Fotografare lo schermo

Se è necessario ottenere una copia su carta o una diapositiva di quanto appare sul monitor, e non è possibile ricorrere ad uno screenshot software, esiste la possibilità di effettuare una foto con una tradizionale macchina fotografica per poi ottenere una stampa o una diapositiva. Guesta guida vi illustra come
di Paolo Corsini pubblicato il 20 Aprile 1999 nel canale Schede VideoFotografare lo schermo
Se è necessario ottenere una copia su carta o una diapositiva di quanto appare sul monitor, e non è possibile ricorrere ad uno screenshot software, esiste la possibilità di effettuare una foto con una tradizionale macchina fotografica per poi ottenere una stampa o una diapositiva.
Una scelta di questo tipo può essere dovuta a vari fattori:
- Caso più ovvio, impossibilità di percorrere la via software, (una apposita utility di screen-capture o la semplice pressione del tasto Stamp). Con in vecchi PC oppure con computer particolari non esistono soluzioni di questo genere. Idem per i televisori.
- Una foto è lunico modo per ottenere una immagine della schermata di boot del Pc. (ad esempio per mostrare agli amici le prove del vostro incredibile overclock ;-)
- Con i filmati visualizzati in overlay, come ad esempio i film su DVD o quelli provenienti da una scheda di acquisizione video, il normale software di screen-capture restituisce una immagine nera o viola.
- Se occorre una copia su carta di una qualsiasi immagine, una foto "analogica" è sempre molto superiore per qualità ad una stampa ink-jet, almeno nel caso delle stampanti di costo medio-basso. Questo non è un particolare da trascurare, ad esempio per chi deve creare campioni da presentare a potenziali clienti. Un altro caso può essere il voler disporre di foto tradizionali da quelle ottenute tramite una macchina fotografica digitale.
- Nel caso di presentazioni, una diapositiva consente risultati nettamente migliori rispetto ad una classica stampa laser o ink-jet su lucido.
Vediamo dunque come è possibile fare delle foto di qualità al monitor o alla TV. Una precisazione: questo non è sicuramente un trattato di fotografia, ma presuppone almeno una conoscenza di base dei principi di funzionamento di una macchina fotografica (scatto, diaframma, ecc.) e una certa dimestichezza con il loro utilizzo.
Come attrezzatura è necessaria una normale macchina reflex da 35mm, semiautomatica o manuale, che sia in grado di impostare la velocità dello scatto. E importante che sia di tipo reflex altrimenti quanto inquadrato nel mirino non corrisponderà a quanto si otterrà su pellicola. Questultima va bene con una sensibilità di 100 ASA, una più alta è inutile nel nostro caso. A proposito, meglio chiarire che il flash non serve assolutamente!
Un treppiede sarebbe praticamente indispensabile, soprattutto se si vuole fotografare uno schermo TV, come vedremo in seguito; in caso di emergenza si può rimediare con un altro tipo di supporto dove appoggiare la macchina, purchè sia esattamente in asse con lo schermo.
Uno zoom o un teleobiettivo medio possono
essere di grande aiuto per ottenere i migliori risultati, con un normale obiettivo da 50mm
si noterà un po di più la convessità o linclinazione. Inoltre cè il
problema della distanza: bisognerà fotografare giusto limmagine che appare sul
video, non di più, e senza lenti aggiuntive questo è un po difficile. Con uno zoom
potete tenere la macchina distante due-tre metri e quindi scegliere linquadratura
migliore.
E essenziale che lasse orizzontale dellobiettivo sia perfettamente
perpendicolare alla superficie del monitor, quindi regolate bene la testa del treppiede e
la base basculante del monitor.
Bisogna fare attenzione ad eliminare tutti i riflessi sul monitor, la cosa migliore è scattare la foto al buio, con una debole lampada posizionata dietro al monitor. Ricordatevi di coprire anche il led del monitor con un pezzetto di nastro adesivo opaco, cè il rischio di vedere vanificati i nostri sforzi da una scia verde in tutte le foto.
Veniamo alle impostazioni della macchina.
Per la velocità dello scatto fate riferimento alla frequenza di refresh verticale
utilizzata dal vostro monitor. E evidente che il tempo di esposizione deve essere uguale
o più lungo del tempo di tracciamento dellimmagine, altrimenti non verrà
riprodotta una immagine intera. Nel caso di un televisore ad esempio, un fotogramma viene
disegnato in 1/25 di secondo. Se il tempo di scatto è inferiore, il risultato sarà una
foto incompleta o confusa. I migliori risultati in genere si ottengono con tempi di 1/4 o
1/8 di secondo, ecco perché è indispensabile lassoluta immobilità della macchina
fotografica.
Il problema delle alte esposizioni è con le animazioni o con i film, dato che verranno
registrati più fotogrammi, quindi a meno di mettere "in pausa" il tutto, si
possono fotografare solo immagini statiche. Altrimenti è necessario impostare un tempo di
esposizione pari alla frequenza di refresh utilizzata.
Dopo aver piazzato la macchina in modo da inquadrare solo limmagine e nullaltro, si può procedere alla messa a fuoco. Abbassate leggermente la luminosità e il contrasto del monitor, questo eviterà strani aloni nelle zone più luminose. Il diaframma può essere lasciato in automatico, facendo intervenire lesposimetro secondo le impostazioni del tempo di scatto fatte a priori; essendo il monitor una superficie piatta non c'è il problema della profondità di campo. Se cè uno zoom a disposizione, regolatelo per la massima focale, mettete perfettamente a fuoco, quindi zoomate fino a coprire lintera immagine.
Lultima cosa da controllare prima di
scattare potrebbe sembrare banale ma non lo è: assicurarsi sempre che il monitor sia
perfettamente pulito.
Potete fare degli esperimenti ignorando lesposimetro e variando lapertura del
diaframma per ottenere foto leggermente sovraesposte o sottoesposte, in alcuni casi un
valore in più o in meno può fare una grande differenza in termini qualitativi.
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