Acer Predator Triton 500: una nuova arma per i gamer. La recensione

Il nuovo Acer Predator Triton 500 si propone come un notebook gaming che da un lato offre prestazioni interessanti in molti comparti come quello CPU, GPU e soprattutto per lo storage e dall'altro ha anche un design non troppo appariscente (pur con chiari richiami al mondo dei videogiocatori) e non troppo ingombrante per essere trasportato a qualche lan party. Ecco la nostra recensione.
di Mattia Speroni pubblicato il 30 Luglio 2019 nel canale PortatiliAcerIntelNVIDIAGeForceCore
Il mercato dei notebook gaming ha visto l'arrivo di un'ondata di nuovi modelli con l'arrivo delle GPU NVIDIA della serie RTX 2000 che hanno sostituito le GTX 1000 che abbiamo avuto modo di provare in passato. Acer Predator Triton 500 fa parte della nuova generazione di prodotti della società e si rivolge al mercato dei videogiocatori puntando su hardware decisamente prestazionale.
Come con altre configurazioni simili, anche nel caso dell'Acer troviamo un design Max-Q che concilia ottime prestazioni una forma non ingombrante. Ricordiamo inoltre che proprio per via della filosofia legata alle soluzioni Max-Q, anche all'interno dell'Acer Predator Triton 500 troviamo una GPU con gli stessi CUDA cores delle versioni desktop ma con frequenze (sia base che boost) ridotte così da evitare problematiche legate al surriscaldamento. Nel modello da noi provato è presente una RTX 2080 Max-Q che vede una riduzione delle frequenze di oltre il 51% (base) o del 36% (boost).
Per i produttori ingegnerizzare soluzioni di questo tipo è una sfida con molte difficoltà ma che giova agli utenti permettendo di trovare modelli sempre più variegati. Prima di analizzare le caratteristiche e le prestazioni dell'Acer Predator Triton 500 ci concentreremo sul design e l'estetica del notebook gaming.
Acer Predator Triton 500: design, caratteristiche e prestazioni
Per quanto riguarda l'estetica del notebook, Acer ha scelto di utilizzare linee con richiami aggressivi ma senza esagerare. Per esempio notiamo l'utilizzo di angoli e spigoli netti e nella parte esterna il logo Predator retroilluminato. In generale però non è stata scelta un'estetica troppo vistosa come per altri produttori, ma una giusta "via di mezzo".
Nella parte interna dell'Acer Predator Triton 500 troviamo la tastiera a membrana retroilluminata. Il produttore ha scelto di dare all'utente la possibilità di personalizzare il colore della retroilluminazione per tre sezioni e non per i singoli tasti (tramite l'applicazione è anche possibile scegliere degli effetti visivi oltre alla percentuale di luminosità).
Modello |
Acer Predator Triton 500 PT515-51-74JA |
schermo | 15,6 pollici IPS, 144Hz |
risoluzione | 1.920x1.080 |
CPU | Intel Core i7-8750H |
GPU | NVIDIA GeForce RTX 2080 Max-Q |
connettività | 1 USB 3.1 Gen 2 Type C 3 USB 3.1 Type A 1 Gigabit Ethernet 1 mini DisplayPort 1 HDMI 1 combo jack cuffie e microfono |
memoria di sistema | 32GB DDR4-2666 |
storage | 1TB SSD |
WiFi | Killer 802.11ac Gigabit Wi-Fi Bluetooth 5.0 |
batteria | 5400 mAh |
O.S. | Windows 10 Pro |
peso | 2 Kg |
dimensioni | 358,5 x 255 x 17,9 mm |
La qualità della battitura è di buon livello con una buona silenziosità durante la scrittura o l'utilizzo non prettamente gamer. Pur non essendo una soluzione meccanica, anche l'utilizzo videoludico ha dato buoni risultati in termini di risposta, lunghezza della corsa, dimensioni e design dei tasti. Sempre per i gamer, i tasti WASD sono trasparenti e quindi più visibili. Sono presenti anche due tasti "speciali" dedicati all'overclock (Turbo) e all'apertura dell'app Predator (senza doverla cercare nei menù).
