Lenovo ThinkStation PX, la workstation tutta CPU e GPU

Lenovo ThinkStation PX, la workstation tutta CPU e GPU

Una workstation grafica è fatta sicuramente dall'abbinamento di componenti veloci e in grado di supportare al meglio le elaborazioni più gravose, ma non può prescindere da una costruzione che ne garantisca funzionamento stabile in ogni condizione. Questo, e molto altro, lo ritroviamo in Lenovo ThinkStation PX, una workstation a doppio processore che può ospitare sino a 4 schede video in parallelo.

di pubblicato il nel canale Sistemi
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ThinkStation PX è la workstation più potente nella gamma di soluzioni ThinkStation di Lenovo, pensate per quei professionisti che necessitano di sistemi non solo in grado di eseguire elaborazioni complesse nel minor tempo possibile ma anche in grado di operare 24 ore su 24 senza problemi di continuità. Il mercato di riferimento per questi prodotti è quello delle elaborazioni di intelligenza artificiale, del data scientist, dello sviluppo di soluzioni di realtà virtuale e realtà aumentata, delle applicazioni nell'industria dell'Oil & Gas e dell'editing audio e video.

ThinkStation PX è una workstation grafica molto potente, forte di una configurazione che può abbinare 2 processori Intel Xeon Scalable abbinati a un massimo di 4 schede video NVIDIA della famiglia RTX Ada, con il plus di uno chassis che non solo può essere montato in un armadio rack ma che non richiede l'utilizzo di utensili per accedere ai componenti interni. Una struttura modulare che si spinge a integrare, a seconda della configurazione, sino a 2 alimentatori ridondanti da 1.850 Watt di potenza ciascuno.

La serie Thinkstation P è stata sviluppata da Lenovo in collaborazione con Aston Martin, riprendendo nel design esterno e nella struttura interna alcune soluzioni mutuate dall'industria automobilistica. Le strutture di raffreddamento interne, a canali differenziati, sono state ridisegnate, mentre nella parte frontale l'ingresso dell'aria fresca è assicurato da una struttura a nido d'ape. Lo chassis è stato sviluppato nell'ottica di facilitare i lavori di manutenzione, permettendo l'accesso interno e la rimozione dei componenti principali senza dover utilizzare alcun tipo di utensile.

Cuore di questa workstation, nella configurazione da noi testata, sono i due processori Intel Xeon Gold 6430 della famiglia Sapphire Rapids: si tratta di CPU che integrano 32 core fisici ciascuna, capaci di gestire sino a 64 thread in parallelo, con 60 MB di cache complessiva e un TDP pari a 270 Watt. Questi processori operano di default a una frequenza di clock di 2,1 GHz e sono capaci di spingersi sino a 3,4 GHz di clock massimo in Turbo Boost. In questa configurazione il sistema mette a disposizione un totale di 64 core fisici e può processare sino a 128 thread in parallelo.

In una workstation la componente grafica assume un ruolo rilevante tanto quanto quello del processore: in questo sistema troviamo una scheda NVIDIA RTX A4500, una soluzione basata su GPU NVIDIA GA102 della famiglia Ampere con 7.168 core e 20GB di memoria video di tipo GDDR6 con correzione degli errori ECC. Caratterizzata da un ingombro di 2 slot e da un sistema di raffreddamento attivo, questa scheda può essere sostituita dai due modelli più potenti RTX 5000 e RTX 6000 a seconda delle necessità specifiche del cliente, con queste differenze in termini di specifiche tecniche:

Modello RTX A6000 RTX A5000 RTX A4500
Tipologia GPU GA102 GA102 GA102
Core GPU 10.752 8.192 7.168
Clock GPU 1.410MHz 1.170MHz 1.050MHz
Boost Clock GPU 1.800MHz 1.695MHz 1.650MHz
Memoria 48GB GDDR6 32GB GDDR6 20GB GDDR6
Bandwidth 768GB/s 768GB/s 640GB/s
TDP 300W 250W 210W

Non manca la possibilità di utilizzare anche le più recenti schede NVIDIA RTX Ada, basate su GPU della famiglia Ada Lovelace. I modelli di questa gamma proposti da NVIDIA sono i seguenti:

