Samsung Galaxy Book Flex: il 2-in-1 con la pennina integrata

E' un 2-in-1 che si differenzia dai concorrenti per integrare al proprio interno un pennino S-Pen, con il quale espandere le potenzialità di utilizzo: Galaxy Book Flex si adatta facilmente a qualsiasi necessità di utilizzo lontano dalla presa di corrente, forte di una costruzione robusta e di uno schermo basato su tecnologia QLED
di Paolo Corsini pubblicato il 23 Ottobre 2020 nel canale PortatiliQLEDIce Lake2 in 1CoreIntelSamsung
Tra le tante categorie di prodotti nelle quali Samsung propone proprie soluzioni, troviamo anche i PC portatili. L'azienda, dietro il brand Galaxy Book, offre alcune soluzioni notebook basate su processori Intel che si caratterizzano per le dimensioni compatte e l'elevata trasportabilità. Galaxy Book S è un notebook basato su processore Intel Lakefield, uno dei primi ad essere giunto in commercio, che fa leva sull'architettura ibrida di questa famiglia di CPU per offrire un connubio tra potenza di calcolo e lunga autonomia con batteria.
Galaxy Book Ion è un tradizionale notebook clamshell basato su processore Intel Core di decima generazione a 14 nanometri, dotato di uno schermo FUll HD da 13,3 pollici con tecnologia QLED. Galaxy Book Flex, come il nome lascia facilmente intendere, è invece un modello della categoria dei 2-in-1 di tipo convertibile, pensato per offrire la massima flessibilità nella configurazione della modalità d'uso. Anche in questo caso troviamo uno schermo Full HD da 13,3 pollici con tecnologia QLED mentre sotto la scocca trova posto un processore Intel Core di decima generazione della famiglia Ice Lake, costruito con tecnologia produttiva a 10 nanometri.
Galaxy Book Flex, l'oggetto di questa nostra recensione, si presenta con un design decisamente squadrato, caratterizzato da uno spessore contenuto ma costante lungo tutta la sua estensione. Cuore di questo notebook convertibile sono ovviamente le due cerniere che si aprono a 360 gradi, permettendo di ripiegare la base con tastiera completamente sotto allo schermo fino a sovrapporsi perfettamente. La finitura esterna dello chassis, tutto in materiale metallico, è di colore blu fatta eccezione per il profilo laterale argento. Anche la parte inferiore è di colore blu, con solo i 4 pin di gomma a caratterizzare quest'area.
Samsung ha scelto di dotare questo notebook di sole porte USB Type-C, che sono però in buon numero: ne troviamo 2 sul lato destro, entrambe in standard Thunderbolt 3, e una su quello sinistro, area nella quale trova posto anche il connettore jack per cuffie e microfono. Non manca uno slot attraverso il quale inserire una scheda memoria microSD oppure UFS, per espandere la dotazione di storage onboard.
In Galaxy Book Flex troviamo integrato un pennino, S Pen: ha dimensioni molto più contenute rispetto a quelle tipiche delle penne fornite in dotazione con i notebook e ricorda molto da vicino quella degli smartphone Samsung della famiglia Note. Proprio per questo motivo, però, Samsung è riuscita ad integrarla all'interno dello chassis rendendola sempre disponibile e pronta per l'uso. Dal punto di vista del design è una scelta a nostro avviso vincente.
La tastiera è caratterizzata da una corsa dei tasti molto breve, che mostrano una certa resistenza alla digitazione: è un feeling differente da quello che si ottiene tipicamente con sistemi notebook di questo tipo ma al quale ci si abitua rapidamente senza impatti in termini di velocità di digitazione. Il touchpad è molto sviluppato in larghezza, sfruttando tutta l'area verticale a disposizione, assicurando un buon feedback durante l'uso delle differenti gesture multitouch. Nella tastiera, immediatamente sotto al tasto invio, è integrato un sensore di impronte digitali: permette di abilitare l'accesso al sistema via tecnologia Windows Hello.
