Samsung Galaxy Book Go: il notebook con cuore di ARM

Basato su SOC Qualcomm Snapragon 7c Gen 2, Samsung Galaxy Book Go è un notebook pensato per abbinare facilità di trasporto, autonomia di funzionamento con batteria e massima flessibilità d'uso lontano dalla rete WiFi grazie al modem LTE integrato. Un prodotto che incarna appieno la filosofia dell'"always connected PC", con tutti i suoi pregi e i ben evidenti limiti
di Paolo Corsini pubblicato il 27 Gennaio 2022 nel canale PortatiliSamsungGalaxyLTEQualcommSnapdragondevice per educationnotebook consumerWindows 11
Nel mercato dei sistemi notebook le proposte accessibili ai consumatori sono molto differenti tra di loro, a partire dal form factor utilizzato. Ai notebook tradizionali, meglio indicati con il nome di clamshell, si affiancano proposte dotate di schermo touch e che in questo modo estendono la flessibilità d'uso quanto a capacità di input.
Nei modelli 2-in-1, come il nome lascia facilmente intendere, troviamo presenti allo stesso tempo le caratteristiche di due categorie di prodotti: notebook da una parte, tablet dall'altra, grazie ad uno schermo che può essere completamente staccato (nelle proposte detachables) oppure ruotato sotto la tastiera grazie a cerniere a 360 gradi (in quelli convertible).
Oltre a questo cambiano le dimensioni esterne, sia in termini di diagonale dello schermo sia di spessore complessivo. In genere a notebook più ingombranti corrisponde una superiore potenza di calcolo, per quanto siano disponibili modelli ultrasottili capaci di offrire elevata capacità di elaborazione anche negli ambiti più gravosi.
In generale è il mix tra potenza di calcolo, spessore del dispositivo e autonomia di funzionamento con batteria quanto viene ricercato in un sistema notebook. Il trend è del resto molto simile a quanto possiamo osservare nel mondo degli smartphone, sempre alla ricerca di prodotti più potenti ma che al contempo non debbano essere ricaricati troppo frequentemente.
Nasce proprio da questo fine il lavoro svolto da Qualcomm con i propri chip destinati ai sistemi cosiddetti "always connected PC", notebook che sfruttando le peculiarità dell'architettura ARM scelta da Qualcomm per le proprie soluzioni puntano a bilanciare elevatissima autonomia di funzionamento con batteria alla presenza di connettività non solo via rete WiFi ma anche sfruttando una connessione LTE. Gli "always connected PC" sono infatti sistemi che sono sempre connessi alla rete e permettono di operare per un periodo di tempo ben più elevato di quanto tipicamente ci si può attendere da un notebook.
Con Galaxy Book Go Samsung propone un sistema di questo tipo, basato su SoC ARM e in grado grazie al modem LTE integrato di offrire elevata connettività anche lontano dagli ambienti chiusi e da una rete WiFi. Tutto questo garantendo una elevata autonomia di funzionamento con batteria ad un costo che è di listino pari a 499€ IVA inclusa, con abbinato il sistema operativo Windows 11 di Microsoft qui nella Snapdragon Edition specifica per i prodotti con SoC Qualcomm.
Autonomia elevatissima, connettività in ogni luogo e costo contenuto: sembra tutto troppo bello per essere vero, ed in effetti come capita (quasi sempre) è proprio così in quanto ci sono non pochi compromessi con i quali dover scendere a patti. Vediamo in dettaglio pro e contro di questo sistema, partendo da un'analisi di quello che Qualcomm offre per il mercato dei PC.
Qualcomm e i chip Snapdragon per PC Windows
La storia di Qualcomm nel mondo dei sistemi notebook risale al 2017, anno nel quale l'azienda di San Diego ha presentato i propri primi sistemi "always connected PC" sfruttando di fatto il proprio SoC per smartphone di precedente generazione, modello Snapdragon 835.
