Prezzi degli SSD in aumento (fino a +36%): cosa sta succedendo?

Un dato in controtendenza ha portato gli analisti a cercare di capire cosa stia spingendo verso l'alto i prezzi degli SSD, che in alcuni settori hanno fatto registrare un +36% rispetto all'anno scorso. Ecco le conclusioni a cui sono arrivati e qualche nostra analisi supplementare
di Alessandro Bordin pubblicato il 05 Aprile 2017 nel canale StorageCi siamo abituati negli anni ad assistere ad un calo costante di prezzi degli SSD, inteso come costo per GB, in riferimento a quelli destinati ai nostri PC portatili e non. Eppure qualcosa di anomalo sta succedendo nel settore, poiché da qualche tempo non solo non si assiste ad un taglio dei prezzi, ma piuttosto ad un aumento che in alcuni casi si è rivelato decisamente sensibile. Ne parla Trendfocus, in una breve ma esauriente nota pubblicata di recente. In alcuni settori enterprise, quelli dove i costi e i margini sono molto elevati, si è assistito ad aumenti rispetto all'anno scorso che sono arrivati anche a +36%, un valore che appare più che mai una nota stonata.
Allo stesso tempo però le spedizioni e le vendite di SSD non conoscono sosta: continuano la loro marcia inarrestabile verso quote di mercato sempre più elevate all'interno della torta costituita dal mondo storage, dove la fetta più grande resta sempre e comunque quella riferita agli hard disk meccanici. Il mercato fornisce indicazioni, i produttori si adeguano. In questa semplice considerazione risiede tutto il nocciolo della questione, che però richiede una spiegazione più dettagliata. La richiesta di moduli NAND Flash (quelli utilizzati negli SSD) è in continua crescita e, di fatto, non tutta la domanda viene soddisfatta. In queste condizioni, che si verificano molto spesso nel settore della tecnologia, è fisiologico registrare un aumento dei prezzi, poiché i produttori di chip giocano al rialzo speculando.
Le ripercussioni sul mercato SSD e PC
La speculazione aumenta con il prezzo delle unità: sulle PCIe è più sensibile che sulle SATA, a parità di capienza.
A questo punto però occorre chiedersi come questo possa influire non solo sulle vendite degli SSD singoli, quelli per l'aggiornamento del PC, ma anche sul mercato dei PC stessi. Da tempo i notebook e i desktop equipaggiati di serie con SSD sono in continuo aumento anche nella fascia media e non solo in quella elevata. Il rialzo dei prezzi degli SSD frenerà senza dubbio questa tendenza, pur senza arrestarla. Risulta un fatto noto che i produttori di PC lottino sul filo dei singoli Dollari/Euro per essere competitivi nei confronti della concorrenza, e spendere 10-20 Dollari/Euro in più per la stessa unità potrà fare la differenza nella roadmap dei prodotti. Certo, si potrà dire che gli aumenti valgono per tutti, ma resta il fatto che una diffusione sempre più capillare di notebook e desktop dotati nativamente di SSD non seguirà la curva di crescita prevista. Secondo gli analisti infatti una graduale discesa dei prezzi dei chip NAND Flash non si registrerà prima del 2018, nei primi mesi dell'anno. Non solo: chi si aspettava una sempre più massiccia diffusione di SSD PCIe anche nella fascia media si troverà deluso: già diversi OEM hanno manifestato l'intenzione di continuare a puntare sulle unità SATA, pur essendoci già piattaforme in grado di integrare unità PCIe senza costi aggiutivi (slot M.2 ormai presente ovunque). Questo perché la speculazione aumenta con il prezzo delle unità: sulle PCIe è più sensibile che sulle SATA, a parità di capienza.
SSD SATA
Insomma, il passaggio graduale da sistemi con SSD SATA a SSD PCIe subirà una frenata. Abbiamo condotto una nostra piccola analisi dei prezzi per trovare conferma degli aumenti, analizzando per comodità di consultazione alcune unità sullo store online Amazon. Ecco cosa abbiamo scoperto.
Prezzi SSD Samsung 850 EVO 250GB, 12 mesi
Analizzando l'andamento di prezzo del bestseller Samsung 850 EVO 250GB nel corso degli ultimi 12 mesi, appare chiaro il trend segnalato dagli analisti. Il livello medio registrato fino a ottobre 2016 è decisamente più basso rispetto a quello del periodo seguente che arriva fino ad oggi. Oggi costa circa 10 Euro in più rispetto ad un anno fa, approssimativamente un +10% che non è un aumento da poco.
Crucial MX300 275GB, 6 mesi
Con l'unità Crucial MX300 nel taglio da 275GB la cosa è ancora più evidente: si noti come fino alla fine di novembre il prezzo si aggirava intorno ai 72/73 Euro, mentre oggi siamo intorno ai 90 Euro. L'analisi copre 6 mesi invece che 12 perché questo modello è realtivamente recente e un anno fa non esisteva ancora.
