Matrox G400 Dual Head 32 Mbytes

Recensione scheda video Matrox G400 Dual Head 32 Mbytes
di Paolo Corsini pubblicato il 23 Settembre 1999 nel canale Schede VideoIntroduzione
Matrox è uno di quei produttori, nel settore dell'hardware per personal computer, noto alla stragrande maggioranza degli appassionati; questo nome ha, infatti, da parecchi anni significato qualità costruttiva e prestazioni elevate nel settore delle schede video. La storia recente di Matrox (gli ultimi 3 anni, in particolare) è caraterizzata da numerosi eventi che spiegano, almeno in parte, l'evoluzione tecnologica del settore delle schede video, specialmente per quanto ha a che vedere con l'accelerazione 3D; alcuni dei più significativi sono riportati qui di seguito:
- Matrox Millennium e Millennium II: queste due schede hanno rappresentato per parecchio tempo lo stato dell'arte per la grafica 2D di tipo domestico, sia per velocità pura che per qualità dell'immagine riprodotta anche alle più elevate risoluzioni; Matrox, infatti, è ai più nota proprio per le elevate prestazioni 2D delle sue schede.
- Schede video Matrox Mystique e Mystique 220: introdotte nel 1997, queste due schede hanno rappresentato un primo tentativo di implementare, via hardware, accelerazione 3D; ai tempi il confronto, alquanto impari, era con il primo chip di 3dfx, il VooDoo, specificamente pensato come soluzione add-on e orientata solo ai giochi 3D. Il successo commerciale di questi prodotti è stato elevatissimo e, nonostante una qualità della riproduzione 3D inferiore a quella del chip 3dfx, si può dire che la serie Mystique ha permesso di rendere, per così dire, accessibile ai più la riproduzione tridimensionale.
- G200: introdotto nel mese di Luglio 1998, questo chi ha rappresentato, per alcuni versi, un punto di svolta nel panorama delle schede video: l'introduzione del rendering a 32 bit ha permesso di ottenere una qualità d'immagine sensibilmente superiore a quella del più agguerrito concorrente (3dfx con i chip VooDoo 2 e Banshee), spostando per la prima volta l'attenzione dei videogiocatori dalla velocità pura al connubio tra velocità e qualità dell'immagine 3D. Parallelamente a questo, la G200 è stata un punto di riferimento per le prestazioni con grafica 2D e per la qualità di riproduzione.
Questo percorso, caratterizzato dalle tre tappe qui sopra segnalate, deve però tenere in considerazione almeno due elementi negativi:
- in primo luogo, la difficoltà di Matrox, nell'ultimo anno, di completare lo sviluppo di un driver Open GL ICD: è con tale tipo di driver, infatti, che è possibile sfruttare appieno la grafica Open GL sia di numerosi giochi 3D che, soprattutto, delle applicazioni di grafica professionale. E' stato un vero paradosso il vedere le schede G200 presentate come la soluzione ideale per i professionisti della grafica, salvo poi rivelarsi inutilizzabili per la maggioranza degli utenti professionisti del 3D a motivo della mancanza assoluta di un driver Open GL ICD, almeno fino alla fine dei Giugno 1999.
- secondariamente, i problemi legati alla produzione proprio della serie G400. Le prime entusiastiche recensioni della G400 e del modello G400 MAX sono state messe on line a partire dalla seconda metà del mese di Maggio 1999; purtroppo la scheda si è resa disponibile nella versione G400 solo a partire dalla fine del mese di Luglio 1999, mentre per la versione G400 MAX le consegne ufficiali sono slittate ad inizio Settembre 1999. In un settore, come quello delle schede video, nel quale la vita utile di un prodotto è pari al massimo a 6 mesi, pare inaccettabile un ritardo così netto tra pubblicazioni di preview e recensioni e disponibilità effettiva del prodotto per il vasto pubblico.
La G400 può essere, a mio avviso, indicata come un vero e proprio banco di prova per Matrox: le innovazioni tecnologiche saranno in grado di farne un prodotto vincente e, soprattutto, di fare in modo che non si ricada negli stessi errori compiuti un anno fa con la G200 (vedi, in particolare, l'assenza di driver Open GL)? Vediamone, innanzitutto, le caratteristiche tecniche.