Matrox G400 MAX

Recensione scheda video Matrox G400 MAX
di Paolo Corsini pubblicato il 21 Gennaio 2000 nel canale Schede VideoIntroduzione - Costruzione
Introduzione
Matrox è uno dei nomi storici nel panorama dei produttori di schede video e, attualmente, assieme ad ATI l'unico a sviluppare e produrre in proprio sia chip che schede video; tutti gli altri contendenti nel frenetico settore delle schede video, infatti, o sono produttori di chip video (come Nvidia) o costruttori di schede basate su chip altrui (come Asus e Creative, giusto per citarne due). Possono essere considerati una via di mezzo tra i due 3dfx ed S3: la prima in quanto, dalla presentazione della serie VooDoo 3 all'inizio dello scorso anno, è passata da semplice produttore di chip video, assemblati poi da produttori terzi, a costruttore comoleto di chip e schede (grazie all'acquisizione di STB); la seconda, invece, ha iniziato a produrre anche le schede video a seguito dell'acquisizione di Diamond prima e di Number Nine poi, continuando comunque ad utilizzare questi ultimi marchi per vendere le proprie schede video.
La forza di Matrox, in questi ultimi anni, è stata quella di sviluppare prodotti dalle prestazioni complessive elevate e con soluzioni tecnologiche innovative; le schede Matrox, in campo 3D, non sono mai state le più performanti in assoluto ma si sono contraddistinte con particolari features quali il supporto al rendering a 32 bit (introdotto con la serie G200), all'environmental mapped bump mapping e al dual head (tecnologie della serie G400). In queste pagine è recensita la G400MAX, il prodotto più performante attualmente a disposizione nel catalogo Matrox; la G400MAX è stata presentata per la prima volta verso la fine del mese di Maggio 1999 anche se per la disponibilità in volumi nel mercato è stato necessario aspettare sino al mese di Settembre 1999. L'analisi di queste pagine è pertanto fatta su un prodotto ormai maturo, destinato a restare sul mercato ancora per alcuni mesi prima che il suo successore, il chip G450 del quale si sta vociferando in queste settimane, veda il debutto; in un settore così frenetico come quello delle schede video il ciclo di vita di 10-12 mesi della G400MAX può, a buon ragione, essere visto come un notevole risultato.
Costruzione
La costruzione della Matrox G400 MAX è molto simile a quella della
G400 Dual Head recensita qualche mese fa su queste pagine; al centro della scheda è posto
il chip video, ricoperto da un dissipatore di calore con ventola integrata, e attorno ad
esso sono psti, a forma di L rovesciata, i moduli memoria SDRAM. Nella parte superiore
della scheda sono raccolti due connettori per espansioni esterne (ad esempio, i moduli
Raimbow Runner), mentre alla sinistra del chip video il chip del bios è ricoperto da un
dissipatore di notevoli dimensioni.
Nella parte posteriore della scheda sono
raccolti altri 4 chip memoria (ogni chip ha una capacità di 4 Mbytes, per una dotazione
complessiva di 32 Mbytes) e si nota chiaramente l'area della scheda corrispondente alla
parte posteriore del chip video: in questa superficie sono montati alcuni componenti che
impediscono il montaggio di un dissipatore di calore "a sandwitch", anche se la
parte più interna (nell'immagine è quella di colore verde più chiaro) è completamente
piana, pertanto con un dissipatore tagliato su misura sarebbe in teoria possibile riuscire
a dissipare il calore anche dalla parte posteriore del chip. La componentistica utilzizata
sulla scheda pare essere di elevata qualità: il dissipatore con ventola integrata è
molto ben realizzato, pur essendo di limitate dimensioni per evidenti motivi d'ingombro
complessivo, ed è fissato al PCB della scheda per mezzo di due perni in alluminio. Tra
dissipatore e chip G400MAX è stato messo un piccolo pad termoconduttivo, simile a quello
utilizzato per i dissipatori dei processori; a mio avviso è meglio eliminare questo pad e
stendere un sottile strato di pasta siliconica tra dissipatore e parte superiore del chip,
così da migliorare ulteriormente la dissipazione termica di quest'ultimo.
Sulla scheda sono presenti due distinti connettori
per monitor: questa caratteristica è spiegata dal supporto alla modalità Dual Head,
prerogativa delle schede video basate sui chip G400 di Matrox e che verrà analizzata in
dettaglio nelle pagine seguenti. Come si vede chiaramente nell'immagine qui a sinistra,
due distinti cavi di segnale vanno collegati alla scheda, uno per ciascuno dei due monitor
utilizzati: il connettore posto in alto è quello che gestisce il montor principale,
mentre il connettore in basso quello secondario (o il monitor TV, a seconda della
configurazione scelta); non è presente un'uscita TV diretta, in genere saldata
direttamente sul pannello posteriore di numerose schede video di fascia alta, in quanto in
dotazione viene fornito un particolare cavo convertitore, riprodotto nell'immagine
sottostante:
Il connettore fotografato a lato mette a disposizione due uscite video, così da poter connettere la G400 ad un televisore o ad una sorgente video esterna (videoregistratore, ad esempio); sono disponibili sia l'uscita video tradizionale su Pin RCA (di colore giallo) che un connettore a 7 poli per uscita S-Video. |
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La memoria video è, come già detto in precedenza, suddivisa in 8 chip da 4 Mbytes ciascuno; i chip sono marcihiati SEC (quindi prodotti da Samsung) e hanno rating da 5ns, con una frequenza massima teorica che è pari a quella di default, cioè 200 Mhz. |