Intel Xeon E5-2600v3: sino a 18 core, ora con memoria DDR4
L'architettura Haswell debutta anche nei sistemi server della famiglia Xeon con le CPU E5-2600v3. Nuove piattaforme abbinate a memoria DDR4 e molte versioni di processore a disposizione, con un numero di core massimo che cresce del 50% raggiiungendo il numero di 18.
di Paolo Corsini pubblicato il 09 Settembre 2014 nel canale Server e WorkstationIntel
Introduzione
In concomitanza con l'edizione 2014 del proprio Developer Forum di San Francisco Intel presenta la nuova gamma di processori Xeon destinata a sistemi server sino a 2 socket. Il nome rimane quello delle due precedenti generazioni di CPU Xeon appartenenti a questa famiglia, quindi Xeon E5-2600, con l'aggiunta del suffisso v3 a indicare l'utilizzo di una nuova architettura. Queste CPU adottano infatti quella Haswell, in questo caso indicata con il nome di Haswell-EP a distinguerla da quella Ivy Bridge-EP adottata dalle proposte Xeon E5-2600 v2 e da quella Sandy Bridge-EP abbinata alle CPU Xeon E5-2600.
A dispetto di un nome commerciale molto simile e dell'utilizzo della stessa tecnologia produttiva a 22 nanometri sono molte le novità introdotte da Intel con questi processori, al pari del resto di quanto visto in precedenza nel passaggio da Ivy Bridge a Haswell nel settore dei processori desktop. Cambia il socket di connessione, sempre di tipo LGA 2011 ma ora con una differente disposizione dei pin così da evitare l'installazione di processori non compatibili; questo passaggio è del resto stato richiesto anche per la tecnologia di memoria abbinata che per la prima volta è quella DDR4. Notiamo come queste caratteristiche siano le stesse che abbiamo avuto modo di trovare nei processori Haswell-E, proposte per sistemi desktop di fascia enthusiast annunciate da Intel alcune settimane fa e delle quali trovate a questo indirizzo la prova della versione Core i7-5960X. Le CPU Haswell-E, ma lo stesso vale per le precedenti piattaforme Intel desktop di classe enthusiast apparse sul mercato, sono derivate dalle proposte Xeon per sistemi a 1 e 2 socket e per questo motivo ne riportano le stesse caratteristiche architetturali fornendo frequenze di clock superiori con un numero di core che è tipicamente più contenuto.

Xeon E5-2500v3 ripropone controller PCI Express 3.0 capace di gestire sino ad un massimo di 40 linee, tecnologia HyperThreading e una versione aggiornata della tecnologia Tutbo Boost; l'interfaccia QuickPath è stata rinnovata con una velocità di trasferimento che raggiunge i 9,6 GT/s in alcune versioni di processore e non cambia neppure il rapporto tra cache last level e numero di core con un quantitativo di 2,5 Mbytes di cache per ogni core x86 integrato nella CPU.
Le novità rispetto alla versione E5-2600v2 riguardano il numero massimo di core che sale sino a 18 dai 12 precedenti, l'integrazione nel die della circuiteria di regolazione della tensione di alimentazione, la nuova gestione del consumo energetico, il controller memoria DDR4 di tipo quad channel e l'integrazione del supporto alle tecnologie AVX 2.0 e a quelle Haswell New Instructions (HNI). Vedremo in dettaglio nelle pagine seguenti quali siano le implicazioni di tutte queste innovazioni a livello architetturale.

L'aumento del numero di core sino a 18 rappresenta una crescita del 50% rispetto al massimo a disposizione con le CPU Xeon E5-2600v2; la più efficiente gestione delle frequenze di clock via tecnologia Turbo Boost interessa ora anche le unità di elaborazione AVX che operano ad una frequenza differente rispetto a quella di clock e che utilizzano una propria implementazione della tecnologia Turbo Boost. La frequenza dell'interfaccia QPI per il collegamento dei due socket presenti sulla scheda madre aumenta, in alcune versioni di processore, sino a 9,6 GT/s contro gli 8,0 GT/s delle CPU Xeon E5-2600v2; aumenta il TDP massimo dei processori sino a 145 Watt per le versioni server e 160 Watt per quelle workstation (in precedenza rispettivamente 130 Watt e 150 Watt) ma questo è in parte dovuto all'integrazione nel processore della circuiteria di voltage regulator. Questa scelta rende accessibili le nuove modalità di gestione più sofisticata del risparmio energetico e porta ad un generale miglioramento dell'efficienza della piattaforma pur a fronte di un aumento nominale del TDP.







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