Microsoft Imagine Cup 2010, le finali italiane

Le finali italiane di Microsoft Imagine Cup hanno offerto a tutti i finalisti la possibilità di mostrare i progetti ad una folta platea di studenti, docenti, esperti del settore e giornalisti. La squadra vincitrice rappresenterà l'Italia alle finali mondiali
di Gabriele Burgazzi pubblicato il 24 Maggio 2010 nel canale ProgrammiMicrosoft
I progetti, parte due
I due concorsi rimanenti, dedicati al mondo del gaming e a quello dello sviluppo di una interfaccia grafica per Surface, hanno visto invece partecipare 3 finalisti per ogni categoria. A differenza dei progetti analizzati nella pagina precedente, per il quale il vincitore andrà a rappresentare l'Italia alla competizione mondiale di Varsavia, per la parte gaming il vincitore sarà selezionato successivamente da una giuria esterna mentre la competizione grafica non avrà seguito a livello internazionale. Procediamo ora ad analizzare i tre finalisti della competizione game design:
Somigox è il gioco arrivato in finale e proposto dalla squadra dell'università di Napoli. Scopo del gioco è risolvere gli obbiettivi del millennio: il vincitore è infatti colui che per primo azzererà le problematiche. Ci troviamo di fronte ad un titolo con sistema di gioco basato sulle card (carte edificio, benefit e imprevisto) che fa della modalità multiplayer il suo punto di forza: basato su Windows live consente di giocare in 5 utenti contemporaneammente.
Bacteriovirus è il nome del gioco sviluppato da NextSoft il team dell'università di Catania. Questo titolo, che rispecchia in tutto e per tutto i classici elementi contraddistivi di uno strategico in tempo reale, il giocatore sarà chiamato a controllare il corpo umano, le proteine, i globuli rossi e bianchi gestendo non solo le risorse immagazzinate sotto forma di cibo, ma anche sventando attacchi da parte di batteri o virus.
Nell'ultima categoria troviamo invece i progetti di grafica dedicati al mondo Surface, la nota soluzione di Microsoft che consente, attraverso un touchscreen di poter collaborare in cinque persone contemporaneamente. I tre progetti sono tutti e tre stati proposto dal Politecnico di Milano e sono rispettivamente: Fooding, Red e Pompei.