ASUS Vivobook S15: è tempo di Qualcomm Snapdragon X Elite

Il primo notebook Windows con SoC Qualcomm Snapdragon X Elite giunge in redazione per i nostri consueti test: le novità architetturali di questa piattaforma sono numerose ma a interessare è soprattutto la ventata di novità che questa porta all'interno dell'ecosistema dei sistemi notebook. Windows per ARM sarà però in grado di assicurare la compatibilità con tutte le applicazioni?
di Paolo Corsini pubblicato il 18 Giugno 2024 nel canale PortatiliQualcommSnapdragonASUSVivoBooknotebook consumer
Il momento del debutto commerciale dei primi notebook Windows basati sulla nuova generazione di SoC Qualcomm è arrivato. Parliamo ovviamente delle soluzioni basate su chip Snapdragon X Elite, nome che identifica il SOC dell'azienda americana basato sulla nuova architettura di CPU indicata con il nome in codice di Oryone che si candida a rivoluzionare l'ecosistema dei sistemi portatili con sistema operativo Microsoft Windows.
Come noto, questi processori sono basati sul set di istruzioni ARM e si pongono quale diretta alternativa ai tradizionali modelli con architettura x86 sviluppati da Intel e AMD. Utilizzano sistema operativo Microsoft Windows, in una versione appositamente sviluppata per questo tipo di piattaforma hardware, e dove disponibili sfruttano applicazioni che sono state ricompilate per sfruttare il set di istruzioni ARM in modo nativo. Quando questo non avviene i SoC Snapdragon X Elite utilizzano l'emulatore sviluppato da Microsoft e integrato in Windows 11, indicato con il nome di Prism.
Abbiamo avuto a disposizione uno dei primi notebook Snapdragon X Elite a giungere in commercio, il modello ASUS Vivobook S15. Si tratta di un classico clamshell con schermo da 15,6 pollici, caratterizzato da un rapporto di 16:9 tra i lati e di una risoluzione di 2.880x1.620 pixel che è molto elevata in assoluto.
Modello |
ASUS Vivobook S15 |
schermo | 15,6 pollici, non touch, OLED 100% DCI-P3, 120Hz VESA certified Display HDR True Black 600 |
risoluzione | 2.880x1.620 pixel rapporto 16:9 |
CPU | Qualcomm Snapdragon X Elite |
GPU | Qualcomm Adreno GPU |
Memoria di sistema | 16GB LPDDR5X dual channel |
Storage | SSD 1TB PCIe 4.0 |
Porte connessione | 2 USB 4 Type-C 2 USB Type-A 3.2 Gen 1 1 jack 3,5mm combo 1 reader Micro SD 1 HDMI 2.1 TMDS |
Bluetooth | 5.4 |
Batteria | 70Wh |
Alimentatore | connettore USB Type-C potenza 65 Watt |
O.S. | Windows 11 Home |
Wi-Fi | Wi-Fi 7 802.11be 2+2 |
Webcam | 1920x1080 pixel con privacy shutter |
Peso | 1,42Kg |
Dimensioni | 1352,6x226,9x15,9mm |
Sotto la scocca, accanto al processore Qualcomm, troviamo 16GB di memoria LPDDR5X in configurazione dual channel oltre ad un SSD da 1TBdi capacità complessiva. La restante componentistica è quella standard che ci attendiamo di trovare in un notebook slim premium: connettività WiFi 7 di ultima generazione, un elevato quantitativo di porte per il collegamento con periferiche esterne e sottosistema audio certificato Harman Kardon con supporto Dolby Atmos.
Lo spessore di questo ASUS Vivobook S15 è complessivamente contenuto, variabile tra un minimo di 14,7mm sino ad un massimo di 15,9mm. Sul lato destro trovano posto due porte USB Type-A 3.2 Gen 1, mentre su quello destro sono raggruppate due porte USB Type-C, il jack per le cuffie, quella HDMI per lo schermo secondario e un lettore di schede memorie Micro SD. Da segnalare che le due porte USB Type-C permettono il collegamento di schermi con risoluzione massima di 4, oltre a gestire il trasferimento dei dati sino a 40 Gbps con dispositivi compatibili.
Lo schermo è dotato di cerniere che si aprono di 180 gradi, permettendo di sdraiare completamente lo schermo sul piano di appoggio oltre che di trovare facilmente l'angolo di apertura preferito. Le cornici dello schermo sono molto sottili mentre nella parte superiore è integrata una webcam Full HD che è dotata di switch meccanico per il suo oscuramento a tutela della privacy, compatibile con il sistema di riconoscimento Windows Hello.