Nel 2018 è stata la volta di Snapdragon 850, un modello più potente di Snapdragon 835 ma di fatto sempre derivato dal SoC adottato per gli smartphone top di gamma senza specifiche innovazioni pensate per l'utilizzo in ambiente PC. L'ecosistema software, con queste due prime proposte, è stato di fatto lo stesso: il sistema operativo Windows 10 for ARM permetteva di eseguire in emulazione applicazioni Windows x86, limitandosi però solo agli eseguibili a 32bit e quindi potendo offrire solo in parte un'esperienza comparabile a quella dei tradizionali notebook con processori Intel o AMD.
L'esperienza migliore era ovviamente quella con applicazioni scritte in modo nativo per venir eseguite dai sistemi con SoC ARM. Il loro numero è stato però contenuto e questo ha portato Qualcomm a un notevole lavoro di evangelizzazione e supporto delle software house, con il fine di rendere le loro applicazioni compatibili in modo nativo con i sistemi basati sui SoC Snapdragon. La storia dei sistemi operativi per sistemi smartphone ci insegna chiaramente che senza il supporto software non c'è sviluppo futuro e adozione di massa per proposte alternative a quelle dominanti sul mercato. Nel caso di Windows for ARM l'emulazione di applicazioni x86 ha in parte evitato questo ostacolo alla diffusione ma di certo non andandolo ad ovviare del tutto.
Pertanto pur a fronte di un'autonomia di funzionamento da record, soprattutto nel confronto con i sistemi notebook x86 in commercio, le limitazioni software hanno circoscritto la diffusione di questi sistemi nei primi anni di commercializzazione.
Qualcomm ha in ogni caso continuato a sviluppare la piattaforma, presentando alla fine del 2018 Snapdragon 8cx: si trattava del primo SoC specificamente sviluppato per sistemi notebook, derivato dalle proposte smartphone ma caratterizzato da scelte tecniche ben precise miranti a offrire un miglior comportamento in ambiente notebook. Dopo circa 1 anno Qualcomm ha sviluppato il chip Snapdragon SQ1, proposta basata sull'architettura 8cx specificamente dedicata a Microsoft per Surface X, affiancando a questo i modelli Snapdragon 7c e Snapdragon 7 con i quali i partner produttori avevano potuto offrire notebook a costi ancora più contenuti.
Nel 2020 è stata la volta di Snapdragon 8cx Gen 2 e di SQ2, evoluzioni dei due modelli in commercio sempre posizionati quali proposte di vertice della gamma. Nel 2021 Qualcomm ha inizialmente presentato Snapdragon 7x Gen 2, seguito da Snapdragon 8cx Gen 3. Quest'ultimo SoC è stato annunciato da Qualcomm a dicembre 2021 in occasione del proprio Snapdragon Tech Summit e verrà adottato in modelli attesi in commercio nel corso della prima metà del 2022. La principale novità che porta in dote è l'emulazione di applicazioni Windows a 64bit all'interno del sistema operativo Windows 11, caratteristica che Qualcomm ha esteso anche ai SoC di precedente generazione sino a Snapdragon 8cx.
Con il passaggio a Windows 11 for Snapdragon Qualcomm è ora nella condizione di poter offrire ai propri partner una gamma di prodotti con un più ricco supporto lato applicazioni, che deve sempre ricorrere all'emulazione quando manca un eseguibile nativo ma che ora ha anche accesso a codice a 64 bit. Il passaggio all'emulazione ha ovviamente un impatto sulle prestazioni complessive, variabile a seconda del tipo di applicazione, ma sono diversi i programmi che possono essere eseguiti in modalità nativa anche su questi sistemi offrendo il meglio quanto a performance e sfruttando al meglio l'autonomia tipica di questi sistemi.
Samsung Galaxy Book Go: caratteristiche e costruzione
Passiamo ora a Samsung Galaxy Book Go, uno dei notebook dell'azienda coreana ad essere basato su architettura ARM. In virtù delle sue caratteristiche tecniche e del suo costo d'acquisto si rivolge ad un pubblico di consumatori che fa ampio utilizzo di applicazioni web via browser, oltre che dei tradizionali pacchetti di produttività personale per i quali sono presenti versioni native ARM (Microsoft Office su tutti). Autonomia e presenza di connettività LTE lo rendono inoltre ideale per coloro che cercano un notebook poco costoso che permetta però di essere produttivi per lungo tempo lontano dalla presa di corrente.
