Test configurazioni RAID Serial ATA

Avendo a disposizione più dischi SerialATA e disponendo di un controller, integrato od esterno, quali vantaggi si possono ottenere? Questa è una delle domande alle quali abbiamo voluto cercare una risposta, misurando le prestazioni ed analizzando pregi e difetti delle catene RAID configurabili con 4 dischi SerialATA
di Alessandro Bordin pubblicato il 28 Maggio 2004 nel canale StorageConfigurazioni RAID - parte 2
RAID level 1 o RAID 1
Nota anche come mirroring, in questa modalità i dati vengono scritti
su entrambi i dischi, così che uno sia copia speculare dell'altro; qualora
dovesse esserci qualche problema e/o errore di scrittura-lettura, oppure ancora
perdita di dati, il sistema andrà a ricuperare le informazioni sull'altro hard
disk, così da garantire la continuità delle operazioni. Questa modalità
massimizza la sicurezza dei dati ma porta quali inconvenienti prestazioni
ridotte (sono pari a quelle di un singolo disco connesso al controller) e spreco
di spazio (se sono configurati in mirroring due hard disk da 120 GB ciascuno,
il sistema vedrà il tutto come un'unica unità magnetica da 120 GB).
RAID level 0+1 o RAID 0+1 (0/1)
Tale modalità unisce i vantaggi del mirroring con quelli dello striping, a patto ovviamente di utilizzare almeno 4 dischi; le coppie A-B e C-D sono connessi tra di loro in modalità striping, RAID 0, mentre gli C e D, anch'essi in RAID 0 fra loro, ne formano il mirror. Questa soluzione permette di ottenere le elevate prestazioni proprie dello striping unitamente alla sicurezza per i dati propria della modalità mirroring. Sta cadendo in disuso, soppiantato dal RAID 10.
Il motivo è semplice: in caso di problemi ad uno dei dischi, per esempio A, ciò che rimane è la sola coppia C-D, senza più mirror. La catena RAID 0 formata da A e B infatti viene compromessa.
RAID level 10 o RAID 10
Differente il discorso per quanto riguarda il RAID 10. Apparentemente identico
al RAID 0+1, cambiano i livelli RAID reciproci fra i dischi. Le coppie A-B e C-D
sono configurati in mirroring, RAID 1, mentre la configurazione RAID 0, striping,
avviene fra le coppie A-B e C-D.
Ipotizzando un danno al disco A, il sistema potrà contare comunque sia sulle prestazioni (garantite dal RAID 0 fra B e D), sia su una parziale sicurezza dei dati, garantita dal mirroring ancora presente fra C e D. Il sottosistema dischi può teoricamente tollerare un altro failure al disco C o D, aumentando di fatto la sicurezza dei dati. Questa differenza non è per nulla trascurabile, soprattutto ragionando in ambito server.