Norton Identity Safe: password salvate in cloud

Con Norton Identity Safe beta le password e i dati sensibili degli utenti vengono salvati in cloud per essere disponibili anche tablet o smartphone
di Fabio Boneschi pubblicato il 17 Febbraio 2012 nel canale SicurezzaNorton Identity Safe beta - a cosa serve
Quanti servizi online utilizziamo ogni giorno? Quante volte inseriamo in un form una password, i nostri dati personali o il numero di carta di credito? Tante, troppo e considerando la diffusione di e-commerce o web application il fastidio è destinato a crescere. La situazione si complica per chi utilizza più di un dispositivo per accedere al web: credenziali di accesso da inserire sul PC, le stesse andranno inserite anche dallo smartphone, dal tablet o da un PC usato occasionalmente.
C'è un modo per semplificare il tutto ma non lo consigliamo: si può scegliere di memorizzare su tutti i dispositivi le credenziali di accesso evitando così il fastidio di effettuare vari login. E per evitare di dimenticarsi una password si potrebbe sceglierne una facile da memorizzare (12345?) e uguale per tutti i propri account. In questo modo tutto diventa molto semplice, ma altrettanto insicuro. Infatti, in caso di furto del dispositivo le conseguenze sul piano sociale, privato e economico potrebbero essere clamorose.
Per ovvie ragioni è consigliabile utilizzare password il più possibile complesse con caratteri numerici, alfanumerici e simboli, ma soprattutto è consigliabile non utilizzare le medesime credenziali per più servizi. In quest'ultimo scenario le cose per l'utente si complicano: le password da ricordare diventano complicate e numerose, ecco spuntare i postit con riportate sopra le password, oppure i file di testo sul desktop con le password ben conservate in chiaro. Sul piano della sicurezza queste soluzioni non sono certo il massimo.
Ci sono però da tempo software che promettono di aiutare in queste delicate fasi: da parecchi anni esistono vari wallet che conservano al sicuro le credenziali di accesso ai vari servizi e richiedono di ricordare solo una sorta di master-password necessaria per aprire il wallet stesso. Di solito questi strumenti funzionano su un singolo PC, quindi non risolvono molto il problema per utenti che utilizzano più dispositivi, inoltre con questo approccio le informazioni rimangono memorizzate su una risorsa in locale con ovvi problemi di sicurezza e potenziale possibilità di perdita dei dati in caso di malfunzionamento.