Questo modello adotta il SoC Qualcomm Snapdragon 7c Gen 2: l'architettura vede l'utilizzo di una CPU Kyro 468 con 8 core totali, divisi in due blocchi quad core efficient e performance così come sempre accade con le proposte basate su architettura ARM. La GPU Qualcomm Adreno è ovviamente integrata nel SoC, accanto al quale troviamo 4GB di memoria LPDDR4x e 128GB di storage via eUFS.
Completano la dotazione hardware una batteria da 42,3Wh di capacità complessiva, connettività WiFi 802.11ac (WiFI 5), supporto Bluetooth 5.1 e modem LTE che gestisce una SIM micro accessibile da uno slot esterno. Lo schermo da 14 pollici di diagonale ha risoluzione Full HD di 1.920x1.080 pixel con cornici non particolarmente ingombranti considerando il costo di questo sistema.
La struttura esterna di Samsung Galaxy Book Go è in materiale plastico di colore argento, caratterizzata da una buona robustezza complessiva. Appoggiato su un piano tende ad essere stabile anche digitando in modo incisivo, mentre lo schermo è collegato alla base da una lunga cerniera singola che ne fissa la posizione in modo solido senza che tenda ad oscillare durante l'uso. La qualità complessiva è buona, soprattutto in considerazione del costo: niente materiali premium ma certamente molta sostanza.
La dotazione di porte di comunicazione è completa: ne sono presenti due USB Type-C, utilizzate anche dall'alimentatore da 25 Watt fornito in dotazione per la ricarica della batteria oltre a una USB Type-A di tipo 2.0 adatta a periferiche come mouse e tastiera per le quali la velocità di connessione non sia parametro fondamentale. Oltre allo slot per la scheda SIM collegata al modem LTE troviamo anche uno slot per un modulo memoria Micro SD, utile per espandere lo storage onboard oltre i 128GB di serie.
La tastiera ha una disposizione classica, con tasti a isola ben dimensionati e spaziati tra di loro grazie alla larghezza dello schermo da 14 pollici di diagonale. Il touchpad ha dimensioni abbondanti e risponde in modo preciso ai comandi impartiti, mentre il feedback fornito dalla tastiera è solo sufficiente: la percezione di avere tra le dita una tastiera economica, cosa del resto giustificata dal costo d'acquisto.
Lo schermo può essere aperto di 180 gradi come da immagine, caratteristica che abbiamo visto adottata anche da altre aziende per i propri notebook: questo tipo di cerniera permette di angolare a porprio piacere lo schermo anche se riteniamo sia difficile che ci si spinga ad usare il notebook in questo modo, a meno di non digitare in piedi su una scrivania. Nella cornice superiore è integrata una webcam, accessorio importante pensando alle tipiche modalità di utilizzo di un PC portatile di questo tipo; la qualità complessiva è discreta.
Prestazioni e autonomia
Analizzare le prestazioni velocistiche di un notebook basato su processore con architettura ARM deve necessariamente tenere in considerazione il tipo di applicazione che viene eseguita. Se è nativa ARM il comportamento complessivo tenderà ad essere valido, tenendo conto del posizionamento di prezzo del SoC Qualcomm Snapdragon 7c Gen 2 e del suo livello di costo. Se invece l'applicazione è nativa x86 e deve essere eseguita in emulazione se ne otterrà un comportamento penalizzato nel confronto con un notebook basato su CPU x86 nativa.
Utilizzando Samsung Galaxy Book Go si può quindi percepire un'esperienza d'uso a due velocità: nel complesso discreta quella basata su applicazioni native, mentre è decisamente poco brillante passando in emulazione. C'è da dire che utilizzando il sistema operativo Windows 11 è possibile sfruttare molte applicazioni di utilizzo abituale in modalità nativa. dal browser Edge al pacchetto Microsoft Office fino a tutte le applicazioni contenute all'interno dello Store Microsoft.