Modello RTX 6000 Ada RTX 5000 Ada RTX 4500 Ada RTX 4000 Ada
Tipologia GPU AD102 AD102 AD104 AD104
Core GPU 18.176 12.800 7.680 6.144
Clock GPU 915MHz 1.150MHz 720MHz 720MHz
Boost Clock GPU 2.500MHz 2.250MHz 2.250MHz 1.750MHz
Memoria 48GB GDDR6 32GB GDDR6 24GB GDDR6 20GB GDDR6
Bandwidth 960GB/s 576GB/s 432GB/s 280GB/s
TDP 300W 250W 130W 130W

Si nota come la nuova gamma Ada Lovelace delle schede NVIDIA RTX vanti specifiche molto più agli estremi, con i due modelli 4500 Ada e 4000 Ada che sono caratterizzati da consumi molto più contenuti rispetto a quanto in genere ci si aspetta da schede di questo tipo al punto che l'ingombro della scheda RTX 4000 Ada è di un singolo slot.

Rimosso il pannello laterale si ha immediato accesso ai componenti interni e alla struttura di raffreddamento a 3 canali. Lenovo ha installato nella parte frontale 4 ventole che introducono aria all'interno dello chassis, veicolandole nelle 3 zone delle quali è divisa la scheda madre. Le due inferiore e superiore sono dedicate alle schede PCI Express, con la possibilità di ospitare ciascuna un massimo di 2 schede video PCI Express x16 con ingombro di 2 slot ciascuna: a ognuna di queste zone è riservata una ventola di raffreddamento. Il blocco centrale è ricoperto da una copertura in materiale plastico che aiuta a meglio veicolare il flusso di raffreddamento pilotato da due ventole dedicate: in quest'area troviamo i due processori Intel Xeon, ciascuno con un sistema di raffreddamento che integra una ventola e due voluminosi blocchi di dissipazione.

Interessante segnalare come la scheda madre sia dotata di un gran numero di slot PCI Express: ne troviamo 8 di tipo x16 in totale, equamente divisi tra parte superiore e inferiore dello chassis, mentre un ulteriore slot PCI Express x8 è montato superiormente. Non manca di certo spazio per installare sino a 4 schede video a doppio slot d'ingombro ma è possibile configurare questa workstation grafica anche con acceleratori ad hoc, pensati per utilizzi specifici.

In quest'area trovano posto anche i moduli memoria, con un massimo di 16 che possono venir installati per una capacità massima che tocca i 2 TB utilizzando moduli da 128 GB di capacità ciascuno. In prossimità della parte posteriore dello chassis sono presenti altre due ventole dedicate, che in questo caso soffiano aria calda dall'interno dello chassis verso l'esterno: tale soluzione non è stata prevista nei due blocchi inferiore e superiore in quanto le schede video sono dotate di proprio sistema di raffreddamento che già soffia aria espellendola all'esterno dello chassis.

Nella parte posteriore dello chassis sono raccolte le tradizionali porte di connessione della scheda madre per le periferiche di input-output, oltre alle griglie per l'installazione delle schede PCI Express. Si nota anche l'alimentatore da 1.850 Watt, che ha una struttura hot swap grazie alla quale può essere facilmente rimosso dal sistema sempre senza utilizzo di utensili. ThinkStation PX prevede quale opzione accessoria l'installazione di un secondo alimentatore ridondato con il principale, così che sia possibile sostituirlo mantenendo in funzione la workstation. Nella parte posteriore è integrato anche un pulsante di accensione, utile quando il sistema è montato in un rack così che possa essere avviato anche trovandosi nella parte posteriore dell'armadio.

Dal pannello frontale è possibile avere accesso a una unità di storage da 3,5 pollici, hard disk meccanici con interfaccia SATA montati su slitte con serratura. Non mancano poi quattro unità SSD in formato M.2, sempre installate in slitte ad accesso esterno che si affiancano agli altri SSD collegabili alla scheda madre dall'interno dello chassis.

Oltre ai 4 cassettini per SSD accessibili dall'esterno sono presenti sulla scheda madre 3 slot M.2 per altrettanti SSD; sono montati su slitte che integrano un sistema di raffreddamento passivo, così che i chip memoria e il controller montati non generino problemi di surriscaldamento.