Per la parte audio sono presenti delle casse (stereo) nella zona vicina alle cerniere del display. La potenza che è in grado di erogare il sistema permette di godersi giochi e applicazioni multimediali, ma il meglio è dato utilizzando le cuffie. In questo caso, grazie all'audio 3D WAVES NX è possibile godere di un effetto surround 360° (simulato) e un'ottimizzazione generale della godibilità dell'audio.
La qualità costruttiva complessiva dell'Acer Predator Triton 500, è di buon livello. L'unica critica che si può muovere è la parte di chiusura dello schermo. Non ci sono blocchi meccanici e vista la dimensione del pannello e delle cornici si potrebbe pensare che sia stato pensato troppo "alla leggera". C'è però da fare una considerazione: un notebook di questo tipo difficilmente verrà spostato da una scrivania e quindi il difetto è considerabile "minore".
Lo schermo ha una diagonale da 15,6" che permette di contenere le dimensioni complessive rispetto a soluzioni come quelle da 17" e ridurre contestualmente il peso (81% per il rapporto schermo/chassis). La risoluzione scelta è quella Full HD pari a 1920 x 1080 pixel mentre il pannello è un ComfyView IPS. La vocazione ludica viene evidenziata sia dalla frequenza di refresh di 144 Hz, ma anche dal tempo di latenza di 3 ms. Per l'analisi completa del display, vi rimandiamo alla parte dedicata più avanti nella recensione.
Le dimensioni dell'Acer Predator Triton 500 sono pari a 358,5 x 255 x 17,9 mm mentre il peso è di circa 2 chilogrammi. Non si tratta in assoluto di un notebook compatto e altri modelli, come il ROG Zephyrus S GX531 di ASUS, riescono a fare leggermente meglio per quanto riguarda lo spessore.
La dotazione di connessioni comprende un'uscita HDMI, una mini DisplayPort (che supporta la tecnologia G-Sync a differenza del pannello nativo) e una Type-C con supporto a Thunderbolt che permettono di arrivare a una configurazione fino a tre monitor. Sono presenti anche altre tre USB 3.1 Type-A e una porta ethernet RJ-45 mentre per la connettività senza fili è previsto Wi-Fi 802.11ac e Bluetooth 5.0. Tutte le porte sono distribuite lateralmente mentre nella zona posteriore viene lasciato spazio per il passaggio dell'aria sia in ingresso che in uscita.
All'interno del notebook troviamo un processore Core i7-8750H di Intel. Si tratta di una soluzione ormai molto comune per questo genere di portatili offrendo buone prestazioni in tutti i campi. Ricordiamo che questa CPU ha 6 core fisici (e gestisce 12 thread grazie a Hyper-Threading) mentre la frequenza base è pari a 2,20 GHz con quella massima che tocca i 4,10 GHz. Ci sono poi 9 MB di SmartCache e la possibilità di gestire due canali per la RAM DDR4 che in questa configurazione arriva a pari a 32 GB complessivi sui due slot disponibili.
I nostri test hanno evidenziato come le prestazioni del comparto CPU+RAM risultino essere in linea con quelle degli altri notebook che sfruttano configurazioni simili. Questo significa che il Predator Triton 500 sarà adatto sia per la parte ludica ma anche per elaborazioni multimediali o per compiti gravosi.
Molto interessanti le prestazioni del comparto di storage. Oltre a una capacità di 1 TB (su due SSD) in grado di ospitare una buona quantità di dati, soprattutto quando si parla di giochi recenti, si è dimostrato molto veloce. Sempre dai test è risultato essere tra i migliori mai provati per un notebook con velocità in lettura di 3441 MB/s e in scrittura di 3102 MB/s. Si tratta di valori elevati confermati anche dall'utilizzo reale con giochi e applicazioni.