Per chi è solito utilizzare il PC servendosi di applicazioni via browser l'esperienza d'uso è speculare a quella di un notebook x86 con un processore non particolarmente potente, dal livello di prezzo mediamente contenuto. E' questo un notebook che pertanto può essere utilizzato per la navigazione web, per scrivere testi ed elaborare fogli elettronici (non particolarmente complessi però, ricordiamoci che ci sono 4GB di memoria di sistema), per riprodurre video in streaming dal web, per gestire email, videoconferenze e sistemi di messaggistica. NOn si può però chiedere ragionevolmente di più, in quanto le prestazioni offerte dal processore Qualcomm Snapragon 7c Gen 2 sono pensate per assicurare un livello di produttività personale base e non rispondere alle esigenze di un professionista.
Se il quantitativo di 4GB di memoria di sistema è nel complesso ridotto rispetto a quanto abitualmente ci si aspetta in un notebook, non viene inoltre in aiuto il sottosistema di storage, dalla capacità di 128GB e non tale da garantire elevate velocità nella lettura e scrittura dei dati. Abbiamo rilevato un tranfer rate in lettura di poco più di 520 MB/s, con un valore in scrittura che scende a poco più di 210 MB/s: ne esce penalizzata la risposta del sistema ai comandi, sempre caratterizzata da un certo delay come se ci trovassimo a operare con un notebook di qualche anno fa.
Abbiamo rilevato l'autonomia di funzionamento con batteria servendoci dei nostri due abituali test di riproduzione video in loop con Netflix e di navigazione web. In entrambi i casi Samsung Galaxy Book Go ha registrato un comportamento molto valido, soprattutto tenendo conto della ridotta capacità della batteria (42,3Wh): non arriviamo a 24 ore di operatività ma nel complesso le potenzialità di questo notebook lontano dalla presa di corrente sono più che sufficienti per il tipico utilizzo al quale verrà destinato. L'alimentatore da 25 Watt ha dimensioni molto connteute, si collega via porta USB-C e può essere utilizzato anche per la ricarica di altri dispositivi quali smartphone e tablet: in questo modo viene limitato il materiale che è necessario portare con se assieme al PC.
Lo schermo è Full HD ma molto economico
Samsung Galaxy Book Go è basato su un display da 14 pollici realizzato con un pannello TN di fascia economica. La risoluzione nativa è Full HD di 1920x1080 pixel, con una conseguente definizione pari a 157 pixel per pollice. Purtroppo la ricerca del contenimento dei costi per questa macchina si sconta nella qualità della resa di questo pannello: già a partire dall'analisi del bilanciamento del bianco vediamo una predominanza di blu che va progressivamente a scendere dal nero al bianco, conferendo quindi al display una resa generalmente fredda.
Bilanciamento RGB
Curva di gamma
Gamut
DeltaE
La progressione tonale non è adeguata, con una pendenza più simile a gamma 1.8 che alla canonica curva di coefficiente 2.2, portando ad una immagine che appare poco incisa con un effetto "slavato". La luminanza massima è di 255 candele su metro quadro, con un rapporto di contrasto nativo di 260:1: uno schermo decisamente poco luminoso nel complesso oltre che poco contrastato.
Anche la saturazione dei colori lascia abbastanza a desiderare, con un triangolo di gamut misurato che appare decisamente deficitario rispetto al riferimento dello spazio colore sRGB. La verifica della fedeltà cromatica non fa che confermare quanto già visto, condensando quanto riscontrato con gli altri test.
In definitiva un pannello che è adatto solamente per la fruizione di base di contenuti web, e tendenzialmente solo di testi, in quanto i problemi riscontrati pregiudicano una soddisfacente visione di fotografie o video. Da escludere totalmente qualsiasi impiego professionale che abbia al centro l'immagine.
Always Connected PC: autonomia si, potenza no
Nell'introduzione a questa analisi avevamo scritto
"Autonomia elevatissima, connettività in ogni luogo e costo contenuto: sembra tutto troppo bello per essere vero"
Al termine della nostra recensione quella ipotesi diventa giudizio finale: non si può pensare di ottenere prestazioni elevate da un sistema che punta tutto, per caratteristiche tecniche, sul contenimento al massimo dei consumi di funzionamento. Oltretutto questo avviene utilizzando un processore come quello Qualcomm Snapdragon 7c Gen 2, che non solo sfrutta architettura ARM e quindi deve ricorrere alla emulazione quando non è presente una applicazione nativa ma si tratta non della proposta di vertice nella offerta Qualcomm per sistemi PC.