La costruzione di ThinkStation PX è estremamente curata: con questo prodotto Lenovo si rivolge del resto ad un pubblico ben specifico, quello dei professionisti che necessitano di uno strumento di lavoro che sia non solo potente ma anche in grado di operare stabilmente nel lungo periodo senza interruzioni. Un fermo macchina, nel mondo della grafica professionale e dell'elaborazione di dati, ha un costo orario ben superiore rispetto a quanto si potrebbe risparmiare assemblando da soli un sistema di questo tipo. Anche se si volesse optare per questa strada non si riuscirebbe comunque ad ottenere il livello di integrazione specifica e la facilità di accesso che ThinkStation PX mette a disposizione.

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Thinkstation PX è capace di prestazioni velocistiche molto elevate, a condizione che l'applicazione che viene utilizzata sia in grado di sfruttare tutti i core che sono messi a disposizione dai due processori Intel Xeon Gold 6430. I risultati sono stati messi a confronto con quelli dei sistemi desktop di fascia più alta proposti da Intel e AMD con le famiglie Core e Ryzen: è evidente il gap, pur con frequenze di clock che sono ben più contenute nella CPU Xeon per compensare il maggior numero di core integrati. Quello che si può derivare da questi dati, oltre che dall'utilizzo fatto in redazione in varie settimane, è la flessibilità d'uso di questa workstation, forte anche di una possibilità di essere configurata con hardware diverso e più o meno potente. Basti ad esempio pensare alla flessibilità in termini di schede video, sia come modello che come numero: questo componente può incidere in misura molto marcata sul comportamento di quelle applicazioni che le sfruttano per elaborazioni parallele sgravando di questo le CPU.

La gamma di workstation Lenovo ThinkStation si completa con i modelli ThinkStation P5 e ThinkStation P7, tutte caratterizzate dallo stesso tipo di architettura dello chassis con differenze in termini di volume interno e di hardware installabile. La più piccola del lotto, ThinkStation P5, ha chassis con volume di 33 litri ed è in grado di ospitare un processore Intel Xeon W con la massimo 24 core e sino a 2 schede video NVIDIA RTX 6000. Può essere abbinata sino a 512GB di memoria di sistema DDR5-4800, con un totale di 6 unità di storage e alimentatore da 1.000 Watt.

Per Thinkstation P7 aumenta leggermente il volume interno sino a 39 litri, con uno chassis esterno che occupa 4 unità rack se montato in orizzontale. Supporta un processore Intel Xeon W a 56 core come massimo  sino a 3 schede video NVIDIA RTX 6000, con 1TB di memoria di sistema, sino a 11 unità di storage e alimentatore da 1450 Watt di potenza. I numeri si estendono ulteriormente per ThinkStation PX, l'unica con configurazione a doppio processore Intel Xeon Scalable capace di ospitare sino a 4 schede video NVIDIA RTX 6000, sino a 2 TB di memoria di sistema, sino a 9 hard disk e alimentatore ridondato da 1.850 Watt di potenza.

ThinkStation PX è una workstation estremamente interessante, che può essere configurata con una dotazione hardware di livello assoluto. I due processori Intel Xeon Scalable arrivano ad un massimo di 56 core ciascuno, con la possibilità di abbinarvi sino a 4 schede video NVIDIA RTX 6000 Ada che al momento rappresentano la massima espressione dell'azienda americana per workstation grafiche.

Un sistema di questa complessità può essere assemblato in modo indipendente ma è evidente che optare per una workstation sviluppata ad hoc come questa offra benefici che sono fondamentali per un professionista della grafica e dell'elaborazione. La costruzione modulare, con la possibilità di installare il sistema in un armadio rack fissandolo in orizzontale, è solo il primo degli elementi: permette di facilitare la manutenzione e l'intervento sui componenti interni in caso di malfunzionamento.

