Acer Predator Helios 300 SpatialLabs Edition: 3D e prestazioni

Acer Predator Helios 300 SpatialLabs Edition: 3D e prestazioni

Parliamo di uno dei recenti laptop presentati all'ultimo CES dotato di schermo capace di offrire il 3D stereoscopico senza l'utilizzo di occhialini. Con un bellissimo schermo 4K IPS da 15,6 pollici, questo portatile della linea Predator Helios è diverso dai soliti portatili, con il 3D che ci ha riservato più di una (piacevole) sorpresa. Eccolo nella nostra disamina che si concentra su 3D stereoscopico e prestazioni.

di pubblicato il nel canale Portatili
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Acer Predator Helios 300 SpatialLabs Edition è un portatile gaming di fascia alta che usa il processore Intel Core i9-12900H e scheda video Nvidia GeForce RTX 3080, accompagnati da 32 GB di RAM. Ma è il display il vero fiore all'occhiello di questo PC, capace di offrire il 3D stereoscopico senza occhialini. Come noto, al recente CES è stata proprio quest'ultima una delle tecnologie di maggiore tendenza, con tutti i principali produttori che si sono fiondati a proporre le proprie soluzioni.

Acer Predator Helios 300 SpatialLabs Edition

Naturalmente un supporto del genere deve risolvere varie sfide, al di là di quella di base nel poter proporre le immagini in 3D stereoscopico senza il lavoro di interpolazione che usualmente fanno gli occhialini. D'altronde, quando il 3D è stato proposto per la prima volta nel gaming non ha riscosso il successo sperato, principalmente proprio per il fastidio di dover indossare gli occhialini. Questa tecnologia ha quindi un potenziale enorme, a patto di risolvere i problemi prestazionali. Per poter dare l'impressione del 3D, infatti, il gioco deve renderizzare un frame doppio, il che può portare fino a un dimezzamento delle performance.

Su un portatile non è proprio l'ideale, considerando che un sistema del genere deve ottimizzare il funzionamento dei sistemi di raffreddamento e, conseguentemente, limitare le elaborazioni quando, e se, possibile. In questo articolo ci concentreremo principalmente su questi aspetti: ovvero, sull'impatto prestazionale del 3D stereoscopico su Acer Predator Helios 300 SpatialLabs Edition. I nostri test ci hanno condotto a qualche sorpresa: ovvero, che il 3D non incide sulle prestazioni nello stesso modo per tutti i giochi, e che l'ottimizzazione e il modo di funzionare del motore grafico esercitano un ruolo predominante in questi aspetti.

Acer Predator Helios 300 SpatialLabs Edition

La risposta a queste problematiche di Acer prevede la collaborazione con SpatialLabs e l'utilizzo di schermi dotati di un layer di microlenti. Queste ultime si inclinano di qualche millimetro in maniera dinamica sulla base delle informazioni che ricevono da un apposito software, il quale a sua volta si rifà a sei sensori integrati nella cornice superiore dello schermo, accanto alla webcam. Per poter operare un effetto di 3D stereoscopico stabile, ed efficace per l'utente, infatti, è necessario individuare con precisione la posizione della sua testa di fronte allo schermo. Il software sviluppato da SpatialLabs è la componente fondamentale per il corretto funzionamento della tecnologia: si interfaccia con l'applicazione in uso, gioco o programma che sia, generando le informazioni richieste per la visione stereoscopica.

Acer Predator Helios 300 SpatialLabs Edition

Quando si fa partire un gioco o un video, è necessario che l'utente rimanga fermo davanti allo schermo e all'array di sensori. Il software acquisisce le informazioni necessarie e regola di conseguenza le microlenti, mentre avverte l'utente che i sensori sono stati regolarmente attivati. Con questi dati, riesce effettivamente a restituire un effetto 3D stereoscopico soddisfacente, senza compromettere di molto la luminosità e offrendo immagini spettacolari, con i personaggi e gli oggetti in primo piano che effettivamente danno la sensazione di emergere anche di diversi centimetri rispetto allo sfondo.