La tastiera è un classico modello che beneficia della larghezza del display per integrare un tastierino numerico sul lato destro; è dotata di retroilluminazione regolabile con il pulsante di accensione che è posizionato in alto a destra. Il feedback nella digitazione è complessivamente valido come del resto deve essere detto del touchpad, di dimensioni moderatamente ampie.
Rimuovendo il pannello posteriore si ha rapido accesso ai componenti interni; spicca la batteria piuttosto capiente, da 70Wh di capacità, con il sistema di raffreddamento del processore che è basato su una struttura a due ventole con heatpipes. Si nota chiaramente anche l'SSD Western Digital da 1TB di capacità, su tradizionale form factor M.2 e quindi facilmente sostituibile con altro qualora ce ne sia la necessità.
Il sistema di hardware monitoring opera in modo molto efficiente, ben coadiuvato in questo dal tool ASUS che permette di gestire il funzionamento del notebook in funzione delle preferenze tra rumore di funzionamento e potenza di calcolo. Vediamo dalle schermate della fotocamera termica come non vi siano punti sullo chassis che raggiungono temperature elevate anche portando la CPU a pieno carico. Il sistema è molto silenzioso in ogni condizione di utilizzo è questo è merito della presenza di due ventole, che operando in parallelo assicurano ujn ricambio d'aria adeguato pur senza ruotare a velocità elevata.
Uno schermo 16:9 di qualità
In ASUS Vivobook S15 troviamo uno schermo da 15,6 pollici di diagonale di tipo OLED, con frequenza di refresh massima di 120Hz, risoluzione di 2880x1620 pixel e rapporto tra i lati di 16:9. E' un classico display pensato per la fruizione di contenuti multimediali, vista la tecnologia del pannello e il rapporto di 16:9, con il plus di una copertura dichiarata dello spazio colore DCI-P3 del 100% che lascia immaginare una elevata qualità cromatica.
L'analisi strumentale del display OLED di ASUS Vivobook S15 offre modo di apprezzare un comportamento nel complesso molto valido. Sebbene il bilanciamento del bianco non sia impeccabile, e anzi con la presenza di una dominante verde capace di condizionare, seppur in maniera lieve la resa complessiva, il comportamento tonale è comunque molto buono, con una progressione pressoché aderente al riferimento e con un picco di luminanza di oltre 380 candele su metro quadro, che assieme ai neri profondi e "reali" del pannello OLED ci restituiscono un rapporto di contrasto eccellente.
Molto buona l'ampiezza della riproduzione cromatica, con un gamut rilevato pari al 99,12% dello spazio colore DCI-P3, ma con un'area complessiva ben superiore. La conseguenza delle analisi fin qui condotte si riassume nella verifica della fedeltà cromatica, che con un valore medio di Delta E di poco superiore ad 1,5 descrive un pannello dalla resa accurata (confermando quindi il basso impatto della dominante verde rilevata nell'analisi RGB.
Vivobook S15 si rivela pertanto particolarmente adatto sia alla visione di contenuti, grazie ad una resa piacevolmente satura e dalla corretta riproduzione tonale, ma che non disdegna nemmeno piccole attività di produzione fotografica o video.
Qualcomm Snapdragon X Elite alla prova dei test
Per valutare le prestazioni del notebook ASUS Vivibook S15 e del SoC Qualcomm Snapdragon X Elite abbiamo eseguito alcuni dei nostri test della tradizionale suite di benchmarking dei sistemi notebook. Parte di questi test sono stati eseguiti con applicazione x86, quindi attraverso emulazione, metre per alcuni è stato possibile servirsi della versione compilata per architetture ARM e quindi in modalità nativa.
Il livello prestazionale cambia ovviamente a seconda del test ma emerge un comportamento molto valido del notebook ASUS Vivobook S15, che riesce a ben figurare nel confronto con modelli concorrenti basati su processori Intel e AMD con architettura x86. In generale la percezione che si ricava utilizzando questo notebook è quella di una risposta fluida ed equiparabile ad un tradizionale notebook sottile, con solo una lieve latenza nel momento in cui una applicazione x86 viene eseguita e il sistema operativo la esegue servendosi dell'emulatore Prism: questo però è percepibile solo all'avvio dell'applicazione, non durante il suo utilizzo.