C'è però molto altro a supporto del professionista, come il software TGX per la gestione da remoto oppure la sempre più importante certificazione degli ISV: Lenovo ha una lista online dei partner software che certificano le workstation ThinkStation P con le proprie applicazioni accessibile a questo indirizzo. Non dobbiamo inoltre trascurare un aspetto pratico: il ciclo di vita di una workstation grafica di questo tipo è tipicamente superiore ai classici 3 anni di una soluzione PC, anche perché una volta installata in ambiente di lavoro si tende ad utilizzarla senza che venga toccata o modificata. Così come da noi analizzata ThinkStation PX viene proposta sul sito Lenovo ad un costo di 13.200€ IVA inclusa ma è possibile spingersi ben oltre: massimizzando tutta la capacità di questo sistema il conto sale sino a poco più di 63.000€ IVA inclusa, ma dobbiamo considerare che ogni scheda video NVIDIA RTX 6000 Ada ha un costo di 6.100€ e sono presenti 2TB di memoria, quantitativo che da solo incide per il 40% sul costo complessivo.

23 Commenti
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Rubberick28 Settembre 2023, 17:01 #1
Sarei curioso di sapere che tipo di software ci possa girare per maxare il consumo di una macchina del genere
ezellohar28 Settembre 2023, 17:31 #2
Che bestia!

Ma... ci girerà Crysis?
noc7728 Settembre 2023, 17:44 #3
Bè i software usati per il test credo l'abbiano messa a dura prova e poi c'è After Effect che in quanto ad uso di ram è molto esoso.
In ufficio ho una macchina Dell concettualmente simile con alimentazione hot swap e altro ma l'ho presa solo perché volevo qualcosa di super robusto, come scritto nell'articolo la ram a controllo di errore costa un casino e quindi mi sono fermato a soli 32Gb... ne potevo installare altri 192
jepessen28 Settembre 2023, 18:33 #4
Originariamente inviato da: Rubberick
Sarei curioso di sapere che tipo di software ci possa girare per maxare il consumo di una macchina del genere


Software professionale pensato per utilizzare i vari core di CPU/GPU. Personalmente ho sviluppato un software che esegue degli algoritmi paralleli per un cliente, eseguiti in tanti thread quanti sono i core del processore, quindi viene sempre utilizzato al 100%. Le varie librerie di deep learning fanno lo stesso con la gpu (es. tensorflow), cosi' come software di rendering 3d, simulazione numerica e via discorrendo. Di certo non e' un PC fatto per farci girare word. Questo tipo di macchine costano tanto, ma in genere il ROI vale tutta la spesa, e gli studi/aziende che l'acquistano se la ripagano in poco tempo, sempre se utilizzata a dovere, ovvio...
supertigrotto28 Settembre 2023, 22:25 #5
Oh il fermaporta di Huang!
capellone2429 Settembre 2023, 06:16 #6
Bud Spencer avrebbe detto: “ bella bestia”
bio8229 Settembre 2023, 09:37 #7
Originariamente inviato da: Rubberick
Sarei curioso di sapere che tipo di software ci possa girare per maxare il consumo di una macchina del genere


come già detto qualsiasi cosa di computazione intensiva (dal ML alla simulazione numerica passando per encoding/decoding come ingest station)...

in questi settori la domanda giusta non è mai quanta potenza ti serve ma quanti soldi puoi spendere... ogni singolo core in più, ogni singolo megahertz e kb di ram viene sempre sfruttato...quindi il limite rimane il prezzo...

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Pino9029 Settembre 2023, 10:16 #8
Originariamente inviato da: Rubberick
Sarei curioso di sapere che tipo di software ci possa girare per maxare il consumo di una macchina del genere


La mia startup produce un software che automatizza una parte del processo di produzione di sistemi cyber-fisici certificati safety in ambito aerospace e ferrocarrile (parliamo di sistemi che hanno requisiti molto alti di sicurezza funzionale, ossia non si possono rompere e se si rompono devono farlo in maniera sicura).
Nel nostro caso non usiamo la GPU per il tipo di calcoli che facciamo, ma ogni core in più viene automaticamente caricato al massimo delle possibilità (il processo è infinitamente parallelizzabile). Abbiamo macchine che stanno 24/7 al 100% di CPU per fare i calcoli per giorni e giorni. Nel momento in cui vendiamo il software c'è sempre la discussione su cosa farlo girare, se offrire noi una soluzione tecnica o indirizzare il cliente verso altre aziende che si occupano solo di questo.
Ora9229 Settembre 2023, 10:16 #9
Gira chat gpt?
Ora9229 Settembre 2023, 10:17 #10
Originariamente inviato da: ezellohar
Che bestia!

Ma... ci girerà Crysis?


Esatto cazzo! Ci girerà crisis??????

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