Per quanto riguarda le prestazioni del sistema di raffreddamento ci troviamo di fronte, come spesso accade con queste soluzioni, a molti compromessi. Riuscire a raffreddare un processore come il Core i7-8750H (con frequenza base di 2,2 GHz) è molto difficile, soprattutto utilizzando un design a basso profilo.
Prima di parlare di temperature e frequenza di clock raggiunta, ricordiamo che l'Acer Predator Triton 500 utilizza tre ventole con un design studiato ad hoc. Si tratta delle Aeroblade di 4° generazione oltre a una serie di spesse heatpipe in rame e radiatori multipli. L'aria fredda viene aspirata dalla zona posteriore e poi espulsa lateralmente. Troviamo 59 alette (da 0,1 mm di spessore) per ogni ventola con una parte terminale che è intagliata. Ogni aletta ha poi una curvatura e una doppia sezione orizzontale che dovrebbe rendere più silenzioso l'utilizzo.
Durante l'utilizzo non intensivo il sistema è sostanzialmente efficace (producendo poco rumore) ma ovviamente è quando il portatile viene sfruttato a pieno che le cose si complicano. Il notebook non è particolarmente silenzioso e tende a scaldare i bordi della tastiera fino a un calore avvertibile (pur rimanendo utilizzabile). Come si può vedere dai due grafici qui sopra, la CPU Core i7-8750H dopo poco tempo si assesta su una frequenza di circa 2700 MHz (la frequenza base è pari a 2200 MHz) mentre le temperature non si discostano dagli 80°C. Durante l'utilizzo con giochi il risultato è il medesimo, anche se non abbiamo notato cedimenti prestazionali o incertezze dovute al calore prodotto.
Un altro fattore che accomuna questo genere di notebook è l'autonomia. Siamo ben distanti da un'autonomia ideale per un utilizzo lontano dalla presa ma è del tutto sensato considerando le prestazioni complessive e le dimensioni.
I nostri test hanno evidenziato come il Predator Triton 500 riesca a sfiorare le 2,6 ore di utilizzo con navigazione Web mentre arrivi a 2 ore quando si guarda un video su Netflix. Si tratta ovviamente di prestazioni deludenti in senso assoluto (tra le peggiori tra i notebook provati), ma che non sorprendono. Le cose ovviamente peggiorano ulteriormente se si pensa di utilizzare il sistema per una partita. In quel caso Core i7, schermo da 15,6" e RTX 2080 Max-Q consumeranno presto i 5400 mAh della batteria.
La punta di diamante dell'Acer Predator Triton 500 rimane però la GPU GeForce RTX 2080 Max-Q. Come si può intuire dal nome si tratta di una soluzione che riprende il progetto della RTX 2080 ma che lo adatta alle particolari condizioni.
