Hard disk, verità su partizioni e prestazioni

Negli ultimi tempi è possibile trovare in commercio dischi rigidi di notevoli dimensioni, raggiunte grazie all'adozione di piatti da 100 GB e oltre, con prestazioni però inferiori rispetto alle generazioni precedenti. E' possibile risolvere questi problemi creando delle partizioni?
di Alessandro Bordin pubblicato il 22 Aprile 2005 nel canale Storage
234 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info- Se partizioni un HD non avreai prestazioni peggiori, anzi, c'è la possibilità vada meglio
- L'OS è bene installarlo su una piccola partizione, i file sono caricati più velocemente
- I test sugli HD dipendono da fin troppe variabili
Ditemi se ho sbagliato qualcosa?
Per esempio se uno ha 2 dischi:
- Il primo partizionato OS Programmi e Driver + Magazzino
- Giochi + Documenti
Quando mai ha bisogno di usare più partizioni contemporaneamente? A me succede ogni tanto di copiare file da una parte all'altra ma al massimo nel 10% dell'uso totale che faccio del computer. Anche perchè se uno organizza in modo ordinato i dati non avrà bisogno di fare queste operazioni di frequente. Ma se uno sta giocando, non credo che nel frattempo ci sia qualcuno collegato in lan che gli sta copiando documenti...
Idem se uno sta usando qualsaisi programma, (programmi di grafica e di editing esclusi), non credo che nel frattempo stia facendo chissà quali operazioni sulla partizione Magazzino.
Se poi uno sta masterizzando, per fare un esempio un CD AUDIO, non ci sono problemi dato che il programma viene caricato in memoria, al massimo può aver bisogno di un secondo per andare a caricare i codec nella cartella del programma ma poi la testina si riposiziona nel magazzino dove avrà le sue canzoni. ...credo siano pochi quelli che giocano e nel frattempo masterizzano...poi dipende dai giochi e dal proprio hardware...
Naturalmente il discorso varia a seconda dell'utilizzo del PC.
IMHO L'utilizzatore medio ottiene sicuramente dei vantaggi nel partizionare il disco...naturalmente con criterio.
Lo stesso discorso di prima si può fare anche riferendosì ad un unico HD...posizionando i dati nelle varie partizioni in base alla quantità d'uso e di accesso... inoltre l'adozione di dimensioni di cluster appropriati ai dati contenuti nelle relative partizioni porta ad una frammentazione del disco minore e di conseguenza ad un ulteriore vantaggio.
Ripeto che tutto dipende dall'impiego e dai dati.
Per quanto riguarda la rottura dei dischi...io ho sempre partizionato....il primo disco che mi è morto è stato il DTLA-3070 (molti lo ricorderanno) ma per fortuna mi è morto dopo ben 5 anni. Quindi credo sia solo o meglio, per la maggior parte, questione di fortuna...a meno che non avete spazio nel case e tenete l'HD sul bordo di un acquario.
Il mio disco scsi dice che fa' 55MB/s piu' o meno lo stesso valore che ha il mio hitachi da 250GB peccato che nella realta' le cose sono moooolto differenti.
Cioè quello che dico io da anni. Si deve dare peso al test IOmeter , nato proprio per quello. Se guardi, nello IOmeter gli SCSI hanno valori tripli, pur avendo transfer rate inferiori.
Link ad immagine (click per visualizzarla)
cosi colmo alcuni miei buchi delle mie conoscenze sui dischi fissi in generale
il DTLA 307030 lo conosco bene, me ne "fumarono" 2 per surriscaldamento (unico vero pericolo degli HDD oltre naturalmente a cadute accidentali).
per quanto riguarda la sistemazione di grandi quantita' di dati, alcuni preferiscono i raid 10, altri i singoli volumi, o all'eccesso un volume jbod, ma anche qui dipende solo da cosa e da quanti utenti deve servire il fileserver..
io, essendo il solo utente del mio fileserver, ho preferito usare singoli volumi, per far in modo di spengere i dischi quando non servono, limitandone l'usura e lo stress termico.. certo, con una gigalan e' preferibile un raid 5 o 10, ma se mi serve un solo file da pochi MB devo accendere tutti i dischi del raid (con le dovute conseguenze di picchi di assorbimento inusuali, essendo un patito del silenzio, e usando degli alimentatori fanless).
