettura e scrittura di Optane SSD900P. In termini di IOPS i valori sono di 250k in lettura e 140k in scrittura, in riferimento allo scenario random 4k.

Ritroviamo comunque in vantaggi della tecnologia 3D Xpoint, ovvero un elevatissimo ciclo di vita (ben 365TBW) così come latenze molto più basse degli SSD "normali".  Però resta il tarlo dei tagli:  58GB e 118GB sembrano troppo pochi per essere utilizzati da soli, al prezzo per giunta rispettivamente di 129 e 199 Dollari USA. Se pensiamo a questi prezzi in Europa, con tasse varie, ne escono due prezzi con cui acquistare SSD SATA6 da 500GB e 1TB rispettivamente.

Intel ne è consapevole, motivo per cui ha fornito a corredo della presentazione alcuni dettagli sui nuovi Optane SSD 800P, proprio per rimarcare le differenze con gli SSD tradizionali e, di conseguenza, invogliare il potenziale pubblico ad acquistare questi prodotti. Cercheremo di trattare proprio in questo articolo quelle che sono le differenze con gli SSD SATA.

Come si evince dall'immagine (oltre all'utilizzo caching di Optane Memory già citato), Intel prevede uno scenario stand alone per Optane SSD, pur non escludendo affatto la presenza anche di altri SSD client normali. Quale sarebbe quindi il vantaggio, l'arma in più da giustificare l'acquisto di Intel Optane 800P in sostituzione o affiancato a un SSD secondario? La risposta la sappiamo già, ovvero latenze e IOPS, ma Intel intende spiegare come la nuova linea sia fortemente ottimizzata per operare al massimo in scenari a Queue Depth ridotta, ovvero quelli che si verificano con maggior frequenza nell'utilizzo comune.

I grafici riportano il monitoraggio della Queue Depth (in ascissa) negli scenari più diffusi. Oltre a quelli dei benchmark sembrano interessanti i risultati nella parte destra, "common application launches", che mostra come la quasi totalità dei software (ed esempio Word, Excel, Outlook, PowerPoint, Premiere Elements, Photoshop Elements e altri) generi a carico del sottosistema storage un carico che è quasi sempre QD1, più raramente QD2, poche volte QD3 e quasi mai oltre. Poco cambia se si prende in esame la scrittura rispetto alla lettura. Certo, cose che gli appassionati sanno, ma che evidentemente serve ribadire quando si presente un prodotto che non mostra dati di targa apparentemente all'altezza della concorrenza, come ad esempio in transfer rate.

Sempre secondo le slide Intel, il comportamento nel range QD1~QD3 Optane 800P può essere fino a 5 volte più performante, in termini di IOPS, rispetto ad un normale SSD, con un fattore migliorativo che diminuisce ma resta sensibile anche nei confronti dei PCIe NVMe non Optane.

Oltre a questo viene mostrato come, nell'utilizzo comune, Optane 800P possa di fatto soddisfare le reali necessità di un sistema, privilegiando gli scenari di lettura che risultano molto più frequenti. Ovviamente siamo di fronte a dati dichiarati, è meglio dichiararlo, ma lo scenario mostrato, al netto delle prestazioni di Optane 800P, trova conferma in moltissime fonti.

Altro asso nella manica di Optan 800P risiederebbe in una particolare immunità alla perdita di prestazioni in qualsiasi condizione d'uso e nell'arco del tempo, a prescindere da quanto spazio viene utilizzato. La natura stessa dei chip e relativa gestione sono sicuramente qualcosa di diverso rispetto a quanto si osserva con gli SSD basati su chip NAND Flash. Il grafico riposta un generico "top tier" SSD PICe ad elevate prestazioni messo a confronto con Intel Optane SSD 800P, mentre l'acronimo FOB indica Fresh Out of the Box, ovvero un SSD nuovo di zecca. E' capitato infatti di registrare su comuni SSD prestazioni molto elevate inizialmente, che col tempo sono poi degradate anche sensibilmente. Secondo Intel gli SSD Optane sono immuni da questa problematica.

