BatteryCare per prendersi cura della batteria del PC

Una comoda utility per mantenere sotto controllo lo stato della batteria del proprio notebook, ottimizzando autonomia e cicli di ricarica
di Fabio Boneschi pubblicato il 09 Dicembre 2010 nel canale ProgrammiCome trattare la batteria del proprio notebook? È giusto ricaricarla solo quando è completamente scarica? Oppure, è corretto tenerla sempre connessa al PC anche quando si utilizza l'alimentatore esterno? Sono domande che spesso riceviamo da molti lettori e che trovano risposte anche sul nostro forum. Sintetizziamo l'argomento: il fatidico e tanto discusso effetto memoria sulle recenti batterie al litio non esiste più, è comunque poco opportuno portare a completo esaurimento la carica anche per altri problemi relativi al sistema operativo. La batteria può sempre rimanere connessa al notebook, infatti nel momento in cui l'accumulatore è carico al 100% un apposito circuito evita di alimentare la batteria; ciò detto va ricordato che gli elementi della batteria possono andare incontro a deterioramento causato dal calore, anche da quello prodotto dal PC in uso.
Non sono molti i produttori di notebook attenti a queste problematiche e forse il più attento è Sony che sulla propria serie Vaio propone una valida utility di gestione del risparmio energetico che si prende anche cura di gestire la ricarica della batteria in modo intelligente. Infatti, tra le varie opzioni messe a disposizione permette di evitare la scarica della batteria oltre il 30%, valore indicato dagli esperti come ottimale per mantenere in piena efficienza l'accumulatore.
Un'utility altrettanto interessante per chi non dispone di un Vaio è BatteryCare che offre un dettaglio di molte informazioni relative alla batteria del proprio notebook. Un primo pannello elenca i dati di sintesi, ma è anche disponibile un più completo elenco nel quale viene mostrata la capacità della batteria e il numero di cicli di carica e scarica effettuati dall'ultima calibrazione. È proprio la calibrazione uno degli aspetti più importanti per mantenere in forma la propria batteria, infatti tutte le stime relative all'autonomia del notebook e allo stato di carica vengono determinate leggendo i dati rilevati da un apposito sensore presente nella batteria; con il tempo l'affidabilità di questo sistema tende a calare ed è quindi necessario provvedere alla ricalibrazione. Il come procedere è descritto a questa pagina anche parecchi BIOS dei notebook integrano questa opzione.
BatteryCare tiene conto di tutti i cicli di carica e scarica completi effettuati dal PC e quando tale numero è pari a 30, valore indicato come ottimale dagli esperti ma modificabile dall'utente, suggerisce all'utente di procedere alla ricalibrazione. Come funzionalità accessorie BatteryCare visualizza i valori di temperatura provenienti dai sensori posti su had disk e cpu.
L'utility permette anche di impostare il profilo di risparmio energetico più adatto allo specifico impiego del momento e mostra le opzioni messe a disposizione dal ssitema operativo. Un pannello dedicato alle impostazioni avanzate permette di associare a un profilo di risparmio energetico anche la disabilitazione di specifiche funzionalità non strettamente necessarie e con potenziale elevato impatto sul consumo energetico.
Il download del file di installazione è disponibile a questo indirizzo e il software integra anche una funzionalità di aggiornamento automatico. L'installazione del software prevede anche l'inserimento di BatteryCare tra i programmi avviati in automatico; le risorse consumate da questa utility sono definibili marginali.
27 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCambiando portatile ne ho sentito la mancanza.
Questo programmino non permette alla batteria di entrare in carica se la batteria non arriva a 30% di carica?
Altrimenti che senso ha??!?!?!
Sapiamo bene che ricaricare la bateria quando non serve riduce la vita in quanto le batterie hanno un ciclo di vita basato sulle ricariche effetuate.
Evitare di tenere alla corrente e ricaricare le batterie quando non neccessario.
La batteria si conserva carica ed in luogo asciuto e buio.
Questo oviamente per chi non lo deve usare tutti i giorni fuori casa.
Utilizzo un portatile HP da dicembre 2008 esclusivamente con linux, la maggior parte delle volte collegato alla rete elettrica e non ho mai rimosso la batteria; nel 2008 avevo circa 1 ora e 50 minuti di autonomia, oggi ne ho circa 1 ora e 45 minuti (non eccelle certo per risparmio nei consumi, ma questo si sapeva gia' in fase di acquisto avendo il produttore dichiarato circa 2 ore di autonomia). Unico accorgimento, consigliato anche nel sito HP, un ciclo completo di scarica e ricarica batteria ogni tre mesi circa.
Non è solo questione di calore. Una batteria mantenuta carica quasi al 100% si deteriora più velocemente, e quanto il pc è connesso alla rete la batteria viene mantenuta sempre oltre il 90-95%. Per questo motivo se si utilizza il portatile sempre con connesso alla rete elettrica e non serve avere la batteria connessa in caso di mancanza di corrente, è consigliabile metterla da parte con circa la metà della carica, almeno per le batterie agli ioni di litio.
Se avete una batteria ai polimeri di litio sarebbe meglio chiuderla in cassaforte e caricarla ed utilizzarla al bisogno, ne ho viste di cose... vabbè ma non erano in campo informatico, immagino si possa stare abbastanza tranquilli lo stesso
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