Radeon R9 280X: le soluzioni MSI e Sapphire

Alla prova dei fatti la nuova proposta di AMD per il segmento di fascia medio alta del mercato delle schede video desktop: analizzate le schede Sapphire R9 280X Toxic e MSI R9 280X Twin Frozr Gaming OC, modelli che grazie a differenti livelli di overclock pareggiano il conto con le schede Radeon HD 7970 GHz Edition
di Paolo Corsini pubblicato il 14 Ottobre 2013 nel canale Schede VideoAMDMSISapphireRadeon
Sapphire R9 280X Toxic
Sapphire ha presentato numerose schede della famiglia Radeon R9 280X, tra le quali spicca il modello Toxic analizzato in queste pagine per essere quello con le frequenze di clock più elevate. Parliamo di 6,4 GHz per la memoria video, contro un valore di default pari a 6 GHz, e di 1.150 MHz come frequenza di clock boost per la GPU con un valore di default abbinato pari a 1.100 MHz. Come già segnalato in precedenza sottolineiamo come si tratti di valori ben più elevati rispetto a quelli di default per le schede Radeon R9 280X, con un incremento di ben 250 MHz per la frequenza di clock di default e di 150 MHz prendendo quale riferimento quella boost.
Tali risultati sono stati ottenuti attraverso interventi mirati. Il PCB, innanzitutto, è di tipo custom e già la presenza di due connettori di alimentazione a 8 pin lascia chiaramente intendere come questa sia una scheda che si differenzia in modo marcato da quella reference. Il sistema di raffreddamento è basato su 3 ventole, con le due laterali da 9cm di diametro e quella centrale più piccola da 8 cm, montate sopra due voluminosi radiatori in alluminio collegati da alcune heatpipes in rame che terminano a contatto con la placca in rame collegata alla GPU.
Sapphire ha scelto di mettere a disposizione di questa scheda due connettori DVI, uno solo dei quali però di tipo dual link; accanto a questi trovano spazio un connettore HDMI e due Mini Display Port. Al pari di quanto segnalato nella pagina precedente per la scheda MSI troviamo nella placca posteriore una griglia per l'evacuazione dell'aria soffiata dalle ventole nonostante il design del sistema di raffreddamento sia tale da spingere l'aria all'interno del case. Il sistema di alimentazione prevede 8 fasi specifiche per la GPU, affiancate da 2 per la memoria video: questa scelta è dettata dalla necessità di assicurare un funzionamento sempre stabile della scheda, tenendo in considerazione come le frequenze di default siano ben più elevate rispetto a quanto in genere abbinato alle altre schede di questa famiglia.
Il sistema di raffreddamento ha uno sviluppo lungo tutto il PCB della scheda, andando a diretto contatto sia con la GPU sia con i moduli memoria GDDR5. La parte posteriore della scheda è ricoperta da una placca in alluminio che svolge il compito di proteggere i componenti superficiali montati sul circuito stampato
Accanto ai due connettori CrossFire troviamo un pulsante, con il quale poter selezionare tra i due bios montati onboard: il primo è quello standard PC mentre il secondo è un bios adatto a sistemi di tipo UEFI. La presenza di due bios permette di eseguire operazioni di aggiornamento e modding del bios con maggiori margini di sicurezza, potendo ripristinare il corretto funzionamento della scheda con il bios secondario qualora qualcosa non vada a buon fine.