FLASH: Qualche benckmark veloce

Proprio un'ora fa, ad articolo scritto, è arrivato in redazione il modello Intel Optane 800P nella versione da 118GB. Abbiamo condotto alcuni test rapidissimi in comparazione con il modello Samsung 860 Pro 256GB, uno dei migliori SATA 6 attualmente disponibili. Gli scenari presi in esame sono con pattern da 1GB e 10GB e relativi IOPS.


1GB, Intel Optane SSD 800P 118GB vs Samsung 860 PRO 256GB

 


1GB, IOPS, Intel Optane SSD 800P 118GB vs Samsung 860 PRO 256GB

 


10GB, Intel Optane SSD 800P 118GB vs Samsung 860 PRO 256GB

 


10GB, IOPS, Intel Optane SSD 800P 118GB vs Samsung 860 PRO 256GB

Da notare le differenze non tanto nel transfer rate sequenziale, quando in quelli random 4K e IOPS, a tratti impressionanti ma, ricordiamo, è un test condotto al volo per allegare alcuni risultati concreti registrati nei nostri laboratori.

Intel Optane SSD 800P, le nostre considerazioni

La possibilità di avere maggiori opzioni in fase di acquisto è sempre un'ottima cosa. La differenziazione dei prodotti però comporta una sempre maggiore consapevolezza da parte del consumatore finale di capire bene di quali siano le proprie esigenze. Se Intel propone un prodotto come Optane 800P, evidentemente ha pensato che possa essere capito da un determinato pubblico che non di ferma ai valori più comuni, come accade ad esempio con i Megapixel di un sensore fotografico.

Avere ottimi valori di latenza può costituire un plus non indifferente in molti scenari; quantificare questo beneficio, magari rispetto ad un SSD già molto performante, può essere  impresa ardua. Intel Optane ma soprattutto la tecnologia 3D Xpoint inizia circolare con maggiore frequenza, ma è indubbio che per ora non può competere a livello di prezzo con quella consolidata NAND Flash: a parità di capienza Optane 800P è decisamente più costoso rispetto ad un normale SSD, ma anche rispetto alla concorrenza casalinga costituita dalle soluzioni Optane 900P, che per giunta si offre nei tagli da 280 e 480GB (pur con un certo esborso).

Uno dei vantaggi di Optane 800P è sicuramente quello del form factor: oltre che nei desktop può essere utilizzato anche nei PC portatili che dispongono di uno slot M.2, a patto di farsi bastare i 118GB del taglio più elevato. Alla serie 900P, essendo in formato U.2 o HHHL,  questa opzione è preclusa. Intel propone come ottimale una concatenazione in RAID 0 di più unità Optane 800P e siamo certi che le prestazioni ottenibili sarebbero elevatissime, ma permane una certa curiosità e anche necessità di metterci le mani sopra prima di dare un parere solido su questa nuova famiglia di prodotti. Meglio ripetersi: è una serie che più di altre richiede una grande chiarezza sulle proprie necessità, che oltre a quelle prestazionali vanno  a coinvolgere la capienza e gli scenari software di utilizzo.

17 Commenti
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Telstar09 Marzo 2018, 17:06 #1
Che cagata, dimensioni da casa delle Barbie.
giovanni6909 Marzo 2018, 19:18 #2


Ma che commento è? Lo stesso articolo riporta: " Intel propone come ottimale una concatenazione in RAID 0 di più unità Optane 800P e siamo certi che le prestazioni ottenibili sarebbero elevatissime" ed in altro sub-link si vede il risultato di questo RAID0.

Latenza, IOPS e consistenza di prestazioni nel tempo sono fattori a livello enterprise e non consumer. Il target credo sia da prosumer in su.