Crucial MX300 525GB, 6 mesi
Il grafico parla chiaro anche per quanto riguarda l'unità da 525GB. Offerte giornaliere a parte (il 93 Euro di fine novembre), si può notare un graduale incremento di prezzo che si impenna proprio nei primi mesi di quest'anno, fornendoci uno spaccato ancora più chiaro della situazione.
SSD PCIe
Con gli SSD PCIe assistiamo effettivamente allo stesso andamento. Abbiamo preso a riferimento modelli con interfaccia M.2 e anche quelli PCIe HHHL per desktop. Sono unità solitamente non eccessivamente capienti ma che vantano prestazioni di gran lunga maggiori degli SSD SATA, scelti da chi ha necessità di un PC con prestazioni elevatissime per questioni lavorative, videoludiche oppure perché se lo può tranquillamente permettere e non vuole compromessi.
Samsung PCIe 960 PRO 512GB, 3 mesi
Anche in questo caso notiamo come il modulo SSD M.2 PCIe Samsung 960 PRO, nell'arco dei 3 mesi analizzabili, si sia ormai stabilizzato su un prezzo superiore rispetto a quello di lancio. Un andamento non certo convenzionale per gli SSD.
Kingston HyperX Predator SSD 240GB, 12 mesi
Anche per l'unità Kingston PCIe in formato HHHL si nota un incremento del prezzo col passare del tempo, sebbene con incrementi minori rispetto a quelli visti in precedenza.
Cosa aspettarsi veramente
Insomma, la domanda sempre alta e la speculazione hanno invertito la tendenza registrata negli anni, che porterà ad un rallentamento nella diffusione di PC con SSD di primo equipaggiamento, oppure verrà ritardato l'utilizzo di SSD di capienza non standard, per tenere i prezzi più bassi. Anche la diffusione di PC con SSD PCIe subirà gli effetti della speculazione, e molte stime di mercato andranno riviste. Gli effetti sono percentualmente significativi ma globalmente limitati su SSD SATA "consumer" e di taglio basso o medio. Certo, costano qualcosa in più ma tutto sommato restano unità accessibili. Il grosso problema ci sarà a livello server e enterprise, dove si utilizzano SSD molto performanti e spesso capienti. Incrementi percentuali nell'ordine del 30% porteranno a rinvii nel passaggio da HDD a SSD, oltre che ad una riconsiderazione dei budget aziendali destinati a questo scopo. Sarà nostra premura chiedere aggiornamenti ai produttori nel corso del Computex di Taipei, che si terrà nei primi giorni di giugno. Sarà possibile avere un quadro più chiaro e aggiornato delle tendenze che ci attendono per la seconda metà dell'anno.
53 Commenti
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Conviene investire in borsa in ssd che in oro e greggio.
Erano l'unica cosa che riuscivo a vendere, ora nemmeno più quelli!
Erano l'unica cosa che riuscivo a vendere, ora nemmeno più quelli!
Nella mia visione minimalista, a questo punto conviene limitarsi a capienze da 64 GB, per il solo S.O., almeno per le piattaforme consumer.
Sperando che Win 10, patch su patch, non cresca tanto da non essere più sufficiente tale capienza, che già per Win 7 x64 era stretta.
Sperando che Win 10, patch su patch, non cresca tanto da non essere più sufficiente tale capienza, che già per Win 7 x64 era stretta.
i 64gb costano 5€ in meno dei 120gb percui non hanno senso, però mentre prima quelli che vendevo di più erano i 250gb, da qualche mese a questa parte sono tornato a vendere i 120gb.
Anche perchè per la gente comune che vuole upgradare il PC, superare la soglia dei 100€ è dura.
Io ormai i dischi meccanici non riuscirei più a tollerarli... meno male che con 512gb di m.2 + 1tb sata sono già a posto.
Io i dischi meccanici li tollero ancora eccome
tutti ,ho solo hard disk meccanici. Anche perchè poi l'ssd è solo per l'OS ,mentre i giochi andrebbero lenti a caricare come prima perchè vanno messi nell'hd meccanico. E poi in questo vecchio pc che ho ,ho ancora sata 2. Del 2009personalmente "nel periodo d'oro" dell'anno scorso ho cambiato su tutti i pc il main HD con dei SSD da 512GB, nei fissi tali SSD sono affiancati da HD meccanici da 1-2TB per uso backup mentre nei notebook il taglio da 512 garantisce lo stesso capienza a sufficienza per non dover rimpiangere il meccanico, e fidati il notebook di mio padre SATA2 (Core2Duo Santa Rosa) con il passaggio a SSD SATA3 (quelli SATA2 o non si trovano o costano il triplo) e RAM ad alta velocità non ha nulla da invidiare in prestazioni a macchine di pari fascia più recenti. Ovvio che se uno pretende di usare l'SSD solo per l'S.O. e continuare su meccanico a mettere giochi e programmi allora non ha capito nulla del loro funzionamento, se prendi un SSD và usato nella sua completezza al massimo gli HDD meccanici li affianchi all'SSD solo per fare backup dei dati o archiviazione di film o mp3 dove la velocità non è determinante per fruire i contenuti
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