Acer Predator Helios 300 SpatialLabs Edition

A patto, però, che l'utente rimanga fermo per tutto il tempo di gioco, e che non ci siano altre persone, o oggetti che possano inibire il funzionamento dei sensori, alle sue spalle. Basta poco per rendere le immagini inconsistenti, creare effetti di sfarfallamento e compromettere l'esperienza di gioco. Non succede nel caso di giochi che richiedono input tempestivi, che magari mettono concitazione nel giocatore, perché comunque vi è una tolleranza di qualche millimetro ai movimenti della testa, ma se quest'ultima non rimane piuttosto ferma davanti ai sensori si può perdere la sincronia necessaria al corretto funzionamento del sistema.

Acer Predator Helios 300 SpatialLabs Edition

La tecnologia SpatialLabs non si limita a visualizzare immagini in 3D stereoscopico di quei giochi con supporto, ma estende l'effetto a quasi tutti i contenuti 2D, che siano giochi senza supporto nativo al 3D o semplici video. A queste immagini viene applicata della logica di intelligenza artificiale per costruire una depth map, una mappa delle profondità spaziali dei vari oggetti presenti nell'immagine. L'alternanza di due immagini, ottenuta attraverso il movimento delle microlenti, permette di ottenere un'immagine stereoscopica 3D.

Acer Predator Helios 300 SpatialLabs Edition

Naturalmente, un conto è convertire in 3D stereoscopico un videogioco, che dispone di tutti i dati di profondità degli oggetti nella schermata di gioco, un altro è convertire un video o un film. Nel caso dei videogiochi, infatti, lo schermo di Acer Predator Helios 300 SpatialLabs Edition riesce a svolgere quasi sempre un lavoro eccellente, mentre i video non restituiscono un effetto di profondità paragonabile. Ricordando che si sta parlando di contenuti senza supporto nativo al 3D stereoscopico, comunque, e che in nessun caso si ottengono risultati paragonabili a quei contenuti che nascono con il supporto.

In un gioco 2D convertito al 3D, ad esempio, può capitare che si perda l'effetto stereoscopico quando si passa da un menù di gioco all'azione di gioco vera e propria, o viceversa. Ci possono essere oggetti riprodotti non fedelmente, immagini non stabili o un effetto di profondità non completamente soddisfacente. Non solo: perché il motore grafico pensato per il 3D annovera tecnologie di ottimizzazione che gli permettono di renderizzare solo le parti della schermata strettamente necessarie o ricavare dati di rendering per il secondo fotogramma da renderizzare sulla base del primo in maniera intelligente. Questo naturalmente è molto importante da un punto di vista delle prestazioni.

Acer Predator Helios 300 SpatialLabs Edition

Il tutto funziona attraverso il cosiddetto StatialLabs Experience Center, un hub che rappresenta una sorta di porta di accesso alle funzionalità di 3D stereoscopico del portatile. Troviamo al suo interno varie app, come Lettore SpatialLabs, che permette di riprodurre in 3D dei filmati concepiti in 2D. SpatialLabs Go, invece, permette di passare dal 2D al 3D con un singolo click: una volta avviata, infatti, l'app visualizza una piccola icona con la scritta Go in sovraimpressione rispetto alle immagini di gioco. Basta cliccare su questa icona per abilitare il 3D.

Visualizzatore modello SpatialLabs, invece, è uno strumento di presentazione dove è possibile importare i file DCC e CAD dal software di modellazione 3D e visualizzarli in Modalità 3D stereoscopico. Ma per i giocatori l'applicazione più interessante è SpatialLabs TrueGame: si tratta di un layer con grafica che ricorda quella di Steam dove vengono elencati tutti i giochi con supporto nativo al 3D, mentre vengono evidenziati quelli che sono effettivamente installati sul sistema. Quando si clicca su uno dei giochi evidenziati, viene aperto il servizio di distribuzione corrispondente (che può essere Steam, Microsoft Store, o altri) e il gioco infine eseguito.

Acer Predator Helios 300 SpatialLabs Edition

Per ciascuno di questi giochi ci sono una o due modalità di utilizzo, che corrispondono ai nomi di 3D Ultra e 3D+. Ovvero, SpatialLabs è andata a verificare le impostazioni grafiche di tutti i giochi e le ha ottimizzate, sotto queste etichette, con l'obiettivo di raggiungere il compromesso ideale tra qualità delle immagini e prestazioni in termini di frame al secondo. In alcuni casi è stata impostata una soluzione di rendering nativo inferiore rispetto alla 4K che rappresenta il formato finale delle immagini (con upscaling), in altri sono stati inibiti FSR e DLSS e in altri casi ancora escluse certe opzioni grafiche. Non abbiamo riscontrato un modus operandi univoco, con 3D Ultra e 3D+ che fanno cose diverse in funzione del gioco, come vedremo meglio più avanti.

