AMD Radeon R9 Fury X: è il tempo della GPU Fiji

AMD Radeon R9 Fury X: è il tempo della GPU Fiji

Svelate le prestazioni della nuova proposta top di gamma di AMD peril videogiocatore appassionato, basata su GPU della famiglia Fiji e per la prima volta abbinata a memoria HBM, High Bandwidth Memory. Dimensioni compatte grazie alle nuove memorie, ma un sistema di raffreddamento a liquido di tipo integrato che assicura silenziosità e consumi contenuti per la rivale diretta di GeForce GTX 980Ti.

di pubblicato il nel canale Schede Video
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La scheda Radeon R9 Fury X

Come abbiamo già avuto modo di osservare in questi giorni, la scheda Radeon R9 Fury X si presenta con un design decisamente differente rispetto a quanto siamo stati abituati in passato. Se le schede top di gamma si sono sempre distinte, con alcune eccezioni, per una lunghezza complessiva sempre superiore ai prodotti meno potenti ecco che con Radeon R9 Fury X AMD propone un prodotto dalla lunghezza di soli 7,5 pollici, pari a 19 cm. E' questa una scheda molto compatta, con un ingombro laterale di 2 slot, che può facilmente venir installata in pressoché qualsiasi chassis tenendo conto della sola lunghezza del PCB.

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Il raffreddamento è a liquido così come visto per la scheda AMD Radeon R9 295X2 a doppia GPU, ma con Fury X viene a mancare qualsiasi ventola di raffreddamento in quanto la dissipazione termica di tutti i componenti è gestita dal kit a liquido integrato. Da questo il design estremamente sobrio, con la struttura portante in alluminio che è sormontata da una copertura in materiale plastico discretamente morbido al tatto. Sono presenti alcune aperture in quella che a prima vita appare essere come una vera e propria scatola: quella per il passaggio dei tubi del sistema di raffreddamento, quella per i due connettori di alimentazione a 8 pin e due per intervenire su switch presenti sul PCB della scheda.

A dimensioni così compatte si è giunti grazie alla peculiarità tecnologica della scheda Radeon R9 Fury X, cioè l'utilizzo di memoria HBM; questa è montata sul package della GPU, accanto a quest'ultima, e non più sul PCB della scheda che può quindi ridursi di molto quanto a dimensioni.

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il waterblock con pompa integrata è sviluppato da Cooler Master; si noti la parte del circuito in rame a contatto con la circuiteria di alimentazione della scheda

Il radiatore esterno integra una ventola da 120 millimetri di diametro, con una base che si prolunga sino ad allinearsi all'ingombro della ventola così da ricavare spazio supplementare per il liquido di raffreddamento. Il funzionamento della ventola è governato direttamente dalla scheda video: la sua velocità di rotazione è funzione della temperatura della GPU, cosa che del resto vale anche per la portata della pompa di circolazione del liquido. AMD certifica il sistema di raffreddamento per una dissipazione massima di 500 Watt, ben più di quanto la scheda consumi con impostazioni di default; il livello di intervento è tarato su una temperatura di riferimento della GPU di 50 gradi centigradi durante l'esecuzione di applicazioni 3D. Segnaliamo come AMD indichi un consumo tipico per Radeon R9 Fury X pari a 275 Watt ma la presenza di due connettori a 8 pin permette di fornire, assieme allo slot PCI Express 16x, sino ad un massimo di 375 Watt alla scheda.

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Con Radeon R9 Fury X AMD ha scelto di abbandonare completamente le connessioni DVI, rendendo disponibili 1 porta HDMI e 4 Display Port standard. La prima non è compatibile con lo standard HDMI 2.0 ma solo con quello HDMI 1.4, caratteristica che non permette di pilotare display 4K con frequenza di refresh di 60 Hz. Nessun problema in questo senso per le connessioni Display Port, che sono da prediligere in caso di collegamento con schermi 4K; da segnalare inoltre come le 3 porte Display Port possano gestire sino a 6 schermi contemporaneamente, via tecnologia Eyefinity, utilizzando appositi adattatori.

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AMD ha implementato in questa scheda quello che è indicato con il nome di GPU Tach: si tratta di una serie di LED montato all'altezza dei connettori di alimentazione a 8 pin che riportano il livello di intensità di utilizzo della GPU. Attraverso degli switch questi led possono venir configurati per operare con diversi colori, o per restare disattivati.

 
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