Thermaltake Core V1: 200mm di ventola per un mini-ITX da 50 euro

Fino a qualche anno fa consigliare un sistema mini-ITX per un sistema prestazionale sarebbe stato quasi blasfemo. Da allora le cose sono cambiate, con i produttori che hanno imparato a gestire gli spazi interni per dare all'utente il massimo della compatibilità e il minimo dei compromessi. Thermaltake Core V1 è un ottimo esempio, con soluzioni radicali ed imponenti per non fare mancare nulla neanche all'utente enthusiast
di Nino Grasso pubblicato il 26 Gennaio 2015 nel canale SistemiThermaltake
Introduzione e caratteristiche tecniche
Fra i nomi storici del settore della componentistica per PC non possiamo di certo dimenticare Thermaltake. Fondata nel 1999, si tratta di una società che produce soprattutto dissipatori ad aria e a liquido, accessori di varia natura e case per PC. Un'esperienza, quella dei taiwanesi, che traspare nettamente su Core V1, il piccolo chassis compatibile con schede madri mini-ITX di cui parleremo nel corso di questo articolo. Nonostante la struttura totalmente in acciaio e le finiture particolarmente curate, Core V1 presenta un prezzo di listino molto basso. Vediamone assieme le caratteristiche salienti.
Spicca nella lista delle specifiche tecniche un'enorme ventola da 200mm, caratteristica particolarmente improbabile in un prodotto di queste dimensioni e prezzo. Il suo diametro copre quasi del tutto quello dell'intero chassis, per un ricircolo d'aria completo garantito con il minimo possibile di parti in movimento e una rumorosità di funzionamento molto contenuta. Il naturale deflusso dell'aria è inoltre permesso dalla struttura forata della parte frontale e delle paratie, che consentono di abbattere la rumorosità di funzionamento lasciando passare un buon quantitativo d'aria.
Nonostante le dimensioni contenute, Core V1 riesce ad accomodare anche una PSU ATX di dimensioni tradizionali, installabile in un vano apposito in cui vanno riposti anche i cavi per mantenere l'interno del sistema il più pulito possibile. L'utente può installare dissipatori per CPU alti fino a 140mm, schede video da 255mm e alimentatori di un massimo di 200mm. Vi sono compromessi e limiti, ed è ovvio in una soluzione con questi ingombri, anche se sulla carta ci sembrano più che ragionevoli.
Thermaltake Core V1 | |
Materiali | Acciaio SPCC |
Colori (Int/Est) | Nero |
Dimensioni | 276 x 260 x 316 mm |
Formati | Mini-ITX |
Bay da 5,25" | - |
Bay da 3,5" | 2 |
Bay da 2,5" | 2 |
Ventole | Frontale: 1 x 200 mm inclusa Posteriore: 2 x 80 mm opzionali |
Slot d'epansione | 2 |
I/O | 2 x USB 3.0 HD Audio |
Limiti | Altezza dissipatore CPU: 140 mm Lunghezza VGA: 255 mm Lunghezza PSU: 200 mm |
Prezzo | 50 € |
Core V1 supporta solo schede madri mini-ITX e non dispone di alcun alloggiamento per drive ottici da 5,25", mentre è possibile installare fino a due unità per l'archiviazione dei file, sia da 3,5 che da 2,5". Oltre alla generosa ventola da 200mm, sono presenti due slot per ventole da 80mm, non offerte in dotazione, che dovrebbero aiutare il ricircolo dell'aria. Standard la dotazione di porte per il pannello frontale: sono presenti due USB 3.0, e due jack audio in e out per il collegamento di cuffie e microfono. All'interno del case è possibile installare una scheda a doppio slot, o due schede PCIe, scheda madre permettendo.
Il case è interamente costruito in acciaio SPCC: belle le finiture e ad una prima occhiata ottima la qualità costruttiva. Molti produttori si fanno pagare l'esclusività di prodotti di questo tipo, non molto ricercati dal pubblico di massa e particolari nel loro genere: nonostante le dimensioni, accade infatti spesso che un case mini-ITX abbia prezzi paragonabili, se non addirittura superiori, a prodotti simili in qualità ma di stazza ben superiore. Non è questo il caso di Thermaltake Core V1, che al momento in cui scriviamo ha uno street-price di poco superiore alle 50 euro su Amazon.
Abbiamo analizzato il case taiwanese installando un computer al suo interno, trovando degli spunti molto interessanti per l'installazione del sistema che delineiamo nelle pagine successive, insieme alle foto dell'analisi che abbiamo racchiuso in un'unica galleria che trovate anche qui di seguito.