Comunque personalmente ringrazio per l'ottima recensione.
Telstar09 Marzo 2018, 23:22 #3
La stupidità è di Intel a fornire quelle capacità ridicole. Come unità per il sistema operativo è una quantità che si montava 10 anni fa.
Non capisco proprio questo segmento intermedio. Come cache c'è già, come SSD vero c'è il 900 (per fortuna), questo non è né carne né pesce.
giovanni6909 Marzo 2018, 23:38 #4
4 in RAID0 potrebbero avere un senso per il segmento enthusiast/ prosumer. Oppure per chi vuole il max, non ha bisogno di spazio perchè usa un NAS /HD e gli va bene pagare tanto al GB per quel tipo di performance specifiche senza sborsare le cifre del 900P. Inoltre ci si può pensare per un portatile con requisti workstation visto il basso consumo: a non tutti servono SSD da 250/480 in su e le performance in 4K random read QD1 / e IOPS sono eccezionali.
demon7710 Marzo 2018, 00:01 #5
Ha ottimi numeri ma 118 gb in effetti non è molto.. ottimo per SO e software, ma già con un paio di giochi lo riempi.
Thechaos10 Marzo 2018, 01:19 #6
Io verrei vedere un confronto di ssd su m.2.
Gli ssd sul sata, si sono interessanti, ma con l'm.2 in circolazione da un annetto lascia un po' il tempo che trova per chi deve farsi un pc (penso sia questo il target); e direttamente su pci-e costano davvero troppo per un utente esigente ma non troppo.
Non commento i costi , in quanto è il lancio, ma i tagli si.. Prendiamo Windows (in quanto probabilmente il più grassoccio degli os di base:
30GB sistema aggiornato
30/40GB Programmi (e sono stretto , roba tipo visual studio li fa quasi da solo volendo)
40GB Giochi (anche qui 2 o 3 giochi recenti non tutto steam)
10GB di Cache per windows
E siamo a 120Gb, capisco che se sono così piccoli uno ci dovrebbe mettere solo l'os, lo facevo anche io con il VerteX da 60GB ma era un incubo se il sistema faceva un dump non avevo più spazio per nulla, se non spostavo applicativi come chrome e firefox su meccanico dovevo pulire ad ogni sessione e svuotare il cestino ecc..
Capisco le loro intenzioni ma sono davvero comunque stretti, su 60GB ci metterei solo una distro linux come debian e metterei altrove la partizione utente; ma solo perchè su linux ci metto roba più snella con cui si comporta da dio.. quindi è molto personale altrimenti farei fatica a trovarne un scopo di fascia consumer.
secerot10 Marzo 2018, 10:19 #7

Non per tutti

A mio avviso perfetto se dobbiamo usarlo per test di montaggio video, so su disco primario, risorse sul disco Intel, rendering e progetto finale sul disco. Così non si avranno dubbi sulla fluidità, io ho già optane e mi trovo benissimo, ma sempre se apro gli stessi applicativi.
paranoic10 Marzo 2018, 11:35 #8
Originariamente inviato da: Telstar
La stupidità è di Intel a fornire quelle capacità ridicole. Come unità per il sistema operativo è una quantità che si montava 10 anni fa.
Non capisco proprio questo segmento intermedio. Come cache c'è già, come SSD vero c'è il 900 (per fortuna), questo non è né carne né pesce.
et

Dubito che il leader mondiale di infrastrutture hw abbia immesso sul mercato questi prodotti per inettitudine od incapacità di vision !! O per dirla alla tua maniera, perchè il marketing di una multinazionale come questa abbia, dopo attente ricerche annuali, e dopo strategie di mercato messe a punto con il board...sia da considerarsi oggetto di stupidità...non sarebbero leader /benchmarkers di settore...così fosse.