Gaming
Anche in questo caso ci siamo serviti di alcuni dei titoli della nostra abituale suite di test dei notebook per valutare le prestazioni della GPU Adreno integrata nel SoC Qualcomm Snapdragon X Elite. Alcuni titoli, come ad esempio F1 2023, si sono rifiutati di partire del tutto e pertanto non è stato possibile inserirli in questa analisi.
I risultati complessivi ottenuti dal notebook ASUS Vivobook S15 con questi titoli sono discreti: i frames al secondo sempre su livelli che assicurano una buona fluidità nell'azione di gioco, anche se con alcuni titoli il ricorso all'emulatore X86 porta ad una penalizzazione prestazionale rispetto a quanto ottenuto con i notebook dotati di processori Intel Core e di GPU integrata.
E' bene ricordare come Vivobook S15 non sia un notebook pensato per i videogiocatori quale principale target di utilizzatori di riferimento, ma in ogni caso è possibile servirsene anche per intrattenersi con titoli esigenti a condizione di selezionare con attenzione risoluzione video e impostazioni qualitative.
Periferiche e autonomia
Nulla di problematico o atipico da segnalare, per ASUS Vivobook S15, nei test con periferiche USB e nel trasferimento dei dati sfruttando la scheda di rete WiFi integrata: le differenze con gli altri prodotti provati in precedenza su queste pagine sono contenute e di fatto molto poco percepibili nell'utilizzo quotidiano.
L'autonomia nei test con batteria è molto valida, anche se non si arriva a nuovi livelli record come sulla carta ci si poteva forse aspettare. Il pannello OLED da 15,6 pollici di diagonale incide indubbiamente in modo negativo sull'autonomia complessiva, più di quanto avvenga con gli schermi di dimensioni più contenute che spesso vengono abbinati a notebook sottili, e lo stesso deve del resto essere detto della elevata risoluzione di questo schermo.
Detto questo, i risultati della piattaforma Qualcomm Snapdragon X Elite in questa prima serie di test sono molto validi: resta da vedere sino a che punto l'ottimizzazione driver e quella dei firmware dei differenti notebook in commercio potrà permettere a questi sistemi di fare ancora meglio.
L'ecosistema dei notebook Windows si espande
ASUS Vivobook S15 è il primo, ma non di certo l'ultimo, dei notebook di nuova generazione basati su SoC Qualcomm Snapdragon X Elite a giungere nella nostra redazione, dopo che in passato avevamo avuto modo di analizzare le precedenti implementazioni di chip Qualcomm per sistemi portatili basati su sistema operativo Microsoft Windows.
E' facile evidenziare come Qualcomm, grazie al nuovo chip Snapdragon X Elite basato su architettura di CPU della famiglia Oryon, sia stata capace di fare un netto passo in avanti in termini di prestazioni. Sfruttando applicazioni ricompilate per utilizzare in modo nativo, e quindi senza emulazione, il set di istruzioni ARM il comportamento complessivo si conferma essere molto valido in assoluto. In questi scenari di utilizzo i notebook con chip Snapdragon X Elite rappresesentano un'ottima alternativa alle tradizionali piattaforme basate su processori x86 di Intel e AMD.
Si può quindi pensare che la disponibilità di questi sistemi possa creare uno scenario di mercato simile a quello sviluppato alcuni anni fa da Apple, nel momento in cui l'azienda americana è passata a proprie soluzioni SoC basate su architettura ARM abbandonando quelle x86 con base Intel: faremmo però un errore a pensare questo. Apple è riuscita, in tempi relativamente rapidi, in questo passaggio perché controlla completamente il proprio ecosistema tanto dal punto di vista hardware come da quello software. Qualcomm, invece, non lo fa ma deve dipendere da Microsoft per la parte software.
Se l'applicazione è nativamente disponibile in versione per architetture ARM allora non vi sono problemi, ma se questo non accade ecco che Windows deve ricorrere al proprio emulatore, indicato con il nome di Prism, per poter far eseguire gli applicativi anche in ambiente Windows for ARM con SoC Snapdragon X Elite. Da quello che abbiamo potuto vedere nel test di ASUS Vivobook S15 lo scenario è decisamente cambiato rispetto a quanto disponibile con le prime versioni di piattaforme Snapdragon per PC Windows, ma è indubbio che tanto lavoro debba e possa essere ancora fatto.