Modello |
Samsung Galaxy Book Flex |
schermo | 13,3 pollici, touch |
risoluzione | 1920x1080 pixel, QLED |
CPU | Intel Core i5-1035G4 |
GPU | Intel Xe Graphics |
Memoria di sistema | 12GB LPDDR4x |
Storage | SSD 512GB |
Porte connessione | 2 Thunderbolt 3 1 USB Type-C 1 jack 3,5mm 1 USF & MicroSD |
Bluetooth | 5.0 |
Batteria | 69,7Wh |
Alimentatore | USB Type-C 65 Watt |
O.S. | Windows 10 Home |
Wi-Fi | 802.11ax (WiFi 6) |
Webcam | HD |
Peso | 1,16Kg |
Dimensioni | 302,6x202,9x12,9mm |
La tabella delle specifiche tecniche conferma le ridotte dimensioni di questo 2-in-1, forte di uno schermo da 13,3 pollici di diagonale dalle cornici molto sottili. Il peso di 1,16 Kg ne facilita il trasporto, mentre lo storage da 512GB via SSD NVMe assicura una risposta sempre pronta ai comandi. Particolare la dotazione di memoria onboard, pari a 12GB: sono tutti saldati sulla scheda madre. La scheda di rete è compatibile con lo standard WiFi 6, mentre la batteria ha capacità di poco meno di 70Wh che sono tutt'altro che pochi per un notebook dalle dimensioni contenute.
La piattaforma scelta da Samsung per Galaxy Book Flex è quella Ice Lake, nome che identifica i processori Intel di decima generazione costruiti con tecnologia produttiva a 10 nanometri. Nello specifico troviamo il processore Core i5-1035G4, modello dotato di architettura quad core con tecnologia HyperThreading capace di spingersi sino a 3,7GHz di clock Turbo massimo partendo da un valore di base clock pari a 1,1GHz.
Abbiamo visto questo processore utilizzato in molti altri notebook e 2-in-1 di recente introduzione sul mercato: rappresenta un ideale compromesso tra caratteristiche e costo d'acquisto, integrando al proprio interno una GPU Inel Iris Plus con 48 Execution Units.
Il raffreddamento del processore è assicurato da un sistema a doppia ventola, con due heatipipes poste a diretto contatto con la CPU che terminano in una struttura dissipante investita dal flusso d'aria spostato dalle ventole. L'aspirazione dell'aria avviene attraverso un'apertura presente nella parte inferiore, mentre la sua espulsione all'esterno è per tramite della griglia posizionata tra le due cerniere dello schermo. L'area interna al notebook è occupata per la maggior parte dalla capiente batteria da poco meno di 70Wh di capacità: l'SSD è facilmente accessibile e sostituibile nel caso in cui lo si voglia espandere mentre la memoria di sistema è saldata onboard nella parte opposta della scheda madre.
Il sistema di raffreddamento interviene in modo molto efficace, di fatto non facendosi udire nella maggior parte degli scenari di lavoro: abbiamo rilevato una rumorosità di 38,5dB a 20cm dalla tastiera portando a pieno carico tutti i core del processore, un dato allineato a quello di altri notebook sottili. Quando spinto a pieno carico il processore, caratterizzato da un TDP di default pari a 15 Watt, si porta a un consumo istantaneo di 35 Watt con clckc che sfiora i 3GHz. Tempo pochi istanti e il tutto si stabilizza prima poco sopra i 20 Watt, poi scendendo sino a poco più dei 15 Watt del TDP. La temperatura ha un picco iniziale vicino a 100° stabilizzandosi in poco tempo immediatamente sotto i 90°, valore sul quale resta costante durante tutta l'esecuzione dello stress test. Il valore di 90° non deve di certo preoccupare in quanto è abbastanza frequente rilevare dati di questo tipo in processori installati in sistemi ultraportatili: la scelta di Samsung è quella di fare in modo che il sistema di hardware monitoring gestisca la temperatura in modo da minimizzare l'impatto del sistema di raffreddamento in termini di rumorosità.
Lo chassis raggiunge le temperature più elevate in corrispondenza dell'aria di espulsione dell'aria calda, oltre che della griglia di aspirazione dell'aria posta nella parte inferiore. Per entrambe queste zone le temperature rilevate sono tali da non creare problemi durante l'uso e al tatto con le mani. Lo chassis in alluminio aiuta in modo attivo a dissipare il calore, uniformandone la dispersione lungo tutta la superficie.
Ad un processore quad core della famiglia Ice Lake, con TDP pari a 15 Watt, non si possono chiedere prestazioni velocistiche pari a quelle di sistemi portatili più ingombranti e potenti. Il comportamento complessivo di Samsung Galaxy Book Flex è allineato a quello che ci si attende da notebook di questa categoria: la risposta ai comandi è sempre pronta e la capacità di elaborazione tale da soddisfare tutte le esigenze legate alla produttività personale. Per chi necessita di un sistema potente per l'editing video meglio rivolgersi ad altro, con processori dal consumo superiore dotati di un più elevato numero di core e in grado di assicurare tempi di elaborazione più contenuti.
L'SSD da 512GB è decisamente veloce, con valori attorno a 3GB/s nella scrittura e nella lettura sequenziali: questo, in abbinamento alle frequenze di clock Turbo che il processore è in grado di raggiungere soprattutto con applicazioni single threaded, permette di assicurare una pronta risposta e una generale fluidità nell'utilizzo del notebook con le tradizionali applicazioni di produttività personale.
