NVIDIA GeForce RTX 2070: la piccola Turing

Giunge in commercio quest'oggi la terza scheda video della famiglia Turing, capace di gestire Ray Tracing e intelligenza artificiale per ottenere pixel sempre più vicini alla realtà. GeForce RTX 2070 è un prodotto posizionato a poco più di 500€ di prezzo che offre prestazioni maggiori di GeForce GTX 1080, con il plus in futuro di gestire il rendering ibrido dei giochi di prossima generazione
di Paolo Corsini pubblicato il 16 Ottobre 2018 nel canale Schede VideoNVIDIAGeForceTuringMSI
Consumi, rumorosità e temperature
Passiamo ora ad analizzare altri elementi importanti nel giudizio di una scheda video: temperatura, rumorosità e consumi. La scheda MSI GeForce RTX 2070 Armor è un modello con sistema di raffreddamento custom, che può ricordare per design le schede Founder's Edition di NVIDIA vista la presenza di due ventole di raffreddamento,
Il consumo delle nuove GPU della famiglia Turing, a dispetto della tecnologia produttiva a 12 nanometri utilizzata per la loro costruzione, non sono contenuti: lo abbiamo visto con le due proposte RTX 2080Ti e RTX 2080 e questo pattern è confermato anche dalla scheda GeForce RTX 2070. Il dato finale è superiore a quello del modello GeForce GTX 1070, per quanto non in misura così marcata.
Il sistema di raffreddamento sviluppato da MSI per la scheda GeForce RTX 2070 Armor si è dimostrato essere particolarmente silenzioso: in idle le ventole restano ferme, mentre a pieno carico generano un rumore molto contenuto che è di fatto speculare a quello della scheda MSI GeForce GTX 1070 Gaming-X utilizzata quale riferimento.
Grazie all'utility GPU-Z possiamo analizzare il comportamento della frequenza di clock delle schede NVIDIA della famiglia Turing durante l'esecuzione di una applicazione 3D. Il grafico, ottenuto con i dati rilevati durante l'esecuzione del benchmark di Hitman alla risoluzione 4K, permette di evidenziare come la logica interna della GPU permetta di mantenere la frequenza di clock su valori quanto più elevati possibili.
Per tutte e 3 le schede NVIDIA con GPU Turing l'andamento della frequenza di clock tenda a restare stabile, con variazioni contenute nel complesso. I valori medi sono sempre ben superiori a quelli del boost clock indicato da NVIDIA per queste schede, così come ben indicato di seguito:
- GeForce RTX 2080 Founder's Edition: frequenza di clock media sotto stress 1.920 MHz. Boost clock pari a 1.800 MHz;
- GeForce RTX 2080Ti Founder's Edition: frequenza di clock media sotto stress 1.715 MHz. Boost clock pari a 1.635 MHz;
- GeForce RTX 2070 (MSI Armor): frequenza di clock media sotto stress 1.753 MHz. Boost clock pari a 1.620 MHz.
Questo comportamento conferma come le schede Turing cerchino sempre di portare la GPU a operare alla massima frequenza di clock accessibile a seconda di alimentazione, carico di lavoro e temperatura di funzionamento. Da questo il divario tra dato di boost clock e valore medio rilevato nel corso del test, con le schede capaci di un risultato superiore a quello che si attende sulla carta.
E' ipotizzabile che stressando il sistema per un periodo di tempo più lungo in modo continuativo le frequenze di clock tendano a livellarsi un po' più in basso, avvicinandosi al valore del boost clock ma ove possibile continuando a posizionarsi oltre.
Interessante notare come la scheda video MSI GeForce RTX 2070 Armor mantenga, dopo pochi secondi dall'avvio dell'applicazione 3D, una temperatura della GPU che rimane costante attorno ala soglia di 65 gradi centigradi. Per le due schede Founder's Edition il profilo è di incremento più lineare della temperatura, con però un valore finale che è ben più elevato per quanto ampiamente entro i limiti. L'inferiore complessità della GPU TU106 porta ad un consumo più ridotto, che si riflette in temperature più contenute e in un funzionamento che è complessivamente silenzioso anche a pieno carico.
Configurazione di test - metodologia di analisi
Per valutare le prestazioni delle ultime due proposte top di gamma di NVIDIA abbiamo eseguito vari test alle risoluzioni di 2.560x1.440 e 3.840x2.160 pixel, cercando sempre di utilizzare impostazioni qualitative molto spinte. Le schede poste a confronto sono quelle NVIDIA GeForce GTX, dal modello 1070 a quello 1080Ti, assieme alle due proposte AMD Radeon RX Vega 64 e Vega 56.
- NVIDIA GeForce RTX 2080Ti (Founder's Edition)
- NVIDIA GeForce RTX 2080 (Founder's Edition)
- NVIDIA GeForce RTX 2070 (MSI Armor)
- NVIDIA GeForce GTX 1080Ti (Founder's Edition)
- NVIDIA GeForce GTX 1080 (Founder's Edition)
- NVIDIA GeForce GTX 1070 (MSI Gaming-X)
- AMD Radeon RX Vega 64 (reference board)
- AMD Radeon RX Vega 56 (reference board)
Il sistema utilizzato nei test vede processore Intel Core i7-8700K, 16 Gbytes di memoria di sistema DDR4-2400 e scheda madre con chipset Intel Z370.
- Sistema operativo: Windows 10 Pro inglese
- SSD: Samsung 960 EVO 512GB
- Driver video NVIDIA GeForce 399.24 WHQL (Pascal)
- Driver video NVIDIA GeForce 411.51 WHQL (Turing)
- Driver video NVIDIA GeForce 416.33 WHQL (Turing)
- Driver video AMD Radeon Software Adrenalin Edition 18.9.1
- Alimentatore: CoolerMaster Silent Pro Gold 1200 Watt
- Scheda madre: MSI Z370 Tomahawk
- Memoria: 2x8Gbytes DDR4-2400 (15-15-15-36 2T)
Di seguito i titoli inseriti nel confronto
- Hitman
impostazioni Extra e Ultra; rilevazione test GPU - Deus Ex Mankind Divided
impostazioni qualitative al massimo, DX12 - Middle Earth: Shadows of Mordor
qualità ultra - Rise of the Tomb Raider
grafica molto alta, DX12 - Far Cry 5
qualità Ultra - Tom Clancy's The Division
qualità ultra, DX12 - Ashes of the Singularity: Escalation
qualità estrema, DX12 - F1 2017
qualità altissima - Crysis 3
qualità massima, SMAA medio - Battlefield 1
qualità ultra, DX11 - Shadow of Tomb Raider
qualità massima, DX12