Cooler Master Cosmos S, evoluzione della specie

Cooler Master propone un nuovo chassis destinato ai videogiocatori e sviluppato a partire dal modello Cosmos 1000 lanciato la scorsa estate. Linee aggressive e una particolare attenzione alle soluzioni di raffreddamento, come testimoniato dall'ampia ventola laterale da 200mm e il supporto fino a 6 ventole da 120mm
di Andrea Bai pubblicato il 29 Febbraio 2008 nel canale SistemiAll'interno - segue
Al di sopra della zona destinata agli hard disk si trova lo spazio per l'installazione di ben sette unità da 5,25 pollici, una delle quali può essere convertita tramite appositi riduttori per ospitare una unità da 3,5 pollici esterna. Su Cosmos S ritroviamo il meccanismo di blocco incontrato su Cosmos 1000: la pressione di un tasto fa scattare due piccoli perni che vanno ad inserirsi nei fori dei dispositivi da 5,25 pollici, bloccandoli in sede. Il meccanismo appena descritto è stato previsto solamente sul lato sinistro dello chassis, in modo tale che sia sufficiente aprire solamente il pannello corrispondente per installare o rimuovere una unità ottica o qualunque dispositivo si vada a collocare in questi spazi. Per una maggiore sicurezza in fase di trasporto, tuttavia, è possibile assicurare le unità con le tradizionali viti.
Nella parte più alta dello chassis, sempre all'interno, troviamo due ventole di areazione. Una è situata nella parte posteriore del case, mentre una è installata sul pannello superiore. Il case Cosmos S permette l'installazione di altre due ventole sul pannello anteriore, che possono essere poste internamente oppure all'esterno.
Nella parte destra dello chassis è stato ricavato un piccolo spazio ove è possibile assicurare i cavi di collegamento e di alimentazione dei dischi all'intelaiatura dello chassiss, in modo tale che l'eccedenza dei cavi non vada ad ostacolare la circolazione dell'aria. La particolare soluzione per l'installazione dei dischi vista in precedenza consente il collegamento degli stessi solamente accedendo dalla parte destra dello chassis. Notiamo inoltre che i bordi delle due aperture per il passaggio dei cavi sono stati ricoperti da una guaina in plastica, in modo tale da ridurre la possibilità di procurarsi graffi e ferite e da proteggere i cavi dall'eventuale rottura.
Anche le viti per il fissaggio delle schede di espansione sono caratterizzate dalla presenza di ampi cappucci zigrinati, in modo tale che sia possibile rimuoverle anche senza dover ricorrere all'ausilio di un cacciavite.