Modello |
GeForce RTX 2080 desktop |
GeForce RTX 2080 Mobile |
GeForce RTX 2070 desktop |
GeForce RTX 2070 Mobile |
GeForce RTX 2060 desktop |
GeForce RTX 2060 Mobile |
CUDA cores | 2.944 | 2.944 | 2.304 | 2.304 | 1.920 | 1.920 |
clock GPU | 1.515 MHz | 735 MHz (Max-Q) 1.380 MHz |
1.410 MHz | 885 MHz (Max-Q) 1.215 MHz |
1.365 MHz | 960 MHz |
boost clock GPU | 1.710 MHz 1.800 MHz (FE) |
1.095 MHz (Max-Q) 1.590 MHz |
1.620 MHz 1.710 MHZ (FE) |
1.185 MHz (Max-Q) 1.440 MHz |
1.680 MHz | 1.200 MHz |
clock memoria | 14 Gbps | 14 Gbps 12 Gbps (Max-Q) |
14 Gbps | 14 Gbps 12 Gbps (Max-Q) |
14 Gbps | 14 Gbps |
dotazione memoria | 8 Gbytes | 8 Gbytes | 8 Gbytes | 8 Gbytes | 6 Gbytes | 6 Gbytes |
bandwidth memoria | 448 GB/s | 448 GB/s 384 GB/s (Max-Q) |
448 GB/s | 448 GB/s 384 GB/s (Max-Q) |
336 GB/s | 336 GB/s |
architettura memoria | GDDR6 | GDDR6 | GDDR6 | GDDR6 | GDDR6 | GDDR6 |
bus memoria | 256bit | 256bit | 256bit | 256bit | 192bit | 192bit |
TDP | 215W 225W - FE |
80W (Max-Q) 150+W |
175W 185W - FE |
80W (Max-Q) 115W |
160W | 80-90W |
In questo caso per i notebook a basso spessore (17,9 mm nel caso del Triton 500) con una strategia già vista in passato. Dovendo ridurre il calore prodotto NVIDIA ha scelto di lasciare i CUDA cores inalterati nel numero (2944) riducendo però le frequenze operative della GPU. Anche la memoria GDDR6 dedicata, pari a 8 GB, ha frequenze ridotte riducendo di conseguenza anche la banda passante fino a 384 Gb/s (pari al 14% rispetto a una soluzione desktop).
Come si può notare dai grafici, le prestazioni del comparto grafico del notebook Acer rispecchiano quelle di notebook con la stessa GPU (in questo caso lo Zephyrus S di ASUS). Si tratta di risultati allineati alla concorrenza anche per via dell'utilizzo di un display con risoluzione Full HD che permette di far esprimere al meglio il potenziale della GPU. Se da un lato si potrebbe giocare a una risoluzione più elevata (vincolata però dal display integrato), in questo caso si può puntare a migliorare la qualità visiva aumentando i filtri senza rendere i videogiochi, anche quelli più recenti, ingiocabili.
Come si può vedere nei due grafici qui sopra, la GPU riesce spesso a eccedere di diverse centinaia di MHz la frequenza boost che NVIDIA indica per le soluzioni Max-Q (anche se nel finale si assesta sui 300 MHz). Si tratta di una delle caratteristiche peculiari di queste tipologie di processori grafici che permettono così di ricavare il meglio delle prestazioni in base alle condizioni di utilizzo istantanee dovute in particolare alla temperatura raggiunta (oltre che al carico di lavoro). Anche il grafico delle temperature mostra come si raggiungano al massimo i 75°C, in linea con quanto visto in altri modelli.
In ultimo, sempre per quanto riguarda la GPU, si può sottolineare come la possibilità di avere a disposizione un budget superiore permettendosi caratteristiche di fascia alta permetta una maggiore longevità del sistema. Si tratta di un punto da non sottovalutare considerando sia l'esborso complessivo sia l'impossibilità di aggiornare il sistema come si potrebbe fare invece nel caso di un computer desktop.
Acer Predator Triton 500: il display è buono ma non perfetto
Il pannello di Acer Predator Triton 500, da 15,6 pollici, con risoluzione di Full HD e con frequenza di aggiornamento di 144Hz e tempo di risposta di 3ms. Il pannello è di tipo IPS, capace di esprimere un rapporto di contrasto misurato in 930:1, una buona prestazione per una macchina di questo tipo.

La nostra consueta suite di analisi mostra un comportamento non esente da nei, in particolare a partire dalla situazione del bilanciamento delle componenti cromatiche RGB, dove vediamo un comportamento sì abbastanza uniforme per tutta la scala di grigi, ma che è caratterizzato da una significativa ed esagerata predominanza di blu e da un rosso che risulta in difetto di un 10% circa. È un comportamento che si evince anche visivamente, con il display che appare abbastanza "freddo" nel suo complesso. Purtroppo il portatile non dispone di alcuna applicazione per la gestione dello schermo: non è quindi possibile né regolare il bilanciamento delle componenti RGB e nemmeno selezionare profili d'immagine differenti.