La GPU integrata da Intel nei processori Core di decima generazione della famiglia Ice Lake è un modello Iris Plus Graphics con 48 compute units, evoluzione di quella adottata nei processori ore di decima generazione costruiti con tecnologia produttiva a 14 nanometri. Le due famiglie di processori sono facilmente distinguibili: quelli Ice Lake hanno sigla numerica a 4 cifre con una lettera e un ulteriore numero nella parte finale, mentre le proposte Core di decima generazione a 14 nanometri hanno indicazione a 5 numeri senza lettere.
Le prestazioni velocistiche ottenibili con giochi 3D sono complessivamente valide, ma non tra le più elevate in assoluto: ci sono delle differenze in termini di fps medi tra quanto registrato da questo portatile e i valori di altri sistemi compatti basati sullo stesso processore Intel. Riteniamo che questo dipenda dalla configurazione della memoria di sistema, con un quantitativo di 12GB che è ottenuto abbinando un banco da 4GB con uno da 8GB configurati in modalità dual channel. I tool di monitoraggio rilevano per questa memoria, indicata da Samsung come LPDDR4x, una frequenza di clock di 1.064MHz che corrisponderebbe ad un valore di 2.133MHz, inferiore ai 3.733MHz che possono venir gestiti come massimo dalle CPU Intel Ice Lake in abbinamento a memoria LPDDR4x. Tale discrepanza giustificherebbe gli inferiori valori in termini di fps medi, vista l'incidenza della bandwidth della memoria di sistema sulle prestazioni delle GPU integrate nei processori.
Abbiamo quindi rilevato i valori di bandwidh in lettura e scrittura della memoria, registrando un dato di poco più di 23 GB/s con il benchmark SiSoftware Sandra contro un dato di 35GB/s registrato con un notebook basato su piattaforma Ice Lake e memoria LPDDR4x-3733: è quindi evidente come la configurazione adottata da Samsung, pur se basata su memoria LPDDR4x, non permetta di ottenere un valore di bandwidth vicino al massimo teorico penalizzando le prestazioni soprattutto della componente GPU integrata.
Il sistema di raffreddamento del processore non evidenzia problemi neppure sfruttando la GPU a pieno carico con un gioco come Hitman 2. Notiamo come la temperatura salga su valori elevati per poi scendere nel momento in cui entra in funzione il sistema di raffreddamento, unitamente ad una contrazione della frequenza di clock che dai 1.050MHz massimi raggiungibili dal chip video si allinea attorno ai 900MHz, con una fluttuazione continua ma di entità nel complesso ridotta.
Risultati molto validi nei test con periferiche USB Type-C e con la scheda di rete integrata: i valori ottenuti sono allineati a quelli dei migliori notebook analizzati su queste pagine e tali da non creare alcun tipo di problema nell'utilizzo quotidiano, per quanto intenso possa essere.
Ottimi dati anche quelli legati all'autonomia di funzionamento con batteria: Samsung Galaxy Book Flex permette di assicurare tempi elevati, grazie sia all'architettura della piattaforma sia alla capiente batteria da 69Wh di capacità, confermandosi notebook adatto all'utilizzo in movimento lontano dalla scrivania e in grado, grazie alla sua natura di 2-in-1, di assumere differenti modalità di utilizzo.
Samsung Galaxy Book Flex è dotato di uno schermo da 13,3 pollici di diagonale con risoluzione Full HD di 1920x1080 pixel, rapporto 16:9 tra i lati e definizione di 163 pixel per pollice. Le cornici laterali e quella superiore sono molto sottili, l'ultima nonostante integri una webcam, mentre ben più spessa è quella inferiore alla quale si somma anche la struttura del telaio che sostiene lo schermo. Lo schermo è di tipo touch e la finitura di tipo lucido, capace di generare fastidiosi riflessi con illuminazione ambiente o all'esterno in una giornata molto luminosa.

La prima misura effettuata con questo schermo restituisce un bilanciamento delle componenti rossa, verde e blu che costituiscono i subpixel del display: i dati sono complessivamente molto validi, con il blu e il verde che si discostano solo marginalmente dal riferimento ideale e la componente rossa un poco più bassa del riferimento ma a un livello ancora tale da non generare particolari dominanti.

Molto valida anche la progressione tonale nella curva di gamma, riprodotta senza apprezzabili scostamenti dal riferimento. La luminanza massima è pari a 500 nits, con un rapporto di contrasto di 1345:1: si tratta di valori validi, che permettono di assicurare una buona leggibilità anche con forte illuminazione ambientale.

