Buffalo Terastation 5400: NAS non solo per la piccola azienda

Le soluzioni Network Attached Storage assicurano capienza di archiviazione e ridondanza dei dati, rivelandosi adatte non solo ad installazioni in reti aziendali ma anche per quegli utenti domestici che hanno a che fare con molti file voluminosi da salvare e proteggere
di Paolo Corsini pubblicato il 27 Dicembre 2012 nel canale StorageSoftware di amministrazione
L'utilizzo di Terastation 5400 all'interno della propria rete è operazione molto semplice, che ha inizio con l'installazione del software NASNavigator 2. Questo tool permette di identificare in rete la propria unità Terastation oltre che di identificarne altre Buffalo eventualmente presenti.
Nell'immagine la NAS in prova, modello TS5400D0DA, prima che venga avviata l'operazione di configurazione degli hard disk installati; notiamo come sia presente una seconda unità NAS, indicata con il nome laboratorio, che è altro modello Buffalo presente nella nostra rete locale in redazione per il backup dei dati utilizzati in laboratorio nel corso dei test dei sistemi. L'indicazione del punto interrogativo per quest'ultima unità è un messaggio di attenzione, in questo caso legato alla disponibilità di un aggiornamento del firmware.
Da questo pannello è possibile eseguire alcune funzionalità base per l'unità, oltre a verificarne la configurazione di rete e lo status operativo, oppure accedere al pannello di configurazione avanzato raffigurato nello screenshot che come sempre accade in questi casi è con interfaccia web. Questo implica che conoscendo login e password sia molto semplice poter entrare nel NAS per procedere con la configurazione, o semplicemente con la verifica del suo stato di funzionamento.
La configurazione degli hard disk è di fatto la prima operazione da eseguire con il NAS una volta entrati nel pannello di configurazione; troviamo nel caso dell'unità in prova 4 hard disk da 1 Terabyte ciascuno, collegati in una catena RAID 5 per una capacità complessiva di 3 Terabytes. A partire da questa configurazione, che è quella di default per la nostra unità, l'utente amministratore dovrà provvedere alla formattazione degli hard disk, ad un loro eventuale partizionamento, alla creazione delle cartelle condivise e alla configurazione degli utenti abilitati ad accedere all'unità NAS.
Essendo il NAS basato su un'architettura PC tradizionale, abbinata ad un sistema operativo appositamente sviluppato, non mancano una serie di servizi che integrano le tradizionali funzionalità di storage dei dati. Terastation 5400 può quindi essere utilizzato come server web e MySQL, oppure per pilotare videocamere di sorveglianza collegate via rete o gestire il protocollo di comunicazione BitTorrent per trasferimenti di file peer-to-peer.
Buffalo mette anche a disposizione una interfaccia semplificata del proprio pannello di amministrazione, con la quale è possibile eseguire le principali configurazioni del NAS in una forma più rapida e per molti versi intuitiva rispetto al pannello avanzato. In linea generale quest'ultimo è utile per le sole configurazioni avanzate, da effettuare in fase di installazione nella propria rete del NAS.
Considerazioni finali
In un contesto d'ufficio la decisione di dotarsi di un sistema NAS per backup e ridondanza dei propri dati sensibili è scelta che possiamo definire pressoché scontata, benché in molti casi sottovalutata. Si tende a considerare che i PC presenti nella propria rete siano non suscettibili di malfunzionamenti e che i dati in essi memorizzati siano pressoché eterni, ma così non è. Dotarsi di una soluzione di storage centralizzato nella rete permette non solo di assicurarsi un valido backup contro malfunzionamenti ed errori nei componenti hardware dei popri PC in rete, ma anche di condividere dati e servizi molto più agevolmente tra utenti.
Abbiamo visto in introduzione come sia possibile abbinare ad un PC una soluzione di storage esterno dedicata, collegata tipicamente attraverso un cavo USB oppure un collegamento eSATA. Lo spazio aggiuntivo messo a disposizione del sistema in questo caso permette di archiviare più dati ma non rappresenta molto spesso una scelta intelligente dal punto di vista della sicurezza dei dati: c'è solo un hard disk e quindi nessuna ridondanza dei dati su più dispositivi in caso di malfunzionamento.