L'analisi della curva di gamma mostra un comportamento che nel complesso è accettabile, solo con qualche piccola incertezza nella parte centrale e una curva che risulta leggermente più "panciuta", con una conseguente maggior incisione nel contrasto, che comunque non va a pregiudicare la visione di contenuti.

L'analisi dell'estensione del gamut mostra un triangolo misurato che si estende leggermente oltre il riferimento REC BT.709, dimostrando pertanto una saturazione dei colori molto buona, che tuttavia scontano qualcosa dal punto di vista della precisione, come vedremo meglio poco oltre. Il punto di bianco, com'era intuibile già dall'analisi del bilanciamento RGB, si colloca verso tinte più fredde.

L'analisi della fedeltà cromatica mostra gli effetti che la predominanza della componente blu nella triade RGB ha sulla resa dei colori. I campioni di grigio vengono significativamente influenzati, con un DeltaE che si pone tra 8 e quasi 12 confermando quindi quanto già visto in precedenza. Per quanto riguarda i colori invece il comportamento è più accettabile con DeltaE che in pochi casi supera il valore di 6. Trattandosi del pannello di un notebook destinato all'intrattenimento e al gioco, non ricerchiamo una fedeltà cromatica particolarmente elevata, come si desidererebbe per un sistema votato alla produzione di contenuti. Quanto rilevato dipinge quindi un quadro ben più che accettabile, in quanto la fruizione di contenuti non viene compromessa in maniera significativa. Nel complesso abbiamo a che fare con un pannello valido, seppur non precisissimo, ma dalla più che buona saturazione e con un rapporto di contrasto convincente.
Acer Predator Triton 500: più scelta per i gamer che cercano un notebook
Come abbiamo evidenziato durante i nostri test, quando ci si affida ad accoppiate simili si ottengono (per quanto possa sembrare scontato) risultati simili. Per esempio se confrontiamo ASUS ROG Zephyrus S GX531 con Acer Predator Triton 500 si può notare come in molti test si ottengano risultati sostanzialmente sovrapponibili. Buona parte del "merito" di questa parità è data dai componenti chiave delle configurazioni come la GPU (RTX 2080 Max-Q) e la CPU (Core i7-8750H). Ed è qui entrano in gioco le piccole-grandi differenze tra i vari modelli.
Nel caso del Predator Triton 500, la struttura base del notebook non eccede con un design particolare come nel caso del modello di ASUS. Sia la disposizione della tastiera che del trackpad ricordano quelle di portatili tradizionali permettendo così all'utente di trovarsi subito a suo agio durante l'utilizzo. Come abbiamo evidenziato poi all'inizio della recensione, la scelta estetica per essere un portatile da gamer, è piuttosto sobria e appagante per un'ampia fetta di utenti.
La qualità costruttiva generale è di buon livello (pur con qualche difetto, come il coperchio dello schermo) così come la parte dedicata all'audio che permette all'utente di godersi i propri giochi anche se è consigliabile utilizzare le cuffie. Certo, non si tratta di "purezza del suono" quanto piuttosto di avere un sistema che possa soddisfare chi lo utilizzerà.
Il raffreddamento è uno dei punti critici di questo modello dovendo raffreddare CPU e GPU limitando lo spessore complessivo per renderlo più trasportabile. Come scritto più sopra, un isolamento migliore (dal calore) della tastiera avrebbe forse migliorato il giudizio complessivo.
Una delle altre note negative è data dall'assenza di un sistema di autenticazione biometrico. Non sono presenti né un lettore d'impronte né il riconoscimento facciale avanzato. Se nell'ultimo caso si potrebbe pensare a un costo elevato e a una complessità in termini di realizzazione (come quello Intel Real Sense), nel primo però si tratterebbe comunque di una comodità per l'utente.