L'autonomia è un punto di forza di questo sistema, capace di garantire funzionamento lontano dalla presa della corrente per lungo tempo. Non arriviamo a valori da record, ma in considerazione del target di riferimento e del costo non era neppure ipotizzabile arrivare a così tanto, e ci sono notebook x86 con processori Intel e AMD che riescono a fare anche di meglio. D'altro canto, Samsung Galaxy Book Go è un notebook che ben si presta per sua natura ad essere utilizzato con alimentazione a batteria, così come ci si attende da un "always connected PC".
Altra caratteristica positiva di questo prodotto è la connettività, che pur con un costo contenuto prevede anche un modem LTE integrato. Proprio in virtù del costo contenuto del notebook riteniamo poco probabile che si vada ad abbinarvi una SIM dati dedicata con abbonamento mensile, ma è interessante che questa flessibilità di configurazione e di accesso al web sia garantita.
Per il resto, il feedback d'uso con le tipiche applicazioni web di produttività personale è di avere tra le mani un sistema non brillante e pronto ad operare, per giunta fortemente penalizzato da un pannello dalla qualità molto bassa e dalla precisione cromatica che lascia a dir poco a desiderare. Sulla carta Galaxy Book Go può rappresentare una soluzione molto valida per chi lavora con servizi via browser e apprezza autonomia e leggerezza, oltre che per gli studenti impegnati in videoconferenze e didattica avanzata. All'atto pratico, però, questo è un notebook da lasciare sullo scaffale, volgendo il nostro sguardo verso altri prodotti.
6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoUn qualsiasi celeron 5*** o anche una base Intel I3 o Ryzen 3 a 400€ permette esperienza di utilizzo notevolmente migliore in ogni ambito di utilizzo..
Che poi, l'autonomia, fiore all'occhiello di questo laptop, non mi sembra nemmeno troppo elevata in senso assoluto, sopratutto considerando la capacità della batteria stessa
e luminosità di 255 cd/m2 si vedrà solo all'interno e con una finestra chiusa
Aggiungo anche che come paragone per l'autonomia hanno meso notebook medio/alto di gamma con I5 e Ryzen 5 8/16Gb Ram 512/1Tb o addirittura I7 e Ryzen 7 con 32Gb ram e 1Tb NVME..... avessero messo i notebook entry level, dignitosi a poco più di 300€, allora sarebbe venuta fuori una differenza ancora più risicata come autonomia..
e i delta E fuori scala dove li metti? poi sui colori più impoertanti come sky e skin, in pratica non si vedrebbe se Michael Jackson è bianco o nero.
Quello schermo è una cosa indegna.
Vorrebbe fare concorrenza ai chromebook ma con windows, ma così non ci siamo.
Grande Corsini che lo ha detto senza peli sulla lingua, allora lo dico anche io:
SCAFFALEHHH !!1!!
Però già che lo si provava almeno un PCmark10 office/productivity per vedere in numeri le impressioni di lentezza lo si poteva mettere, giusto per completezza.
È quello il suo collocamento.
Magari qualche estimatore riesce a trovarlo.
Aggiungo anche che come paragone per l'autonomia hanno meso notebook medio/alto di gamma con I5 e Ryzen 5 8/16Gb Ram 512/1Tb o addirittura I7 e Ryzen 7 con 32Gb ram e 1Tb NVME..... avessero messo i notebook entry level, dignitosi a poco più di 300€, allora sarebbe venuta fuori una differenza ancora più risicata come autonomia..
Vorrebbe fare concorrenza ai chromebook ma con windows, ma così non ci siamo.
Grande Corsini che lo ha detto senza peli sulla lingua, allora lo dico anche io:
SCAFFALEHHH !!1!!
Però già che lo si provava almeno un PCmark10 office/productivity per vedere in numeri le impressioni di lentezza lo si poteva mettere, giusto per completezza.
Veramente un prodotto scadente, questo va a 199 nei cestoni all'uscita del Mediaworld.
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