Slegata dalle applicazioni SpatialLabs, è altrettanto interessante PredatorSense, un hub che ci permette di personalizzare in profondità la nostra esperienza con il portatile, regolare la gamma RGB tramite illuminazione PULSAR per un tema particolare, gestire l'overclocking o aumentare la velocità della ventola. C'è anche Planet9, una piattaforma eSport che permette di entrare in contatto con professionisti ed esperti del gaming, partecipando a una community di appassionati.

Acer Predator Helios 300 SpatialLabs Edition

Acer Predator Helios 300 SpatialLabs Edition non è l'unico portatile con supporto al 3D stereoscopico senza occhialini. La concorrenza (vedi il caso di Asus) riesce a fornirlo tramite schermi OLED ancora più spettacolari. Detto questo, lo schermo da 15,6 pollici a risoluzione 4K di questo Acer Predator Helios 300 svolge un lavoro egregio, con neri profondi e buona luminosità di picco. La perplessità più grande, semmai, riguarda la frequenza di aggiornamento, visto è che solamente di 60 Hz, mentre portatili con questo supporto di altri produttori arrivano già a 144 Hz, spesso accompagnati da diagonali maggiori.

Acer Predator Helios 300 SpatialLabs Edition

Il portatile ha un'estetica sobria e ricorda più dispositivi di qualche anno fa che quelli più recenti, il che non è necessariamente un difetto. Pesa 3 Kg, mentre l'alimentatore, che non è piccolissimo, aggiunge altri 700 grammi di peso complessivo. Il portatile rimane piuttosto facilmente trasportabile, è costruito con materiali di indubbia qualità restituendo la sensazione di essere resistente e solido. La tastiera offre illuminazione RGB personalizzabile sulla base del singolo tasto.

Acer Predator Helios 300 SpatialLabs Edition

Abbiamo anche una connessione di tipo Thunderbolt 4 insieme a una USB-C e tre altre porte USB. Per quanto riguarda le immagini, abbiamo una HDMI 2.1 e una mini DisplayPort. Non manca il supporto a Wi-Fi 6E, che assicura connessioni wireless al top prestazionale, insieme a Bluetooth 5.2. Ci sono anche il jack per le cuffie e la porta LAN Ethernet. In definitiva, si tratta di una più che sufficiente dotazione di connessioni, indispensabili per il giocatore che voglia ridurre i ritardi, soprattutto in termini di connessione ai server di gioco.

Acer Predator Helios 300 SpatialLabs Edition

Acer Predator Helios 300 SpatialLabs Edition

Per quanto riguarda la dotazione hardware, la GPU GeForce RTX 3080 laptop non garantirà le prestazioni di una 3080 normale, ma è comunque molto potente. Perlomeno, per quanto riguarda il gioco tradizionale 2D. Con l'abilitazione del 3D stereoscopico le cose cambiano in maniera piuttosto importante in quanto si deve essere disposti a perdere qualcosa in termini di frame rate. Considerando la presenza dello schermo 4K e la necessità di fornire immagini con dettaglio sufficiente, molti giochi rappresentano una sfida anche per questa GPU.

Acer Predator Helios 300 SpatialLabs Edition

La quale è comunque equipaggiata con 8 GB di memoria e 6144 CUDA core, richiedendo una potenza che al massimo arriva a 150W. La scheda video è accompagnata da una CPU Intel Core i9-12900H con sei core Hyper-Threaded e la capacità di overclock fino a 5 GHz su tutti i core grazie alla tecnologia Turbo Boost. Molto importante la presenza di 32 GB di RAM di tipo DDR5, i quali rivoluzionano l'esperienza d'uso del portatile, anche nel semplice utilizzo sotto Windows senza necessariamente dover ricorrere ai giochi.