Microsoft sembra intenzionata a continuare questo sviluppo, avendo lei per prima annunciato sia i Copilot+ PC dei quali le soluzioni Qualcomm Snapdragon X Elite entrano a far parte appieno, sia per le nuove proposte della famiglia Surface che sono proprio basate sul nuovo arrivato di casa Qualcomm. La sensazione è che rispetto a quanto avvenuto alcuni anni fa l'ecosistema software per i notebook Windows on ARM sia ben più maturo e vi sia la volontà di continuare ad espanderlo.
Questo permetterà a Qualcomm di guadagnare quote di mercato significative nel mondo dei sistemi notebook Windows? Non lo crediamo, ma è indubbio che queste proposte rappresentano un'alternativa concreta ai sistemi x86 con CPU Intel e AMD. Queste ultime, in ogni caso, hanno visto una profonda evoluzione negli ultimi anni con modelli in grado di offrire un connubio tra potenza di calcolo efficienza energetica da riferimento.
Non dobbiamo inoltre dimenticare che la nuova architettura CPU Oryon di Qualcomm troverà spazio anche nei prossimi SoC Snapdragon per dispositivi mobile, questi si previsti in vendita in volumi elevatissimi. La nuova architettura si candida a diventare un nuovo riferimento anche in quel mercato e sarà pertanto interessante vederla a confronto con gli altri SoC tutti basati su set di istruzioni ARM.
Per quanto riguarda il notebook ASUS VivoBook S15, si tratta di una proposta ben costruita e che offre un pacchetto completo di funzionalità. Lo chassis ha una finitura curata, lo schermo una elevata qualità complessiva e dal punto di vista delle prestazioni i componenti abbinati al SoC Qualcomm sono tutti ben bilanciati.
Se vogliamo trovare un limite è quello del rapporto 16:9 tra i lati dello schermo, ora che molti produttori stanno scegliendo per i propri sistemi sottili destinati alla produttività personale rapporti di 16:10 oppure 3:2 che prediligono la risoluzione verticale e in questo modo permettono di migliorare la produttività personale. Il tutto ad un prezzo di listino di 1.399€ sul mercato nazionale, cifra che è però già oggetto di qualche ribasso di prezzo da parte di alcuni rivenditori.
61 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPremesso questo,mi aspettavo meglio, nel senso, alla fine se la batteria dura quanto un X86... Perché mi devo incasinare la vita nel prendere un ARM? Senza considerare che un PC "decente" (i5 13th magari serie H e non U) me lo accatto tra i 500 e i 600 euro?
Se prendiamo in esame il suo diretto concorrente (MacBook Air con Apple M1)
non c'è paragone! La batteria di Air è infinita ed è il suo punto forte.
E questo costa il doppio rispetto allo steetpruce di MacBook Air M1? (Ok con 256gb di HD e 8gb di RAM)
Imho al momento non ha senso, in un prossimo futuro, chissà
IMHO
Idem la durata: 70 Wh sono parecchi, e con ARM mi sarei aspettato una autonomia decisamente maggiore (ammesso che serva andare oltre le 10/12 ore senza ricaricare).
Tra l'altro l'avrei visto meglio su un PC più piccolo (max 14", 1 kg o poco più e magari fanless, fisti i consumi che IPOTETICAMENTE dovrebbero essere bassi e quindi scaldare meno)
Premesso questo,mi aspettavo meglio, nel senso, alla fine se la batteria dura quanto un X86... Perché mi devo incasinare la vita nel prendere un ARM? Senza considerare che un PC "decente" (i5 13th magari serie H e non U) me lo accatto tra i 500 e i 600 euro?
Se prendiamo in esame il suo diretto concorrente (MacBook Air con Apple M1)
non c'è paragone! La batteria di Air è infinita ed è il suo punto forte.
E questo costa il doppio rispetto allo steetpruce di MacBook Air M1? (Ok con 256gb di HD e 8gb di RAM)
Imho al momento non ha senso, in un prossimo futuro, chissà
IMHO
Concordo, tanta attesa per nulla. Questo articolo aveva completamente ragione. Dal punto di vista dell'autonomia sono tornati indietro rispetto allo Snapdragon 8cx gen 3 (la precedente versione).
Un notebook come tanti, valido per carità ma niente di speciale.
Perchè dovrei preferirlo ad altri? Non è più veloce, non ha più autonomia, rischio che di avere problemi di compatibilità e poi il prezzo!?
Pensano di scaricare i costi di sviluppo sul cliente alla prima generazione di notebook ARM?
