Intel Centrino: la nuova tecnologia mobile

Intel ha presentato ufficialmente oggi la tecnologia Intel Centrino destinata a rivoluzionare il mondo mobile. Testato il TravelMate 800 di Acer
di Fabio Boneschi , Paolo Corsini pubblicato il 12 Marzo 2003 nel canale PortatiliIntelAcer
La tecnologia Centrino
Centrino, come indicato in precedenza, non indica un nuovo processore ma una tecnologia dedicata a sistemi notebook. I componenti fondamentali di Centrino sono i seguenti 3:
- Intel Pentium M Processor
- Intel 855 Chipset Family (integrated and discrete graphics options)
- Intel PRO/Wireless 2100 Network Connection
Questi elementi sono essenziali affinché un produttore di notebook possa vedere il proprio prodotto certificato Centrino; l'approccio di Intel, infatti, è quello di massimizzare l'autonomia delle batterie fornendo prestazioni velocistiche molto elevate e questo connubio può essere ottenuto solo unendo tutti e 3 i componenti sopra elencati. Ovviamente questo non preclude ai produttori di notebook la possibilità di adottare un processore Pentium M per un proprio modello, senza integrare i due restanti elementi: quel notebook, però, non potrà vantare certificazione Centrino e, soprattutto, stando a quanto dichiarato da Intel non potrà avvicinare l'autonomia complessiva di un notebook simile ma certificato Centrino.
Vediamo in dettaglio le caratteristiche tecniche dei 3 componenti.
Intel
Pentium M Processor
Il
cuore della tecnologia Centrino è ovviamente il processore Pentium M, dotato di
caratteristiche veramente interessanti e per certi versi controtendenza. Generalmente
si è abituati ad associare frequenze di clock elevate con sistemi estremamente
performanti; nel caso del Pentium M ciò è vero solo in parte, infatti la versione
più veloce del processore ha una frequenza di clock di 1,6 GHz, ma la particolare
architettura consente di raggiungere prestazioni e potenza di calcolo sorprendenti.
Pentium M, noto in origine con il nome in codice di Banias, è una cpu estremamente
complessa in quanto composta da ben 77 milioni di transistor. A titolo di confronto
la cpu Pentium 4 desktop con Core Northwood integra circa 54 milioni di transistor.
E' abbastanza difficile riuscire a riassumere le caratteristiche architetturali del processore Pentium M rispetto alle cpu Intel attualmente in commercio: in buona sostanza si tratta di un Core nuovo, sviluppato a partire dall'architettura della cpu Pentium 3 ma utilizzando il bus Quad Pumped delle cpu Intel Pentium 4, con frequenza di 400 Mhz. La cache L2 è integrata nel Core in quantitativo di ben 1 Mbyte, valore che per la prima volta viene adottato per un processore notebook.
L'immagine seguente mostra a livello di diagramma le caratteristiche essenziali della nuova architettura del processore.
Altre
caratteristiche che concorrono alle doti di velocità del processore sono l'adozione
della tecnologia Micro-op fusion che permette di razionalizzare ed accorpare l'esecuzione
di alcune istruzioni e la gestione della operazioni con la memoria. La gestione dello stack attraverso
uno stack manager dedicato consente un incremento della velocità di esecuzione,
poichè vengono eliminate le interruzioni tipiche delle architetture sino ad oggi
esistenti.
Per perseguire ottimi risultati
sul fronte dell'autonomia, il nuovo processore Intel riesce ad ottimizzare l'alimentazione
delle varie parti andando a "spegnere" le unità o le parti di unità
che in un determinato momento non vengono impiegate. Pentium M utilizza le tecnologie
Intel SpeedStep in una versione appositamente aggiornata, che sfruttando un maggior
numero di "passi "(la precedente versione consentiva solo 2 livelli
di funzionamento) permette di ottimizzare il funzionamento del dispositivo in
funzione delle reali esigenze richieste dalle applicazioni. Pertanto il processore
può variare la propria frequenza di funzionamento su un numero maggiore di intervalli
di clock tra la frequenza massima, quella di default del processore, e quella
minima, la frequenza alla quale si ottiene il più basso consumo possibile.
Non varia, ovviamente, la sola frequenza di clock ma anche il voltaggio di alimentazione: diminuendo la frequenza di clock della cpu, infatti, il processore richiede un voltaggio di alimentazione inferiore per operare correttamente. Essendo questo un elemento che incide parecchio sul consumo complessivo del processore, la sua diminuzione in funzione della frequenza di clock utilizzata permette di aumentare ulteriormente l'autonomia di funzionamento.
La nuova CPU di Intel sarà disponibile anche in versioni LV e ULV (low voltage e ultra low voltage), ovvero adatto a soluzioni mobile in cui il concetto di lunga autonomia di funzionamento deve essere esasperato. Tali soluzioni ultra mobile avranno frequenze di 1.1GHz e 900MHz rispettivamente per la versione LV e ULV.