Come ha detto qualcuno...è probabilmente rivolto non tanto ai consumers, quanto ai pro. Infatti gli stessi, sono quelli che indirettamente testano i prodotti non maturi, nei processi produttivi e quindi più expensive. E' possibile che quando i medesimi saranno più diffusi ed i processi produttivi più sofisticati...scendereanno i costi di produzione e quindi di acquisito ed al medesimo tempo aumenteranno le capacità teoriche e diminuiranno le latenze di accesso.
paranoic10 Marzo 2018, 11:41 #9
Originariamente inviato da: Thechaos
Io verrei vedere un confronto di ssd su m.2.
Gli ssd sul sata, si sono interessanti, ma con l'm.2 in circolazione da un annetto lascia un po' il tempo che trova per chi deve farsi un pc (penso sia questo il target); e direttamente su pci-e costano davvero troppo per un utente esigente ma non troppo.
Non commento i costi , in quanto è il lancio, ma i tagli si.. Prendiamo Windows (in quanto probabilmente il più grassoccio degli os di base:
30GB sistema aggiornato
30/40GB Programmi (e sono stretto , roba tipo visual studio li fa quasi da solo volendo)
40GB Giochi (anche qui 2 o 3 giochi recenti non tutto steam)
10GB di Cache per windows
E siamo a 120Gb, capisco che se sono così piccoli uno ci dovrebbe mettere solo l'os, lo facevo anche io con il VerteX da 60GB ma era un incubo se il sistema faceva un dump non avevo più spazio per nulla, se non spostavo applicativi come chrome e firefox su meccanico dovevo pulire ad ogni sessione e svuotare il cestino ecc..
Capisco le loro intenzioni ma sono davvero comunque stretti, su 60GB ci metterei solo una distro linux come debian e metterei altrove la partizione utente; ma solo perchè su linux ci metto roba più snella con cui si comporta da dio.. quindi è molto personale altrimenti farei fatica a trovarne un scopo di fascia consumer.


Questo accadeva su memoria flash oppure su piatto meccanico?
Sono molto ignorante..però credo che l'accesso dei programmi dipenda più che dalle dimensioni della quantità occupata frammentata/deframmentata dalla capacità del disco e del so. di dialogare vicendevolmente...e quindi anche capire come e dove il so. sistema i vari *sys ed anche la banda di dati che il chipset gestisce in comunicazione con il mio hd. O no?

Insomma...mi sembra un pochino semplificativo pensare ad un sistema bicore e dual ddr...solo in termini di dimensioni del disco...
Thechaos10 Marzo 2018, 14:12 #10
Il VerteX è un ssd, per quanto tu possa deframmentare un disco meccanico è ad anni luce di distanza da un ssd che non necessita di deframmentazione (che se vogliamo è un discorso puramente di posizione e che interessa solo i dischi meccanici).

Il discorso è chiaro, nella seconda parte non parlo di prestazioni ma di spazio puro e semplice.
Parlando di utenti consumer.(e comincio a credere che non sia affatto per questi)
Ipotizzo un utilizzo il più possibile lite, mettendo l'os i programmi più usati o che fanno uso intenso di librerie (dove a senso un ssd), e qualche gioco per poter ottenere i migliori risultati possibili a prescindere dal resto del hw.
Ipotizzando tutto ciò posso affermare che per un utente consumer il taglio da 120GB circa è al pelo, davvero sconsigliabile come dimensione;
Poi porto come discussione il mio caso in cui acquistai un ssd da 60GB, e ne dichiaro la mia frustrazione nel dover gestire qualcosa di continuamente e costantemento pieno con solo qualche GB di gioco.

La banda di dati tra cpu e memoria secondaria è irrilevante in questo esempio(anche se al 90% l'ssd sta sopra a qualsiasi meccanico parlando anche solo di sata3), la scelta di mettere cosa nel ssd è data dai tempi di risposta dei due dispositivi, che sono di praticamente 2 ordini di grandezza di differenza.Mettere un os su un meccanico avendo un ssd è folle .

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