Una logica dello stesso tipo vale anche per l'utente domestico, per il quale avere a disposizione una soluzione NAS in rete permette non solo di eseguire i backup di quanto salvato sui propri dispositivi ma anche di condividere files tra i diversi device presenti nella propria rete. Si pensi ad esempio ad un ambiente di casa nel quale una console di gioco, collegata al televisore in soggiorno, possa condividere con un NAS una libreria multimediale di tracce audio o film evitando che questi dati siano caricati sull'hard disk in locale, superandone quindi le limitazioni sia in termini di ridondanza dei dati sia di capienza complessiva.
Una soluzione come Terastation 5400 di Buffalo è probabilmente eccessiva per le esigenze di storage di un utente domestico ma non da scartare, soprattutto per le versioni con hard disk da 2 Terabytes in poi di capienza, per quegli utenti che hanno grosse necessità in termini di spazio di archiviazione. I molti appassionati di editing video, nonché coloro che scattano molte immagini con reflex digitali utilizzando il formato raw, sono perennemente alla ricerca di più capacità di storage: un NAS di questo tipo permette di rispondere a queste esigenze, mettendo sul campo una flessibilità d'uso ben superiore ad una catena Raid nel proprio PC desktop.
L'essere basato su un'architettura che di fatto è quella di un PC a basso consumo, caratteristica del resto comune alle altre proposte NAS di simile posizionamento sul mercato, apre inoltre spazio ad utilizzi di questo dispositivo che vanno oltre quello del solo archivio di dati. E' proprio in questa direzione, quindi nella specializzazione del proprio software, che si stanno muovendo i produttori di sistemi storage NAS: con dispositivi connessi sempre più via wireless e non con cavo di rete la velocità di trasferimento dei dati da e verso i NAS è pressoché sempre limitata dalla velocità del collegamento wireless e dalla sua saturazione, facendo passare in secondo piano le caratteristiche tecniche hardware del NAS quali responsabili di tempi di risposta rapidi ai vari comandi.
19 Commenti
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Scrivere che il "sistema operativo appositamente sviluppato" è invece una versione di Linux appositamente modificata sarebbe stato forse troppo?Ormai tutti in casa abbiamo almeno un dispositivo basato su Linux/FreeBSD ma quanti lo sanno?
http://en.wikipedia.org/wiki/Buffal..._storage_series
Ha una facilità di gestione disarmante.
cmq si fa in casa con meno soldi e piu' performante e affidabile.
Ormai tutti in casa abbiamo almeno un dispositivo basato su Linux/FreeBSD ma quanti lo sanno?
http://en.wikipedia.org/wiki/Buffal..._storage_series
Figurati, forse non possono nominarlo per questioni di pubblicità.....
Poi altra cosa: che senso ha mettere "sistemi operativi supportati"? (Ovviamente escludendo Linux)
Se è un NAS serio spero funzioni anche senza installare su pc il suo "softwarino" del cacchio, altrimenti è solo un cassone inutile.
Ciauz
usa solo 2 dischi e gli altri 2 sono bellamente lasciati li?
non è possibile costruire 2 array di 2 dischi ciascuno ?
edit letto meglio l'articolo. quindi con questo tipo di nas e oltre i 2 dischi il mirroring è da evitare.
usa solo 2 dischi e gli altri 2 sono bellamente lasciati li?
non è possibile costruire 2 array di 2 dischi ciascuno ?
edit letto meglio l'articolo. quindi con questo tipo di nas e oltre i 2 dischi il mirroring è da evitare.
RAID 1 indipendentemente dal n degli HD significa avere una copia identica dei dati, se hai 4hd in raid1 hai 4hd tutti con la stessa roba dentro. Quello che vuoi fare tu è un doppio raid1 (in verità in questi casi si fa un raid 10 (ovvero raid0 di array raid1) oppure 0+1 (l'inverso).
Si ma quel nas è una barzelletta, non reputo professionale un sistema nato come nas che non ha le memorie ecc (il D2700 non supporta ram ecc...). Tra l'altro se si usa anche la criptatura il rischio di trovarsi nei casini aumenta ulteriormente...
RAID 10?
Ma è una mia impressione o vi siete dimenticati di spiegare il raid 10?Premesso che è solo la mia opinione e che quindi potete bellamente ignorarla, personalmente reputo _indispensabile_ che articoli del genere sia in qualche modo marcati come "spot pubblicitario" perchè, indipendentemente dalla capacità del dispositivo in esame, proprio di uno spot pubblicitario di tratta.
Altrimenti, come si può giustificare il titolo che recita "non solo per la piccola azienda"? Non ci sono test né benchmark, quindi come si fa a dire che va bene anche per qualcosa di più grande che la piccola azienda?
Buona giornata.
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