Ricordiamo ancora una volta che l'autonomia del Triton 500 (e in generale dei modelli di questa categoria) è molto ridotta e difficilmente permetterà all'utente di allontanarsi dalla presa e bisogna anche considerare che durante le partite ai videogiochi il consumo aumenterà ulteriormente. La tecnologia non permette ancora di avere CPU e GPU molto performanti unite a un design con spessore ridotto e una lunga autonomia.
Una delle personalizzazioni di Acer per il notebook è l'applicazione Predator preinstallata: è comoda da utilizzare e anche gli utenti meno esperti potranno avere sott'occhio diversi parametri operativi, colorazione della retroilluminazione della tastiera, scegliere effetti luminosi di vario tipo e anche eseguire un moderato overclock (anche se questo modello non ne ha bisogno).
Il prezzo su strada è commisurato sia alle specifiche che al mercato. On-line si può trovare tra i 3100 e 3390 euro per la configurazione come quella in prova (32 GB di RAM e 1 TB su due SSD). Per chi fosse interessato a un processore più recente, sempre Acer mette a disposizione una configurazione simile (con 16 GB di RAM) ma che sfrutta un Core i7-9750H. Questa CPU è di nona generazione è sempre basata su Coffee Lake ma con frequenza di 2,60 GHz (base) e 4,50 GHz (Turbo) oltre che con 12 MB di Smart Cache.
Certamente più di 3000 euro sono un investimento molto impegnativo per tantissimi utenti. C'è però da precisare che è il prezzo che i vari produttori chiedono per configurazioni come quella della prova e che dovrebbe permettere a chi lo acquisterà di godere di ottime prestazioni per un lungo periodo. Inoltre è interessante notare come l'utente avrà la possibilità di avere ancora più scelta e quindi trovare la soluzione che più si adatta alle sue esigenze.
11 Commenti
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Redazione, non è che la batteria è da 54.000 mAh anzichè 5.400 come scritto?perchè l'unico notebook "gaming" marchiato AMD l'ho comprato io e in asus non avevano da mandarne più in redazione
scherzi a parte: l'asus GL702ZC in italia è arrivato con il contagocce (io l'ho preso direttamente dal sito asus), l'acer predator helios che aveva una variante con ryzen e vega non è nemmeno più presente sul sito ita di acer. temo che non ne vedremo molti nel brevissimo periodo; a meno che la serie 3000 e navi non smuovano un pò le acque (le potenzialità ci sono...)
Capisco il ragionamento, nel senso che una risoluzione maggiore avrebbe valorizzato meglio il tutto... Pero' c'è da dire che in questo modo il sistema resterà "al passo dei tempi" per un maggior numero di anni. Full hd non è impegnativo come 1440p o 4k.
Da parte mia trovo anzi assurdo vedere portatili che sparano delle 2070/2080 mobile su pannelli 4k per vederle arrancare miseramente - parlo di giocare con dettagli al massimo e con il piu' elevato framerate possibile, ovvero l'obiettivo che si pone chi spende 3000 e passa euro in teoria. E se si è in 4k manco una 2080ti riesce a garantire i 60 fps...
https://www.youtube.com/watch?v=b3E0Niou-i0&t=4s
Tutto merito di una buona gestione delle temperature, undervolt ed overclock di fabbrica.
Troppo caro
Costa troppo per essere solo un FullHD. E' completamente fuori mercato.in generale sono d'accordo e infatti non mi sono spiegato bene ... non mi riferivo al fatto che era solo FullHD ma al fatto che la diagonale era veramente minima .... su un 15 pollici le differenze (anche in ordine al numero di fps) sono veramente minime ...
Mi riferivo, appunto, alla diagonale ... ritengo che ci voglia almeno un 17 pollici ... anche perché più che portatili sono ... trasportabili e per giocarci bene devi essere collegato ...
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