Acer Predator Helios 300 SpatialLabs Edition

Troviamo modalità di esecuzione Turbo e Extreme che aggiungono qualche frame in più al rendering, ma aumentano considerevolmente il rumore emesso dal sistema di raffreddamento. Rumore che invece è assolutamente tollerabile in modalità normale, permettendo di giocare senza alcun fastidio, soprattutto se dotati di cuffie. Gli altoparlanti del portatile, a ogni modo, offrono un supporto audio dignitoso. Per quanto riguarda l'autonomia, scollegando l'alimentatore, siamo riusciti a giocare per circa un'ora in 3D stereoscopico, mentre con le applicazioni di utilizzo quotidiano, ad eccezione dei giochi, si può usare il computer senza ricaricare anche per oltre 3 ore. Sono dei dati, in altri termini, allineati a quelli offerti da altre soluzioni così potenti pensate per il gioco.

Acer Predator Helios 300 SpatialLabs Edition

Passando ai benchmark, partiamo con God of War. In questo caso, abbiamo una modalità 3D Ultra piuttosto critica perché renderizza le immagini alla piena risoluzione e inibisce l'abilitazione del DLSS (è per questo che nel grafico vedete alcune righe lasciate in bianco). Questo si traduce in prestazioni che risentono molto della presenza del 3D stereoscopico, per quanto FSR (che equivale a dire che il rendering nativo viene realizzato a una risoluzione inferiore di 4K) aiuti a recuperare qualche frame determinante. Nei grafici abbiamo tralasciato le opzioni di FSR e DLSS intermedie (per semplicità di esposizione) e ci siamo concentrati esclusivamente sulla più aggressiva e sulla meno aggressiva.

3D+, invece, renderizza le immagini a una risoluzione inferiore del 50% rispetto alla 4K, e questo permette di recuperare molto e di giocare quasi a 60 frame per secondo stabili, offrendo un'esperienza sul piano della fluidità senz'altro superiore. Naturalmente, il rendering a risoluzione inferiore comporta un degrado qualitativo sensibile, con bordi leggermente più pixellosi rispetto alle spendide e ultradefinite immagini 4K di 3D Ultra. Difficile esprimerlo a parole senza poterlo supportare con le immagini, ma il 3D stereoscopio alla risoluzione 4K è realmente qualcosa di sensazionale, dando quasi la sensazione di potersi avvicinare ai protagonisti di gioco e sfiorarli fisicamente.

Acer Predator Helios 300 SpatialLabs Edition

Kena: Bridge of Spirits è un gioco d'avventura in terza persona sviluppato da Ember Lab. Una produzione indie che è stata accolta molto favorevolmente dalla critica e dal pubblico, che si contraddistingue per le sue immagini brillanti e per un ottimo supporto al 3D stereoscopico. Con grafica meno complessa sul piano poligonale, inoltre, si sposa meglio al 3D, con una perdita prestazionale minore. Basato su Unreal Engine 4, non contempla il supporto al DLSS, mentre la modalità 3D Ultra, ancora una volta, non lascia spazio a compromessi per quanto riguarda il rendering alla piena risoluzione 4K.

Acer Predator Helios 300 SpatialLabs Edition

Un gioco con supporto 3D decisamente accattivante è Forza Horizon 5. Il 3D stereoscopico, infatti, migliora l'immersività al volante quando si gioca dalla prospettiva all'interno dell'abitacolo, rivoluzionando l'esperienza di gioco. Gli oggetti sullo sfondo, inoltre, appiano evidenziati (per esempio gli alberi) conferendo uno spessore diverso all'immagine nel suo complesso. In questo caso SpatialLabs TrueGame non mette a disposizione una modalità 3D Ultra, mentre FSR e DLSS non contribuiscono a un consistente miglioramento prestazionale come accade in altri giochi se non nelle loro versioni Prestazioni Ultra più aggressive.

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Shadow of the Tomb Raider è in assoluto il miglior gioco per quanto riguarda il supporto al 3D stereoscopico tra quelli che abbiamo provato. Le sue immagini sono spettacolari, con grande immersività conferita dal 3D e con la sagoma di Lara Croft che dà l'impressione di essere in risalto rispetto allo sfondo anche di diversi centimetri. Basato sul Foundation engine di Crystal Dynamics, inoltre, Shadow of the Tomb Raider palesa un'ottimizzazione importante anche per quanto riguarda le prestazioni 3D, perdendo molto meno rispetto ai giochi precedenti al passaggio dal 2D al 3D. Il suo motore grafico, evidentemente, prevede delle ottimizzazioni al rendering pensate per ridurre il carico di lavoro nell'elaborazione del doppio frame. Questo ci fa capire come non si tratti semplicemente di renderizzare due frame, ma di svolgere un lavoro con della logica sulle immagini.