la configurazione di un PC dipende esclusivamente da cio' che si processa su quel pc, e non esistono regole fisse, ma solo linee guida.
per quanto riguarda la ricerca dei file, e' solo questione di organizzazione e memoria..
il DTLA 307030 lo conosco bene, me ne "fumarono" 2 per surriscaldamento (unico vero pericolo degli HDD oltre naturalmente a cadute accidentali).
per quanto riguarda la sistemazione di grandi quantita' di dati, alcuni preferiscono i raid 10, altri i singoli volumi, o all'eccesso un volume jbod, ma anche qui dipende solo da cosa e da quanti utenti deve servire il fileserver..
io, essendo il solo utente del mio fileserver, ho preferito usare singoli volumi, per far in modo di spengere i dischi quando non servono, limitandone l'usura e lo stress termico.. certo, con una gigalan e' preferibile un raid 5 o 10, ma se mi serve un solo file da pochi MB devo accendere tutti i dischi del raid (con le dovute conseguenze di picchi di assorbimento inusuali, essendo un patito del silenzio, e usando degli alimentatori fanless).
la configurazione di un PC dipende esclusivamente da cio' che si processa su quel pc, e non esistono regole fisse, ma solo linee guida.
per quanto riguarda la ricerca dei file, e' solo questione di organizzazione e memoria..
Pienamente d'accordo...IHMO sono pochi gli utenti ad avere problemi del genere come quelli che hai elencato tu appunto perchè quanti utenti home possono permettersi un raid 5 o 10?
Secondo me questo articolo ha sicuramente qualcosa di buono a livello oggettivo e non è assolutamente vero che quel che è stato dimostrato è fittizzio perchè qui si va nel soggettivo e Bordin si sarebbe dovuto ammazzare ad analizzare non dico tutte ma le più comuni combinazioni di partizioni e di hardware di un utente medio.
scooter trofeo VS 600 sportiva
X Bordinok è vero che il test da tenere in considerazine è l'IOmeter e che i dischi con minor tempo di accesso (10-15k) sono effettivamente più veloci.
Faccio notare che dal grafico da te immesso:
http://www.hwupgrade.it/articoli/12...eter_global.gif
vedo il western digital wd360 sata raptor 36 gb ad un valore di 153.01
ed i seguenti (ad esempio):
il seagate 7200.7 sata 160 ncq ad un valore di 116.32
Tenendo in cosiderazione che due dischi che hanno una differenza di costo l'uno 4-5 volte per mb dell'altro, dovrebbe essere naturale che il più costoso sia il più prestante.
la domanda che ci si può porre è la seguente:
supponendo di dover spendere circa la stessa cifra tra un 10k giri (es: raptor 36) ed un 7200 giri PRESTANTE, partizionando quest'ultimo in una unica partizione iniziale di dimensioni equivalenti al primo disco, quali sarebbero i risultati dell'IOmeter???
A me viene un dubbio: vuoi vedere che uno scooter da trofeo UFFICIALE ed una 600 sportiva dallo stesso costo, in una pista medio stretta, fanno gli stessi tempi sul giro? ;P
e poi con la 600 sportiva mi resta anche il possibile utilizzo nel tempo libero, a buon intenditor.......
certo dei vostri consigli.
ciao
Nn sarebbe meglio avere due hard disk e creare la partizione da 2 giga sul scondo hard disk e qella con il sistema operativo sulla prima?
Tieni presente che tutto dipende dall'utilizzo che fai del sistema basta solo pensare che esistono una marea di file system e non solo fat32, ntfs, ext2, ext3,... proprio a secondo degli usi che se ne fanno.
Inoltre Linux adotta degli standard diversi per lo swap rispetto a Windows...intendo a livello di rapporto con la Ram...Per esempio io ho 1Gb di Ram e in automatico linux mi ha settato la partizione di Swap a 100Mb...io personalmente in Windows ho settato il file di swap ad un minimo di 64 ad un massimo 128 più che sufficienti per possibili DUMP.
In ogni caso se fai la partizione da 2Gb per lo Swap e quella da 50 per Windows è come farne una da 52 e metterci su sia Windows che Swap a meno che tu non faccia uso di programmi per il defrag che non ottimizzano i dati della partizione...in questo caso portando il file di swap all'inizio della stessa.
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