Forse non hanno ben capito come ci si crea uno spazio sul mercato o più verosimilmente non gli interessa.
Dopo tutto che gli frega ad Asus di vendere i notebook ARM? Una rottura di balle in più per l'assistenza, meglio continuare con gli x86 come prima.
Curioso poi il posizionamento di queste proposte, invece di piazzarsi su un target economico puntano su notebook da 1500euro, mah ...
"Buona la prima"
Se proprio si vuole andare su ARM meglio attendere la successiva generazione, immagino che x86 AMD/Intel prossimi asfalteranno questi risultati. Certo potrebbero fare evoluzioni co aggiornamenti driver e OS ma non credo.
Spero riusciate a provare anche ASUS con Strix
Perchè il rapporto qualità-prezzo del notebook non può essere valutato solo sulla piattaforma ARM, ma anche sulla base della componentistica impiegata che, del resto, fa la differenza di prezzo anche in ambito Intel o AMD.
Detto questo gli street price sono destinati ad essere ben più bassi: fino a ieri, ad esempio, Amazon proponeva il Galaxy Book 4 Edge 14" a 1040... e Parliamo di un portatile con costruziooe in alluminio, schermo 16:10 touch, Oled a 120 Hz, trackpad di dimensioni generosissime e processore X1E80, anzichè il 78 montato su questo Asus.
Mediaworld andava anche oltre, con uno sconto rottamazione che portava il totale a 970, mentre su sito ufficiale il modello da 16" è in offerta a 1080 € pagando tramite SamsungPay...
Ok, in questi giorni di pre-lancio solo i Coreani sono stati così aggressivi sul fronte dei prezzi, ma gli altri non potranno essere da meno...
E più saranno bassi i prezzi degli SXE, più dovranno abbassarsi anche quelli dei concorrenti AMD e Intel, quindi il consumatore finale potrà solo che trarne vantaggi
Su windows secondo me si tratta soprattutto di aprire una strada e aumentare la concorrenza. Con questa mossa voluta da qualcomm adesso AMD e Intel dovranno far fare un passo avanti alle cpu "classiche" x86x64, e in effetti già sono pronte a sfornare cose interessanti.
Sul fronte software è importante che l'attuale emulatore funzioni, le applicazioni pesanti, se arm si diffonde, saranno native ma l'importante è assicurare che quelle applicazioni di nicchia o vecchiotte che servono in certi ambiti specifici funzionino. Faccio un esempio per spiegarmi meglio: mia moglie ha un'ottica dove hanno una licenza per un gestionale, ecco quello non importa che sia compilato per arm (chissà se lo sarà mai!) ma basta che funzioni e nativo o non nativo per un moderno processore eseguirlo è robetta.
Se invece usi autocad e devi fare un render l'applicazione ti serve compilata per arm ma, se arm comincia a tirare, le sh ci si impegneranno.
Altro aspetto da non sottovalutare sono i competitor di qualcomm in ambito arm, in particolare sono curioso di cosa farà Nvidia...che intanto ha mandato avanti qualcomm per gli early adopter e ha già in programma una cpu arm per pc nel 2025.
Insomma ci sarà da divertirsi
Su windows secondo me si tratta soprattutto di aprire una strada e aumentare la concorrenza. Con questa mossa voluta da qualcomm adesso AMD e Intel dovranno far fare un passo avanti alle cpu "classiche" x86x64, e in effetti già sono pronte a sfornare cose interessanti.
Sul fronte software è importante che l'attuale emulatore funzioni, le applicazioni pesanti, se arm si diffonde, saranno native ma l'importante è assicurare che quelle applicazioni di nicchia o vecchiotte che servono in certi ambiti specifici funzionino. Faccio un esempio per spiegarmi meglio: mia moglie ha un'ottica dove hanno una licenza per un gestionale, ecco quello non importa che sia compilato per arm (chissà se lo sarà mai!) ma basta che funzioni e nativo o non nativo per un moderno processore eseguirlo è robetta.
Se invece usi autocad e devi fare un render l'applicazione ti serve compilata per arm ma, se arm comincia a tirare, le sh ci si impegneranno.
Altro aspetto da non sottovalutare sono i competitor di qualcomm in ambito arm, in particolare sono curioso di cosa farà Nvidia...che intanto ha mandato avanti qualcomm per gli early adopter e ha già in programma una cpu arm per pc nel 2025.
Insomma ci sarà da divertirsi
Anche perchè non c'è stato nessun balzo magico con M1
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