Il risultato dell'analisi cromatica, con il rilevamento del triangolo di gamut, restituisce un comportamento ottimo: lo schermo esprime più dei colori presenti nel dominio del riferimento REC BT.709/sRGB sovrapponendosi in modo pressoché speculare a quello DCI-P3 D65. Il punto del bianco è leggermente spostato verso il ciano, ma in misura molto contenuta nel complesso.

La misura della fedeltà cromatica, come sempre indicato nelle nostre analisi, rappresenta in un certo senso una sintesi delle analisi condotte fin qui: il bilanciamento del bianco non ottimale va ad influire sulla correttezza dei campioni della carta Gretag con un Delta E che in alcuni casi supera il discrimine 3, valore che rappresenta il limite oltre il quale due colori sono distinguibili ad occhio nudo. Il risultato finale è nel complesso valido, pur con alcuni campioni che vanno oltre il riferimento di 3 nella scala.
Al pari dei modelli 2-in-1 presenti in commercio, Samsung Galaxy Book Flex ha nella flessibilità di configurazione il suo punto di forza. La possibilità di ruotare la base sotto lo schermo ne trasforma la natura da notebook a tablet e viceversa, con tutte le modalità intermedie che può assumere a seconda delle necessità specifiche dell'utente. A differenziare Galaxy Book Flex è un accessorio, S Pen, integrato all'interno dello chassis: non molti utenti utilizzano abitualmente un pennino con il proprio notebook touch o con il tablet anche perché si tratta di un accessorio che è necessario ricordarsi di prendere. In questo 2-in-1 il pennino è integrato, sempre pronto per l'uso.
Autonomia di funzionamento e qualità dello schermo da 13,3 pollici sono altri due punti di forza di questo notebook, indicato per coloro che ricercano un portatile da utilizzare molto spesso lontano dalla presa di corrente. Ideale quindi per lavorare con le classiche applicazioni di produttività personale oltre che per riprodurre contenuti multimediali, non offre la potenza di calcolo necessaria per svolgere rapidamente compiti gravosi: niente editing video, quindi, a meno di non essere costretti.
La piattaforma Intel Core di decima generazione permette a questo notebook di funzionare stabilmente con un rumore molto contenuto anche a pieno carico, senza portare la parte esterna dello chassis a toccare temperature particolarmente elevate. La struttura esterna è completamente in lega di alluminio, resistente e di aspetto gradevole senza che questo incida in misura marcata sul peso complessivo. L'unico vero limite hardware è nel sottosistema memoria, proposto in quantitativo di 12GB: è basato su moduli LPDDR4x che operano ad una frequenza più contenuta rispetto allo standard, non permettendo in questo modo di sfruttare al meglio le potenzialità della GPU integrata nel processore.
Il prezzo di listino al quale Samsung Galaxy Book Flex viene proposto è di 1.699€ IVA inclusa, una cifra elevata che è superiore a quella di modelli 2-in-1 di simili caratteristiche non dotati di pennino integrato. Non è difficile però acquistarlo presso rivenditori online ad una cifra attorno a 1.500€, sempre alta ma più bilanciata nel complesso a confronto con le proposte 2-in-1 concorrenti.
5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMa perchè non dedicare qualche riga in più al suo utiizzo in ambito notebook?
Non è ben chiaro cosa si possa fare con quel 'pronto per l'uso'.
solitamente sostituisce il mouse
a volte risulta più pratico del dito (esperienza da
tablet sempre Samsung uno vecchissimo che aveva il pennino
con tasti laterali) soprattutto se l'area di click è ridotta
mentre per applicazioni specifiche invece è proprio necessario
in quanto, il mouse o il dito, sarebbero inconcludenti,
a meno di non fare del paintig con le dita
(una cosa simile a questa www.youtube.com/watch?v=i-RjbFLZNVs)
e credo che, pronto per l'uso, sia da intendersi
che, o non necessita di ricarica, o che si ricarica intanto
che è inserito.
Mi sarebbe piaciuto leggere maggiori dettagli nell'uso pratico, sostituto del mouse a parte, in questo Notebook 2 in 1.
Insomma non capita tutti i giorni di vedere la S-pen inglobata in un portatile: me lo trasforma in una tavoletta grafica tipo Wacom? Non credo perchè non si parla di livelli di pressione...Ecco... domande del genere.
se si deve fare schizzi alla fine scelgo comunque la carta con un feedback decisamente più umano, scrivere o fare disegno su schermi lucidi (e con pennini piccoli) non da lo stesso risultato e finisce per innervosire; niente a che vedere con l'uso di tavolette grafiche professionali (che danno anche la sensazione di scorrimento della carta)
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