A differenza dei giochi precedenti, Shadow of the Tomb Raider non prevede la modalità 3D+, mentre FSR e DLSS sono disabilitati in 3D Ultra, la quale elabora le immagini a 4K. Il DLSS è invece presente nella tradizionale modalità 2D, consentendo di guadagnare qualche frame tutto sommato non indispensabile per un'esperienza single player di grande fascino e che, probabilmente, rappresenta il miglior esito gaming per una tecnologia come SpatialLabs.

Acer Predator Helios 300 SpatialLabs Edition

Deus Ex Mankind Divided per certi versi conferma le prestazioni di Shadow of the Tomb Raider, seppure sia stato realizzato prima. Entrambi sono stati sviluppati da Eidos Montreal, anche se con due motori grafici differenti (Dawn Engine nel caso di Deus Ex). Anche in questo caso le immagini di gioco sono solide e i personaggi ristagliano rispetto agli altri elementi dello scenario, pur non raggiungendo i risultati qualitativi del gioco con Lara Croft. Sebbene manchino FSR e DLSS, Deus Ex Mankind Divided conferma poi prestazioni in termini di frame rate ottimali anche nella versione con 3D stereoscopico, avvicinandosi alla fatidica soglia dei 60 frame per secondo in 4K.

Acer Predator Helios 300 SpatialLabs Edition

Per concludere, quello che possiamo dire è che Acer Predator Helios 300 SpatialLabs Edition non è il solito portatile gaming con caratteristiche che si ripetono, con qualche miglioramento marginale, di anno in anno. Provarlo è stato stimolante proprio per le novità che porta in dote, con la visione in 3D stereoscopico che può offrire un valore aggiunto decisamente interessante all'esperienza di gioco, soprattutto a quella single player. Il suo ottimo schermo a risoluzione 4K, infatti, funziona molto bene in abbinamento alle immagini 3D, rendendole più vive e ristagliando i protagonisti rispetto allo sfondo anche di diversi centimetri, rispetto a quella che è l'impressione che ha il giocatore.

Acer Predator Helios 300 SpatialLabs Edition

Il 3D non compromette in maniera sensibile la luminosità, anche se, ovviamente, comporta un degrado prestazionale che in certi giochi non è indifferente. Nel corso dell'articolo abbiamo appurato come la perdita in termini di frame rate dipenda dalle ottimizzazioni interne del motore grafico e che certi giochi girano in 3D meglio di altri, con Shadow of the Tomb Raider che, probabilmente, da solo "vale il prezzo del biglietto".

Acer Predator Helios 300 SpatialLabs Edition

Peccato solo che lo schermo si fermi a 60 Hz e che non sia di tipo OLED, come invece altri produttori prevedono per i loro portatili con 3D stereoscopico introdotti all'ultimo CES. Quello della frequenza di aggiornamento è un bel limite, perché fondamentalmente limita l'uso del portatile all'ambito del 3D stereoscopico, mentre lo schermo, pur non essendo OLED, si rivela sufficientemente brillante e luminoso. Ottimo anche il software SpatialLabs TrueGame, perché conferisce un supporto chiaro e consistente riguardo al potenziale 3D della macchina. Naturalmente, poi, c'è una differenza notevole nella resa fra quelle app con supporto 3D nativo e quelle invece adattate al volo con la tecnologia SpatialLabs.

Acer Predator Helios 300 SpatialLabs Edition

Per il resto si tratta di un'ottima macchina, che garantisce solidità e affidabilità nel tempo, confermando le prerogative tipiche dei portatili della linea Predator Helios. Parliamo di un PC con una configurazione hardware decisamente importante, con 32 GB di RAM che rivoluzionano l'esperienza (non necessariamente gaming) e SSD da 2 TB, indirizzato a una nicchia di super appassionati che si aspettano il massimo delle prestazioni dalla propria macchina di gioco e che hanno sensibilità sul 3D stereoscopico. Anche acquistarlo non è facile (meglio rivolgersi al sito internazionale di Acer) con prezzi che partono da $3,499.99 (circa 3.150 euro).

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